Topic molto interessante, anche io avevo notato questa prevalenza (in particolare nel gruppo Facebook dei
Ventenni) e mi ero chiesto se ci fosse una correlazione. Di fatto neanche a me, come a Max, sembra che nei fumetti vengano veicolati messaggi di parte, se non le critiche verso certi stati totalitari come l'Unione Sovietica della Guerra Fredda (come nelle storie di Barks sopracitate) e la Germania Nazista (per esempio nelle strisce di
Topolino nella II Guerra Mondiale) della Seconda Guerra Mondiale (stati che però rappresentano estremismi di entrambe le correnti politiche e che, come ci ha insegnato la storia, sono stati causa di atrocità indicibili).
I messaggi veicolati da Topolino, come ad esempio la tolleranza, la libertà individuale, lo sprono alla cultura e al pensiero e la creatività, non appartengono (e non dovrebbero appartenere in modo esclusivo) a un pensiero politico quanto piuttosto a una concezione che dovrebbe essere propria di qualsiasi essere umano dotato di sensibilità morale.
Per quanto riguarda l'osservazione che ha fatto Manuel Crispo sulla $aga di Don Rosa, personalmente non ci ho visto nelle intenzioni un messaggio necessariamente conservatore, quanto piuttosto l'intenzione di creare un personaggio che si è ritrovato a doversela cavare da solo e per questo è diventato freddo, cinico e anaffettivo (così da raccontare come Paperone è diventato il personaggio che abbiamo incontrato per la prima volta ne
Il Natale su Monte Orso). Tuttavia l'osservazione che fa Manuel è piuttosto sensata (per cui non mi sento affatto di dire che ha torto), per cui sarebbe interessante sentire il punto di vista di Rosa in proposito. Non concordo con l'idea che "tutto è politica", dato che questa dovrebbe riguardare solo l'ordinamento di uno stato e tutt'al più la vita pubblica dei cittadini ma non il resto.
Non saprei dare una risposta al quesito, probabilmente andrò offtopic, tuttavia vorrei focalizzarmi sull'aspetto del linguaggio. Ho notato un progressivo imbarbarimento nella comunicazione politica a livello generale: piuttosto che proporre iniziative e proposte costruttive si tende sempre di più ad attaccare l'avversario, usare un linguaggio aggressivo, fomentare odio e strumentalizzare qualsiasi cosa. Vorrei aggiungere il commento di Gagnor in proposito https://www.ilpost.it/robertogagnor/2019/07/23/una-risposta-ai-tweet-di-salvini/ . Come ho scritto l'altro giorno, il suo post è stato strumentalizzato da entrambe le parti: egli diceva che in Topolino si possono trovare cultura, fantasia, tolleranza, coerenza, apertura verso gli altri. Non sono forse questi valori universali, sia di destra che di sinistra? Il linguaggio che ho trovato su Topolino è sicuramente migliore di quello che trovo nella politica attuale, in tutti gli schieramenti.
Sfortunatamente questa cosa l'ho notata anche io, purtroppo la politica sembra non essere la volontà di creare uno stato nelle quali le cose funzionino quanto piuttosto una gara a chi è più forte e più bravo. Del resto la maggior parte dei programmi politici di oggi si basa su fallacie logiche come il benaltrismo,
argumenta ad hominem,
argumenta ab auctoritate e altre strategie retoriche atte a confondere la mente degli elettori (che purtroppo si dimostrano sempre meno dotati di intelletto) e a ottenere i loro voti.