Volume nemmeno vicino alla sufficienza. Non sono bastate le 3 ciminiane a dare lo slancio ad un numero che dice davvero poco, continuano a selezionare le sue storie del periodo tardo, che però non è, decisamente non è, il miglior periodo dell'autore (non che non tiri fuori idee buone e godibili, ma imho Cimino è ben altro). Vitaliano, autore che generalmente apprezzo assai poco, si conferma lontano da ciò che prediligo, le "zuffette" tra Paperone e Paperino sono ripetitive e goffe, ZP che apostrofa Paperino con "nipote + due aggettivi a scelta" diventa quasi irritante ad un certo punto, nella marea di battutine continue due funzionano discretamente bene ma il resto è robetta da seconda elementare, ci si mette anche un disegno (mediamente buono nella storia) che da una varietà di espressioni a Paperino che mi hanno lasciato abbastanza perplesso. Peccato perché trama non era male.
La pianta monetofaga buona solo la premessa, ma diventa piatta fin da subito, quasi banale. L'inedita, come sempre, dimenticabile.
Sono abbastanza allibito di come si stiano perdendo occasioni di rilasciare albi ottimi, come era avvenuto qualche volume addietro (a prova che la testata ha enormi potenzialità) ma si sono incaponiti a mettere solo materiale recente e francamente non eccelso.