PICCOLE GRANDI PAPERE (terzo episodio)
La 'sfuriata' di zia Etta (fine a se stessa o avrà un seguito?) è forse il pezzo più divertente di un episodio che sviluppa le velleità artistiche di diversi personaggi, vuoi per necessità o per altruismo. Arte e Amore si intrecciano in questa parodia ben orchestrata dal capace Bosco. L'unico appunto personale riguarda il solito colore dei capelli che va bene per tutte e che da una sensazione di poca accuratezza nei dettagli, una semplificazione non tanto da parte del colorista (diamo a tutte una passata di giallo, và!) ma dell'autore stesso che dovrebbe decidere certe sfumature: se in passato questo colore abbondava, adesso lo fa di più (con l'aggiunta di Paperetta). Fortuna che almeno DorEtta sfoggia un grigio che è ripreso anche nelle storie 'normali', italiane e di Don Rosa. Dovrebbe prendere esempio da lei una coetanea che tutti chiamano 'Nonna' e che in un tempo lontano era canuta mentre per Miss Paperett avrei optato per un bel rosso mogano, possibilmente da estendere anche nelle storie normali.
ZIO PAPERONE E LA MINACCIA DEL MAXI GATTONE
In questa storia ciminiana non mi convince un finale affrettato: perché Amelia, dopo tanto lavoro organizzato alla perfezione, rinuncia così facilmente ad una Numero Uno che è lì a due passi? Non voleva che i paperi scoprissero il suo piano? Ma una volta sparita la moneta i sospetti sarebbero comunque caduti su di lei, inesorabilmente, anche se non fosse stata scoperta. Possono dei cristalli ad alta definizione risollevare delle scialbe pellicole? Direi di no ma per Rockerduck mangiarsi il cappello è diventato obbligatorio, anche quando vince. Questo doppio finale forzatamente favorevole a Paperone sminuisce una storia tutto sommato interessante (scritta da D'Antona in collaborazione con Jasmine Trinca) e ottimamente illustrata da Daniela Vetro.
Superscarpe Paperino - Soddisfatti o rimborsati
Finalmente Faccini rivolge il suo spirito e la sua ironia tutto sulla trama, senza silenzi infiniti o disegni particolari.
Paperino e Paperoga... senti chi ronfa!
Simpatica breve resa particolare dalle roteanti rabbie di Paperino, dalle case sgarrupate e dagli ambienti notturni del Maestro Chierchini.
GASTONE E L'ANTIPATICA BUONA SORTE
La 'paninata' di Gabriele Panini arriva alla fine, quando un papero 'malfamato', scoperte le doti di Gastone, non pensa di approfittarne con astuzia ma con affrettata violenza, rovinando i suoi stessi piani. Questo mancato approfondimento di una situazione pericolosa e non leggera come le altre potrebbe essere ripreso dall'autore in una prossima storia che sarebbe sicuramente più interessante di questa.
TOPOLINO SULLE VIE DEL NULLA
Le storie virtuali non mi appassionano, come la banalizzazione della Macchina del Tempo. Dovrò rileggermi la storia di debutto di Omega Omicron, magari per riannodare alcuni fili. Per un attimo ho pensato che fosse tornato Rebo!