Ritorno a scrivere due righe sul forum perchè l'occasione lo impone, altrochè se lo impone...
Inizio precisando che ho fatto un po' fatica a trovare l'albo in edicola e, del pari, ne ho fatta altrettanta a pagare il dovuto per un albo dove la cartonatura è più spessa delle pagine dedicate alla storia! Da vecchio appassionato pikappico non potevo certo esimermi dall'acquisto, però la prima sensazione è stata di un prodotto dal prezzo decisamente alto, pur presentando (è giusto dirlo) una bella copertina.
Appena avuto un po' di tempo mi sono dedicato alla lettura, ed ecco che mi ritrovo subito la storia, senza neppure un paio di paginette in croce di presentazione della testata, e si che stiamo parlando del ritorno di PK in edicola in forma autonoma (slegata dal topo) dopo una lunga attesa... insomma, un minimo di introduzione non avrebbe guastato! Ovviamente questo non c'entra con la qualità della storia ma, parlando di un albo di 10 euri per 46 pagine di storia, credo si abbia tutto il diritto di pretendere anche un minimo di contenuti extra; invece non c'è nulla di nulla, nè all'inizio nè alla fine, e questo segna un punto negativo, perchè non riesco davvero a credere che non ci sia stata la possibilità di aggiungere poche paginette, diciamo due prima della storia e altre due/tre alla fine, per dare una parvenza di albo non generalista...
Vabbè, passiamo alla lettura della storia...
Qui devo premettere, per onestà e trasparenza, che non sono un particolare fan del tratto stilistico attuale di Lavoradori: per meglio dire, finchè si tratta di storie brevi, tipo le Pk-tube di qualche tempo fa (misteriosamente mai ristampate), non ho alcun problema, ma quando il totale cresce comincio ad avere difficoltà.
Ecco quindi che sorbirmi ben 46 pagine mi è stato particolarmente pesante... si, il termine adatto è proprio questo, "pesantezza" della lettura, difficoltà a decifrare immediatamente alcune scene, insomma il risultato è stato una durata di lettura abnorme per quel numero di pagine! Volendo ironizzare potrei dire che, almeno con riguardo al sottoscritto, i disegni compensano ampiamente lo scarno numero di pagine e l'impressione è (quasi) quella di leggere un albo più lungo rispetto alla media dei vecchi spillati di PK!
Ma si tratta solo di una impressione, perchè le pagine sono pur sempre 46, e questo ha il suo peso nell'economia generale della storia.
Personalmente posso dire di aver apprezzato lo sforzo e l'impegno di Gagnor nel confrontarsi con una sfida certo ardua, perchè PK fa un po' storia a sè nel contesto delle pubblicazioni Disney, per tanti aspetti che tutti conosciamo. Sfida ardua, dicevo, che ritengo sia stata parzialmente superata: la mia sensazione durante la lettura è stata un po' "a macchia di leopardo", perchè a fronte di echi e profumi pikappici ho anche percepito momenti meno azzeccati. Va detto che iniziare una nuova saga non è certo un compito facile, dovendosi presentare nuove ambientazioni, personaggi e situazioni, ed il tutto diventa ancora più complesso se lo spazio narrativo che ti viene messo a disposizione è così esiguo, parliamo di una foliazione inferiore di circa 1/4 rispetto ai vecchi spillati! Questo dato non può non assumere una sua rivelanza nel giudizio complessivo. E di fatto lo assume, perchè si assiste a momenti in cui si avverte chiaramente l'esiguità delle pagine a disposizione: valga l'esempio del duello col "Senzanome" ed il suo finale; chiaramente questo punto andava approfondito maggiormente, non si può accettare che un cattivone di quel genere diventi subito buono solo perchè il freddo gli ha spezzato quella specie di grosso collare che portava (?) e poi Pk gli ha dato un nome... Serviva maggior approfondimento, come anche per quanto concerne i personaggi di Helleonore e di Klums, sicuramente interessanti e dalle buone potenzialità, ma poco delineati. Potrei anche citare il momento in cui PK realizza di trovarsi su quel pianeta: quando accade di preciso? Evidentemente in un momento precedente, ma ciò non viene mostrato.
Veniamo al discorso della continuity: da un lato apprezzo il volersi riportare al vecchio PKNA (perchè, a meno che non mi sia sfuggito qualcosa, sembra che la vicenda si svolga in un momento imprecisato della prima serie), dall'altro mi auguro che Gagnor non veda la continuity come una gabbia ma, è stato già detto, come una riserva di situazioni e vicende cui poter attingere liberamente dandovi gli sviluppi che ritiene; in ogni caso sembra scongiurato il pericolo reboot, peccato solo per quell'accenno ai PKorps che ho trovato evitabile (ci sta tutto che quei personaggi si sentano riconoscenti nei confronti di PK e vogliano salvarlo, ma darsi quella denominazione in fondo a che serve? Forse qualche risposta la troveremo nel proseguio...)
Concludendo, la mia valutazione non riesce ad essere uniforme:
- da un lato abbiamo il fattore-prezzo, che trovo esagerato perchè superiore perfino al formato Deluxe. Anzi, mi chiedo perchè creare questa terza via, perchè non proseguire col formato Deluxe o tornare a quello degli spillati piuttosto che proporre questo che è più piccolo dei primi e più grande dei secondi, quindi stonando con entrambi sullo scaffale? Non si sarebbe potuto unificare due episodi, arrivare ad un centinaio di pagine e proporre il tutto in formato Deluxe? Qui magari la risposta è che si sarebbe vista subito la differenza di prezzo...
- da un altro lato abbiamo dei disegni per me davvero pesanti e che, alla lunga, potrebbero porre una serissima ipoteca sulla mia buona volontà di proseguire questa testata (!)
- da un terzo lato, infine, lo sforzo e l'impegno di un autore che, però, fanno un po' a pugni con le ristrettezze imposte alla foliazione, vera scelta redazionale assassina.