Recensiamo questo Topo celebrativo del 50° anniversario dello sbarco dell'uomo sulla Luna!
Partiamo da: Topolino e il Castello sulla Luna (Prima parte)
Appena letto il nome dell'autore, già mi aspettavo una vicenda interessante: parliamo del grande Casty, autore di quei capolavori quali "L'isola di Quandomai" e "Il mondo di Tutor". Purtroppo la vicenda non riesce a competere con i suoi due capolavori passati, ma rimane tuttavia un'ottima storia, che ha saputo catturami dall'inizio alla fine con un crescendo di meraviglia, e che probabilmente mi invoglierà a comprare il prossimo numero per sapere come andrà a finire.
Alcune sequenze poi sono davvero degne di nota: le pagine 42 e 43 sono squisitamente horror, con una regia e dei disegni semplicemente perfetti, che mi hanno letteralmente "rapito" mentre le leggevo. Che bello poi vedere questi colori bui, scuri, con il nero che finalmente regna sovrano e rende l'idea della desolazione lunare!
Peccato per la gag iniziale del razzo legato coi lucchetti, trovo che sia troppo demenziale per il tenore che acquista la vicenda nella seconda parte: tra astronauti che sembrano decapitati e persone assediate su una base lunare con il terrore di venire rapiti da mostri alieni o di morire per mancanza d'aria, avrei preferito anche un inizio più serio e meno assurdo.
In conclusione, la storia migliore degli ultimi numeri, a cui la copertina di Cavazzano, mi spiace dirlo, non rende affatto giustizia. Avrebbe dovuto fare una copertina che trasmettesse l'atmosfera di mistero mista a horror della storia, non un Topolino bello sorridente con tanto di spoiler del granchio meccanico sul finale.
Non sto criticando la copertina dal punto di vista del disegno, eccellente come sempre, ma proprio come concetto.
Andiamo avanti, con: L'enigma della lettera dal passato (3° Episodio): Il Piccone. Niente, questa storia proprio non ingrana. Il disegnatore continua a raffigurare i personaggi con corporature strane e vagamente deformi, il mistero sembra ruotare in tutto e per tutto intorno all'ennesimo tesoro, le gag comiche non sono divertenti, i nemici di questo episodio sono tre anonimi rapinatori che vengono arrestati totalmente a caso da una pattuglia nelle vicinanze... che povertà narrativa. Inoltre, ogni singola svolta della vicenda appare così dannatamente forzata... come la cassiera, che casualmente aveva una foto del misterioso individuo con la barba rossa. Sempre meno credibile. Rockerduck poi continua a non capirsi perché aiuti i protagonisti, ne' come i bassotti abbiano preceduto con un volo di linea un jet privato.
Certo che passare dalla storia di Casty a questa...
Paperino, Paperoga e la grande (o quasi) rapina: Breve, gag simpatica, mi ha strappato un sorriso. E ci sono armi da fuoco, sono commosso :'D
I Bassotti e il gadget prodigioso: Altra storia breve che, nonostante all'inizio diverta, dopo un po' inizia a ruotare troppo intorno alla stessa gag e stufa. I Bassotti hanno volti un po' troppo "carini", poco da criminali da bassifondi quali dovrebbero sembrare. Finale abbastanza telefonato.
E ora passiamo alla portata peggiore del numero, una storia che stavo per non riuscire neppure a finire di leggere: Paperino e il timbro cittadino
Frenetica, confusionaria, con un intreccio campato per aria e una regia caotica, una vicenda vuota e povera, che non cattura, non diverte e non comunica niente. Disegni anonimi, finale del tutto casuale, con l'ennesima lode a Paperino. Yeeeh...
Non aggiungo altro, ho speso fin troppo fiato, per restare in tema.
Che dire: Numero a cui darò tre stelle, ma solo per l'ottima storia di Casty, che da sola riesce nell'impresa di salvare un numero a cui, altrimenti, sarei tentato di dare una stella. Ancora complimenti a uno dei migliori sceneggiatori (e disegnatori) del Topolino contemporaneo.