Io voglio solo dire che una volta cose che escono adesso, non sarebbero uscite. Ai tempi di Gentilini, ad esempio, quando doveva essere varata una qualche iniziativa commerciale tipo monete o francobolli, Gentilini che faceva? Chiamava il più agile autore-autore che riusciva a spirugghiarsela anche in semplici direttive o adattamenti. E cosa ti creava Martina? La Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi, che è un ciclo così complesso e ricco che è diventato memorabile non certo per l`iniziativa a cui era connesso, ma per la struttura in sé di commedia all`italiana, ancora oggi tenuta come punto di riferimento dagli autori Disney.
Oggi invece, quando prende il via un`iniziativa di grande portata, cosa ti nasce? Ti nasce WOM (che già nel nome ti indica una sonora batosta: Wham!). E WOM, QQQblog (terribile questa!), le piccolezze di PP8 e altro ancora, sono indirizzate a un pubblico di bambini: agli adulti di oggi cosa può interessare di andare a leggere Topolino (e, altra categoria importante, cosa può interessare agli adulti futuri che sono i bambini di adesso che leggono queste saghe?), se il suddetto giornale porta come bandiera questi cicli in copertina? Mentre oggi La Storia e Gloria viene ristampata anche in lussuosi cartonati non certo indirizzati ai bambini. E` questo uno dei problemi: che quando il Topo deve apparire, si portano avanti cicli fanciulleschi che non interessano poi tanto neanche ai bambini di oggi. Anzi buono che in America sia arrivato anche Casty: forse non tanto per la qualità dell`opera, ma perché innegabilmente gli viene riconosciuta la statura di kolossal.
Un tempo non si era messi poi tanto male, come invece ha sostenuto qualcuno. C`erano le storie di Ezechiele Lupo, ma il rischio di doverne sceneggiare una è nullo, dato che non erano mica storie italiane ma straniere. Il Lupo compare come protagonista solo in qualche gradevole storia ciminiana degli anni Settanta.
D`altra parte, confermo il tonfo generale delle storie italiane nella seconda metà degli anni Settanta e all`inizio degli anni `80, con trame affidate a studi spagnoli che cercavano di recuperare le atmosfere gottfredsoniane, ma questo non bastava a creare signore storie.
Anzi, il fatto di dover affidare la funzione di riempitivo a queste storielle minori, dava spazio alle lunghe storie italiane. Infatti non mi dispiacerebbe se nel Topolino di oggi, le pagine da una storia all`altra, fossero occupate da avventure di Fratel Coniglietto sullo stile delle gloriose tavole domenicali dedicati al coniglio. Riconosco che le storie della foresta pubblicate negli anni 70 erano in media proprio di basso livello, ma mettendocisi d`impegno, oggi possono fare in modo di dare più spazio (create in Italia o importate dall`Olanda) e pagine alla fantasia delle storie italiane coi personaggi canonici.
Riguardo il 1993, beh anch`io sono cresciuto col Topolino di quegli anni. Quando li rileggo mi ricordano la mia infanzia, ma a ben guardare non si tratta, anche in quel caso, di opere memorabili e tanto differenti da altri periodi. Quindi il termine di paragone vale solo per la tiratura.
Per il resto, concordo anche io che adesso ci sono più fattori che allontanano il pubblico, già elencati da utenti e da autori che hanno partecipato alla discussione. Ho solo voluto aggiungere dei cambiamenti evidenti che ho riscontrato (d`altra parte, se chiedo a qualche mio amico coetaneo perché non compra il Topo, la risposta verte sempre più o meno intorno alle cose di cui ho discusso sopra).