Ottimo questo penultimo albo della DRL, con due capolavori quali Il sogno di una vita e Una lettera da casa intervallati da una gradevolissima semibreve.
Il sogno di una vita trae spunto da un soggetto geniale, quasi antesignano della trama del film Inception trasmesso di recente in TV.
Una lettera da casa rappresenta probabilmente l'apice della capacità di Don Rosa di inventare delle cacce al tesoro basate su elementi storici reali. In questo caso Don Rosa supera se stesso, in quanto inserisce in questo già collaudato schema l'epilogo delle vicende del nucleo familiare originario di Paperone, in un percorso che parte da lontano, dalla Corona dei re crociati. La "resa dei conti" fra Paperone e Matilda è uno dei punti più adulti e maturi delle storie di Don Rosa, in quanto la rappresentazione e l'approfondimento di un dramma familiare, quale può essere la rottura di un rapporto fraterno, con la presentazione di tutte la difficoltà e la fatica occorrenti per ritrovare un dialogo e per superare i fraintesi cementati da anni di silenzi, sono stati sviscerati in modo magistrale. In tutto ciò una sola cosa mi ha lasciato perplesso, e cioè i dubbi di Paperone circa una possibile mancata approvazione delle sue scelte di vita da parte del padre, dubbi su cui Matilda rincarerà la dose, aumentando l'incertezza morale del fratello. Il dramma interiore di Paperone, però, mi è giunto del tutto nuovo ed inaspettato, perchè in Il miliardario di Colle Fosco, che illustra appunto gli ultimi giorni trascorsi insieme da padre e figlio, i rapporti fra i due appaiono sereni e Fergus non mostra particolare disappunto per la condotta di Paperone e, pur dichiarando alla fine della storia di non sentirsi di condividere i progetti del figlio, lascia intendere di non condividerli per la stanchezza dell'età e non per mancanza di approvazione, ed anzi incoraggia Paperone a proseguire per la sua strada. Perchè mai Paperone, allora, dubita proprio adesso dei suoi genitori, anzi: mostra addirittura di sentire addosso il peso di una possibile riprovazione morale degli stessi ?