Un altro bel numero del
Topo, questo
3264, dopo quello molto buono della scorsa settimana.
L'unica storia che mi ha un po' deluso è stata
Topolino e l'inafferrabile cimelio del baseball: una storia fin troppo prevedibile negli sviluppi e nell'esito finale, che mi è parsa trascinarsi nella parte centrale e che personalmente non mi ha coinvolto, pur con i buoni disegni di
Gula (che preferisco comunque sui Paperi).
Le due brevi con Paperoga mi hanno invece strappato un paio di sorrisi:
Paperi a motore - eventi atmosferici ha un finale un po' povero, ma perlomeno la storia viene gestita bene lungo il suo corso, e anche
Servizio taxi pur senza un'idea originale di fondo intrattiene e diverte, impreziosita dagli ottimi e dettagliati disegni di un dinamico
Baldoni.
Discorso a parte per
Pippo e la compagnia ideale, che prosegue la striscia più che positiva dell'esordiente in Disney
Federico Rossi Edrighi, il quale con una sola manciata di storie pubblicate all'attivo riesce a distinguersi dalla media con sceneggiatura che hanno sempre un quid in più, un'idea, qualcosa di solido e nuovo da presentare, sempre nel rispetto dei personaggi e senza appoggiarsi a mezzucci più semplici e banali per movimentare un po' le cose. Nella fattispecie di quest'ultima prova, l'autore è in grado di straniare il lettore con una situazione impossibile, la rende briosa con tante simpatiche gag e un paio di strizzatine d'occhio agli
aficionados e confeziona una conclusione che riesce a non deludere nonostante fosse rischiosa, per come presentata sulle prime; Edrighi l'ha studiata però bene e ci infila anche una morale per nulla scontata. Il tutto in sole 12 tavole. Complimenti.
I complimenti vanno anche a
Bruno Enna: sono state poche le storie di calcio davvero in grado di interessarmi, vista la mia scarsa attenzione verso questo sport, ma
Zio Paperone, Amelia e la coppa del Mondor potrebbe facilmente entrare nel novero di queste. Non solo (e non tanto) per il folto cast di Paperi presenti, ma per una trama avvincente che esula dal semplice tema calcistico per imbastire una sfida dagli obiettivi ben più grandi, per un'Amelia scritta veramente bene e per una sceneggiatura raffinata che gioca con i paralleli (la cronaca della partita mentre vediamo l'attacco di Amelia al Deposito), scene inedite ma funzionali (la partita a biliardino) e alcune battute che rendono i personaggi più concreti. Non male davvero.
A parimerito con queste due ultime storie c'è anche
Reginella e i cristalli di Pacificus.
Vito Stabile trova la giusta formula per riproporre il personaggio creato da Rodolfo Cimino: dargli una nuova dimensione narrativa, che si stacchi dalla love-story struggente e impossibile con Paperino e che permetta alla sovrana di Pacificus di essere un personaggio in grado di reggersi sulle proprie gambe. Non solo per i limiti che impongono un "cambio di sentimento" tra Donald e Reginella, ma anche per valorizzare una figura che sarebbe riduttivo definire solo attraverso quella dinamica.
Così facendo Vito può sbizzarrirsi con un
character femminile forte, un personaggio che non ha corrispettivi nel cast standard delle storie Disney e con una sua ambientazione distinta, elementi che permettono allo sceneggiatore maggior margine di manovra nella stesura della trama. Il team-up con Zio Paperone è funzionale, non pretestuoso perché narrativamente motivato e soprattutto capace di mettere in scena un'accoppiata davvero forte, dove entrambi i personaggi brillano e non si pestano i piedi: lo Zione avventuroso da una parte e la regina coraggiosa dall'altra reggono benissimo la storia sulle loro spalle. Non mancano echi ciminiani, non solo nella citazione diretta a una delle storie del ciclo ma anche nel manufatto che risolve la situazione, ma nel complesso Vito si appropria del personaggio e senza contraddire il passato fa prendere alla saga una nuova direzione, eludendo i problemi di "paletti" senza svilire il personaggio, anzi rilanciandolo e dimostrandone la vitalità. Molto bella e sentimentale l'ultima tavola
Daniela Vetro ai disegni fa un ottimo lavoro per quanto riguarda la rappresentazione di Reginella e gli abitanti di Pacificus, un po' meno su Zio Paperone che a volte assume forme e proporzioni un po' strane. Gli sfondi non sempre sono particolarmente dettagliati, ma in alcune vignette qualche scorcio non è male, e si apprezza la foggia di varia natura animalesca con cui sono ritratti i "brutti ceffi" della seconda metà della storia.