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Nel 2007 il periodico finlandese festeggiava i 60 anni di Zio Paperone e scelse sette autori per sette decenni diversi: dopo tutti i grandi maestri mi sorprende la presenza di Freccero che nel 2004 non è che avesse delle matite così attraenti (come possiede oggi), considerando che all'epoca, solo in Italia, c'erano altri disegnatori a cui fare riferimento: Turconi, Guerrini, Faccini... che già avevano un tratto più compiuto, più simile all'attuale. Evidentemente a metà del decennio scorso Freccero era molto apprezzato nella patria di Babbo Natale!

Ovviamente è impossibile scindere Paperone dal suo creatore, anche se quello del '48 era ancora in una fase "immatura".
Subito dopo assolutamente Carpi, sebbene come ha detto Cornelius il suo apice sia stato raggiunto nel decennio seguente.
Nulla da dire a quelli di Scarpa e De VIta ma a loro associo un altro personaggio, penso sia superfluo specificare chi.
Il Paperone di Rosa è l'unico a ispirarmi quasi antipatia.

Fra quelli proposti la mia scelta si riduce a tre nomi: Scarpa, Carpi, De Vita. Concordo con Piccolobush: anche secondo me sono i più espressivi.

Mi ha colpito subito la grinta esplosiva del Paperone di De Vita, che rimanda immediatamente alla memorabile versione martiniana del personaggio. Poi ho osservato meglio Scarpa e devo dire che il suo Paperone sarebbe da abbracciare per l’entusiasmo genuino che dimostra: sembra un bambino che trova sotto l’albero il regalo tanto atteso e desiderato. Infine mi sono soffermato sull’espressione scettica e sospettosa resa da Carpi, apprezzandone moltissimo le sfaccettature.

Stilare una sorta di classifica non è semplice: andrei comunque con Scarpa, di un’incollatura su De Vita e Carpi.

Tra i disegni proposti nell'immagine iniziale, il mio preferito è quello di Giovan Battista Carpi, che mi sembra il più "elegante" fra tutti. Apprezzo molto anche quello "dinamico" di Massimo De Vita.
Questi Paperoni di Scarpa e di Barks li scarto perché per me non sono tra i migliori disegnati dai due autori: quello di Barks, in particolare, mi sembra tratto da Il segreto del vecchio castello ed è ben lungi dall'essere quello definitivo.

Non posso che adorare il Paperone di Cavazzano per ragioni affettive: è stato il primo che ho conosciuto, e mi ha sempre trasmesso freschezza e simpatia, in un cocktail perfetto e inscindibile con i difetti che tutti conosciamo. Per me è in quel Paperone dai contorni morbidi e quasi "giovanili" che si ritrova maggiormente la figura dell'"adorabile taccagno" tanto cara al fumetto italiano!

Bellissimo quello di De Vita! Anche se Scarpa resta nel mio cuore (disegnava il deposito più bello e pure la casa casa
 di Zio Paperino)

tenendo da parte Barks (altrimenti non c'è storia) metto Marco Rota (nel deposito oceanico Paperone è spettacolare ma anche in altre storie) poi Cavazzano e Scarpa negli ultimi 15 anni di attività, anche carpi ma il Carpi più recente, se poi parliamo di oggi lo Zio Paperone di Freccero e Mottura è arte

Come detto, andrebbero messe immagini più confrontabili, di pose simili. Essendo cresciuto a pane e topolini e altri albi a fine anni Settanta e prima metà degli anni Ottanta faccio fatica ad amare e a sentire mio fino in fondo lo Zio Paperone vecchio e poco morbido e pacioccoso originale di Barks (più o meno, mi pare, riproposto da Don Rosa), pur ovviamente riconoscendo il genio e l'importanza, ecc., pure se forse in tempi più recenti – che per me poi equivalgono agli ultimi trent'anni, che ho seguito solo in maniera molto vaga, anche se ora mi metterò sotto per recuperare – si è registrato un eccesso in questa giovanilizzazione e "paffutizzazione".

Non mi piace nessuno di questi Paperoni, se non quello di De Vita.
Alcuni di questi disegnatori hanno fatto mooolto meglio in periodi successivi a quelli segnalati: Barks nei '50/60, Scarpa nei 60/70 (e oltre), Carpi nei '70/80/90, Cavazzano prima (nei '70) e dopo (nel ventennio 2000). Don Rosa non ha fatto di meglio dal disegno in questione mentre Freccero è decisamente migliorato da quel lontano 2004 (per fortuna, visto che è diventato direttore artistico del fumetto Disney italiano).

D accordissimo! ! Anche sul fatto che negli stessi anni settanta erano superlativi anche  i disegni di altri maestri, Scarpa e Carpi compresi, cominciando da fine anni sessanta. Perfettamente ed elegantemente proporzionati, dinamici e massimamente espressivi. I precedenti mi appaiono acerbi ed i successivi all' opposto simpatici ma un po' eccessivi, 'estrogenati' .

Tra queste espressioni la migliore per me è sicuramente quella di Scarpa. Sul podio metto come secondo quello di De Vita, e per terzo quello di Cavazzano.

Ciao!

Il Grande Tiranno

Mi pare una selezione farlocca. Di Barks me ne vengono in mente di decine di migliori, non lo trovo granchè rappresentativo.
Ancora meno per quanto riguarda Cavazzano, il tratto che lo ha caratterizzato dalla metà degli anni '80 ad oggi, morbido, tondo e cartoonoso all'estremo non mi è mai piaciuto molto (attualmente poi è proprio tirato ai suoi limiti massimi). Se messo a confronto con quello degli anni '60 scarpiano o il techno di metà anni '70 è tutta un'altra storia.
Tra quelli elencati, rifacendomi esclusivamente ai modelli e non agli autori, direi Rosa.

Il mio Paperone preferito è quello di Cavazzano (degli anni '70), però il più bello tra le immagini scelte è quello di Romano

Al primo posto metterei o quello di Scarpa o quello di Cavazzano, sono indeciso.

Tra i disegni qui proposti (in vari casi non le selezioni piu' felici per rappresentare i singoli artisti) non ho dubbi: al primo posto De Vita, al secondo Carpi; tutti gli altri alquanto piu' indietro.

Secondo voi - indipendentemente dalla bellezza della storia dalla quale l'immagine è stata presa e dall'importanza dell'autore, qual'è il Paperone migliore?

Secondo me quello di De Vita è strepitoso!

  - Paolo

E pure secondo me, Paolo! 
Tra quelli presenti nell'immagine allegata in apertura di topic quello di Massimo De Vita è il mio preferito: per la sua espressività, il suo piglio caparbio e deciso, il suo dinamismo...

E poi, tra gli altri, quello che spicca maggiormente a mio avviso è il Paperone di Romano Scarpa, da cui si evince tutto quel senso di entusiasmo e di vitalità che Romano sapeva infondere alle sue storie e ai suoi personaggi, con un brio, una freschezza ed una verve veramente palpabili e vividi, tanto da restituire al personaggio illustrato una vivacità ed un realismo che ritengo meravigliosi ed incantevoli!