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I Classici Disney (Panini 2019) - Discussione Generale

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Max
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    Re:I Classici Disney (Nuova Serie) - Discussione Generale
    Risposta #45: Domenica 14 Lug 2019, 22:44:20
    [...] i "Vecchi Classici" (prima serie o inizio seconda) davano storie dei '60 (riconosciuti come i più proficui per qualità) [...]
    Riconosciuti da chi?
    Da un po' tutti: le continue lamentele che gli anni d'oro erano i migliori... Sessanta, settanta, ottanta, dove i migliori Maestri hanno sfornato i loro migliori Capolavori.
    I migliori Maestri non hanno sfornato i loro migliori Capolavori negli anni '60. Semmai, qualcuno di loro ne ha realizzati una parte, seppur minoritaria, in quel periodo. Barks era ancora attivo, ma è universalmente riconosciuto che ha dato il meglio nel periodo centrale della sua opera, cioè negli anni '50. Gottfredson era ancora attivo nei '50 con le sue storie di lungo respiro scritte da Bill Walsh, ma nei '60 realizzava solo strisce autoconclusive abbastanza poco elogiate dalla critica e dal pubblico. I Maestri italiani, quelli più universalmente riconosciuti come tali, parimenti non hanno dato il meglio nei '60. Scarpa ha realizzato la maggior parte delle sue storie da autore completo più riuscite e memorabili dal 1955 al 1961, salvo poi passare a disegnare perlopiù su testi altrui ed affinare il suo tratto verso il suo stile definitivo abbastanza più tardi. Martina proprio nei '60 ha smesso di collaborare a lungo per la Mondadori. Bottaro sempre nei '60 cominciò a dedicare sempre meno tempo, condizionando quantità e qualità, ai fumetti Disney perché impegnato maggiormente con i suoi personaggi. Carpi ha lavorato da autore completo, e raggiunto la maturità nel suo stile di disegno, solo a partire dai '70. De Vita e Cavazzano nei '60 erano ad inizio carriera ed ancora alla ricerca di uno stile personale, Rota lo stesso. Ecco quindi che decisamente non si possono considerare, a parte qualche eccezione, gli anni '60 un'età d'oro per il fumetto Disney. Semmai, può esserlo il periodo precedente, dai '30 ai '50. Comunque, è da considerare che, come già accennato, diversi Maestri della seconda generazione raggiunsero la maturità nei '70 e '80, e questo ha portato indubbiamente ad una sorta di rinascita in quei decenni. Per i '90 e la prima metà dei 2000 il giudizio è perlopiù tiepido, e non posso non riconoscerlo anch'io, con le dovute ovvie eccezioni, salvo poi, con la gestione De Poli e Casty, Celoni, Mottura e ancora Cavazzano in particolare, abbiamo avuto numerosi altri veri capolavori. Sono proprio queste, a mio parere, le storie che andrebbero ristampate su questi nuovi Classici perché siano veramente affini a quelli della prima gloriosa serie.

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      Re:I Classici Disney (Nuova Serie) - Discussione Generale
      Risposta #46: Domenica 14 Lug 2019, 23:05:56
      Leggo quello che scrivete e francamente, mi sfugge cosa desiderereste da questa come da qualsiasi altra testata, vecchia o nuova che sia.

      Io semplicemente storie di grande qualità, specialmente quelle meno ristampate. Ovviamente senza andare indietro oltre i 30/35 anni, in modo da non disuniformare troppo lo stile ed al contempo non fare concorrenza ai Grandi Classici.

      Citazione da: doppio segreto
      Quello che mi sembra ormai che dovrebbe essere chiaro da tempo che, aldilà del nome, qualsiasi testata - e ormai da tempo anche i Grandi Classici - non potrà che riproporre stancamente gli stessi titoli, triti e ritriti.


      Se qualcuno spera di poter recuperare storie pressoché inedite - aldilà di qualcosa di tanto in tanto che non riguarda topi e paperi - può tranquillamente mettere l'anima in pace: tutto quello che si poteva ristampare è già stato ristampato e non penso affatto che ci sia speranza contraria.


      Se qualcuno spera di poter leggere storie che non ha, nonostante le varie ristampe, si accomodi pure perché una qualche piccola speranza per lui c'è.


      Il mio suggerimento a tutti però è questo: cercate e comprate gli originali, è l'unica maniera per poter accedere a più storie possibili e come gli autori han fatto.


      Costa di più ma è un investimento sotto tutti i punti di vista

      Certamente chi desidera recuperare con certezza ed in tempi controllabili le storie che cerca deve rivolgersi al mercato dell'usato, cercando originale e ristampe precedenti. Ma non è affatto vero che tutte le storie rare con Topi e Paperi che si è disposti a ristampare sono state già state ristampate. Seppur abbastanza lentamente, stanno ancora uscendo sui Grandi Classici, ma sono state rallentate dalla (pessima, a mio avviso) decisione di ristampare di nuovo storie già uscite sui Grandi Classici un decennio fa e spesso nel frattempo già riproposte anche altrove.
      Riguardo la composizione delle storie dei Grandi Classici, e le stesse storie "stancamente riproposte", tutto dipende da chi effettua la selezione. Non è un segreto come le storie Disney di qualità prodotte nei decenni siano moltissime, consentendo di proporre mensilmente ottime selezioni affatto ridondanti. Occorre soprattutto realizzare un compromesso ideale, il più universale possibile, che possa accontentare sia il collezionista esperto alla ricerca di storie irristampate o quasi sia il lettore giovane o inesperto che si avvicina ora al mondo Disney ed al quale, appunto, è proprio la qualità che va offerta: purtroppo ultimamente ci si sta muovendo più verso questa direzione, scontentando gli appassionati di vecchia data che hanno già praticamente tutto e tendono a non acquistare la testata.

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        Re:I Classici Disney (Nuova Serie) - Discussione Generale
        Risposta #47: Domenica 14 Lug 2019, 23:19:07
        salvo poi, con la gestione De Poli e Casty, Celoni, Mottura e ancora Cavazzano in particolare, abbiamo avuto numerosi altri veri capolavori. Sono proprio queste, a mio parere, le storie che andrebbero ristampate su questi nuovi Classici perché siano veramente affini a quelli della prima gloriosa serie.
        Completamente d'accordo.

        Sui '60, ammetto di aver sbagliato, però quel primo periodo a me piace molto, lo considererei il migliore.
        -ilFu

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          Re:I Classici Disney (Nuova Serie) - Discussione Generale
          Risposta #48: Lunedì 15 Lug 2019, 08:50:23
          Ma che positività! Chiudiamo tutto e lasciamo Topolino, da solo, senza nessun altro! Massì!
          Vorrei spiegarti cosa desidero da questa testata, ma direi cose trite e ritrite! Il podio Inducks conta 37.700 storie, sbaglio? Tu quante ne hai lette? Cinquemila? Madai...
          -ilFu
          Innanzi tutto devo ringraziare Luciano perché ... è una grande Persona. :heart:


          Allora parliamo di me, anche se, parlare di sé stessi è sempre inelegante: cercherò di essere comunque breve.


          Non lo so, quante storie ho letto, sicuramente tante.


          La mia età mi mette nelle condizioni di poter avere dei Topolino fin da anni lontanissimi. Poi, come accade spesso nell'adolescenza, da buon ..., ho pensato "bene" di vanificare buona parte di quel tesoro che avevo.
          Arrivato ad una certa età, nell'ambito dei famosi corsi e ricorsi della vita, ho pensato bene di recuperare, se non tutto, buona parte di tante di quelle cose che avevo distrutto o che non avevo mai visto.
          Ho ricominciato a comprare settimanalmente Topolino e a recuperare le testate parallele che - pensavo allora - potevano più facilmente e con meno spesa, fornirmi più o meno, buona parte delle storie del passato.


          In realtà, la cosa ha funzionato solo parzialmente e, questo, per due motivi essenziali.


          Il primo è che ora mi ritrovo con tantissime storie in 3,4, ... fino a 9 e passa ristampe.


          Il secondo è che, se è indubbiamente vero che molte storie le ho recuperate, ce ne sono ancora tante, dei topi e dei paperi, che non sono mai state più ristampate da vari decenni, per cui, se le voglio avere, debbo per forza rivolgermi all'originale.


          Nel frattempo però, ho speso tantissimi soldi per testate alternative ed ora, se voglio completare le mancanti debbo spenderli per le originali che, essendo tali, costano molto di più e che spesso mi ripropongono anche storie che ho già nelle parallele.


          E dicendo questo, penso di aver risposto anche all'amico Max: io non ho più tempo e soldi per aspettare le - forse - eventuali ristampe di storie che continuano a latitare. E comunque, visto che di queste storie, ora ne ho recuperate molte, posso dire con una certa sicurezza che, intravvedo in ognuna di loro il perché dell'oblio e il perché, di conseguenza, non le vedremo mai su Grandi classici, Classici o ... qualsiasi nome e palinsesto si voglia.


          Da qui, il mio consiglio che, come tale, vale per quello che vale: puntate sugli originali, inizialmente spendete di più ma, alla distanza, non vi faranno avere inutili doppioni e, un domani, varranno economicamente molto di più.


          Se tutti facessero così, ciao testate parallele!?


          Quando io ero giovanissimo e Topolino lo leggevano tutti, esistevano solo il Giornalino, l'Almanacco mensile, un Albo settimanale che replicava storie di alcuni anni prima e i, Classici, trimestrali. Tutto qui, e secondo me era molto meglio.


          Quello che noi dovremmo - noi tutti, amanti del fumetto Disney - a mio avviso avere veramente a cuore, è la salvaguardia del Topolino settimanale che, se anche a volte o spesso, non corrisponde alle nostre aspettative, è l'unico che assicura una continuazione della vita del fumetto Disney in italia.


          Critichiamolo fin che ci pare ... ma non abbandoniamolo mai.  :oh:
          « Ultima modifica: Lunedì 15 Lug 2019, 08:52:01 da doppio segreto »
          Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

            Re:I Classici Disney (Nuova Serie) - Discussione Generale
            Risposta #49: Lunedì 15 Lug 2019, 09:09:11
            Solo piccolo ot. Personalmente credo che gli anni 90 non possano essere messi insieme ai 2000. Inizio anni 2000 sono quelli riconosciuti come un po' più sottotono é vero (troppo Ciccio, molte riempitive, WoM, Bruce ecc...), ma gli anni novanta sono quelli di Mastantuono (con nascita di Bum Bum), della Ziche (Papernovelal, di Faraci, di Artibani (il fiume del tempo), anni in cui Pezzin ancora sfornava capolavori (c'era una volta in America) e De Vita ancora lavorava come autore completo. E tante belle storie a sé. Poi ovvio, questione di gusti. A me piace molto anche l'inizio dei 2000 (ma non per quelli sopracitati quanto le Storie della Baia o La storia vista da Topolino)

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              Re:I Classici Disney (Nuova Serie) - Discussione Generale
              Risposta #50: Lunedì 15 Lug 2019, 09:54:03
              Quando io ero giovanissimo e Topolino lo leggevano tutti, esistevano solo il Giornalino, l'Almanacco mensile, un Albo settimanale che replicava storie di alcuni anni prima e i, Classici, trimestrali. Tutto qui, e secondo me era molto meglio.
              Io sogno quattro testate: Topo, Grandi Classici, Albi d'oro(agli inizi) e Albi della Rosa. Le prenderei tutte.

              Citazione da: doppio segreto
              Quello che noi dovremmo - noi tutti, amanti del fumetto Disney - a mio avviso avere veramente a cuore, è la salvaguardia del Topolino settimanale che, se anche a volte o spesso, non corrisponde alle nostre aspettative, è l'unico che assicura una continuazione della vita del fumetto Disney in italia.


              Critichiamolo fin che ci pare ... ma non abbandoniamolo mai.  :oh:
              Mi commuovi... Sigh!
               :(
              -ilFu

                Re:I Classici Disney (Nuova serie) - Discussione generale
                Risposta #51: Lunedì 15 Lug 2019, 11:22:14
                Da Anteprima

                I CLASSICI DISNEY 3 - Proseguono i Classici con il loro nuovo formato: tavole inedite collegano tra loro le storie pubblicate, trasformandole in un’unica grande avventura. Il volume di questo mese è interamente dedicato alle avventure di Fantomius il Ladro Gentiluomo, con una selezione delle storie fatta da Marco Gervasio. Ed è lo stesso Marco Gervasio a firmare la sceneggiatura della storia inedita di collegamento.

                Nessuno è povero, quando può fare ciò che gli piace quando gli piace!... A me piace tuffarmi nel denaro, come un pesce baleno, e scavarci gallerie, come una talpa, e gettarlo in aria e farmelo ricadere sulla testa!

                  Re:I Classici Disney (Nuova Serie) - Discussione Generale
                  Risposta #52: Lunedì 15 Lug 2019, 13:30:37
                  Come l'avreste vista, chiedo solo per mera curiosità, se avessero ''fuso'' i Grandi Classici e i Classici in un'unica testata (lasciando magari invariato il nome dei Classici Disney) mensile chiudendo dunque una delle due ma lasciandone aperta una sola che coniugasse il passato con il moderno? Che poi ''moderno'' è un concetto relativo data l'età di alcune storie sui Classici.

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                    Re:I Classici Disney (Nuova Serie) - Discussione Generale
                    Risposta #53: Lunedì 15 Lug 2019, 22:16:03
                    Come l'avreste vista, chiedo solo per mera curiosità, se avessero ''fuso'' i Grandi Classici e i Classici in un'unica testata (lasciando magari invariato il nome dei Classici Disney) mensile chiudendo dunque una delle due ma lasciandone aperta una sola che coniugasse il passato con il moderno? Che poi ''moderno'' è un concetto relativo data l'età di alcune storie sui Classici.

                    Ottima proposta, ma non verrà mai messa in pratica.

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                      Re:I Classici Disney (Nuova Serie) - Discussione Generale
                      Risposta #54: Lunedì 15 Lug 2019, 22:32:24
                      Al di là di rilanci e nuovi Prologhi penso sia un bene che le due testate restino separate: I GC si occupano di storie del '900 con alcuni approfondimenti circa le più meritevoli o rare. I Classici, adesso 'riprologati', si occupano di storie più recenti, a cominciare da quelle degli anni '90 (decennio forse in bilico fra le due testate). La fusione in una unica testata con la perdita dell'aggettivo non renderebbe giustizia ai GC che, anche loro, hanno una certa tradizione che parte dal 1980 e che, al contrario degli attuali Classici, mi sembra abbiano mantenuto un certo appeal nei confronti del pubblico, anche grazie al buon restyling di qualche anno fa.

                        Re:I Classici Disney (Nuova Serie) - Discussione Generale
                        Risposta #55: Martedì 16 Lug 2019, 21:14:33
                        [...] È stato recuperato lo spirito dei vecchi Classici ed è di questo che dobbiamo essere contenti.
                        E invece dobbiamo essere scontenti proprio perché lo spirito originale non è stato recuperato: i Classici sono nati come raccolte tematiche delle migliori storie recenti pubblicate su Topolino , raccordate da una frame story. Non semplicemente raccolte tematiche raccordate da frame story. La differenza è abissale.
                        Stiamo parlando di una nuova serie. È vero, forse non è proprio "uguale" ai primissimi Classici ,però se dobbiamo continuare a non essere mai contenti è inutile comprare questa testata, per poi voler fare gli espertoni a tutti i costi(non è un'offesa, parlo in generale). Ripeto: per ora mi sento di dare fiducia (ed ero uno degli scettici per quanto riguarda la nuova direzione). Ho capito quello che vuoi dire però per fare quella cosa lì ci vogliono sceneggiatori veramente bravi. Poi le tematiche c'erano solo che erano di più ampio respiro appunto per quello che ho scritto sopra
                        « Ultima modifica: Martedì 16 Lug 2019, 21:16:16 da Ci-cioh »

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                          Re:I Classici Disney (Nuova Serie) - Discussione Generale
                          Risposta #56: Mercoledì 31 Lug 2019, 12:17:25
                          Topostorie, come spiegato dalla Panini non ha chiuso per mancanza di vendite ma di organizzazione dei tempi ! peraltro sono anni che i Classici pubblicano storie recenti contrariamente ai grandi classici !!

                          A me, che curavo di Topostorie di persona e con grande passione, abilità (spero) e fatica (anche per i tanti limiti imposti dall'Editore; primo fra tutti la necessità di usare storie in formato digitale, così ristamparle costa meno), è stato detto cha la chiusura della testata è conseguenza delle vendite insufficienti. Motivare la chiusura con l'organizzazione dei tempi - se davvero è stato detto così - è decisamente lesivo della professionaltà mia e dell'editing che se ne occupava: non abbiamo mai consegnato il lavoro nemmeno con un minuto di ritardo.

                          E già che ci sono, ne approfitto per un commento: basta con il "mito" dei Grandi Classici di una volta. I lettori regolari di Topolino, compreso il sottoscritto, non ci si avvicinavano nemmeno, perché pubblicavano storie che avevano letto e - come si usava allora - riletto più volte. E le storie di collegamento non avevano una qualità, soprattutto grafica, tale da giustificare l'acquisto.

                          Gli acquirenti di quei Classici erano per la stragrande maggioranza lettori per i quali le storie pubblicate erano del tutto o per la maggior parte inedite, o perché lettori saltuari di Topolino, o perché nuovi lettori per ragioni anagrafiche, oppure anche lettori di ritorno.
                          E questo succede anche adesso. Con gli stessi risultati del millennio scorso, quando i "mitici" volumetti avevano una diffusione corrispondente esattamente alla metà di quella di Topolino. Con una sola... piccola differenza: allora Topolino vendeva parecchie centinaia di migliaia di copie!

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                            Re:I Classici Disney (Nuova Serie) - Discussione Generale
                            Risposta #57: Mercoledì 31 Lug 2019, 14:05:23
                            A me, che curavo di Topostorie di persona e con grande passione, abilità (spero) e fatica (anche per i tanti limiti imposti dall'Editore; primo fra tutti la necessità di usare storie in formato digitale, così ristamparle costa meno), è stato detto cha la chiusura della testata è conseguenza delle vendite insufficienti. Motivare la chiusura con l'organizzazione dei tempi - se davvero è stato detto così - è decisamente lesivo della professionaltà mia e dell'editing che se ne occupava: non abbiamo mai consegnato il lavoro nemmeno con un minuto di ritardo.
                            Aspetta: questa dell'organizzazione dei tempi è stata la giustificazione per la bimestralità; non ricordo se hanno dato motivazioni sul perché abbia chiuso Topostorie, ma sicuramente non era questa...

                            Gli acquirenti di quei Classici erano per la stragrande maggioranza lettori per i quali le storie pubblicate erano del tutto o per la maggior parte inedite, o perché lettori saltuari di Topolino, o perché nuovi lettori per ragioni anagrafiche, oppure anche lettori di ritorno.
                            In effetti, mi ci ritrovo anch'io in questa analisi! Quando compravo i classici (prima metà anni '80) era perché pubblicavano storie che allora non avevo...

                            (Comunque, bentornato: è sempre un piacere leggere i tuoi interventi! :) )
                            Io son nomato Pippo e son poeta
                            Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
                            Verso un'oscura e dolorosa meta

                              Re:I Classici Disney (Nuova Serie) - Discussione Generale
                              Risposta #58: Mercoledì 31 Lug 2019, 15:30:33
                              Topostorie, come spiegato dalla Panini non ha chiuso per mancanza di vendite ma di organizzazione dei tempi ! peraltro sono anni che i Classici pubblicano storie recenti contrariamente ai grandi classici !!

                              A me, che curavo di Topostorie di persona e con grande passione, abilità (spero) e fatica (anche per i tanti limiti imposti dall'Editore; primo fra tutti la necessità di usare storie in formato digitale, così ristamparle costa meno), è stato detto cha la chiusura della testata è conseguenza delle vendite insufficienti. Motivare la chiusura con l'organizzazione dei tempi - se davvero è stato detto così - è decisamente lesivo della professionaltà mia e dell'editing che se ne occupava: non abbiamo mai consegnato il lavoro nemmeno con un minuto di ritardo.


                              In fiera durante le conferenze il Direttore disse che era volontà sua che questo nuovo corso dei Classici con i prologhi fosse studiato per essere una sorta di romanzo cosa che comporta uno sforzo maggiore per creare prologhi e raccordi tra le storie più coinvolgenti e da questa la scelta della bimestralità per dare più tempo ai curatori della testata di realizzare storie di raccordo che non fossero i vari personaggi che con un pretesto raccontino vicende del loro passato, ma qualcosa di più e per fare un lavoro del genere e garantire una maggior qualità l'esperimento Topostorie aveva dimostrato volerci tempistiche più dilazionate della mensilità.

                              Sulla chiusura ha detto però che non era dipesa da scarse vendite. Ai tempi Bertani era direttore marketing se non sbaglio, quindi dovrebbe conoscere i conti meglio di altri.

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                              Antoniosecondo
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                                Re:I Classici Disney (Nuova Serie) - Discussione Generale
                                Risposta #59: Mercoledì 31 Lug 2019, 23:41:50
                                E allora, se le cose stanno così, mi ritengo ancora più offeso. Ma forse non è nemmeno il caso di prendersela, vista la pochezza delle dichiarazioni. Solo chi non è addentro al lavoro creativo può dire che la qualità di un prodotto dipende dal tempo che ci si dedica! E comunque, io sono sempre stato abbondantemente nei tempi e la frequenza mensile non ha minimamente influito sul risultato finale.

                                Se uno è non sa fare una cosa - e magari io sono uno di quelli - non la sa fare e basta. Anche se gli dai il doppio, il triplo, il quadruplo del tempo. Persino un anno intero.

                                La chiusura delle Topostorie è stata sicuramente determinata dal fatto che le entrate non coprivano le spese. Punto. Riduciamole, ricorrendo al lavoro interno e vediamo se le cose vanno meglio: perfetta politica di marketing che condivido in pieno. Ma politica, appunto. E i politici non sono le Vestali della verità...

                                 

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