Molto bella la storia con Pippo e Orazio, piacevole coppia che sarebbe bello vedere più spesso insieme (magari con Topolino), alle prese con una disavventura urbana. Ben caratterizzate anche la goccia d'acqua, con un linguaggio che risulta gradevole e simpatico da leggere, e la cattiva di turno, che sembra strizzare l'occhio a Henrietta Lange del telefilm NCIS o, forse meglio, alla Edna degli Incredibili.
Assieme a questa, risulta anche di piacevole lettura la storia di Fontana con il consulente di zio Paperone; seppur troppo breve, il coprotagonista viene ben descritto come un ggiovane iperattivo e scafato, e ben rappresentato nel suo essere dal tratto movimentato e un po' "nervoso" di Fizialetti.
A proposito di nervi (!), la storia di Andersen curiosamente trova giovamento da una struttura grafica un po' più pulita e ordinata del solito. Peccato non avere sotto mano altre storie di Andersen per poter confrontare se vi sia un'evoluzione in corso o se sia un caso. Solo a me le descrizioni del mondo alieno hanno (un pochino pochino pochino) ricordato un certo stile onirico di Bottaro?
Sulla storia di Paperoga non molto vi è da dire, se non che prosegue più o meno allo stesso livello di tutte le altre. Serie comunque di gradevole lettura, nel complesso. Lo stesso dicasi per la storia di Gagnor, che prosegue nell'analisi dei vari generi cinematografici aiutato da una Perissinotto che trascina il dinamismo della storia con il suo tratto (forse un ripasso a china un po' troppo spesso, ma questi sono gusti miei).
E infine ancora la Perissinotto, nella storia di apertura qui assieme alla Arrighini (quanto è che non si leggeva una storia tutta al femminile?). Stesso discorso di prima: la storia pare ben trainata dal dinamismo di alcune sequenze, soprattutto nella parte centrale della parata di danza. Ben scritta e con un vip di turno che risulta gradevole e ben usato.