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Topolino 3281

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di piccolobush

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Pippusai, Topotori e la grande onda
Zio Paperone e il valzer polivalente
I giganti di domani al 1° campionato del mondo Nba Junior
Paperinik e il cugino sfortunato
Paperoga e l'idolo della pubblicità
Paperino e l'alleanza col vicino
Meno tre! - Il fantasma caraibico

Topolino 3281

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Gumi
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    Topolino 3281
    Giovedì 11 Ott 2018, 10:05:16

    Cover di Davide Cesarello.

    Le storie

    La storia dell’arte di Topolino – Pippusai, Topostori e la grande onda
    Sceneggiatura di Roberto Gagnor.
    Disegni di Emilio Urbano.

    Zio Paperone e il valzer polivalente
    Sceneggiatura di Vito Stabile.
    Disegni di Graziano Barbaro.

    Paperinik e il cugino sfortunato
    Sceneggiatura di Marco Bosco.
    Disegni di Marco Mazzarello.

    Paperoga e l’idolo della pubblicità
    Sceneggiatura e disegni di Enrico Faccini.

    Paperino e l’alleanza col vicino
    Sceneggiatura di Bruno Sarda.
    Disegni di Renata Castellani.

    Meno tre! Il fantasma caraibico - Conto alla rovescia per Tutto questo accadde domani
    Sceneggiatura di Casty.
    Disegni di Casty e Massimo Bonfatti.

    NEXT>>>> Qui Quo Qua e il colpo da campioni
    « Ultima modifica: Giovedì 11 Ott 2018, 10:06:59 da Gumi »

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    Lucandrea
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      Re:Topolino 3281
      Risposta #1: Giovedì 11 Ott 2018, 10:15:51
      Il mio commento:
      La storia dell’arte di Topolino – Pippusai, Topostori e la grande onda voto 7,5
      Buona ambientazione orientale per un'avventura dagli sviluppi classici. Urbano se la cava molto bene nelle rappresentazioni ambientali
      Zio Paperone e il valzer polivalente voto 7,5
      Caccia al tesoro di stampo classico dove Stabile si sofferma sul rapporto tra Paperone e Nonna Papera e sulla gioventù di lei. Barbaro difetta in qualche particolare (a qualche papero manca qualche contorno occhi...) ma molto bravo nel rappresentare Vienna dall'alto
      Paperinik e il cugino sfortunato voto 6,5
      Buone idee sparse alternate a una trama poco convincente e pretestuosa (vedasi le Quackcards) con un intervento a fine storia che lascia così così. Ho notato delle innovazioni grafiche nelle rappresentazioni dei volti dei paperi da parte di Mazzarello
      Paperoga e l’idolo della pubblicità voto 6
      Simpatica ma non il Faccini migliore
      Paperino e l’alleanza col vicino voto 7
      Storia leggera che ci offre poco di nuovo (
      Spoiler: mostra
      al di là del nipote di Anacleto
      ) ma svolge sempre il suo compito. La Castellani mi ricorda un pò Leoni
      Meno tre! Il fantasma caraibico - Conto alla rovescia per Tutto questo accadde domani senza voto
      Questa mini anteprima ci apre ancora di più sulla storia di Casty/Bonfatti che tra poco meno di un mese leggeremo

      *

      Bramo
      Dittatore di Saturno
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        Re:Topolino 3281
        Risposta #2: Venerdì 12 Ott 2018, 15:33:42
        Un Topolino tutto sommato di piacevole lettura, al netto di alcune perplessità.
        Paperinik e il cugino sfortunato e Paperino e l'alleanza col vicino sono le storie meno interessanti: la prima, che prosegue la serie di avventure promozionali sulla cards allegate al settimanale, cerca di riciclare in modo differente il tema stra-abusato e poco riuscito della fortuna di Gastone in pausa, senza ottenere una resa particolarmente positiva. A poco serve coinvolgere nella vicenda Paperinik, Paper Bat e addirittura
        Spoiler: mostra
        Topolino
        se la storia ha poco sostanza alla base.
        La seconda è un altro tentativo di "variazione sul tema", stavolta quello del conflitto tra Paperino e Anacleto Mitraglia. La trama di Bruno Sarda perlomeno cerca di essere più sostanziosa nello sviluppo, e in tal senso si fa leggere, ma il vizio di forma alla base non le permette di spiccare granché, e quello che resta maggiormente a fine lettura sono i disegni della buonissima Renata Castellani che regala personaggi dinamici ed espressioni azzeccate.

        Paperoga e l'idolo della pubblicità è una simpatica storia di Enrico Faccini che, pur non strappando risate sguaiate, fa sorridere e vince soprattutto nella caratterizzazione "sognatrice" del protagonista.

        Pippusai, Topotori e la grande onda è stata una piacevole sorpresa: ammetto che non mi aspettavo granché da quest'opera, ma Roberto Gagnor scrive una storia piacevole, con una trama semplicissima (forse fin troppo) ma che scorre bene. Non mi fanno impazzire le gag incentrate su elementi moderni collocati nel passato, che trovo a volte abusati nei lavori dello sceneggiatore, e mi è sembrato che il tema dedicato all'artista Hokusai fosse più un pretesto che qualcosa di ben sviscerato, ma ho gradito queste versioni orientali di Topolino e Pippo e il climax finale, anche grazie ai buoni disegni di Emilio Urbano, funziona bene.

        I due apici dell'albo, comunque, a mio avviso sono rappresentati da Zio Paperone e il valzer polivalente e dal secondo prologo a Tutto questo accadde domani.
        Nel primo caso Vito Stabile scrive una storia di stampo classico, con uno Zione malato di "troppo guadagno" come già accaduto in illustri precedenti e con un'inevitabile caccia al tesoro. Tirare in mezzo la figura di Nonna Papera, troppo spesso relegata solo ad avventure agresti e poco movimentate, e un riferimento "poetico" al suo passato sono la variazione vincente (e non sui generis o pretestuose, come nei casi delle prime due storie citate in questo commento) per rendere la narrazione fresca e intrigante. C'è azione, ci sono colpi di scena, c'è un bell'inseguimento finale e c'è il "cuore disneyano" che spesso lo sceneggiatore ha dimostrato di saper gestire. È *questo* il Vito che mi piace leggere :)
        Graziano Barbaro fa un ottimo lavoro, con i Paperi ma soprattutto con sfondi e ambientazioni: la prima vignettona è molto buona e la splash-page con la veduta di Vienna ottima.
        Per quanto riguarda la breve di Casty e Bonfatti, pur avendo poco senso valutare questi "teaser" ora come ora, si può senz'altro dire che sanno creare il giusto pathos e attesa verso la storia principale, e incuriosiscono con efficacia il lettore, creando quell'aura da evento che il progetto merita. I disegni sono qualcosa di delizioso, e la colorazione vintage è perfetta.

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        Vito65
        Diabolico Vendicatore
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          Re:Topolino 3281
          Risposta #3: Venerdì 12 Ott 2018, 16:11:56
          I punti di forza di questo numero, a mio parere, sono costituiti dalla prima storia e dalla breve castyana.
          La storia di Gagnor è piacevole ed istruttiva, e rende al meglio se letta in combinato con il correlato articolo di approfondimento.
          L'ultima, e cioè il secondo prequel di Casty, è un gioiellino, sia per disegni sia perchè mantiene parte dell' atmosfera di mistero del primo prequel, cui si aggiunge stavolta anche una buona dose di umorismo.
          Molto interessante anche il Valzer polivalente, dove è stato piacevole vedere rispolverato il classico motivo delle malattie di Paperone con collegato viaggio terapeutico. Qualche leggera perplessità da parte mia per alcune tavole finali, ove mi sembra che vi sia troppo
          Spoiler: mostra
          "manifesto affetto" fra Nonna Papera e Paperone:
          non che non vi debba essere nella sostanza, ma
          Spoiler: mostra
          abbracci e balli fra i due
          mi sembra che non siano molto in linea con i caratteri dei due personaggi: si potrebbe dire che non stonino almeno per Nonna Papera, ma anche lei in fondo è una concreta donna di campagna, di solito poco incline
          Spoiler: mostra
          alle manifestazioni esteriori dei sentimenti.

          La storia con Paperinik risente troppo del suo essere commissionata: alcune pur belle idee, come la compresenza in essa di vari personaggi ed alcune riuscite situazioni comiche non sono sufficienti a farle superare il "peccato originale".
          Simpatica, ma niente di più, la storia facciniana.
          Paperino e l'alleanza con il vicino presenta un elemento nuovo, la presenza di un
          Spoiler: mostra
           nipotino di Anacleto,
          ma ad un certo punto ho temuto che mi crollasse una certezza, cioè la conflittualità del rapporto fra lui e
          Spoiler: mostra
          Paperino.
          Meno male che alla fine lo status normale è stato ricostituito.
          Menzione d'onore per l'ampio spazio giustamente, seppur tardivamente, riconosciuto ai saluti a Valentina De Poli: si è rimediato ad una situazione a dir poco imbarazzante : meglio tardi che mai.

          *

          Vincenzo
          Cugino di Alf
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            Re:Topolino 3281
            Risposta #4: Venerdì 12 Ott 2018, 17:30:22
            Davvero una bella intuizione da parte di Bosco coinvolgere
            Spoiler: mostra
            Topolino
            nella sua terza storia celebrativa delle Quackball Cards: un colpo di scena efficace che fortifica una storia comunque convincente di suo, con la non consueta collaborazione di Paperinik e Paper Bat e un Gastone particolarmente convincente a livello psicologico.
            Anche la storia di Sarda fa il suo dovere, anche se non capisco perchè il nipote di Anacleto venga chiamato Teddy invece di Anacardo. Forse lo sceneggiatore non si è ricordato delle sue precedenti apparizioni.
            Non particolarmente riuscita la breve di Faccini, che mi ha quasi fatto provare pena per il protagonista (che non rientra fra i miei personaggi preferiti).

            Le due storie di apertura sono comunque le più convincenti: il nuovo episodio del riuscitissimo ciclo gagnoriano cattura subito l'attenzione grazie all'affascinante ambientazione in cui i Topi si muovono sempre alla grande. Molto interessante la vignetta
            Spoiler: mostra
            in cui Topotori si compiace di aver utilizzato la katana per creare invece di combattere, una scena che ho trovato piacevolmente matura
            . Urbano riprende molto bene le celebri opere di Hokusai,mentre l'ho trovato un po' statico nelle scene di combatimento.
            Anche il valzer polivalente di Vito non delude le attese: una bella caccia al tesoro in cui la nonna ha un ruolo di rilievo, confermandosi fra i migliori personaggi femminili.
            Per quanto riguarda il secondo prequel di TQAD, altre cinque pagine che mettono l'acquolina in bocca per la portata principale.
            If you can dream it, you can do it.

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              Re:Topolino 3281
              Risposta #5: Venerdì 12 Ott 2018, 20:07:02
              Lo dico subito: io il voto (e anche il massimo possibile) al teaser castybonfattiano glielo dò eccome. Una gioia per gli occhi, con quella monocromia filologica, la suspense che monta pagina dopo pagina e quella cosa estranea al contesto che fa da elemento destabilizzante. Una vera delizia.

              Un po’ così così il resto, sinceramente. Buona la trama della storia nipponica, emula di Kurosawa, mentre nei disegni avrei osato un po’ di più. Non essendo fan dei manga (eufemismo) non ho capito molti riferimenti a quel mondo, ma campo lo stesso e pure bene.
              Lodevole l’iniziativa delle storie legate al mondo dell’arte, comunque.
              Dopo la partenza in salsa ciminiana, mi aspettavo il peggio dalla seconda storia... e invece. Trama interessante, con una buona dose di suspense (relativa, eh!), e un villain inaspettato. Forse un po’ sdolcinato il finale.
              La terza storia non sarebbe malaccio, ma ha due difetti: l’aggancio pretestuoso alle cards, e il coinvolgimento dei supereroi paperopolesi (con special guest in fondo). Ma fateci caso: la storia avrebbe potuto esistere lo stesso anche senza le cards (bastava cambiare l’oggetto della collezione) e pure senza tirare in ballo le identità segrete dei cugini (potevano investigare anche in borghese...). Sarebbe cambiata qualche vignetta e qualche frase, ma la sostanza sarebbe rimasta invariata. Per inciso, delle cards non potrebbe fregarmene di meno.
              Simpatica la breve di Faccini, anche se non superlativa: ma si ride. Un po’ sbadiglievole la storia con Anacleto Mitraglia, cui gli ho sempre preferito Jones nel ruolo di vicino litigioso (eccezionale poi la figura di sua madre!).
              Poi il finale col botto.
              « Ultima modifica: Domenica 14 Ott 2018, 00:38:49 da Ser Soldano »

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              Paolo
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                Re:Topolino 3281
                Risposta #6: Sabato 13 Ott 2018, 10:06:17
                Brevissimo commento solo per condividere con voi il mio entusiasmo per la breve di Casty. Conquistarmi è  facile in casi come questo: già dalla miriade di fumettini di Topolino nella prima vignetta con tutti i ! e ? si riesce a citare l'atmosfera anni Trenta dove Gottfredson e (soprattutto) Segar facevano un uso eccellente del balloon non solo come "spazio per il testo" ma come strumento di "mediazione" diretto per esprimere lo stato d'animo del protagonista.

                E poi, a prescindere dalla trama e dalle tecniche di coinvolgimento progressivo che queste brevi stanno sfruttando in maniera encomiabile, vogliamo dire qualcosa a proposito della suoneria del cellulare?

                Spoiler: mostra
                PIRULIN PIRULON


                Genio! E chi non coglie la citazione non la merita!

                Sale l'attesa.... ammazza se sale!

                  - Paolo

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                PolliceSu
                  Re:Topolino 3281
                  Risposta #7: Sabato 13 Ott 2018, 18:45:17
                  Ancora una volta quoto in toto la recensione di piccolobush e anche il voto.


                  E per quanto riguarda Casty quello che scrive Paolo.
                  Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

                  *

                  Cornelius
                  Imperatore della Calidornia
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                    Re:Topolino 3281
                    Risposta #8: Sabato 13 Ott 2018, 20:06:19
                    Numero caratterizzato da un saluto finale 'come si deve' da parte della De Poli, da un ringraziamento netto e chiaro della Panini nei suoi confronti e da una pagina intera di ringraziamenti ancor più sentiti da parte della Redazione verso una direttrice che resterà sicuramente nella storia del 'Topo'. Il suo decennio sarà ricordato come di grande qualità. Qualità che vediamo nelle illustrazioni di questo numero, a cominciare da una copertina che sarebbe stata ancor più bella senza strilli e loghi. I disegnatori Urbano, Barbaro, Mazzarello e Castellani mi sembrano in recente e costante miglioramento, Faccini non si discute, Bonfatti e Casty interagiscono maravigliosamente anche nei '30.

                    PIPPUSAI, TOPOTORI E LA GRANDE ONDA
                    Continua il percorso artistico di Roberto Gagnor che questa volta si occupa della Xilografia. Piacevole l'ambientazione giapponese e indovinate le presenze di diversi personaggi (più approfonditi i maschili: Basettoni, Manetta, Macchia Nera, Gamba, Sgrinfia, Topolino e Pippo; solo camei per i femminili: Clarabella e Petulia). Mi chiedo come la Grande Onda non abbia rovinato le opere di Pippusai, perché per quanto originari dal legno, i colori e i disegni alla fine erano comunque su carta, forse di bambù: più resistente?

                    ZIO PAPERONE E IL VALZER POLIVALENTE
                    Il buonismo di Paperone questa volta è giustificato dalla cura che un medico gli ha consigliato e che non prevede 'distrazioni' e dalla ferrea guardia di Paperino e Nonna Papera, preoccupati rispettivamente per la sua salute e la sua moralità. Dopo un inizio 'classico' abbiamo una interessante 'deviazione' sulla infanzia di Elvira e sul particolare rapporto che ha con un carillon, quasi una 'Numero Uno' per lei. Storia godibile anche perché miscela situazioni standard ad altre più alternative, sottolineando il buon rapporto fra i due anziani paperi (ma non è stato sempre così, anzi!).

                    PAPERINIK E IL CUGINO SFORTUNATO
                    Queste storie 'sinergiche' con le QuackCards sono comunque divertenti (caratteristica non sempre presente nelle 'pilotate'). E poi vuoi mettere una notte con Paper Bat, Paperinik, Archimede e Topolino tutti insieme? Sicuramente un quartetto anomalo ma giustificato da alcuni fatti. Influenzato dalla situazione, Mazzarello sembra aver dato una scossa alle sue matite, più decise e convincenti.

                    PAPEROGA E L'IDOLO DELLA PUBBLICITA'
                    Titolo quasi 'storico' (viene da ripensare al 'Gigante' della medesima) per una storiellina che non mi ha convinto, come nel finale. Oltre al titolo, anche il bellone che poi si 'smonta' diventando tutt'altro mi sa di già visto: ma non era più semplice per i pubblicitari prendere un bonazzo doc?

                    PAPERINO E L'ALLEANZA COL VICINO
                    Anche questo titolo mi pare riprenda una delle prime storie con Anacleto ma in questo caso il soggetto merita, anche solo per l'arrivo di un nipotino del Mitraglia, momentaneamente parcheggiato dai genitori a casa dello zio, non sapendo a quali pericoli potrebbe andare incontro. Se gli adulti sono nemici giurati, i piccoli paperi sono amici con Teddy e insieme fanno di tutto per poter 'sopravvivere' in ambienti decisamente bellicosi.

                    Tutto questo accadde domani - Meno Tre! - Il fantasma caraibico
                    In questo secondo prequel siamo nella Topolinia degli anni '30 dove Mickey si spaventa di fronte ad un Iphone mentre Pippo sembra maneggiarlo con la sua consueta indifferenza. Anche Minni, presa dalla gelosia per un malinteso, non sembra sorpresa da questo oggetto per loro avveniristico.
                    « Ultima modifica: Sabato 13 Ott 2018, 20:26:06 da Cornelius Coot »

                    *

                    Ser Soldano
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                      Re:Topolino 3281
                      Risposta #9: Domenica 14 Ott 2018, 00:41:47
                      vogliamo dire qualcosa a proposito della suoneria del cellulare?
                      Spoiler: mostra
                      PIRULIN PIRULON

                      Genio! E chi non coglie la citazione non la merita!
                      Infatti non l’ho colta...  :-\

                      *

                      GioReb
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                        Re:Topolino 3281
                        Risposta #10: Domenica 14 Ott 2018, 12:07:07
                        vogliamo dire qualcosa a proposito della suoneria del cellulare?
                        Spoiler: mostra
                        PIRULIN PIRULON

                        Genio! E chi non coglie la citazione non la merita!
                        Infatti non l’ho colta...  :-\

                        La famosa storia di Mr. Bunz del grande Scarpa.  ;)

                        Ciao

                        GioReb

                        *

                        Andy98
                        Giovane Marmotta
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                          Re:Topolino 3281
                          Risposta #11: Domenica 14 Ott 2018, 13:00:36
                          Vale la pena fare diverse osservazioni su questo numero di Topolino, soprattutto per alcune soluzioni narrative presenti nelle varie storie.

                          Cominciando con La grande onda di Gagnor/Urbano, mi pare di ritrovare nella sceneggiatura una certa stanchezza narrativa, una mancanza di idee, cioè, che si risolve un po' con quelle soluzioni presentate nella Topodissea, tra il gioco di contrapposizioni fra antico e moderno, e l'umorismo piuttosto forzato. Appoggio l'iniziativa di parlare di arte tra le pagine del Topolino, tuttavia le prime storie erano ben più consistenti delle ultime, le quali non riescono a trattare delle tematiche artistiche se non in modo didascalico e forzato, e questo accade perché si è scelto di puntare di più sulle battute che sull'intreccio narrativo, e infatti Piccolobush ha ragione quando nella sua recensione afferma di aver trovato dei buchi logici nella sceneggiatura, questo perché si è puntato più ad imbastire un teatrino avveniristico o pieno di luoghi comuni, piuttosto che affrontare delle tematiche di Estetica in modo non prettamente filosofico: un'occasione davvero sprecata, a mio modo di vedere, anche perché l'Estetica orientale trae molti dei suoi concetti dalla quotidianità, quindi, invece di dedicare le didascalie a specificare cosa siano il sashimi o la katana, avrei preferito dei riferimenti al wabi, yugen, kire e così via, in modo da stimolare la curiosità del giovane lettore che viene messo a contatto con un modo di pensare completamente differente.
                          In conclusione, mi sembra che ormai questa iniziativa sia perlopiù un'occasione per fare della comicità spicciola, piuttosto che avvicinare i lettori al mondo dell'arte, anche perché quel poco che viene detto a suo riguardo o è didascalico, o è sintetizzato al massimo, sulla falsariga di quei piccoli aneddoti che bene o male tutti conoscono. Non chiedo di togliere l'umorismo, né tantomeno di perdersi in disquisizioni filosofiche fini a se stesse, tuttavia chiedo di raccontare davvero l'arte in modo coinvolgente, e soprattutto senza scadere in quell'umorismo esagerato che mette tutto quanto alla berlina.
                          Urbano, invece, fa un ottimo lavoro coi topi, che disegna con un tratto distinguibile da quello di Turconi, e questo è un bene: ha una sua cifra ed è essenziale che la mantenga, dal momento che distingue molto bene da tanti altri disegnatori.

                          Anche Barbaro è un disegnatore riconoscibilissimo, però i suoi ripassi in china li ho trovati piuttosto approssimati, ed è un peccato perché Zio Paperone e il valzer polivalente è una storia sì classica ma ottimamente sceneggiata da Vito, il quale si perde solo nel finale caratterizzando Paperone in modo un po' sdolcinato - noto che sia un difetto recente di molti sceneggiatori, questo, spero che si tratti solo di una fase. Per il resto, il trio Paperone-Nonna Papera -Paperino risulta parecchio convincente, senza che nessuno dei tre sia ininfluente o sprecato, frutto di una regia ben architettata, dinamica al punto giusto e senza crolli nel ritmo: in particolare, le entrate in scena dei Bassotti e del cattivo non si perdono in ininfluenti spiegazioni come sarebbe accaduto in una storia di Panaro, senza robe del tipo "vi abbiamo spiati con un apparecchio speciale che...", "vi ho seguiti fin dal primo momento, e per precauzione ho messo fuori uso i vostri mezzi così non avrete modo di raggiungermi...", e altre varianti che finiscono per sospendere il ritmo a favore di spiegazioni fini a se stesse, e non è un dettaglio da poco, considerato il numero di situazioni che la storia vuole raccontare. Poi, è vero, la ridicola censura di pagina 48 fa storcere il naso, però cercando di passarci sopra (difficile, lo ammetto) le varie situazioni si incastrano bene tra loro, dando spazio sia all'azione sia all'introspezione senza che l'una prevarichi sull'altra o viceversa.
                          Credo che Vito abbia ormai raggiunto uno sviluppo maturo nonostante la sua giovane età, quindi mi auguro che si sottragga a questo recente sentimentalismo spicciolo per fare della psicologia più incisiva come ha fatto in passato.

                          Paperinik e il cugino sfortunato, invece, mi spiace dirlo, è una storia piuttosto brutta che danneggia ulteriormente il personaggio di Gastone, vero e proprio protagonista di questa deriva sentimentalistica. Siamo onesti: il Gastone attuale è un personaggio piatto e utilizzato per fini moraleggianti fin troppo patetici, non ha nulla da spartire con il Gastone di Barks, che con la sua antipatia e il suo comportamento alle volte scorretto riusciva a suscitare nel lettore quella repulsione che lo portava a godere delle sue sconfitte. Oramai Gastone deve far "pietà" per il fatto che la sua fortuna non gli dà delle soddisfazioni in termini affettivi, deve andare d'accordo con Paperino nonostante qualche piccolo bisticcio e, soprattutto, deve stare alla larga da Paperina, sia mai che possa scapparci una storia comica dove i due compiono imprese improbabili pur di conquistarla. Alla fine, a pensarci bene, non è cambiato lo scopo - far allontanare i lettore dallo stile di vita di Gastone, nonché dai suoi atteggiamenti - solo che è cambiata la via con cui raggiungerlo, e a mio avviso lo è in peggio.
                          Fatte queste osservazioni, la sceneggiatura tira in ballo Paperinik e Paper-Bat senza una valida motivazione, dà la possibilità ad Archimede di costruire un'improbabile congegno che annulli ogni influsso della fortuna di Gastone (questa è magia, mica scienza!), e all'ultimo fa pure comparire Topolino, che avrei apprezzato di più se non fosse rimasto troppo nell'ombra, e invece appena appare risolve tutto quanto. Concludendo, è un po' un'accozzaglia di personaggi che per quello che devono raccontare stonano un po' troppo l'uno con l'altro.
                          Mazzarello fa un lavoro discreto.

                          Paperoga e l'idolo della pubblicità, invece, segna la stanchezza di un Faccini sicuramente in difficoltà a proporre una comicità frizzante e soprattutto fisica. Evitabile, nel complesso: spero che torni a sceneggiare storie più lunghe, perché ormai questi piccoli sketch non gli danno possibilità di esprimere il suo vero potenziale.

                          Sull'ultima storia, invece, mi limito a condividere quanto scritto da Piccolobush nella sua recensione: invece di avere Paperino e Anacleto che si fanno dei dispetti pesanti, la storia vuole insistere sul farli andare d'accordo, al punto che quando si tratta di imbastire la ricerca dei due nipotini scomparsi, la si liquida con estrema facilità. Anche qui, mi domando perché non si possa avere una bella storia tutta giocata sulle gag fisiche, con Paperino e Anacleto che all'apparenza fanno vedere di andare d'accordo ma che alle spalle dei nipotini si giocano le peggiori marachelle possibili. Fosse almeno una storia divertente... non può nemmeno esserlo, talmente risulta edulcorata...
                          Oltretutto, perché il nipotino di Anacleto, che è praticamente Anacardo Mitraglia, è stato chiamato Teddy? Non si è fatto nemmeno lo sforzo di pensare ad un altro character design...
                          « Ultima modifica: Domenica 14 Ott 2018, 13:05:09 da Andy98 »

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                          Lucandrea
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                            Re:Topolino 3281
                            Risposta #12: Lunedì 15 Ott 2018, 00:35:27
                            La copertina di questo numero è a opera di Cesarello. Si tratta di un importante ritorno: l'ultimo lavoro Disney realizzato da Cesarello risale a cinque anni fa

                            *

                            Cornelius
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                              Re:Topolino 3281
                              Risposta #13: Lunedì 15 Ott 2018, 01:57:31
                              il Gastone attuale è un personaggio piatto e utilizzato per fini moraleggianti fin troppo patetici, non ha nulla da spartire con il Gastone di Barks, che con la sua antipatia e il suo comportamento alle volte scorretto riusciva a suscitare nel lettore quella repulsione che lo portava a godere delle sue sconfitte. Oramai Gastone deve far "pietà" per il fatto che la sua fortuna non gli dà delle soddisfazioni in termini affettivi, deve andare d'accordo con Paperino nonostante qualche piccolo bisticcio e, soprattutto, deve stare alla larga da Paperina, sia mai che possa scapparci una storia comica dove i due compiono imprese improbabili pur di conquistarla. Alla fine, a pensarci bene, non è cambiato lo scopo - far allontanare i lettore dallo stile di vita di Gastone, nonché dai suoi atteggiamenti - solo che è cambiata la via con cui raggiungerlo, e a mio avviso lo è in peggio.

                              L'ideale sarebbe alternare i due 'Gastoni', il pavone antipatico di un tempo e l'attuale più 'umano' ma anche 'pietoso'.
                              Non sarebbe un personaggio 'bipolare' perché, a seconda dell'umore e di come gli gira, può benissimo essere l'uno e l'altro. La versione più recente non è male perché ci permette di vedere il 'cuginastro' sotto altre luci e di leggere nuove storie che altrimenti non sarebbero state concepite. Il problema semmai è l'insistenza su questa versione più simpatica che sembra voler far dimenticare alcuni suoi lati caratteriali più ruvidi che sono stati l'essenza del personaggio e che non dovrebbero assolutamente essere rimossi. Anche perché metterebbero in risalto le reazioni di Paperino, altrimenti 'pacificato' sotto questo aspetto.
                              « Ultima modifica: Lunedì 15 Ott 2018, 02:01:22 da Cornelius Coot »

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                              piccolobush
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                                Re:Topolino 3281
                                Risposta #14: Lunedì 15 Ott 2018, 10:12:38
                                il Gastone attuale è un personaggio piatto e utilizzato per fini moraleggianti fin troppo patetici, non ha nulla da spartire con il Gastone di Barks, che con la sua antipatia e il suo comportamento alle volte scorretto riusciva a suscitare nel lettore quella repulsione che lo portava a godere delle sue sconfitte
                                Concordo totalmente su questo: gastone traeva la sua forza nell'essere il contraltare di paperino anche e soprattutto a livello morale ed etico fin dalla prime storie, quando ancora la sua fortuna non si era materializzata. Era ideale non solo perchè si gioiva delle sue sconfitte ma dava un senso anche al cugino che invece ottiene quel poco che riesce solo con le sue forze. Trasformandolo in un bamboccione "sfigato" hanno depotenziato lui e, di riflesso, anche paperino

                                 

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