Io penso che dipenda molto dalle storie... dopotutto più o meno tutti i personaggi sono stati creati nel fumetto o cortometraggio d'esordio con un look che rispondesse a determinati requisiti e "fittasse" con il ruolo che avevano... Topolino era tenero ma monello al tempo stesso, ma per come è diventato e per la serietà di certe vicende in cui si è ritrovato impelagato da detective anni dopo, a volte mi fermavo nella lettura e riflettevo sul fatto che era un forte contrasto vedere un topo così tenero minacciare i gangster e avere toni e pensieri da adulto borghese americano medio... a volte vorrei vederlo anche più muscoloso per giustificare l'età e la forza che dimostra nel corpo a corpo senza che debba sembrare un cartone animato che sfida le leggi della fisica. Ma del resto Nonna Papera ha l'aspetto e il vestiario di un secolo fa, Brigitta andava bene come biondona anni '60, i fiocchi in testa di Minni e Paperina sono quantomeno puerili per i ruoli che hanno... eppure nessuno ci fa più caso (però ricordo un periodo in cui a Paperina toglievano il fiocco in certe storie in cui era protagonista come giornalista, gradirei che lo facessero anche ora solo che non mi risulta).
Se devo confrontare i personaggi per il grado di credibilità conferito dal look che avevano riferito al ruolo per cui erano stati pensati, sicuramente do la menzione d'onore a Topolino che nei primi cortometraggi ha proprio lasciato il segno, e d'altronde il successo che ne è derivato lo dimostra, mentre metto al primo posto Eta Beta: un plauso al maestro che nel 1947 ha immaginato l'uomo del futuro esattamente come lo vedo io, rachitico, mani e piedi grandi, testa ovoidale, non per forza grazioso, niente peli o capelli, capacità intellettive e fisiche inusitate, gusti alimentari improbabili, allergia al denaro, perdita della necessità di un vestiario intero.