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Humour Collection - Discussione Generale

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    Re:Humour Collection - Discussione Generale
    Risposta #75: Domenica 26 Mar 2023, 23:00:24
    Peccato che il titolo e la copertina non siano proprio dedicati a Paperina di Rivondosa e ci siano altre storie, ma sono abbastanza sicuro che non sia una scelta imputabile alla redazione o a Davide Del Gusto, e mi sa che è già tanto che la storia sia stata ristampata e non si sia scatenato un secondo caso Topokolossal.

    Ciao!

    Il Grande Tiranno

    un po' come quando girano dei film e per evitare spoiler danno un 'working title' che non c'entra niente per evitare occhi indiscreti.
    qui lo stesso, ormai che è pubblicato la longa manus del censore stavolta è scappata

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      Re:Humour Collection - Discussione Generale
      Risposta #76: Lunedì 27 Mar 2023, 07:57:13
      Peccato che il titolo e la copertina non siano proprio dedicati a Paperina di Rivondosa e ci siano altre storie, ma sono abbastanza sicuro che non sia una scelta imputabile alla redazione o a Davide Del Gusto, e mi sa che è già tanto che la storia sia stata ristampata e non si sia scatenato un secondo caso Topokolossal.

      Ciao!

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      un po' come quando girano dei film e per evitare spoiler danno un 'working title' che non c'entra niente per evitare occhi indiscreti.
      qui lo stesso, ormai che è pubblicato la longa manus del censore stavolta è scappata
      Mah Paolo, il censore (che come sapete io subisso di critiche ad ogni occasione utile) qui non credo c'entri nulla, credo siano perlopiù problemi di diritti.

      Ciao!

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        Re:Humour Collection - Discussione Generale
        Risposta #77: Lunedì 27 Mar 2023, 09:06:48
        Mah Paolo, il censore (che come sapete io subisso di critiche ad ogni occasione utile) qui non credo c'entri nulla, credo siano perlopiù problemi di diritti.
        Credo che se fossero stati problemi di diritti, non l'avrebbero pubblicata affatto, perché non sarebbe bastato evitarla nel titolo...
        Io son nomato Pippo e son poeta
        Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
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          Re:Humour Collection - Discussione Generale
          Risposta #78: Lunedì 27 Mar 2023, 09:42:38
          Mah Paolo, il censore (che come sapete io subisso di critiche ad ogni occasione utile) qui non credo c'entri nulla, credo siano perlopiù problemi di diritti.
          Credo che se fossero stati problemi di diritti, non l'avrebbero pubblicata affatto, perché non sarebbe bastato evitarla nel titolo...
          Non lo so, questa mi sembra molto un'operazione alla Star Top III: storia pubblicata ma facendola passare sotto silenzio e non citandola negli editoriali.

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            Re:Humour Collection - Discussione Generale
            Risposta #79: Martedì 28 Mar 2023, 05:56:17
            Se adesso diventa un problema pubblicare anche le parodie delle fiction di Canale 5 si può chiudere baracca e burattini e limitarsi al Topolino.

            Riguardo al volume in sé, è uscito un po' in ritardo se il tema doveva essere quello di S. Valentino.
            Vale la pena prendere l'albo per le due storie recenti? Si sa con quali storie dovrebbe continuare la collana, La rapina del millennio?

            Comunque è apprezzabile l'aggiunta delle due storie per gonfiare un po' la foliazione e restare sulle 200 pagine.

            P.S. ho letto che la seconda storia cita o si ispira a La cura di Battiato, ritiro le mie riserve.

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              Re:Humour Collection - Discussione Generale
              Risposta #80: Martedì 4 Apr 2023, 16:25:43
              Nell'albo non compare alcun cenno a Rivombrosa e dubito che sia una dimenticanza. A questo punto direi che sono state inserite altre due storie (che c'entrano pochino) solo per farla diventare un'antologia, e non una monografia, e poter quindi evitare che il titolo fosse "Paperina di Rivondosa". Titolo che avrebbe forse potuto attirare attenzioni non volute.
              ... non ferma a Verkuragon!

                Recensione Humour Collection 3 - Paperina e... Paperino - una Coppia tante risate, di Silvia Ziche


                L’inedita copertina è sempre opera di Silvia Ziche.

                 La terza uscita della collana Humor Collection ripropone due storie brevi di Silvia Ziche anticipate dalla lunga vicenda di “Paperina di Rivondosa” (pubblicata in 13 puntate a partire da Topolino n°2583 del 31 maggio 2005), parodia della celebre fiction Mediaset Elisa di Rivondosa andata in onda per due stagioni, dal 2003 al 2005, e nota per aver reso celebri Valeria Puccini e Alessandro Preziosi.

                 Nella sua incarnazione disneyana l’opera, ambientata nel tardo 700 nel Regno di Sardegna, mantiene la connotazione storica dello sceneggiato da cui è tratta, presentando uno dei più variegati cast di personaggi piumati attinti da Paperopoli e non solo. Nel ricreare i fasti dell’enorme successo televisivo, Silvia Ziche ha dato il massimo: i ruoli dei protagonisti e dei comprimari sono perfettamente fusi all’interno di un intreccio e di un contesto storico, in modo da enfatizzare oltremodo l’opera oggetto di parodia.

                 
                L’umorismo dell’autrice non risparmia nemmeno la povera Doretta Doremì.

                 Nel miscuglio di ruoli messo caoticamente in scena dall’autrice è possibile vedere Doretta Doremì interpretare l’arzilla Contessa Agnese Castori, o la dolce Reginella interpretare il ruolo della duchessa Reginella Bussani, chiamata a corte dalla contessa Anna Castori (Brigitta) nel tentativo di distogliere le attenzioni di suo cugino, il nobile Paperino Castori, dalla serva Paperina Scalzi.

                 Questo enorme lavoro di sceneggiatura, nel quale l’autrice conferma di sapere padronare la componente comica in maniera a dir poco esemplare, va di pari passo con una grande maturazione artistica di Silvia Ziche che, senza abbandonare l’essenzialità e immediatezza del tratto, gioca con il contesto storico per infarcire di particolari (e di gag) le proprie vignette.

                 
                Una scena d’azione disegnata in modo esemplare e con evidenti riferimenti a Gianni De Luca.

                 Le improbabili acconciature che adornano i capelli delle protagoniste femminili, gli abiti esageratamente particolareggiati (le balze delle sottovesti sono un enorme esempio di meticolosità e pazienza di questa disegnatrice), i cinetici duelli all’arma bianca e le stupende architetture dei palazzi hanno il pregio di restituire immediatezza, movimento e dettaglio, riuscendo sempre a strappare al lettore, nel peggiore dei casi un sorriso, ma molto più frequentemente una sonora risata.

                 Grande antagonista di quest’opera é Amelia o meglio Amelia Van Ducker Beuville, personaggio che nel corso della storia matura la consapevolezza riguardo la propria natura finendo così per stravolgere più volte, e fino alla fine, i piani della protagonista.

                 Come altre precedenti opere di Silvia Ziche, anche Paperina di Rivondosa è un racconto incentrato su ruoli femminili che si vanno ad alternare nell’enorme calderone di gag che si susseguono in maniera serrata per tutto l’arco delle tredici puntate.

                 
                Nella parodia di Silvia Ziche trova spazio anche il triangolo amoroso con Reginella.

                 Ed è sempre Paperina a condurre la trama delle altre due brevi raccolte all’interno del volume. La prima “Paperina e…Paperino” (Topolino 3306 del 03 aprile 2019) è un frenetico monologo con cui l’eterna fidanzata accenna ad una rottura della quarta parete, per esprimere le proprie preoccupazioni intanto che attende l’arrivo del suo cavaliere. Segue “Paperina e il Più Bel Regalo di San Valentino” (Topolino 3455 del 9 febbraio 2022), in cui l’autrice ironizza sulla ricerca del regalo per una delle feste più commerciali di sempre. A riportare la protagonista alla realtà, facendole comprendere quale sia il vero significato della festa degli innamorati, è Paperino che, con il più classico dei coup de théâtre, ribalta a proprio favore la vicenda.

                 Il volume si apprezza, oltre che per le storie, di cui la prima è senz’altro quella più significativa, anche per i contenuti editoriali curati ancora una volta dal competente e preparato Davide Del Gusto. Il curatore, oltre alla prefazione in cui illustra l’enorme importanza che Paperina si è guadagnata all’interno del panorama Disney, dedica un interessante approfondimento al personaggio riepilogando la sua storia, dalle prime strice di Bob Karp e Al Taliaferro, fino a giungere ai tempi odierni. Segue un’intervista all’autrice, in cui Silvia Ziche racconta e si racconta in relazione alla parodia di Rivondosa, e infine un approfondimento sulle ristampe di cui i racconti raccolti nel volume hanno goduto sino ad oggi.

                 
                Pura slapstick comedy disneyana.

                 Pur presentandosi fresche e immediate, quindi perfettamente allineate con lo stile dell’autrice, le due storie che fanno da contorno al racconto principale del volume sono più una giustificazione del prezzo (nel frattempo aumentato di dieci centesimi) e della copertina inedita del volume, che un vero e proprio arricchimento. Ciò non toglie che il tratto dell’autrice, così come la fantasia con cui è capace di sviluppare gag e situazioni assurde, si riescano ad apprezzare anche all’interno di storie brevi come quelle che seguono al racconto principale che di fatto costituisce il vero motivo di acquisto del volume.

                 Pur non arrivando agli altissimi livelli de Il Grande Splash o de Il Papero del Mistero, Paperina di Rivondosa è l’ennesima conferma del ricercato, singolare e intelligente talento comico di Silvia Ziche. Il Terzo volume della Humor Collection dà quindi l’opportunità di riscoprire e collezionare un’altra opera di questa grande autrice cui va il pregio di aver rivoluzionato la scuola Disney Italiana… e portato nel contempo i lettori a guardare in modo profondamente diverso le piante grasse.

                 Editore: Panini Comics – Autori: Silvia Ziche – Uscita: marzo 2023 – Pagine: 213 – Formato: Cartonato 18×24 – Prezzo: € 15,00 – ISBN 9 772285 615007



                Voto del recensore: 4/5
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                https://www.papersera.net/wp/2023/04/13/humour-collection-3-paperina-e-paperino-una-coppia-tante-risate-di-silvia-ziche/

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                  Re:Humour Collection - Discussione Generale
                  Risposta #82: Venerdì 14 Apr 2023, 22:05:05
                  Non capisco perché hanno voluto mettere le cronache dei due laghi nella special books a quel prezzo invece che nella humor

                    Recensione Humour Collection 4 - Topolino e la rapina del millennio di Silvia Ziche


                    L’inedita copertina è sempre opera di Silvia Ziche.

                     Prosegue con cura ed attenzione la Humour Collection dedicata alle migliori storie. E, dopo la Papernovela, Il Grande Splash e Paperina di Rivondosa, arriva finalmente la seconda storia lunga da autrice completa di Silvia Ziche con i personaggi di Topolinia, ovvero: Topolino e la rapina del millennio (2008).

                     Gli attenti lettori si staranno chiedendo dove sia finita la prima storia lunga con i topi, cioè il geniale Topokolossal, annunciato da Panini oltre un anno fa durante il Comicon di Napoli come teorico primo volume di questa collana dedicata all’autrice veneta. Citando un altrettanto geniale classico disney: “Ce lo stiamo chiedendo tutti in sala!”.

                     Ma soprassediamo e concentriamoci sulle movimentate 140 tavole proposte in questo volume, con il solito approfondito bagaglio redazionale curato da Davide Del Gusto. Irristampata dal 2011, la storia racconta di come Topolino si trovi invischiato in un complesso caso morale: Gambadilegno è colpevole o innocente nella rapina del millennio – ovvero il furto in contemporanea di grosse somme di denaro da milioni di transazioni digitali – condotta dal sistema informatico del museo criminologico di Topolina?

                     L’acerrimo rivale di Topolino è stato colto in fragrante, dopo un teso inseguimento. Ma Trudy non crede affatto alla sua colpevolezza, e imbastisce una paradossale alleanza con il topo per cercare le prove che scagionino Pietro. Di sfondo, si muovono confusi Minni, Pippo, Basettoni e tutto il commissariato, mentre Macchia Nera e Plottigat cercano di approfittarne.

                     Non vogliamo aggiungere altro, per non togliervi il piacere della lettura. Sicuramente Ziche, su una trama tutto sommato “classica”, imbastisce le sue numerose puntate brevi (otto da dieci tavole, e il capitolo d’apertura e conclusivo di trenta tavole l’una), con la consueta verve. Ogni pagina, quasi ogni vignetta, è condita da qualche gag, che sia narrativa (i gerani immaginari) o solo grafica (come le pecore che guardano in camera), o entrambe le cose (“Banzai!”).

                     
                    Incontri al chiar di luna.

                     Tra tormentoni (il volto comune di Macchia Nera) a scene d’azioni talmente esagerate da risultare comiche, la storia si srotola davanti al lettore, che viene travolto dalle risate. Ziche punteggia le pagine di gag e di battute, senza lasciare un attimo di tregua e senza risultare mai stantia o ripetitiva.

                     Al centro c’è Topolino che, in maniera simile al citato Topokolossal, viene stravolto e minato delle sue certezze. La storia ci mostra che cosa succede quando il perfetto Mickey Mouse sbaglia. Per tutta la storia cerca di rincorrere la verità, impaurito dalla possibilità di non essere all’altezza del suo stesso personaggio. Nell’intervista presente del volume, viene giustamente ricordata la collana Chirikawa, in cui Scarpa indebolisce Topolino da un punto di vista fisico, facendogli venire terribili vertigini. A contrapporsi al topo, anche fisicamente, è Trudy, che si dimostra una scaltra e astuta manipolatrice. Formidabili i momenti in cui fa crollare il topo, sempre più assillato dai dubbi e dai sensi di colpa.

                     Nella storia quasi tutti i personaggi di Topolinia sono presenti. Il commissariato si rivela il solito luogo di incapaci, mentre Pippo appare sbadato come suo solito e Minni prova ad agire, quasi sempre nella direzione sbagliata ma con una grinta eccezionale. Gambadilegno, disegnato da Ziche come un gatto dannatamente sovrappeso, nasconde sotto un’apparente idiozia una calma in movimento, pronto a scatenarsi al momento opportuno.

                     
                    Azione esagerata.

                     Macchia Nera viene presentato in maniera buffa ma comunque temibile, con il suo lenzuolo nero quasi sempre presente. Menzione d’onore per la piccola Daphne, rappresentante di una gioventù intelligente e del tutto a proprio agio con le nuove tecnologie.

                     L’autrice veneta racconta di come tutte le idiosincrasie informatiche di Gambadilegno, a partire dal malsano rapporto con le password (sempre di pungente attualità), siano anche le sue. E non sfugge all’occhio attento del lettore la pungente satira contro i media e la televisione (oggi potremmo tranquillamente parlare di social network), invasivi e capaci solo di alzare la tensione, sempre alla ricerca dell’approccio sensazionalistico anche quando la realtà non offre, di per sé, spunti di scandalo. Ricordiamo anche l’ispirazione fornita dal film Il negoziatore (1998).

                     Del Gusto come sempre realizza approfondimenti molto interessanti. Nel primo analizza le altre storie con topi della Ziche precedenti il 2008, mentre nel secondo abbiamo una lunga intervista che approfondisce quello che l’autrice voleva mostrare al lettore, da un Topolino sempre più destabilizzato ad una Topolinia incapace di riconoscere la verità, facendosi travolgere dalla televisione. Completa il tutto un buon apparato iconografico e un portfolio, smilzo ma comunque completo.

                     A 15 anni dall’uscita, troviamo una storia fresca e divertente, in cui Ziche inserisce temi non banali con un approccio comico scatenato. Per chi non l’avesse mai letta, la consigliamo vivamente.

                     Editore: Panini Comics – Autori: Silvia Ziche – Uscita: 20 luglio 2023 – Pagine: 160 – Formato: Cartonato 18×24 – Prezzo: € 15,00 – ISBN 9 772285 615007



                    Voto del recensore: 4/5
                    Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
                    https://www.papersera.net/wp/2023/09/08/humour-collection-4-topolino-e-la-rapina-del-millennio-di-silvia-ziche/

                      Recensione Humour Collection 5 – Zio Paperone e la Bontà Natalizia® e altre storie di Silvia Ziche


                      Immagine promozionale per il quinto numero della collana con copertina inedita dedicata alla prima storia.

                       Prosegue la sua corsa la testata Humour Collection dedicata al talento di Silvia Ziche. Questo numero ha la sua importanza dato che si tratta del primo volume che non propone una singola storia lunghissima (il terzo numero propone due vicendi brevi ma il fulcro è evidentemente la storia principale), marchio di fabbrica dell’autrice veneta – ma tre storie meno lunghe, tra le 57 e le 80 tavole, tutte come sempre da autrice completa.

                       Si tratta di un indice con storie meno note, ma sicuramente robusto e che permette di avere un’ottima visione su storie più “ordinarie” ma non meno complesse, oltre ad avere la possibilità di mostrare i rapporti tra Paperone e i vari personaggi secondari che dipendono da lui come i satelliti attorno al pianeta.

                       Si parte con i paperopolesi, in una spietata satira natalizia. A partire dal titolo, la Bontà Natalizia®, in cui fa capolina il simbolo dei marchi registrati, Ziche squaderna il reportorio dell’analista sociale, in cui a finire sul tavolo operatorio è Paperopoli, pronta per essere analizzata a fondo. Paperone decide di scuotere i suoi affari e mettere al bando il cinismo e la svogliatezza verso i regali che una festa, in maniera inevitabile, porta con sè. E lo fa ovviamente lanciando sul mercato un prodotto assurdo, quello del titolo, una bevanda capace di calmare le persone, riempirle di gioia e spingerle a fare acquisti.

                       Si tratta dello spirito del consumismo vero e proprio, inscatolato in lattina e pronto per essere venduto, rilasciando svariate sensazioni positive e che travolgono Paperopoli e i parenti prossimi di Paperone. Questi ultimi mostrano tutto il loro cinismo, preoccupati che un socio in affari, il giovane e volenteroso Trent Percent, possa estrometterli dal testamento. Si tratta di aspetti presenti già nella Papernovela ma, senza il filtro dello sceneggiato televisivo, risultano ancora più graffianti. I paperopolesi poi, superando le storie di Giorgio Pezzin, risultano una turba anonima di beoti incapaci, pronti a seguire la moda del momento e a cambiare idea in un istante, senza nessuna capacità analitica.

                       
                      Innovativa corsa al rallentatore.

                       La novità introdotta da Trent Percent risulta decisamente rilevante. La sua giovane età, il suo abbigliamento informale e la sua capacità autodidatta rimandano ai guru della new economy – a partire da Zuckenberg – capaci di usare le nuove tecnologie per proporre al consumatore quello di cui non sapeva di avere bisogno. Ziche parla di “finanza emotiva”, concetto economico davvero esistente, e lo mette in burletta, portandolo alle sue estreme conseguenze in modo non banale e decisamente attuale.

                       Nel furto quasi perfetto, Ziche ricrea le premesse del Grande Splash, organizzando una rapina geniale nella sua totale stravaganza. Utilizzando il nuovo personaggio femminile di Belinda, una bassotta fresca di laurea all’università del crimine, mette in scena una non banale guerra dei sessi, tra un riflessivo e analitico pensiero femminile e uno maschile mosso esclusivamente da motivazioni ferine di rancorosa rivalsa.

                       L’arrivo di Belinda, come quello di Trent Percent, scombina gli equilibri e mette in competizione i Bassotti con Nonno Bassotto, decisamente aperto alla ventata di aria fresca che la forza femminile può portare. La tematica dei “parenti serpenti” ritorna più cinica che mai, insieme a quella di uno Scrooge sopra le righe, obnubilato dalle possibilità che il “freemium”, altro moderno concetto economico, si porta con sè.

                       Infine, nell’alleanza disastrosa, a subire il predominio di Paperone sono Amelia e Brigitta, che cercano di buggerare il vecchio taccagno. La trama, decisamente esile, risulta incredibilmente spassosa, dato che Ziche parte da una piccola situazione di disordine- Paperone in preda ad un insopportabile prurito magico deve abbandonare il deposito – che degenera in una situazione di surreale caos cosmico, capace di coinvolgere tutta Paperopoli, tra abitanti, cugini vari e criminali incalliti.

                       
                      Le gag non si fermano mai.

                       Nella storia regnano il paradosso e la confusione dei ruoli, con Amelia al deposito, Brigitta sul Vesuvio e Paperone bloccato in casa di Brigitta. Tutti spunti formidabili per scatenare una ridda di gag, che occupano le vignette in maniera costante, utilizzando anche il trucco dello sguardo in camera, con Brigitta che riflette sul da farsi osservando il lettore e riflettendo, mentre Amelia e Gennarino di sfondo giocano a carte per ammazzare il tempo.

                       Da un punto di vista grafico, con storie separate nel tempo, si vede la linea sempre più sintetica di Ziche, tutta rivolta all’azione e all’effetto comico, più che agli sfondi e agli elementi di insieme. Risulta decisamente innovativa la tavola della corsa al rallentatore di Paperone verso la cassaforte della seconda storia, mentre è perfettamente frentico il Paperone “palla di mani” (citazione dall’autrice) della terza.

                       
                      Paperone palla di mani.

                       Il volume viene completato da una lunga e interessante intervista all’autrice, e dal processo di lavorazione della copertina della prima storia. Spiace che non siano state inserite le copertine dedicate alle altre due storie, forse perche non realizzate da Ziche. Ma ci pensiamo noi, e inseriamo quella di Francesco D’Ippolito e Alessandro Perina.

                       Si tratta di un albo ottimo, che propone storie ingiustamente meno note ma decisamente brillanti, capaci di essere specchio della società, mostrandone vizi e difetti, in maniera mai banale.

                       Editore: Panini Comics – Autori: Silvia Ziche – Uscita: novembre 2023 – Pagine: 212 – Formato: Cartonato 18×24 – Prezzo: € 16,00 – ISBN 9 772285 615005



                      Voto del recensore: 4/5
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