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Cover di Giorgio Cavazzano

Indice

Paperino e il profilo di San Valentino - di Gaja Arrighini e Giada Perissinotto

Il conte di Anatrham Ep. 3 - di Marco Bosco e Nico Picone

La storia dell'arte di Topolino - Paperoga mentore dadaista - di Roberto Gagnor e Libero Ermetti

Wizards of Gamba - L'amuleto della misericordia - di Gabriele Panini e Francesco D'Ippolito

Consegne Paperino & Paperoga - Andata e ritorno - di Pietro Zemelo e Alberto Lavoradori

Indiana Pipps e il boomerang stellare - di Silvia Martinoli e Valerio Held

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finalmente una bella cover.
Ma solo a me le copertine di topolino sembrano più brutte delle altre testate? quelle dei grandi classici sono quasi tutte molto belle, mi piacciono molto anche quelle di paperino e le ultime di zio paperone, ma anche quelle dei Classici sono per la maggior parte più belle.. Mi riferisco anche alla qualità del disegno, dei colori, della prospettiva, non solo dell'idea del soggetto. Quella del topolino 3298 mi sembra molto "bambinesca".

Quella del topolino 3298 mi sembra molto "bambinesca".

Sono d'accordo e ci aggiungo anche quella del 3297. Sembrano anche a me disegnate in modo un po' infantile,
Del resto, ricordiamo che il pubblico di riferimento è soprattutto quello dei bambini.

Le cover sono finalmente belle, senza strilli e talvolta non riferite alle storie.

Tutta un'altra pasta rispetto a quelle pessime delle gestioni Muci e De Poli.

Curioso che nell'editoriale la copertina sia invece attribuita a Freccero

Simpatico l'avvenimento, succede molto di rado, che la prima storia sia scritta e disegnata da una formazione completamente in "rosa" 

Diverse copertine del periodo Muci erano davvero belle, soprattutto quelle castyane, ma non solo

Ma quanto sono belli i disegni della Perissinotto?

Ma quanto sono belli i disegni della Perissinotto?

Splendidi!
E personalmente adoro questa Paperina così camp, sopra le righe, drammatica, imprendibile e proteiforme, arbitra elegantiae: le varie mise sono una più affascinante dell’altra, dai Dr. Martens floreali ai piumini dal colletto e dai risvolti dalmata, con una speciale nota di merito ai birichini ciuffetti biondi della serata al balletto in un gioco di riflessi con i riccioli di un Gastone raramente tanto cotonato (invero sempre più metrosexual in quel vezzo squisito di girare per casa con un bigodino per la messa in piega). Solo il vecchio papero resta coriaceo e tetragono nella sua consunta palandrana (e nella sua  tenuta da bagno “démodé”), in una deliziosa variopinta girandola di acconciature e abiti ricercatissimi, l’hipster a teatro, i paperini con semplici felpe a cappuccio, l’attrice con un irresistibile cappotto a palloncino, Brigitta un foulard a pois su un trench azzurro fino a quel farfallino leopardato di Gastone, sfoggiato con inappuntabile savoir-faire.

Nota semiseria a margine: l’allergia che il Vecchio Cilindro sembra nutrire per le Ortensie potrebbe darsi come somatizzazione del rapporto conflittuale con la sorella?

Come già sopra esplicitato da Tang Laoya con dovizia di argomenti, i disegni della prima storia di questo Topolino sono molto belli. L'unica cosa che personalmente non mi ha convinto fino in fondo è la statura dei personaggi: forse un po' troppo alti, almeno per me che ho sempre amato i tratti tondeggianti dei paperi del primo Scarpa e di Cavazzano. In ogni caso, trattasi di una buona storia, che offre vari spunti di riflessione, e che merita di essere letta.
La saga del Conte di Anatrham continua a scorrere piacevolmente, come da premesse. Riguardo al suo comparto grafico, ho apprezzato che stavolta le pupille degli occhi dei nostri paperi siano sempre presenti e ben delineate, rispetto al secondo episodio, ove in alcune vignette non erano proprio disegnate: o si trattava di palpebre abbassate?
L'ulteriore storia del ciclo di storia dell'arte offre maggiori spunti di comicità, rispetto alle precedenti, forse grazie alla presenza di un Paperoga ben ispirato e ben inserito nell'atmosfera della vicenda.
La storia conclusiva dell'albo, infine, a mio parere ha il merito di coniugare i ritmi dell'avventura di stampo favolistico/archeologico con la rappresentazione, di sapore vagamente "sanvalentiniano", delle dinamiche di coppia fra Topolino e Minni: dinamiche presentate, peraltro, in modo gradevole, senza forzature e/o artificiose giustapposizioni al registro avventuroso della vicenda.

Data la mia idiosincrasia nei confronti delle festività commerciali, questo numero lo avrei evitato volentieri se non fosse per l'episodio del conte di Anatrham.

Paperino e il profilo di San Valentino: Qui abbiamo una Paperina che dà il peggio di sè nei panni di una webete totale che, non paga di trastullarsi con i suoi followers come se fossero la ragione ultima della vita, pretende di coinvolgere Paperino che al contrario è totalmente indifferente ai social. Il guaio è che invece di mandarla dove meritererebbe fa del tutto pur di riconquistarla con l'aiuto dei nipotini millenials. Ad ogni modo la denuncia sull'abuso dei social nella vita privata ha un suo perchè e con alcuni passi degni di nota: "Tieni quel coso lontano da me!" "Lo farò, ma dato che è parte integrante del mio braccio, mi terrò alla larga insieme a lui" (e sappiamo che questo è la realtà per molti...). Oppure "Ci vorrebbe qualcosa di romantico e plateale" come se un amore sussurrato tra le due persone interessate non fosse più tale (senza poi domandarsi quanto effettivamente importi al resto del mondo le magagne altrui). Bene le ultime tre vignette e la battuta finale "Ricordiamocelo con un selfie... Che rimanga tra noi!". Gastone a suo agio nei panni del rich kid che ama ostentare le proprie fortune al mondo come suo solito. Voto 7.

Il conte di Anatrham Ep. 3: La trama continua ad infittirsi in modo pertinente e Amelia per fortuna resta nei panni di una intrallazzatrice anziché strega. Picone sta migliorando sempre più (ruote dell'automobile corrette e certe vignette ricche di dettagli) anche se dovrebbe migliorare la prospettiva e la rappresentazione della natura (vedasi per esempio la quarta vignetta a pag. 52: Gastone pare aver un cumulo di terra alle spalle anziché una montagna sullo sfondo e l'erba, i cespugli, ecc. decisamente troppo piatti e uniformi). Trama: voto sospeso. Disegni: 7 e 1/2 (forza Picone, dài!)

La storia dell'arte di Topolino - Paperoga mentore dadaista: Storia un po' scontata con il classico antagonista antipatico quanto incapace ma con un Paperoga nella sua giusta parte. Divertenti le digressioni sull'arte. Voto 7.

Wizards of Gamba - L'amuleto della misericordia: Non si capisce perché si ci ostini con certe miniserie già perdenti in partenza. Ad ogni modo questa è già riuscita un po' meglio. Voto 6/7.

Consegne Paperino & Paperoga - Andata e ritorno: Storia facilmente dimenticabile e Lavoradori non è tagliato per i personaggi Disney. Punto. Voto 5.

Indiana Pipps e il boomerang stellare: Storia con alti e bassi che vede una Minni, in genere più insopportabile di Paperina, porre le sue obiezioni senza tuttavia porre odiosi ultimatum alla "O me o lui" (in effetti non deve essere facile avere un fidanzato come Topolino...). Però la trama si sarebbe potuta sviluppare meglio: infatti parte bene con il suo mistero e prende spunto dalla complessa mitologia degi aborigeni australiani senza tuttavia approfondirla un poco come avrebbe meritato. Kranz ormai è diventato parte dell'arredamento accanto alla Gippippa e alle Negritas (a proposito, ancora nessuno ha farneticato presunti razzismi nella scelta di tale nome?) e il dinosauro rosa che parla correttamente la nostra lingua e indossa occhiali da sole lo si sarebbe potuto benissimo evitare. Occasione sprecata. Voto 6 1/2.

Simpatica come sempre la zichiana "Che aria tira a..." mentre nell'ultima il maestro Chierchini mostra di aver perso il senso delle proporzioni (nella seconda vignetta il cavallo è gigantesco come dovrebbe per ridursi a cavalluccio a dondolo in quella successiva).  :(

Albo nel complesso non eccezionale, si sarebbe potuto fare di più anche se perlomeno si ci è limitati ad una sola storia sul puccipucci annuale (mi sono risparmiato le rubriche tranne la vignetta a pag. 38/39 che avrei messa volentieri in copertina     ).

GioReb

PAPERINO E IL PROFILO DI SAN VALENTINO
Devo ammettere che i paperi si adeguano benissimo ai nuovi social: i loro storici rapporti interpersonali si sposano perfettamente con essi, dando vita a storie divertenti come questa di Gaja Arrighini. Inutile che alcuni di noi protestino: Paperina, Gastone, Brigitta... sembrano fatti apposta per vivere di like e di commenti positivi virtuali. Nella guerra dei profili non si sottolinea che il 'recupero' di Paperino avviene solo grazie alle follie quotidiane dello ziastro: piuttosto umiliante, direi. Giada Perissinotto è la disegnatrice ideale per questo genere romantico brillante anche se tende, come in passato, a infantilizzare i nipotini e ad 'adolescenziare' Paperina.

IL CONTE DI ANATRHAN   (terzo episodio)
Ottimo prosieguo della nuova saga britannica di Bosco. Da notare come Amelia (alias baronessa Ameliova) in queste circostanze 'storiche' cambi 'partner' con disinvoltura: dopo essere stata sorella di Paperoga in Orgoglio e Pregiudizio, qui prende il posto di Brigitta nell'allenza con Filo (alias Philo, abile 'disturbatore': "Intontire la gente con futili chiacchiere è la mia specialità!"). Diabolica al punto di farsi chiamare Tatiana!

PAPEROGA MENTORE DADAISTA
Altra interessante storia quotidiana paperopolese, artistica in questo caso, dove viene sottolineata la distanza fra 'progressisti' e 'conservatori'. Anche i nipotini hanno a che fare con il loro 'piccolo Kranz' e Pico dovrebbe avere un 'conflitto di interessi' come giudice di una gara in cui QQQ sono protagonisti. L'intoppo si risolve con la scoperta di diverse 'irregolarità' da parte del diabolico ragazzino ma se ciò non fosse avvenuto, l'eventuale vittoria dei nipotini sarebbe stata comunque criticabile: per quanto si dichiari 'severissimo' (proprio in funzione del rapporto di parentela) il giudice ospite De Paperis resta sempre 'uno di famiglia' agli occhi degli altri.

INDIANA PIPPS E IL BOOMERANG STELLARE
Soggetto archeo-fantasy di Silvia Martinoli, non solo per la presenza di dinosauri 'pucciosi' ma anche per il fiocco gigantesco di Minni! :o
Il tratto di Valerio Held è molto pesante, direi quasi 'colloso'. Credo che Indiana meriti un nuovo nemico, più 'idoneo' alle sue avventure:
il solito Kranz, nanetto rosso che ghigna e urla istericamente ha stufato e non è all'altezza (in tutti i sensi) dell'archeoavventuriero pippide.

Una Paperina così odiosa e frivola e antipatica non la vedevo da molto tempo, Cornelius. Può essere considerato un  esempio di pessima o di ottima caraterizzazione, dipende dai punti di vista...

Ottima caratterizzazione, direi: in fondo viene fuori la sua vera personalità in uno storico gioco a tre con Gastone e Paperino che adesso avrà ulteriori sviluppi 'social' (sembrano fatti apposta per loro)  )

Sinceramente mi sta già antipatica quando fa sudare a Paperino sette camicie e poi non ne riconosce il valore. Non c'è alcun bisogno di renderla ancora più superficiale e "comare" di quanto già non sia. Preferisco la Paperina del diario, serie purtroppo oggi andata persa, che varie volte non era affatto così

Preferisco la Paperina del diario, serie purtroppo oggi andata persa, che varie volte non era affatto così

La Paperina del Diario è sicuramente la migliore: in genere scrivere, riflettere, stare concentrate nella propria camera da maggior spessore alle cose e in questo caso anche al personaggio. Non che la frivolezza cessi del tutto... magari viene solo 'accantonata' per un certo periodo. E' comunque da rilevare che anche stavolta Paperina è tornata sui suoi passi: dopo la solita 'sbornia' con il biondo papero ("Che ci faccio qui con Gastone? E' gentile ma è solo un amico!") ecco che, alla fine, il suo cuore va sempre in una certa direzione ("Paperino invece... mi manca! Vorrei non aver litigato con lui!")

Paperino e il profilo di San Valentino
Nonostante sia la storia "obbligatoriamente" dedicata a San Valentino, non è affatto male!
Anche perché non parla solo della festa degli innamorati, ma è anche una bella critica all'idiozia da social!
Paperina, all'inizio, è particolarmente odiosa, ma è giusto così: DEVE esserlo, sia per evidenziare il suo "rinsavimento" successivo, sia per evidenziare la stupidità di certi atteggiamenti! E poi, una volta tanto, non è il comportamento di Paperino che le fa cambiare idea, ma è lei stessa che capisce quello che conta davvero!
Insomma, bella storia!
I disegni di Giada Perissinotto sono belli, e ho anche apprezzato il tentativo di rinnovare l'abbigliamento dei personaggi! Che sia riuscito o meno (e che sia giusto o meno) non so dirlo, ma non importa... quello che NON mi è piaciuto è che, in alcuni casi, i personaggi risultano un tantinello sproporzionati... \
Di sicuro, comunque, mi sento di fare una domanda (sperando di non offendere nessuno): vista la sua abilità da "costumista", quanto sarebbe stato meglio se avesse disegnato lei Il conte di Anatrham? :

La storia dell'arte di Topolino - Paperoga mentore dadaista
Affermazioni come "qualsiasi oggetto è un'opera d'arte se l'artista lo firma" non fanno che confermare il mio disprezzo per la cosiddetta arte contemporanea!
Se qualsiasi porcata può diventare arte, allora tutti quelli che studiano e si applicano per imparare qualcosa sono solo una massa di idioti...
Per fortuna che poi la storia racconta effettivamente qualcosa di leggermente diverso!
Già, perché comunque la storia è carina! in particolare, mi è piaciuto Paperoga, che è particolarmente adatto nella parte del mentore dada(da)ista!

Indiana Pipps e il boomerang stellare
Io, sinceramente, non capisco...
Se fosse una persona vera, penserei che ha firmato un contratto milionario non rescindibile, per cui deve apparire sempre e comunque anche e soprattutto quando è completamente fuori luogo!
Sto parlando, ovviamente, del personaggio più inutile in 90 anni di fumetto Disney: Kranz!
La storia non sarebbe neanche male, ma mi sono stancato! Veramente!
Gli sceneggiatori che hanno voglia di scrivere una storia con Indiana Pipps, si facessero venire un po' più di fantasia, perché, se tutte le volte deve finire così, è meglio che lascino perdere!