Il mio discorso è un altro ed è staccato dall'attentato, riguarda solo ed esclusivamente la libertà di satira. La domanda è: esiste un limite? Ebbene Sergio questa non è un opinione: il limite esiste e devi fartene una ragione, perchè il diritto dice questo.
A me sembra che il diritto non dice affatto questo. Per un semplice motivo: è tutto molto vago e va ad interpretazione, non essendo possibile stabilire nettamente cos'è la "sensibilità".
Oltretutto, rimanendo al caso specifico, posso dire con certezza che ti sbagli. Perchè? Perchè quelle vignette
sono state pubblicate!Quelle vignette sono tutt'ora disponibili, così come quelle famose del Jyllands-Posten del 2005. Nessun tribunale le ha vietate, la loro pubblicazione è liberissima.
Alla richiesta della comunità islamica francese del 2006 contro CH, le autorità francesi hanno risposto picche - o meglio, non hanno risposto affatto.
Da un punto di vista del diritto non è stato superato nessun limite. E questa non è un'opinione.
Ancora... non sono io che devo decidere, non sei tu che devi decidere, non è un pazzo criminale che deve decidere. La persona, o il gruppo di persone, che si sentono offese devono esporre querela/denuncia e portare davanti ad un giudice la questione.
In teoria si...ma ti rendi conto però che se ogni volta qualcuno decidesse di sentirsi offeso per qualcosa bisognasse avviare un'indagine, si bloccherebbe tutto? Soprattutto, tutti i giornalisti, per evitar grane, si autocensurerebbero e non scriverebbero più nulla. Non si può tollerare una cosa del genere se c'è libertà di stampa.
Anche perchè poi ognuno può inventarsi qualcosa di nuovo per sentirsi offeso.
Perchè no? chi è il vignettista? una divinità? Quando si sbaglia ci stanno le scuse. Quando si urta la sensibilità di qualcuno si chiede scusa e al limite si rettifica, o si spiega.
No, assolutamente no, è una cosa assurda. Tu lo dici in buona fede, ma questo che proponi è follia pura. E' la morte della libertà di pensiero.
Esempio classico : i politici. Ci hai fatto caso che i politici italiani, ogni giorno, nessuno escluso, si lamentano perchè quel giornale/programma/vignetta ha parlato male di loro?
Succede SEMPRE. Ogni volta c'è una polemica, la richiesta di scuse, di cancellazione, di licenziamento. A volte hanno successo, in passato certi programmi sono stati chiusi e certi conduttori cacciati. A volte no.
Ma come ci può essere la libertà di satira e di informazione, se ogni volta che parli di un politico rischi una querela da migliaia di euro o una denuncia?
Come fa un giornalista/comico/vignettista a dire la sua se il soggetto di cui parla - politico, vip, religioso, chiunque - può chiedere che venga sotterrato dalle querele, massacrato dai tribunali, tartassato dalle multe?
Il discorso dell'antisemitismo è perfettamente aderente, te lo dico io che sono ebreo da parte di padre.
Hanno fatto una vignetta sugli ebrei (non sulla shoah, questo chiariamolo), gli ebrei hanno protestato e, non so nel caso concreto come è stata la procedura, un vignettista è stato addirittura licenziato!
E' un discorso diverso. In Europa, dopo il 1945, c'è un'ultrasensibilità nei confronti degli ebrei, che sfocia financo nel terrore di contraddirli, in certi casi. A fare satira sugli ebrei non si rischia la vita, ma la morte sociale, con tanto di licenziamento, impossibilità di trovare lavoro e amici che ti abbandonano per non essere associati ad un sospetto nazista.
Per questo in certi paesi si fa uno strappo alla regola, basti pensare alle leggi anti-negazioniste in Germania e Francia (fortuna che in Italia è stata bloccata), sentenze modificate (è successo anche da noi) e dove non c'è la legge comunque un'altissima attenzione dell'opinione pubblica nei confronti degli ebrei.
Il caso di Sinè quindi, va inquadrato in questo contesto : se CH fosse stato sospettato anche solo vagamente di antisemitismo o filo-nazismo, avrebbe subito un boicottaggio, avrebbe perso buona parte dei lettori. Quindi lo ha licenziato per questioni più che altro economiche (cosa sbagliatissima secondo me).
Ma anche qui non ha superato nessun limite del diritto, infatti non è mica stato denunciato o processato!
Che quelle vignette oltrepassassero il limite lo penso e continuerò a pensarlo,
Ok, ma almeno ammetterai che non hanno passato il limite giuridico, dato che non vi sono denunce ne censure.
Quando però dici che "il razzismo è un'opinione e va rispettata" mi fai quasi paura
Occhio. Io non ho affatto detto che va rispettata, anzi : ci sono un sacco di opinioni che io non rispetto, nel senso che le ritengo assurde, fuori luogo e infondate.
Ho detto semplicemente che essendo comunque un pensiero che molte persone hanno - purtroppo, ne convengo - deve poter essere espresso.
Una persona razzista, sono d'accordo con te, nel profondo mi disgusta, ma...multa? In galera? No, assolutamente no, per me è intollerabile. Nessuna espressione del pensiero, per quanto abietta possa essere, deve essere reato.
nelle Costituzioni di tutta Europa (per fortuna) ci sono articoli contro questa mostruosa malattia che continua a infangare l'umanità
Io dico purtroppo invece, sai perchè? Perchè quelle leggi, sostanzialmente, sono state istituite sull'onda dell'emozione, per fare un favore ad un'opinione pubblica diventata sensibile sull'argomento. Ma tecnicamente, sono un'assurdità giuridica e sostanzialmente inutili. Perchè vanno ad interpretazione, ma non la classica interpretazione in punta di diritto fra grandi giuristi, ma interpretazione personale basata sulla sensibilità politica del momento.
E non servono minimamente a combattere il razzismo, anzi, potrebbero perfino rafforzarlo (i razzisti, specie quelli in malafede, ci mettono un attimo ad atteggiarsi a martiri).
E quando parlo di pensiero libero non parlo di utopia, ma c'è un esempio gigantesco : gli USA.
Dove la libertà di espressione, pur con qualche lieve imperfezione (ma è inevitabile, siamo umani), è praticamente totale.
E' un paese con tanti difetti (pena di morte, criminalità, ecc.) ma in questo ambito la vecchia Europa dei reati di opinione ha solo da imparare.
Importiamo dagli americani telefilm, mode idiote, slang e altre cretinate, invece di prendere la cosa in cui davvero gli USA sono il faro del mondo.