Dato che l'aggressione a berlusconi ha portato in primo piano l'operato del governo mi sembra giusto aggiornare sulla situazione dell'aquila.
Come un altro utente scriveva nel thread su berlusconi, non bisogna credere quello che si vede in tv o raccontano i giornali, ma controllare di persona.
Premetto che sicuramente è andata meglio a noi che a quelli dell'irpinia o ad altri sfortunati in giro per l'italia che ancora aspettano un intervento concreto ma su questo ritornerò alla fine. Premetto anche che se c'è qualcuno nel forum che potrà sentirsi tirato in ballo, può contestare quello che dico se ne ha la possibilità con dati concreti.
C'è da dire che gran parte dell'intervento del governo (non dimentichiamo comunque che molte strutture, edifici, monumenti, sono stati "adottati" da altre istituzioni e quindi il governo è sgravato dal loro ripristino) è stato fatto completamente a cavolo. L'errore più grande è stata la concessione delle nuove a case a tutti! Sì, è stato proprio questo l'errore più grande, berlusconi&bertolaso nella loro munificità hanno pensato bene di dare una casa anche a coloro che erano in affitto! Quale sarebbe l'errore?
Beh innanzitutto le case fatte finora non sono sufficienti, ci sono ancora 15000 persone ospitate in alberghi e altre strutture ovviamente a spese dello stato (le cifre che girano sono di 500.000 euro al giorno per mantenere queste persone). E fin qua, uno dice basta aver pazienza che stanno lavorando. Non è proprio così. Portiamo dei casi concreti: un' intero gruppo di palazzine di proprietà della banca d'italia (per chi è della zona, quelle dietro l'edificio dell'anas) erano state marchiate come "B", cioè con danni non strutturali ma comunque non immediatamente agibili. Agli inquilini di queste è stata assegnata (ovviamente gratis) un appartamento nuovo (non le casette di legno, proprio appartamenti in palazzine antisismiche di nuova costruzione). Nel frattempo la banca d'italia ha ristrutturato le sue proprietà e ha avvisato gli ex-inquilini che erano pronte e potevano tornare (a pagare l'affitto, ca va san dire :
). Ovviamente gli ex-inquilini hanno risposto picche! Anche io al loro posto avrei fatto lo stesso. Prima non avevo una casa e dovevo pagarmela mese per mese, ora me l'hanno regalata, che sono scemo a lasciarla? Altro esempio: una signora del mio paese, aveva affittato una parte della sua casa ad una famiglia. Questi avevano deciso, prima del terremoto di andare via dall'aquila perchè dicevano di non trovarsi bene e con la proprietaria erano già d'accordo sulla parola. Dopo il terremoto, la casa è anch'essa "B" e l'inquilino con la famiglia viene ospitato in un albergo della costa. La proprietaria fa i lavori e lo manda ad avvisare che può tornare. Ovviamente il tipo non solo risponde picche, ma si è preso pure la briga di scrivere al prefetto e ai giornali che non era ammissibile che si costringessero le persone ad alloggiare in zona sismica e che lui rimane in albergo! E questo vale per molte altre persone e per molti extracomunitari in identiche condizioni: non leggetela come un'accusa razzista perchè non lo è e non lo sono. E' un dato di fatto che molti di loro ora hanno ciò che altre persone avevano prima e ora non possiedono più.
Certamente si possono fare ordinanze e quant'altro ma sappiamo bene come funzionano queste cose, la verità dei fatti è che difficilmente chi ha avuto una casa ora la lascia con due effetti negativi:
1 - c'è chi la casa l'ha perduta sul serio perchè era proprietario o comunque non può starvi perchè è pesantemente danneggiata e deve starsene chissà dove perchè a lui una delle nuove non è toccata, sopravanzato da chi non ne aveva diritto;
2 - la città non si ripopolerà mai, visto che le nuove case (che specifico avrebbero dovuto essere solo di transizione e poi, a lavori finiti e con la gente rientrata a casa propria, riconvertiti in uffici o altre destinazioni) sono tutte in periferia o addirittura fuori.
Quando però in consiglio si era proposto di non fare case nuove, ma soltanto container o casette di legno (il ragionamento era molto semplice: staremo un pò più scomodi tutti, però mettiamo fretta a chi deve ricostruire e manteniamo il più possibile l'identità cittadina) non tutti ci hanno voluto sentire obnubilati dal progetto della "new town".
Potrei continuare lungamente ad esempio con la burocrazia che riesce ad essere elefantiaca anche in situazioni di emergneza (due commissioni ciascuna con 30 giorni di tempo per valutare le domande di intervento e se c'è qualcosa che non va o anche solo da modificare ripartono i 60 giorni!), ma ho già scritto troppo e non voglio annoiare ulterioremente.
Riprendo solo quanto detto all'inizio: certamente siamo stati più fortunati (per il momento, poi vedremo la conclusione) di altri ma forse sarebbe il caso di entrare nell'ordine di idee che questo governo non sta facendo altro (bene o male è un altro paio di maniche) che quello che deve. Perchè i soldi di tasse che io pago, li pago anche per fronteggiare queste evenienze e quindi non mi stanno regalando niente, semmai restituendo qualcosa. Perchè ci terrei che le persone capissero che l'anomalia è l'irpinia, non l'abruzzo. Non santifichiamo qualcuno perchè ci sta dando qualcosa che è tenuto a darci, semmai condanniamo chi non l'ha fatto. Non ci si può assuefare al malcostume (e alla delinquenza) al punto da considerare un dono divino quello che semplicemente ci è dovuto