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Topolino 3350

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di Chen Dai-Lem

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Topolino e la questione di Galateo
Paperoga e il cervellone di famiglia
Donald Quest Hero Tales - Il suono della battaglia
I corti di Paperino - Cuor di leone
Pippo & COps - Incontro... con irruzione
Zio Paperone in: diamoci un taglio!
Meta finale

Topolino 3350

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Vincenzo
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    Re:Topolino 3350
    Risposta #15: Sabato 8 Feb 2020, 15:39:12
    Anche per me questa settimana a spiccare è la storia di Faccini, come al solito con ottimi dialoghi. Crapilloga in effetti ha del potenziale per essere usato in storie future.
    La questione di Galateo è una simpatica storia poliziesca in cui ho apprezzato soprattutto le interazioni fra Topolino e i due ispettori. Per il resto Nucci utilizza bene l'espediente non originalissimo del furfante ipnotista intessendo gag divertenti. Credo che la storia sarebbe riuscita ancora meglio con più pagine a dsposizione.
    Splendida la breve di Vito, che prosegue la tradizione assolutamente positiva di questi corti.
    Anch'io mi sarei aspettato un finale più risolutivo in Young Indiana, ma penso che giustamente Sarda abbia voluto lasciarsi la porta aperta per nuove puntate che ripercorrano gli inizi come archeologo del protagonista.
    « Ultima modifica: Sabato 8 Feb 2020, 15:44:40 da Vincenzo »
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      Re:Topolino 3350
      Risposta #16: Sabato 8 Feb 2020, 22:51:10
      Numero da segnalare per due disegnatori molto bravi, dai tratti nitidi, puliti, brillanti e molto espressivi che credevo nuovi e che, al contrario, scopro avere un certo curriculum: Davide Cesarello (Questione di Galateo) ha già lavorato per il fumetto Disney in due brevi periodi a metà '90 e inzio 2000 mentre Giuseppe Facciotto (Corti di Paperino) lo ha fatto nel lustro finale degli anni '00 e in questo ultimo biennio (non me lo ricordavo di nome). Complimenti davvero e speriamo che la loro collaborazione diventi più continua, visti gli ottimi risultati

      Topolino e la questione di Galateo
      Non c'è due senza tre: terza ottima prova di Marco Nucci che unisce due realtà poliziesche negli ultimi anni spesso separate: quelle di Manetta-Rock Sassi e di Topolino-Basettoni, tutti insieme appassionatamente per risolvere il caso di GalaTeo, nuovo interessante personaggio che potrebbe essere riproposto in futuro, magari come complice di Gambadilegno in situazioni particolari. Ho notato per la prima volta che le parole dei  baloons senza la linea di chiusura sono scritte un po' fuori la vignetta (ma forse era già capitato e non me ne sono accorto).
      Paperoga e il cervellone di famiglia
      Altra storia memorabile di Faccini che inizia ad allargare il suo campo d'azione ai parenti di Paperoga (diventerà come Pippo, spesso circondato da familiari sopra le righe?). Tutto è molto divertente e scorrevole con un finale un po' ambiguo, come spesso accade nei plot facciniani.
      DonaldQuest - Il suono della battaglia
      Riecco il mondo fantasyoso di Ambrosio che evidentemente (e stranamente) piace a molti ma non a tutti (e fra questi ultimi il sottoscritto)
      I Corti di Paperino - Cuor di Leone
      Ottima breve di Vito Stabile dove le nipotine di Paperina tornano finalmente ad essere protagoniste. Da notare come la zia si preoccupi a lasciarle sole in casa di notte mentre Paperino non sembra avere lo stesso cruccio con i suoi nipotini.
      Pippo & Cops - Incontro con irruzione
      Altra simpatica breve dove Gabriele Panini prende spunto da alcune situazioni passate di 'intromissione' di Pippo in vicende poliziesche, con Basettoni e Topolino che spesso lo trattavano con sufficenza (se non fastidio) per le sue strampalate elucubrazioni.
      Zio Paperone in: diamoci un taglio!
      Terza breve e anche questa convince: devo ammettere che gli autori italiani sono decisamente migliorati in questi ultimi anni nelle Ten-Page. Preferisco il Paperoga che interagisce con lo ziastro (due volte in questo numero) a quello che fa coppia col cugino.
      Young Indiana - Meta finale
      Credo sia la fine di una prima serie a cui dovrebbe seguirne un'altra: non tutti i misteri dell'università sembrano risolti e la posizione del giovane Kranz resta piuttosto ambivalente. Inoltre potrebbe essere sviluppato il personaggio dell'altro amico giovanile di Indiana, quel nativo americano Tim che, di conseguenza, potrebbe trovare spazio anche nelle storie 'adulte' del pippide archeologo.
      « Ultima modifica: Domenica 9 Feb 2020, 00:46:53 da Cornelius Coot »

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        Re:Topolino 3350
        Risposta #17: Sabato 8 Feb 2020, 23:23:39
        Cesarello era il copertinista, ottimo, di Topomistery e dei Gialli
        Perchè di questo mondo siamo solo ospiti, fra i tanti. E non i padroni. Insieme abbiamo dimostrato tante cose, ma la più importante è che non esiste l'impossibile. Antidarwinista

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          Re:Topolino 3350
          Risposta #18: Domenica 9 Feb 2020, 17:34:40
          ... e arriva ora il bastian contrario, il guastafeste, lo spirito di contraddizione, il ...  ;D


          Ebbene sì, sono solo due le cose che ho fin'ora letto che mi trovano sostanzialmente d'accordo e, considerando quello che il settimanale diretto da Bertani ci propina, forse è un ottimo risultato che, almeno una delle due, sia positiva: la storia disegnata e scritta da Faccini è sicuramente la migliore del numero, superando di leghe di distanza tutto il resto. 8)


          L'altra cosa, però negativa, che ho letto che mi trova concorde, è il fatto che la storiella con Pippo e Basettoni, nell'uso della polizia, del malvivente, senza pistole e, perdipiù, con una mimica delle mani da parte della polizia dell'oggetto in questione,  e qui lo dico io - rappresenta quanto di più di deleterio, l'assurda censura - assurda è di gran lunga un eufemismo - avente come fine quello di non deviare e turbare le giovani menti dei più piccoli lettori, mantenendoli nella retta via, ha prodotto. C:-) 


          Certo, fa uno strano effetto pensare che la Walt Disney americana che è ubbificata nel paese delle armi per eccellenza, sia così sensibile e solerte nei confronti dei pargoletti italiani. :oh:


          Questa scelta profondamente altruistica di salvare il resto del mondo dalle armi, visto che nella propria patria non c'è e non ci sarà mai nulla da fare, mi commuove veramente. :'(


          Penso che il prossimo stadio della censura arriverà ad imporre al settimanale delle storie sulla falsariga di quelle contenute nel mensile della Pimpa, il passo, in definitiva, non è affatto lungo. >:D


          Il discorso poi, mi fa ricollegare alla storia dedicata al nostro Topolino con annessi i migliori poliziotti del mondo. C:-)


          La censura unita al pregevolissimo intento di educare sempre i famosi pargoli e - perché no, visto che ne hanno molto spesso bisogno? - di rieducare i loro genitori e nonni, affermando e ricordando che solo con le buone maniere, nella vita si può ottenere tutto, compresa la luna nel pozzo, ingabbia ormai inesorabilmente un personaggio come Topolino -nato per catturare malviventi - in maglie assolutamente anguste. :ill:


          Un "cattivo come GalaTeo, va benissimo per i   nostri tempi. :-*


          Finalmente abbiamo trovato la maniera di archiviare definitivamente un personaggio assolutamente inappropriato come Macchia nera - che, guarda caso nel 2019, quando ha compiuto 80 anni, non è assolutamente apparso e, nel 2020, è comparso come un cammeo - avrei voluto e dovuto scrivere babbeo - per due volte, di cui una è in questa storia :surprised: [size=78%pxpxpx].[/size]


          Avevo detto che ero d'accordo con due cose ma, ora, mi rendo conto che, notoriamente, non essendoci il due senza il tre, ecco la terza: W GalaTeo, ti auguro un futuro glorioso in questo favoloso settimanale: sei destinato a diventare l'unico vero avversario di Topolino e ... Amen e così sia! :alien1:




           
          « Ultima modifica: Domenica 9 Feb 2020, 17:38:36 da doppio segreto »
          Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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            Re:Topolino 3350
            Risposta #19: Domenica 9 Feb 2020, 21:22:00
            W GalaTeo, ti auguro un futuro glorioso in questo favoloso settimanale: sei destinato a diventare l'unico vero avversario di Topolino e ... Amen e così sia! :alien1:

            L'orrenda visione...

            Spero che Galateo cada nell'oblio e non venga più ripescato, perché come antagonista è talmente indecente da non suscitare alcuna tensione o forma di reale pericolo, tant'è vero che in nessuna vignetta viene rappresentato minaccioso o comunque dal volto sinistro - il che è abbastanza curioso per un settimanale che ormai punta a demarcare nettamente l'onesto cittadino dall'improbo criminale - come se la storia non fosse niente più che una sviolinata sulle buone maniere infilata nel contesto di un poliziesco debole e dalla risoluzione banale.
            Mi rammarico, inoltre, del fatto che neanche i suoi "poteri" siano stati spiegati, come se i colpi messi a segno fossero davvero frutto della sua estrema cortesia ed educazione, creando, per contro, un effetto davvero paradossale.

            Tuttavia, mi rendo conto che Galateo è il cattivo che si merita questo mondo ormai succube del politicamente corretto e del moralismo... non è un caso, come giustamente notato da doppio segreto, che le apparizioni di Macchia Nera siano ormai ai minimi storici, o che Pippo si faccia minacciare dalle parole di un tizio che gli "mostra" il pugno - in effetti, tra lui e Galateo non corre un così ampio distacco, ottengono quello che vogliono con le SOLE parole... - scommetto che la prossima minaccia sarà un cattivo capace di rubare i colori stile Crazy Quilt, per poi essere sconfitto da una scolorata al vestito... al di là dei sarcasmi, non è sbagliato stemperare i toni, bensì lo è eliminare nettamente il concetto di pericolo o di contrasto, e questo al Topolino sta ormai riuscendo alla perfezione, sempre più specchio di un errato sentire.

            Ciò, invece, non manca affatto all'ottimo Faccini, che con il suo Paperoga e il cervellone di famiglia si riconferma essere un maestro di comicità, nonché un solido autore completo, che con poco riesce a suscitare tanto nel lettore. Se ci pensate, le sue storie funzionano nella loro semplicità perché sono sia ben congegnate sia coerenti: prende pochi personaggi già definiti da affiancare al suo Paperoga - Paperino e Paperone - ne costruisce alcuni appositi che funzionano sia narrativamente sia graficamente - Crapilloga, Teodolindo - e ci costruisce sopra o una sequela di gag o un'improbabile vicenda che ruota attorno ad un unico fulcro, e raramente riesce a scadere nel monotono, la lettura è dilettevole, il sorriso è quasi sempre assicurato.

            L'unica vera ragione per cui varrebbe la pena acquistare il numero.

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              Risposta #20: Lunedì 10 Feb 2020, 13:12:28
              Spero che Galateo cada nell'oblio e non venga più ripescato, perché come antagonista è talmente indecente da non suscitare alcuna tensione o forma di reale pericolo, tant'è vero che in nessuna vignetta viene rappresentato minaccioso o comunque dal volto sinistro - il che è abbastanza curioso per un settimanale che ormai punta a demarcare nettamente l'onesto cittadino dall'improbo criminale
              Proprio in virtù della scomparsa di questa netta demarcazione il personaggio di Galateo potrebbe risultare più ambiguo e difficile da interpretare (per quanto ormai sia i lettori che i personaggi che interagiscono con lui lo conoscono e sanno di cosa sia capace). Questa sua gentilezza di facciata (con una sorta di buonismo comunque relativo) dovrebbe resistere fino a che gli altri si pieghino docilmente ai suoi voleri (ipnotizzati da qualche suo trucco o potere personale: non credo ci sia bisogno di particolari spiegazioni al riguardo); nel momento in cui qualcuno dovesse 'disubbidire', immagino reazioni del tutto diverse da quelle appena viste e lette (della serie: sono sempre buono e caro ma quando mi arrabbio...).

              Ciò lo rende(rebbe) potenzialmente più pericoloso di altri 'colleghi' più 'cristallini' circa la loro 'cattiveria'.
              A parte questo, non voglio credere che Galateo (qualora riappaia) sia destinato a 'sostituire' Macchia Nera, come scritto da doppio segreto: è vero che nel suo 80° non ha avuto particolari festeggiamenti ma sempre negli ultimi anni è apparso diverse volte in tutta la sua perfida intelligenza criminale, marcando ancor di più le differenze con il più rude Pietro Gambadilegno. L'apparizione di Galateo, al momento, dovrebbe essere vista come una simpatica 'deviazione' nei plot polizieschi, solo in parte paragonabile alla Spia Poeta, anche lui molto educato e freddo nel parlare diversamente dagli altri 'colleghi' (in rima, nel caso specifico).

              Riguardo la censura sulle armi, visto che l'America non è ancora pronta a farlo nella realtà, potrebbe riuscirle più facile farlo nei comix disneyani: però guarderei anche alla censura nostrana, sicuramente più alta rispetto ai paesi egmontiani riguardo altre situazioni (se non proprio sulle armi) e, forse, anche rispetto a quella americana. Non è detto che tutti i paletti arrivino da Burbank: penso che in questo Modena non sia da meno.
              « Ultima modifica: Lunedì 10 Feb 2020, 20:15:46 da Cornelius Coot »

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                Re:Topolino 3350
                Risposta #21: Lunedì 10 Feb 2020, 15:03:15
                Questa sua gentilezza di facciata (con una sorta di buonismo comunque relativo) dovrebbe resistere fino a che gli altri si piegano docilmente ai suoi voleri (ipnotizzati da qualche suo trucco o potere personale: non credo ci sia bisogno di particolari spiegazioni al riguardo); nel momento in cui qualcuno dovesse 'disubbidire', mi immagino reazioni del tutto diverse da quelle appena viste e lette (della serie: sono sempre buono e caro ma quando mi arrabbio...).

                Ne dubito fortemente. Basandosi sulla storia, Galateo non incarna alcuna malizia né lancia impliciti segnali sulla sua cattiveria, sicché appare come un "onesto" cittadino che con la galanteria riesce ad ottenere TUTTO quello che vuole. Ciò è abbastanza singolare se accostato ad un editoriale che celebra le buone maniere come una "chiave universale" che spiana ogni strada - di conseguenza, anche le più disoneste - ed è ancora più assurdo se fatto seguire da una storia in cui un ladro riesce a farsi ubbidire non perché impugna la pistola, bensì perché lo ordina a parole (*) - alla faccia della buona creanza, allora!

                Riassumendo: Topolino ha quasi definitivamente eliminato il "grigiore" nei suoi personaggi, ma intanto propone un avversario inarrestabile per via della sua cortesia - però non possiamo avere più un Rockerduck sleale come si deve, o un Gastone che si comporta da pallone gonfiato, o, ancora, un Paperone saldo al principio de "Gli affari sono affari!" - tratteggiandolo senza alcuna malvagità o perverso carisma.E mentre nell'editoriale la condotta di Galateo è proprio a sostegno della tesi sull'importanza e il "potere" delle buone maniere, lo stesso giornaletto presenta un malintenzionato capace di farsi ubbidire anche senza di esse. Non so te, ma tutto questo mi sembra alquanto paradossale, che nello stesso numero convivano punti di vista così ambigui.

                E non sarebbe sbagliato, a mio avviso, proporre un avversario più subdolo e psicologico - tipo Madre Gothel di Rapunzel o Katherine Marlowe di Uncharted 3 - però a quel punto, se si vuole mantenere una direzione coerente, bisognerebbe collocarlo in maniera inequivocabile in una delle due fazioni, o bianco o nero. (**)

                (*) Siamo tutti a conoscenza, spero, che la versione originale della storia sia quella con le pistole (addirittura nella prima vignetta di pagina 118 è stato disegnato uno scatolone dal nulla per dare l'impressione che il manigoldo lo stesse tenendo in mano...), però il giudizio va dato sul prodotto fatto e finito, che, purtroppo, dà un'interpretazione paradossale all'intera vicenda.
                (**) Credo che si capisca che non mi trovi d'accordo con questa becera classificazione, però almeno denoterebbe un filo conduttore. Altrimenti, tanto varrebbe recuperare comportamenti scorretti nei "buoni", pistole, minacce tangibili, momenti di tensione, e via dicendo.

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                  Re:Topolino 3350
                  Risposta #22: Lunedì 10 Feb 2020, 17:24:52
                  Proprio in virtù della scomparsa di questa netta demarcazione il personaggio di Galateo potrebbe risultare più ambiguo e difficile da interpretare (per quanto ormai sia i lettori che i personaggi che interagiscono con lui lo conoscono e sanno di cosa sia capace). Questa sua gentilezza di facciata (con una sorta di buonismo comunque relativo) dovrebbe resistere fino a che gli altri si piegano docilmente ai suoi voleri (ipnotizzati da qualche suo trucco o potere personale: non credo ci sia bisogno di particolari spiegazioni al riguardo); nel momento in cui qualcuno dovesse 'disubbidire', mi immagino reazioni del tutto diverse da quelle appena viste e lette (della serie: sono sempre buono e caro ma quando mi arrabbio...).

                  Ciò lo rende(rebbe) potenzialmente più pericoloso di altri 'colleghi' più 'cristallini' circa la loro 'cattiveria'.
                  A parte questo, non voglio credere che Galateo (qualora riappaia) sia destinato a 'sostituire' Macchia Nera, come scritto da doppio segreto: è vero che nel suo 80° non ha avuto particolari festeggiamenti ma sempre negli ultimi anni è apparso diverse volte in tutta la sua perfida intelligenza criminale, marcando ancor di più le differenze con il più rude Pietro Gambadilegno. L'apparizione di Galateo, al momento, dovrebbe essere vista come una simpatica 'deviazione' nei plot polizieschi, solo in parte paragonabile alla Spia Poeta, anche lui molto educato e freddo nel parlare diversamente dagli altri 'colleghi' (in rima, nel caso specifico).

                  Riguardo la censura sulle armi, visto che l'America non è ancora pronta a farlo nella realtà, potrebbe riuscirle più facile farlo nei comix disneyani: però guarderei anche alla censura nostrana, sicuramente più alta rispetto ai paesi egmontiani riguardo altre situazioni (se non proprio sulle armi) e, forse, anche rispetto a quella americana. Non è detto che tutti i paletti arrivino da Burbank: penso che in questo Modena non sia da meno.
                  Il mio intervento precedente, va letto esclusivamente in chiave assolutamente ironica e sarcastica.
                  Ironia e sarcasmo sono, in definitiva, le uniche due armi che mi rimangono per affermare il mio pensiero di fronte, da un lato, a contenuti che sono assolutamente inaccettabili per uno come me che ha conosciuto ed è cresciuto coi racconti, prima della scuola italiana Disney della prima generazione e poi con quelli di Gottfredson e Barks e, dall'altra, nel dover prendere atto che i commenti che qui leggo, sempre più impoveriti da uno spopolamento del forum dovuto a varie motivazioni, sono nella stragrande maggioranza positivi e anche gli stessi critici che scrivono per il Papersera - a parte Gianni - sono troppo generosi nei confronti di quello che per me è uno sfacelo senza precedenti. Le stelline volano a dismisura e vedere troppi settimanali con quattro stelle e tre, mi lascia molto ma molto,  amaro in bocca.


                  Dunque caro Cornelius, tu, come qualsiasi altro che ha voglia di leggermi, non devi prendere assolutamente alla lettera quello che scrivo ma leggerlo con una lente fatta di disperata ironia e sarcasmo: cosa che può riuscirmi bene o male -non sta certamente a me il giudicarmi - ma così è.


                  Per precisare e andando in ordine, in realtà, nel mio affermare che GalaTeo sostituirà Macchia Nera, non sto preveggendo assolutamente nulla - a differenza di te, io non oso nemmeno pensare quello che potrebbe diventare o non diventare un personaggio nel futuro - sto semplicemente affermando che GalaTeo è un "cattivo" figlio perfetto di questo tempo fatto di buonissimi, buoni, e ... birichini che, se proprio devono fare delle marachelle, le fanno col sorriso sulle labbra e senza fare alcun male a nessuno.
                  In realà, Gottfredson fu il primo a inventare un ladro buono: Giuseppe Tubi. Ma lo spessore di quel personaggio se paragonato a GalaTeo è incommensurabilmente superiore, al punto che, già mi vergogno nel paragonarli.
                  La cattiveria sembra essere stata completamente bandita nel settimanale Disney e, per l'appunto, se così veramente dovrà continuare ad essere, un personaggio come Macchia Nera diventa inappropriato ed inusabile; a meno che, non si voglia far di lui una macchietta della macchietta e, come già dissi tempo fa, preferisco milioni di volte non leggere più nuove storie con Macchia Nera piuttosto che vederlo ridotto e annichilito come spesso è stato fatto.


                  Anche il discorso sulla censura va letto in maniera assolutamente ironica. In altre parole, io non ho alcun dubbio che fatto 100, l'80% della censura sia frutto di casa nostra e non della Disney americana come qualcuno in passato,nel forum, ha supposto.
                  La piaga della censura iniziò fin dal tempo arcaico di Gentilini e si è ampliata, passo dopo passo, nel corso di questi decenni, con le varie direzioni che si sono succedute, fino ad arrivare a questo punto veramente inaccettabile per me e, a tal proposito e sempre ironicamente, prevedo che il prossimo passo non possa che essere la pimpizzazione di Topolino.


                  Precisato tutto ciò - poi se c'è ancora altro da precisare lo faccio volentieri - nel pienissimo rispetto di quello che per me rimane un totem sacro: i gusti personali, mi viene spontanea una domanda a tutti voi che scrivete elogi per queste ed altre storie delle settimane precedenti:


                  mi sembra di poter affermare con sicurezza che tutti siamo d'accordo che le più belle storie Disney siano quelle di Gottfredson, Barks, Scarpa e ... Castellan. Se veramente è così, come fate, nell'ambito naturalmente dei vostri gusti personali, a farvi piacere quello che da molto tempo il convento passa, visto che, almeno dal mio punto di vista, è come voler paragonare e mettere sullo stesso piano cose che, sono su livelli infinitamente distanti?


                  Nel fare questa domanda voglio però che si tenga ben presente che io non penso assolutamente che gli autori di oggi siano così inferiori a quelli del passato. Penso invece che le loro potenzialità siano completamente tarpate, svilite, ammutolite, dalla censura e che loro, in fin dei conti, ne abbiano comunque ben poca colpa per come vanno le cose.
                  La dimostrazione più lampante l'ho proprio con Castellan che, pur rimanendo nelle storie dedicate a Topolino, il migliore, rispetto al suo passato non riesce più - perché non può più, non perché si sia esaurita la sua preziosissima vena - a volare e a farci volare.
                  « Ultima modifica: Lunedì 10 Feb 2020, 17:28:17 da doppio segreto »
                  Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                    Re:Topolino 3350
                    Risposta #23: Lunedì 10 Feb 2020, 17:46:29
                    A Casty, non solo non può, ma l'idea che mi sono fatto è che glielo impediscano proprio. E  castrare la vena creativa di un genio è sempre un peccato mortale. Ma mi fermo qui
                    Perchè di questo mondo siamo solo ospiti, fra i tanti. E non i padroni. Insieme abbiamo dimostrato tante cose, ma la più importante è che non esiste l'impossibile. Antidarwinista

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                    luciochef
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                      Re:Topolino 3350
                      Risposta #24: Lunedì 10 Feb 2020, 17:53:20
                      Se veramente è così, come fate, nell'ambito naturalmente dei vostri gusti personali, a farvi piacere quello che da molto tempo il convento passa, visto che, almeno dal mio punto di vista, è come voler paragonare e mettere sullo stesso piano cose che, sono su livelli infinitamente distanti?

                      Caro doppio segreto so e sappiamo benissimo quali sono le tue idee a riguardo (che tra l'altro ben sai condivido da sempre..) e cerco, nel mio piccolo, di darti una risposta che possa essere solo una minima parte del ragionamento.
                      Cominciamo col dire che se siamo qui a chiacchierare è perché ognuno di noi, per un motivo o l'altro, ha deciso di non "abbandonare" il settimanale, la sua lettura e il sostegno che ne consegue.
                      Fatto questo trovo poi naturale arrivare a disquisirne sul forum (cosa per cui è creato) portando ognuno le proprie idee e ragioni.
                      Ma per rispondere al tuo quesito parto da un esempio semplice....
                      Se nella mia vita ho sempre mangiato astice, aragosta, cannelloni, ravioli e tutto quello di buono possa esserci è naturale che io mi sia abituato bene ed abbia affinato un ottimo palato.
                      Se improvvisamente il medico mi dice che io non POSSO più mangiare quelle prelibatezze le strade diventano due : o non mangio più o mi accontento (come dici tu) di quello che passa il convento....
                      Quindi per il mio sostentamento fisico (nel caso della lettura è mentale) mi cibo di quel che posso mangiare.
                      Fatto ciò è ovvio che tirerò le somme dei miei pasti privi di prelibatezze.
                      Se mi propinano pasta scotta, priva di sale e di ogni sapore piacevole me ne lamentero'.
                      Se invece mi fanno una fettina di pollo non bruciata, con un giusto filo d'olio, una insalata fresca ed un tozzo di pane fresco dirò di aver mangiato bene.
                      Ma paragonato a quello che possa assimilare adesso e non in senso assoluto.
                      Nessuno si sogna di paragonare Galateo a Macchia Nera (e ci mancherebbe...) ma devi ammettere che in un periodo di magra anche qualche novità (pur priva di tutto il potenziale che potrebbe esprimere) risulta piacevole.
                      Questo è quello che diversi di noi hanno esternato.
                      Altrimenti l'unica soluzione possibile, se ci dobbiamo lamentare soltanto di quello che "non è potuto essere", è abbandonare la lettura di Topolino e dedicarsi ad altro.
                      Ognuno conosce e capirà quale potrà essere il suo limite di "sopportazione", ma fino ad allora ognuno ha il diritto di porre le proprie considerazioni. Senza per questo essere "accusato" di farsi propinare la qualunque o di non tenere ad una risalita qualitativa delle storie.
                      Perché ognuno di noi può ritenersi un intenditore (a modo proprio) ma nessuno può insegnare o imporre il proprio gusto ad altri  ;)
                      Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

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                        Re:Topolino 3350
                        Risposta #25: Lunedì 10 Feb 2020, 18:10:15
                        Io credo che l'intento della storia di Marco Nucci fosse semplicemente quello di far sorridere, con la classica forma del contrasto fra quello che appare sulle pagine(in questo caso le rapine) e come esso avvenga, senza andare a scomodare sofismi e sovrainterpretazioni vari. Non è certo la prima volta che questo avviene, infatti l'ho detto che l'espediente alla base della storia non è originale, non capisco perchè sia diventato un problema ora.
                        E un personaggio che rapina è cattivo al cento per cento, a prescindere da come lo faccia.

                        Per quanto riguarda il gradimento medioalto degli ultimi numeri di Topolino non so cosa risponderti, se non col fatto che evidentemente molte delle storie pubblicate negli ultimi tempi abbiano toccato le corde di molti di noi e non le tue, il che ci può stare. Molti considerano Guerre stellari il film della vita e a me non ha mai suscitato niente. Giustizia per tutti, per citare l'esempio più recente, è una storia che riesce a trattare un tema delicato con garbo e maturità, e tu non l'hai apprezzata perchè Paperone dovrebbe essere rappresentato come un avido sporco capitalista,o comunque come personaggio negativo, cosa che è successa letteralmente in una manciata di storie e che in questa nello specifico non aveva alcuna ragione di essere a livello narrativo
                        Ma che ciò ti faccia venire l'amaro in bocca a me sembra eccessivo, dato che non penso che tu ritenga il tuo gusto superiore a quello degli altri.
                        A me le utlime storie di Casty sono piaciute parecchio, non le considero al livello delle sue migliori, ma vale anche per alcune di qualche anno fa (tipo Topolino e il Buz Pappapianeti, giusto per dare un esempio). Topolino e il settimo corvo è stata la mia storia preferita dell'anno scorso e non ho problemi a porla al livello delle migliori storie degli autori da te citati.
                        Concludo dicendo che Macchia Nera ha avuto periodi di assenza ben più lunghi dal giornale, è sicuramente un personaggio difficile da maneggiare ma sono certo che quando riapparirà lo farà in grande stile.
                        Ho voluto essere più esaustivo e schietto possibile.

                        Edit: ecco, mentre scrivevo Lucio ha risposto in modo impeccabile.
                        « Ultima modifica: Lunedì 10 Feb 2020, 18:13:42 da Vincenzo »
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                          Re:Topolino 3350
                          Risposta #26: Martedì 11 Feb 2020, 22:03:59
                          Ma che bravo Nucci! Tre storie tutte molto belle! Questa forse meritava qualche tavola in più e uno sviluppo un po' più profondo, ma la caratterizzazione di Galateo è ben riuscita e la storia nell'insieme fila molto ma molto piacevolmente!
                          Bravo anche Faccini, che prediligo di gran lunga in questo genere di storie, piuttosto che nelle semibrevi-semimute. Penso dia il meglio di sé in questo format.
                          Young Indiana, nell'insieme di tutta la serie, risulta ben scritta e ben concepita; tutte le puntate si leggono molto bene e lasciano un buon ricordo dei vari episodi.
                          Le altre tre storie brevi stanno bene nel mazzo e impreziosiscono l'albo. Ben scritte e ben disegnate.
                          Quanto a Donald Quest, mi ha dato l'impressione di una parodia di quell'altra parodia (di se stessa) che era WoM. Non aggiungo altro...

                          Addirittura due episodi di DQ!  :surprised:
                          Prevedo che la lettura del n. 3351 sarà particolarmente veloce...  SmBho2

                           :)

                          « Ultima modifica: Martedì 11 Feb 2020, 22:07:43 da Dippy »
                          Sappiate che tutte le cose sono così: un miraggio, un castello di nubi... Nulla è come appare  -  Buddha

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                          https://altriproblemidellalieno.wordpress.com

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                            Re:Topolino 3350
                            Risposta #27: Martedì 11 Feb 2020, 23:05:11
                            Se nella mia vita ho sempre mangiato astice, aragosta, cannelloni, ravioli e tutto quello di buono possa esserci è naturale che io mi sia abituato bene ed abbia affinato un ottimo palato.
                            Se improvvisamente il medico mi dice che io non POSSO più mangiare quelle prelibatezze le strade diventano due : o non mangio più o mi accontento (come dici tu) di quello che passa il convento....
                            Quindi per il mio sostentamento fisico (nel caso della lettura è mentale) mi cibo di quel che posso mangiare.
                            Fatto ciò è ovvio che tirerò le somme dei miei pasti privi di prelibatezze.
                            Se mi propinano pasta scotta, priva di sale e di ogni sapore piacevole me ne lamentero'.
                            Se invece mi fanno una fettina di pollo non bruciata, con un giusto filo d'olio, una insalata fresca ed un tozzo di pane fresco dirò di aver mangiato bene.
                            Ma paragonato a quello che possa assimilare adesso e non in senso assoluto.
                              Edit: ecco, mentre scrivevo Lucio ha risposto in modo impeccabile.



                            Cari Amici miei vorrei proporre un'altra storia che prende lo spunto da quella culinaria del mio Chef preferito. :)


                            Nel paese di Chissàdove c'era un famosissimo ristorante, unico nel suo genere, dove venivano serviti molti piatti prelibati fatti con ingredienti di cui solo loro potevano usufruire. All'interno di questo ristorante c'erano innumerevoli cuochi mediamente molto bravi. Come capita sempre però, alcuni di essi erano veramente ottimi e, in cuor loro, gli innumerevoli clienti, speravano di capitare lì a mangiare, quando questi operavano. Il fatto è però che non si sapeva mai quando ci sarebbe stato un cuoco o l'altro ma, nella peggiore delle ipotesi, comunque una qualità di livello medio alto era sempre assicurata.

                            Accanto a piatti prelibati c'erano anche piatti molto più semplici e, anche in questo caso, le differenze fra i vari cuochi si notavano, senza che questo però facesse sì che le portate non fossero, quasi mai, proprio al limite dello scadente.

                            Il tempo passava e il ristorante acquisiva sempre più clienti perché, come si sa, la migliore pubblicità, sono proprio i clienti che la fanno.

                            Poi un giorno, improvvisamente, iniziò una, per altro giusta, attenzione da parte della scienza nei confronti di certi cibi molto calorici, grassi, dolci e salati che, se consumati a ripetizione, possono portare ad ammalarsi più facilmente. Il proprietario del locale, abbastanza sensibile a queste cose, cominciò a vietare l'uso di alcuni ingredienti e a raccomandare un uso più parsimonioso di altri.

                            I cuochi presero atto del cambiamento ma, essendo così bravi, riuscirono comunque a presentare dei menù ancora molto validi e la gente, nonostante tutto, continuò ad aumentare.

                            Il ristorante si trasformò poi in un Spa e, in nuovi proprietari, imposero altre restrizioni, dovute ad una scienza sempre più attenta alla salute e a cambiamenti di pensiero da parte di una fetta dell'opinione pubblica, rispetto all'uso eccessivo di carni e pesci in cucina.

                            Fu poi imposta l'eliminazione assoluta di tutti gli alcolici, nonché, un divieto assoluto di fumare anche al di fuori del locale: almeno 4 km dovevano esserci fra un fumatore e il ristorante.

                            Nel frattempo anche molti cuochi per motivi di età, o perché se n'erano andati, avevano lasciato il posto a nuove leve che, a differenza di chi le aveva precedute, si trovarono a fare i conti con due problemi molto grandi: restrizioni sempre più opprimenti per poter eseguire il loro lavoro e un bisogno sempre più incalzante di trovare nuove ricette che non facessero dire ai clienti: caspita qui è sempre la stessa minestra e per di più molto ma molto più scadente rispetto al passato.

                            Un altro problema si stava poi minacciosamente affacciando: altri tipi di cucina sconosciuti e più alla moda che portavano via tante persone da quello che era stato un luogo che, nel passato, aveva saputo coinvolgere più persone di ogni altro.

                            Il risultato fu che i clienti, seppur ancora numerosi, si ridussero sempre di più.

                            Si tentò di tamponare tutto ciò da parte della penultima proprietaria di maggioranza, cercando di riconcedere più libertà ai cuochi e offrendo così a loro la possibilità di mettere veramente in luce le loro reali qualità.

                            In un primo lungo momento, in effetti dei risultati positivi ci furono. Molti dei vecchi clienti ritornarono e anche alcuni nuovi si aggiunsero. Certo, si era molto lontani dagli anni d'oro, però l'inversione di tendenza era avvenuta.

                            Improvvisamente una grossa parte delle azioni del ristorante furono vendute e furono imposte di nuovo le vecchie restrizioni di prima a cui se ne aggiunsero delle nuove più drastiche.


                            La proprietaria, ormai di minoranza, cercò di adeguarsi ma, ben presto, dovette andarsene.

                            Noi non sappiamo come andò a finire ma sappiamo che di nuovo, molti dei vecchi clienti abbandonarono il ristorante mentre altri, per un'amore viscerale che li caratterizzava, continuarono a frequentare il locale.

                            La scommessa che la nuova proprietà fece fu quello che a fronte di tanti vecchi che se ne andavano, molti più giovani sarebbero venuti.

                            Chissà se quella scommessa fu vinta o no? SmMickey
                            « Ultima modifica: Martedì 11 Feb 2020, 23:21:39 da doppio segreto »
                            Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                            Cornelius
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                              Re:Topolino 3350
                              Risposta #28: Martedì 11 Feb 2020, 23:22:12
                              mi sembra di poter affermare con sicurezza che tutti siamo d'accordo che le più belle storie Disney siano quelle di Gottfredson, Barks, Scarpa e ... Castellan. Se veramente è così, come fate, nell'ambito naturalmente dei vostri gusti personali, a farvi piacere quello che da molto tempo il convento passa, visto che, almeno dal mio punto di vista, è come voler paragonare e mettere sullo stesso piano cose che, sono su livelli infinitamente distanti?
                              La censura, nelle sue varie forme, c'è sempre stata: anche Barks dovette aspettare quasi trent'anni prima di poter vedere alla luce alcune tavole della sua "Back to Klondike" dove la giovane Doretta utilizza un sonnifero per poter derubare Paperone e dove quest'ultimo mette a ferro e fuoco la Bolla d'Oro, costringendo la ballerina ai 'lavori forzati'. Magari se prima era più 'seria' e relativamente giustificabile, adesso la censura (soprattutto 'preventiva') ha raggiunto dei livelli ridicoli a cui gli autori dovrebbero cercare di 'svicolare' con più decisione, più intraprendenza.

                              Ricordo di aver letto che nel Cinema diversi registi italiani degli anni '50/60 (e americani dei '30/40/50 succubi del Codice Hays) ritenevano quei paletti censori uno stimolo a cercare sempre nuove soluzioni, ad inventarsi particolari alchimie, se non ad oltrepassare direttamente l'ostacolo, osando (e a volte riuscivano nell'intento). Quanti capolavori del Cinema sia americano che italiano, quanti grandi attori/attrici e registi ci sono stati in quel periodo storico? Infiniti. La stessa situazione potrebbe esserci nel Fumetto Disney, oggi apparentemente meno libero rispetto ad altre tipologie della Nona Arte e ad altri mass media.

                              Credo che la voglia di scrivere cose nuove o rivedere in altra prospettiva quelle più classiche possa essere più forte di una eventuale censura e anche negli ultimi anni abbiamo avuto diversi autori che si sono espressi in tal senso. Di base non credo che la qualità media dei soggetti attuali sia così inferiore rispetto a quella del passato: più che la censura di per se hanno contato i singoli autori: se non ci fossero stati i soli Gottfredson (con i suoi collaboratori Walsh, Osborne, DeMaris) e Barks, le storie americane di topi e paperi dei decenni '30/40/50 non sarebbero state così memorabili (con tutto il rispetto degli altri autori dell'epoca).

                              E se in Egmont non ci fosse stato Don Rosa, anche il decennio dei '90 non sarebbe stato un vero 'rinascimento disneyano'. Rinascimento che è avvenuto anche in Italia con una serie di nuovi autori e disegnatori usciti dall'Accademia Disney e che ancor oggi dominano il fumetto Disney Made in Italy, nel pieno della loro maturità artistica. Proprio per questo potrebbero permettersi di osare ancor di più (e con loro la Panini, ovviamente) oltre a quello che hanno già fatto: ogni epoca ha le sue caratteristiche e serie come quelle di Pikappa, DoubleDuck, PP8, Pippo Reporter, Fantomius (se non quelle fantasy e futuriste) non sarebbero state concepibili a metà del secolo scorso.

                              « Ultima modifica: Giovedì 13 Feb 2020, 11:20:05 da Cornelius Coot »

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                              Andy392
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                                Re:Topolino 3350
                                Risposta #29: Mercoledì 12 Feb 2020, 07:33:35
                                C'è censura e censura. Bandire le armi dai poliziotti e criminali non esiste! Entrambi i ruoli richiedono tale strumento per raggiungere i loro scopi, specialmente le forze dell'ordine.
                                Bertani afferma che vogliono far riavvicinare la gente a leggere il settimanale e poi presentano una storia con numerose armi magicamente cancellate lasciando i pugni serrati. Un lettore occasionale ignaro di questa censura si chiederebbe se in redazione sono diventati deficienti.

                                 

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