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La netta prevalenza della sinistra nell'orientamento politico degli appassionati

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Max
Cugino di Alf
PolliceSu   (2)

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PolliceSu   (2)
    Salve a tutti. Provo ad iniziare un topic che avevo in mente da tempo, potenzialmente scivoloso ma che potrebbe portare a riflessioni interessanti. Ormai da tempo ho notato, fra i contatti relativi al mondo del fumetto Disney e non solo, che prevale in modo schiacciante l'orientamento politico a sinistra fra gli appassionati e (sembra) anche fra gli autori attuali. Lungi dal giudicare positivamente o negativamente questo particolare che considero significativo, vorrei chiedere quali possono essere secondo voi le cause di questa correlazione, presupposto che normalmente, salvo alcune eccezioni, nelle storie Disney non mi sembra che prevalgano messaggi relativi a questa o a quella parte, così come credo che lo stesso Disney, fin  dall'inizio, abbia voluto evitarli, come pure quelli ad altri ambiti divisivi. Ogni riflessione sull'argomento sarà ben accetta: io personalmente non sono riuscito a trovare una spiegazione precisa.
    « Ultima modifica: Domenica 28 Lug 2019, 19:53:01 da Max »

      in effetti è una cosa che ho notato anch'io e vale anche per gli appassionatati dei fumetti marvel. non so perchè pur essendo io della categoria

      *

      Rockerduck87
      Ombronauta
      PolliceSu   (5)

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      PolliceSu   (5)
        È l'intellettualismo in generale ad essere tendenzialmente di sinistra. È così la stampa, l'università, il cinema, la letteratura... Devo dire, da conservatore moderato, che nel fumetto Disney non ho mai riscontrato nemmeno io la traduzione del pensiero autorale in quello insito nelle storie. Ne va dato atto.
        Il radical chic è l'esempio più sporco e osceno di chi finge di perdere il proprio ruolo sociale per mantenerlo
        (G. Testori)

          Non saprei dare una risposta al quesito, probabilmente andrò offtopic, tuttavia vorrei focalizzarmi sull'aspetto del linguaggio. Ho notato un progressivo imbarbarimento nella comunicazione politica a livello generale: piuttosto che proporre iniziative e proposte costruttive si tende sempre di più ad attaccare l'avversario, usare un linguaggio aggressivo, fomentare odio e strumentalizzare qualsiasi cosa. Vorrei aggiungere il commento di Gagnor in proposito https://www.ilpost.it/robertogagnor/2019/07/23/una-risposta-ai-tweet-di-salvini/ . Come ho scritto l'altro giorno, il suo post è stato strumentalizzato da entrambe le parti: egli diceva che in Topolino si possono trovare cultura, fantasia, tolleranza, coerenza, apertura verso gli altri. Non sono forse questi valori universali, sia di destra che di sinistra? Il linguaggio che ho trovato su Topolino è sicuramente migliore di quello che trovo nella politica attuale, in tutti gli schieramenti.

            Prima di tutto bisognerebbe definire che cos'è la sinistra e, soprattutto, che cos'è la sinistra oggi, se si identifica con questo o quel partito. Necessariamente l'elettore di potere al popolo avrà un'idea di sinistra completamente diversa rispetto a un democratico. Se con sinistra intendiamo un misto generico di ambientalismo, giustizia sociale, internazionalismo e pari opportunità, allora non sono convinto di questa tua idea, perché lo zoccolo duro degli appassionati nerd è oggi identificabile (almeno in parte) con l'alt right: per andare oltre la semplice percezione personale bisognerebbe ricorrere a qualche statistica mirata, anche se forse in Italia non ne abbiamo ancora a disposizione.

            PS Poiché tutto è politica, in realtà non sono poche le opere Disney schierate politicamente. La Saga è un esempio di opera pensata per i conservatori: la storia di un uomo che col duro lavoro riesce a elevarsi fino a diventare l'uomo più ricco del mondo è una evidente favola produttivista. Il PDP di Rosa è un chiaro esempio di "buon padrone" che dubito possa essere accostato all'ideologia politica di sinistra.
            « Ultima modifica: Lunedì 29 Lug 2019, 09:16:23 da Manuel Crispo »
            “O con amore o con odio, ma sempre con plutocratica sicumera”.

              Se vi può interessare io sono iscritto a Fratelli d'Italia ma leggo fumetti Disney da quando avevo 5 anni. Ho notato anche io che la gran parte degli autori è dichiaratamente di sinistra e, sinceramente, la cosa non mi ha mai turbato più di tanto. Quanto agli appassionati, non mi è mai sembrato di notare questa prevalenza, ma devo dire che non sono un grande frequentatore di fiere e saloni e le mie conoscenze non sono così estese, quindi non saprei dire.

                Grazie per gli interventi. Io, perlopiù, ho notato proprio sui social tale prevalenza schiacciante fra autori ed appassionati e, appunto, mi piacerebbe capire se può esserci una spiegazione ben precisa. Qualcuno sostiene che anche nei film disneyani dominino valori di sinistra, ma ho molto dubbi in merito. Per quanto riguarda i fumetti, come accennavo, mi sembra che non vengano veicolati messaggi di parte, tali da rendere i personaggi o lo stesso mondo Disney schierato, salvo alcune eccezioni. Fra i riferimenti che ho trovato, i più eclatanti mi sono sembrati proprio quelli critici verso il comunismo, come in "Ciao Minnotchka!", una delle storie più emblematiche al riguardo e non a caso esclusa dalle ristampe per il grande pubblico, ma anche nelle storie di Barks in cui compare il personaggio brutopiano. Anche Casty, comunque, ha criticato più volte seppur in modo più morbido i regimi similsovietici, come nella Marea dei Secoli, altra storia che molti considerano ormai esclusa da ogni ristampa, ed in cui viene esplicitamente criticato il "mondo come unica nazione".
                « Ultima modifica: Lunedì 29 Lug 2019, 14:08:38 da Max »

                  Ripeto: che cosa sono gli ideali di sinistra? Al giorno d'oggi c'è discreta confusione in merito. Da parte mia posso solo dire che gli esempi che hai citato, di aperta opposizione ai regimi comunisti, fanno il paio con la grande propaganda in senso antifascista e antinazista dei tempi della Seconda Guerra Mondiale: in questo senso Topolino in tutte le sue incarnazioni editoriali ha mantenuto un odio per tutti i regimi totalitari che è una cosa che si potrebbe considerare "di sinistra".
                  “O con amore o con odio, ma sempre con plutocratica sicumera”.

                    egli diceva che in Topolino si possono trovare cultura, fantasia, tolleranza, coerenza, apertura verso gli altri. Non sono forse questi valori universali, sia di destra che di sinistra?

                    Guarda Donald112, oggidì c'è molta confusione su molti argomenti di natura politica. Esistono tanti tipi di destra quanti ne esistono di sinistra. Ma difficilmente penso che si possano considerare tolleranza e apertura verso gli altri cose che si sposano bene con le politiche di destra: conservatorismo, nazionalismo e reazionarismo collidono completamente con l'apertura e la tolleranza.
                    “O con amore o con odio, ma sempre con plutocratica sicumera”.

                      Topic molto interessante, anche io avevo notato questa prevalenza (in particolare nel gruppo Facebook dei Ventenni) e mi ero chiesto se ci fosse una correlazione. Di fatto neanche a me, come a Max, sembra che nei fumetti vengano veicolati messaggi di parte, se non le critiche verso certi stati totalitari come l'Unione Sovietica della Guerra Fredda (come nelle storie di Barks sopracitate) e la Germania Nazista (per esempio nelle strisce di Topolino nella II Guerra Mondiale) della Seconda Guerra Mondiale (stati che però rappresentano estremismi di entrambe le correnti politiche e che, come ci ha insegnato la storia, sono stati causa di atrocità indicibili).

                      I messaggi veicolati da Topolino, come ad esempio la tolleranza, la libertà individuale, lo sprono alla cultura e al pensiero e la creatività, non appartengono (e non dovrebbero appartenere in modo esclusivo) a un pensiero politico quanto piuttosto a una concezione che dovrebbe essere propria di qualsiasi essere umano dotato di sensibilità morale.

                      Per quanto riguarda l'osservazione che ha fatto Manuel Crispo sulla $aga di Don Rosa, personalmente non ci ho visto nelle intenzioni un messaggio necessariamente conservatore, quanto piuttosto l'intenzione di creare un personaggio che si è ritrovato a doversela cavare da solo e per questo è diventato freddo, cinico e anaffettivo (così da raccontare come Paperone è diventato il personaggio che abbiamo incontrato per la prima volta ne Il Natale su Monte Orso). Tuttavia l'osservazione che fa Manuel è piuttosto sensata (per cui non mi sento affatto di dire che ha torto), per cui sarebbe interessante sentire il punto di vista di Rosa in proposito. Non concordo con l'idea che "tutto è politica", dato che questa dovrebbe riguardare solo l'ordinamento di uno stato e tutt'al più la vita pubblica dei cittadini ma non il resto.

                      Non saprei dare una risposta al quesito, probabilmente andrò offtopic, tuttavia vorrei focalizzarmi sull'aspetto del linguaggio. Ho notato un progressivo imbarbarimento nella comunicazione politica a livello generale: piuttosto che proporre iniziative e proposte costruttive si tende sempre di più ad attaccare l'avversario, usare un linguaggio aggressivo, fomentare odio e strumentalizzare qualsiasi cosa. Vorrei aggiungere il commento di Gagnor in proposito https://www.ilpost.it/robertogagnor/2019/07/23/una-risposta-ai-tweet-di-salvini/ . Come ho scritto l'altro giorno, il suo post è stato strumentalizzato da entrambe le parti: egli diceva che in Topolino si possono trovare cultura, fantasia, tolleranza, coerenza, apertura verso gli altri. Non sono forse questi valori universali, sia di destra che di sinistra? Il linguaggio che ho trovato su Topolino è sicuramente migliore di quello che trovo nella politica attuale, in tutti gli schieramenti.


                      Sfortunatamente questa cosa l'ho notata anche io, purtroppo la politica sembra non essere la volontà di creare uno stato nelle quali le cose funzionino quanto piuttosto una gara a chi è più forte e più bravo. Del resto la maggior parte dei programmi politici di oggi si basa su fallacie logiche come il benaltrismo, argumenta ad hominem, argumenta ab auctoritate e altre strategie retoriche atte a confondere la mente degli elettori (che purtroppo si dimostrano sempre meno dotati di intelletto) e a ottenere i loro voti.

                        Anche Casty, comunque, ha criticato più volte seppur in modo più morbido i regimi similsovietici, come nella Marea dei Secoli, altra storia che molti considerano ormai esclusa da ogni ristampa, ed in cui viene esplicitamente criticato il "mondo come unica nazione".
                        Nella Marea dei secoli io ci vedo più una forte critica a livello generale sui regimi totalitari che possono essere sia di destra sia di sinistra. Peraltro credo che oggigiorno servirebbero più storie di questo tipo, cioè che ci insegnino il valore della democrazia e la necessità di contrastare ogni forma di dittatura.
                        « Ultima modifica: Lunedì 29 Lug 2019, 21:37:16 da Donald112 »

                          Onestamente trovo il separare le idee politiche in destra e sinistra sia un trucco da divide et impera. Ognuno di noi può abbracciare un po' dell'uno e dell'altro. Non è bianco oppure nero. Le idee politiche (e non solo) sono di tanti colori!

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                          Rockerduck87
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                          PolliceSu   (1)
                            Onestamente trovo il separare le idee politiche in destra e sinistra sia un trucco da divide et impera. Ognuno di noi può abbracciare un po' dell'uno e dell'altro. Non è bianco oppure nero. Le idee politiche (e non solo) sono di tanti colori!

                            Infatti, è riduttivo pensare di classificare le opinioni in due semplici macrocategorie... Una persona si colloca da una o dall'altra parte a seconda dell'intensità di interesse su un determinato argomento, pensare di poter sposare un programma intero è semplicemente decidere di non pensare. Mai capito quelli che votano in un certo modo perché "non posso tradire il partito".
                            Il radical chic è l'esempio più sporco e osceno di chi finge di perdere il proprio ruolo sociale per mantenerlo
                            (G. Testori)

                              egli diceva che in Topolino si possono trovare cultura, fantasia, tolleranza, coerenza, apertura verso gli altri. Non sono forse questi valori universali, sia di destra che di sinistra?

                              Guarda Donald112, oggidì c'è molta confusione su molti argomenti di natura politica. Esistono tanti tipi di destra quanti ne esistono di sinistra. Ma difficilmente penso che si possano considerare tolleranza e apertura verso gli altri cose che si sposano bene con le politiche di destra: conservatorismo, nazionalismo e reazionarismo collidono completamente con l'apertura e la tolleranza.
                              Concordo sul fatto che chi è di destra è un po' più rigido in tali aspetti però i contrari  di tolleranza sono odio e razzismo, elementi che non dovrebbero esistere in partiti democratici. Purtroppo oggi nella popolazione c'è un profondo malcontento che sfocia spesso in rabbia, odio e attacchi sul web, dove tutto viene amplificato. Non credo neanche sia una questione d'ideologia perché, come hanno detto anche altri, ritengo che oggigiorno si voti più per interesse che per una determinata appartenenza ad un credo politico.
                              Vorrei fare un esempio con Topolino. Negli anni passati vi sono state molte campagne contro il razzismo e ricordo anche copertine dedicate (per esempio quella con Paperino Paperotto e un papero nero). Ricordo anche tantissime storie dedicate all'ambiente e contro l'inquinamento (tipo quelle del World Earth Day). Credo proprio che nessuno in questo forum definirebbe queste iniziative di sinistra, così come non l'avrebbe pensato nessuno in passato. Io temo che se oggi venissero proposte nuovamente qualche polemica potrebbe scoppiare (del tipo "Topolino dedica il numero all'ambiente: è diventato il paladino della sinistra come Greta Thunberg"). Probabilmente sarebbero in pochi a pensarlo ma ormai oggigiorno Internet fa da cassa da risonanza e tutto verrebbe amplificato.

                                Premettendo che io ho degli ideali di sinistra, anche io ho notato che gli autori (ma anche attori, scrittori, doppiatori e presentatori) sono per la maggior parte tendenti a sinistra, per gli appassioanti invece è un misto abbastanza equo.
                                Rispettandi gli ideali di tutti, secondo me questa cosa è per il fatto che molti leader, partiti e elettori di destra più volte hanno dichiarato che per loro sono più importanti i fatti e l'impegno fisico (qualità certamente importanti) della documentazione, del linguaggio forbito, della cultura di un certo tipo... (basti vedere il termine 'professorone' , molto utilizzato dagli elettori di alcuni partiti di destra per criticare elettori di sinistra che portano come 'prove' o spiegazioni documenti  o simili, invece che, come dicono loro, fatti).
                                Per essere sceneggiatore, presentatore, scrittore, attore o doppiatore devi avere una formazione più basata sul linguaggio, lo studio e la cultura, quindi a mio parere è per questo

                                 

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