Ciao a tutti,
come penso che molti di voi sapranno, ho sempre ritenuto il forum un luogo d'incontro tra lettori ed autori di Topolino, perciò ho sempre tenuto un filo diretto con voi tutti, sia per ringraziare, quando mi venivano rivolti complimenti, sia per rispondere alle vostre domande e curiosità.
Ho letto attentamente le osservazioni sulla mia recente storia, osservazioni che rispetto ed accetto poichè vengono da lettori, ed i lettori sono appunto i destinatari finali del mio lavoro.
Vorrei ora esporre la genesi che mi ha portato a scrivere "Paperino e l'inspiegabile scomparsa".
All'inizio ho pensato ad una trama che vertesse su un mistero apparentemente insolubile con protagonista i paperi. Mi è venuta in mente la sparizione dello Zione, così ho costruito circostanza, luoghi e premesse della vicenda.
Il mio intendimento era quello di creare una storia incentrata su una scomparsa inspiegabile, come a volte accade nella realtà, ovviamente in chiave Disney.
Paperone non è a bordo della nave, non può essere caduto in mare accidentalmente perchè avrebbe di certo gridato e svegliato i nipoti, non può essersi allontanato dalla nave perchè la scialuppa è ancora legata lì... insomma cosa è successo allo Zione?
Questa è stata la mia premessa che, mi era sembrata, interessante.
Poi sono passato ad analizzare i possibili sviluppi, le varie vie che uno sceneggiatore ha davanti per proseguire una trama abbozzata.
Il primo pensiero che, secondo me, sarebbe affiorato nella mente di Paperino e dei nipotini, supportato dall'ipotesi realistica della polizia chiamata a bordo della nave, sarebbe stato istintivamente: "Lo Zione è stato rapito dai suoi nemici storici, i Bassotti, attirati dalla circostanza di trovarlo indifeso, privo delle abituali difese del deposito!"
Ovviamente, se fossero stati davvero i Bassotti sarei caduto nel massimo della prevedibilità, così ho fatto in modo di portare avanti una serie di piste sbagliate per alimentare la curiosità nel lettore: che fine ha fatto Paperone?
Non l'hanno rapito i Bassotti, la seconda pista su Intellettuale ha portato i nostri nuovamente fuori strada... poi, quando Paperino ed i ragazzi non sapevano più cosa fare, ho fatto riapparire lo Zione sotto i loro occhi. Una magia di Amelia? No, la numero uno non è presente nella storia. Alieni? Nemmeno. Un altro briccone? Prevedibile e poco intrigante.
Seguendo un percorso circolare della narrazione sono tornato lì dove la storia era iniziata, nello spazio, spiegando che tutto era nato da un tentativo di contatto S.O.S. di Archimede... mi pareva che, tutto sommato, magari non per i lettori più scafati, ma per quelli un po' più giovani, scattasse un fattore sorpresa, un finale imprevedibile visto l'andamento che avevo dato volutamente alla vicenda, spingendola su indizi e personaggi noti, come appunto i Bassotti e family.
Ho cercato di condensare la spiegazione in un numero accettabile di vignette: meno di due pagine (la quadrupla e l'inizio della terzultima non sono connesse a spiegazioni).
Ogni autore ha il suo modo di proporre le proprie idee, tanti autori tanti stili... spero che gradiate maggiormente le mie prossime storie...
Un grosso ciao a tutti!