Se in tutte le cose della mia vita fossi così un indovino ... sarebbe andato tutto sicuramente meglio.
Non avevo alcun dubbio:
Topolino e il re dei mendicanti - assieme ad altre bellissime storie del periodo 1960/61 - non è stata menzionata ed a lei, va il mio voto più sentito e importante fra le storie degli anni 60.
I motivi di questa dimenticanza vanno ricercati, penso sicuramente in principal modo, nel fatto che essa rimanga a tutt'oggi - colpevolmente - una storia ai più sconosciuta. Per motivi di censura è stata messa nel dimenticatoio e ripresa solo una volta, nel 2013 e dunque le possibilità per conoscerla sono legate a due stampe e, purtroppo presumo, tali rimarranno.
Eppure, è
il capolavoro di Missaglia che, oltre a raccontarci una storia che ti lascia col fiato sospeso dall'inizio alla fine, affronta un tema che, a tutt'oggi, è purtroppo attualissimo: allora erano i
mendicanti ad essere sfruttati da una
cupola mafiosa, oggi sono gli
emigrati.
Ma c'è un'altro motivo che rende questa storia importantissima nell'ambito dell'evoluzione della comunità di Topolinia e di Macchia Nera in particolare: essa segna il suo definitivo sdoganamento e, l'arricchimento di peculiarità che vanno oltre all'intuizione originaria e che ne faranno, il capo di tutta la criminalità topoliniana.
Il secondo mio voto va a
Topolino e la collana Chirikawa, la storia che, fra tutte le altre di Scarpa degli anni 60, dal mio punto di vista è la migliore.