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Topolino08
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    [Samuel Spano]: Nine Stones
    Martedì 12 Giu 2018, 13:07:19


    La prima volta che sentii parlare delle "imprese telematiche" di Samuel Spano (che su Facebook - da ormai più di un anno - pubblica regolarmente i capitoli del manga Nine Stones) ero certo di imbattermi nel solito fumettone di critica sotto spoglie metaforiche. Il classico tipo di graphic novel, ossia, che cerca di evidenziare i problemi del sociale attraverso un contesto immaginifico e dei personaggi canonici immersi nell'irreale (per intenderci, un qualcosa non troppo distante dal genere fantasy).
    Mi sbagliavo, eccome. Nine Stones infatti è molto più di un semplice webcomic per ragazzi o una trovata commerciale di bassa propaganda. Esso rappresenta, anzitutto, l'ideale coronamento a una poetica - quella del manga yaoi - troppo spesso bistrattata o non capita che persino nel lontano Oriente, in lidi certamente più aperti a tali esempi di "espressionismo", fatica notevolmente a germinare. Quella di Nine Stones in particolare è una forma di espressione differente dal solito, perché si concentra ancor di più sul fattore "cattiveria": abbondano le scene di violenza, spesso anche spirituale oltreché fisica, talvolta gratuita - diciamocelo - ma mai superficiale.

    Anche a livello strutturale ne sono rimasto piacevolmente colpito. La trama è un mix perfetto di thriller, azione, didascalismo (che quando è presente non occupa mai più di una vignetta, ma lo fa con ottima scelta di ritmo) e sentimenti estremi. La storia è quella di Alistair Jacobi che da poco raggiunta la maggiore età si fa coinvolgere dal padre nel losco traffico di spacciatori da egli stesso presenziato e l'intera parte preparatoria della serie ne illustra - anche un po' leziosamente - il tortuoso percorso di "maturazione". Affidato alle dipendenze di Christopher, di poco più grande di lui, Allie è un ragazzo spaesato, palesemente incerto, persino terrorizzato (come di fatto lo è il lettore) di fronte al numero incalcolabile di omicidi e delitti che lui e il "mentore" (più in avanti suo effettivo "compagno in amore") sono costretti a compiere per sopravvivere e mantenersi in buoni rapporti con lo spietato datore di lavoro. Spano tuttavia non si limita a descrivere le scene di violenza con semplice occhio relatore: egli si sofferma spontaneamente sul tragico topos della morte per mano di terzi, ne illustra con minuzia i particolari, sperimenta per essa le cause e i metodi d'esecuzione più disparati. Tutto, per ottenere due semplici scopi: ridonare un senso alla morte (e dunque portare a far riflettere il lettore) e traumatizzare, attraverso qualsiasi mezzo a propria disposizione. Finalità che - quest'ultima in particolar modo - non tardano ad essere soddisfatte, credetemi!

    La lunghezza dei capitoli è davvero esigua e ciascuno di questi rappresenta idealmente una scena, un fotogramma, un piccolo attimo della vita dei protagonisti, da Spano espanso e approfondito nel dettaglio. Rimarchevole in tal senso è il tratto del fumettista, che indipendentemente dal tono manga assai facile da riconoscere affonda radici anche in humus nostrano, come dimostrano anche certe proporzioni del tutto "brunelleschiche" e ben poco a volo d'uccello. Meno evidente è invece il distacco stilistico: se una prima parte dell'opera è basata su di un tratto legnoso e anche un po' "calcato" (mia impressione? probabile, non sono un esperto!), quello che anima la seconda è decisamente più vivo, meno compresso e certamente più fluido e guizzante del precedente. Nine Stones fra l'altro è un progetto che Spano aveva in mente fin da ragazzino (ops, ragazzina!) e non è escluso che le prime scene della serie fossero già state progettate in un'età nella quale, per fisiologici motivi, non poteva ancora essere germinato quel talento artistico che oggi lo distingue.

    Se volete approfondire l'argomento - o se anche solo vi avessi incuriosito circa questa talentuosa "promessa" - ecco qui una breve intervista realizzata dal sottoscritto in recente occasione. Più in generale, il link feisbùc per buttare un occhio all'iniziativa (che, lo ricordo, è ancora in pieno corso e merita certo maggior sostegno) e il link all'acquisto tramite amazon.
    « Ultima modifica: Giovedì 18 Ott 2018, 18:54:56 da Paperon Barnaby Otis »

     

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