Non solo come gadget (cartacei o metallici) ma anche come protagonisti di storie, i francobolli tornano ad avere un ruolo importante all'interno del libretto, come negli anni fra i '50 e i '70 dove avevano rubriche apposite, oltre che coniazioni e stampe ad hoc. Per il loro ritorno si sono prodigati grandi nomi: Giorgio Cavazzano, autore dei disegni dei cartacei che hanno fatto da prologo ai metallici, i due Massimi (Marconi e De Vita) autori della storia filatelica di questo numero, il direttore Alex Bertani che li presenta con entusiasmo nel suo editoriale, sebbene faccia un paragone che non mi trova d'accordo, scrivendo che quelli dell'Operazione Quack non sono altrettanto belli rispetto a questi di Mickey 90.
TOPOLINO E LA LEGGENDA FILATELICA
Non mi sono del tutto chiari alcuni passaggi come la parte finale, fra copie e originali sia di quadri che di francobolli, sparizioni di registri e reali scopi del nipote del pittore Van Top. In ogni caso molto chiari sono i disegni di De Vita, sempre al... top! Unico 'neo', le labbra a volte troppo evidenti di Minni (mai strabordanti come quelle della Trudy devitiana), di un rosso sicuramente acceso come il fiocco e il vestito e senza una linea che divida il superiore dall'inferiore quando la bocca è chiusa, appesantendo l'espressione di un viso altrimenti ben delineato e sbarazzino.
PAPERINO, PAPEROGA E IL MOBILE CAOTICO
Divertente soggetto di quotidiana follia paperopolese scritto da un brillante Vitaliano e illustrato da un sorprendente Fizialetti, disegnatore giovane ma già con uno stile particolare e riconoscibile: una specie di Lavoradori 'normalizzato' che sprigiona una vivacità elettrizzante ma 'controllata' al tempo stesso. Certe espressioni di Paperino e Paperoga sono fantastiche, direi animate. Curiose ed estemporanee 'apparizioni' di Bum Bum Ghigno e Albert Einstein mentre Paperoga, da tempo protagonista fisso del libretto, si conferma un character importante, fondamentale per il successo del fumetto Disney, al pari di Topolino, Paperino, zio Paperone e più di Pippo E' ormai entrato nel ristretto gruppo dei grandissimi, irrinunciabili personaggi da vetrina.
GLI EROI DI MONTE RATTMORE
Interessante riproposizione di Geremia Ratt, "uno dei fondatori di Topolinia", come specifica Paperino che, stranamente, sembra saperne più di Topolino riguardo al personaggio. Quali saranno gli altri? Da notare un Mazzarello sempre più bravo che sta attraversando una profonda trasformazione del suo tratto, meno piatto e più tondeggiante, più vivo e animato. Considerando il mercato estero di questi racconti (piuttosto insoliti per Artibani, invero) collegati a Mickey 90, per il disegnatore ligure si potrebbero aprire nuove prospettive internazionali. Chissà che questo ritorno alle origini della città, collegato alla Guida di Topolinia (volumetto contenente i quattro itinerari concepiti da Blasco Pisapia in precedenti numeri del libretto), non sia sentore di un prossimo progetto euro-americano riguardante la 'rivalutazione' di una città altrimenti mai troppo approfondita, in tanti suoi aspetti.
PAPERINO VERSO I GIOCHI INVERNALI
Classico Donald egmontiano, pasticcione e alle prese con burberi giganti che lo fanno sembrare ancor più piccolo (rimandi barksiani).
Senza Paperoga o Bum Bum Ghigno fra i piedi, può smettere di fare il 'posato' e dare sfogo a tutta la sua impulsività. Illustra tutto ciò un ottimo Massimo Fecchi.
PK - DROIDI (secondo episodio)
Per i pkers di primo pelo questo soggetto dovrebbe essere molto interessante, riproponendo personaggi poi scomparsi dalla circolazione, come Tyrrel Duckard e Leonard Vertighel, per non parlare di Odin Eidolon. Continui viaggi avanti e indietro nei secoli e robot non fanno per me, sebbene i droidi mi siano oramai familiari (a cominciare da Lyla Lay) proprio per la loro umanità che sembra, agli occhi di un 'esterno' ignorante, voler prevalere sulla robotica.