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Perché tutti in villette monofamiliari?

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Aoimoku
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    Perché tutti in villette monofamiliari?
    Martedì 31 Mar 2020, 19:01:31
    Secondo voi perché tutti i personaggi vivono almeno in villette monofamiliari con giardino? Voglio dire, è una scelta curiosa, per quanto comune non corrisponde all'esperienza di TUTTI gli autori e i lettori. Eppure nessuno vive in condominio o simili. Come mai vale questa "legge"? Abitudine derivante dai primi corti e fumetti americani? Maggiore facilità nella sceneggiatura o nel disegno, anche se non riesco a immaginarne il motivo? Maggiore bellezza nel rappresentarla o opportunità di avere il giardino come spunto di storie?
    « Ultima modifica: Martedì 31 Mar 2020, 19:09:35 da Aoimoku »

      Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
      Risposta #1: Martedì 31 Mar 2020, 19:13:10
      Non ho una risposta ma devo dire che la tua è una eccellente domanda che mi sono posta spesso anch'io.

      Almeno Gastone dovrebbe vivere una villa come quella mostrata nella guida di Paperopoli. O la sua fortuna ha gà dato una volta con Villa Rosa e ha esaurito la sua influenza in campo immobiliare? Per quanto pigro non voglio credre che Gastone non sia disposto a investire le sue vincite in un bel villone di cui vantarsi (tanto più che una superditta di traslochi gli eviterebbe i fastidi di noi comuni mortali).

      Mi sa che l'unico motivo è puramente grafico.

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        Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
        Risposta #2: Martedì 31 Mar 2020, 19:15:43
        Forse perche si rifanno alle classiche periferie delle cittadine americane, io ho sempre pensato cosi



          Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
          Risposta #3: Martedì 31 Mar 2020, 19:42:04
          Non ho una risposta ma devo dire che la tua è una eccellente domanda che mi sono posta spesso anch'io.

          Almeno Gastone dovrebbe vivere una villa come quella mostrata nella guida di Paperopoli. O la sua fortuna ha gà dato una volta con Villa Rosa e ha esaurito la sua influenza in campo immobiliare? Per quanto pigro non voglio credre che Gastone non sia disposto a investire le sue vincite in un bel villone di cui vantarsi (tanto più che una superditta di traslochi gli eviterebbe i fastidi di noi comuni mortali).

          Mi sa che l'unico motivo è puramente grafico.
          Secondo una grafica "di comodo" o per senso estetico?

            Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
            Risposta #4: Martedì 31 Mar 2020, 20:16:16
            Secondo una grafica "di comodo" o per senso estetico?

            50 e 50

            Villette tutte più o meno uguali sono meno complicate da disegnare rispetto a ville o edifici anche più belli dal punto di vista architettonico (vedi la deliziosa villetta di Brigitta nella Guida di Paperopoli) e al tempo stesso sono più gradevoli a vedersi di un condominio.

            E poi rispetto a un appartamento offrono più campo d'azione e flessibilità con giardino, soffitte, garage eccetera.

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            Cornelius
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              Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
              Risposta #5: Mercoledì 1 Apr 2020, 00:45:50
              Forse perche si rifanno alle classiche periferie delle cittadine americane, io ho sempre pensato cosi
              Sicuramente è così e queste villette a schiera rappresentano le dimore di una classe non necessariamente ricca (altrimenti avrebbe ville con piscina e campi da tennis) ma media (o medio-alta) che non può permettersi i costi di appartamenti o attici in downtown ma che riesce comunque a non andare in altre periferie più popolari o degradate, quelle poste classicamente 'oltre la ferrovia' spesso caratterizzate, almeno in passato ma credo in parte anche oggi, da delimitazioni etniche ben precise, almeno nelle grandi città.

              Questa ambientazione, in fondo piuttosto realistica, è anche esteticamente gradevole e sicuramente funzionale alle storie. A volte queste case sembrano essere tutte uguali ma in realtà notiamo alcune differenze riguardo quelle di Pico (più signorile e grande), Brigitta (una casa-confetto), Pippo (molto 'sgarrupata'), Archimede (praticamente uno studio-laboratorio), Minni e Paperina (più curate della norma) mentre Gastone alterna case modernissime ad altre normali.

              Pisapia ha fatto scuola riguardo i diversi design e spero che altri disegnatori seguano le sue orme. Vorrei rivedere la villa di Zio Paperone che un tempo alternava al Deposito e che anche oggi potrebbe essere utilizzata in occasioni speciali, di affari o di famiglia. Un fantastiliardario come lui non può accontentarsi del solo Deposito, per quanto amato.

              Di chi sarà questa villetta?  Notare le chiome degli alberi  ;D
              « Ultima modifica: Mercoledì 1 Apr 2020, 00:57:40 da Cornelius Coot »

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                Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                Risposta #6: Mercoledì 1 Apr 2020, 16:55:05
                Le strisce Disney sono nate come uno specchio degli Stati Uniti (pensiamo al contesto di povertà rurale in cui si muove il primo Topolino) ma anche come riflesso di quello che gli Stati Uniti pensavano di sé stessi (ancora Topolino, avventuriero e poi borghese con il secondo periodo di Gottfredson).
                Compreso questo, si intuisce meglio il perchè delle villette a schiera: rappresentano il progresso, l'avvento di una classe media agiata e della possibilità per tutti di avere due camere da letto, il bagno e il giardino. Questo, oltre alla resa grafica semplificata: con un villino hai uno o due vicini, non un condominio, e hai meno problemi a strutturare il tutto. (in alcuni corti si vedono comunque gli appartamenti) - Sono peraltro perfettamente d'accordo con Cornelius riguardo a Pisapia. OFF TOPIC: Le ambientazioni in molte storie sono secondarie rispetto allo sviluppo della trama, cosa che porta a un generale appiattimento.

                Consideriamo anche che il nostro immaginario, quello su cui lavora la Disney attuale, è radicato in quello che è stato impostato da disegnatori di ormai 60/70 anni fa, quando l'immagine degli Stati Uniti era sicuramente più sfumata, mitizzata e ideologica. Facile che per loro l'idea del villino sembrasse anche la più realistica.
                Ahimè! Così finisce una grande missione di cultura e di civiltà!

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                  Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                  Risposta #7: Sabato 11 Apr 2020, 14:23:47


                  Consideriamo anche che il nostro immaginario, quello su cui lavora la Disney attuale, è radicato in quello che è stato impostato da disegnatori di ormai 60/70 anni fa, quando l'immagine degli Stati Uniti era sicuramente più sfumata, mitizzata e ideologica. Facile che per loro l'idea del villino sembrasse anche la più realistica.

                  Concordo, immagino che comunque semplicemente ci sia ormai la consuetudine di rappresentare come villetta l'abitazione di Paperino e Topolino, per cui tutte le altre sono a immagine e somiglianza, anche per comodità nel disegno e nei rapporti tra vicini, come detto prima. Del resto la casa di Donald è diventata iconica, sappiamo persino dove sta l'amaca o l'ingresso per il rifugio di Paperinik. Devo dire però che ho sempre mal sopportato di vedere le villette dei personaggi secondari, perché mi sembrano molto irrealistiche e mi danno la sensazione di appiattire il personaggio.
                  Voglio dire, andando a parlare di realismo, da una parte ci sono Paperino e QQQ che occupano direi abbastanza opportunamente una villetta, del resto con tutti i problemi economici dovuti al tirchio proprietario (almeno per gli autori secondo cui lo zione riveste questo ruolo) e alla saltuarietà dei lavori di Donald; Topolino invece vive da solo, certamente guadagna ogni tanto e fino a qualche decennio fa Basettoni ancora gli dava i compensi per la cattura dei criminali, ma nel suo caso già sopporto poco di vederlo imborghesito rispetto alle origini eppure senza un logico matrimonio alle spalle; del resto Paperina e Minni si mantengono da sole in villette altrettanto grandi pur non svolgendo alcun mestiere tranne che in rarissime occasioni...
                  facile tollerare invece Brigitta che si barcamena nel mondo degli affari, Archimede che si fa un sedere così per tirare avanti, Pippo che ha ereditato la casa di famiglia con tutti i cimeli e non avendo un impiego la tiene in condizioni pessime, Gastone neanche a parlarne... mi piace pensare poi che Orazio e Clarabella vivano assieme, mentre apprezzo che la casa di Paperoga non venga quasi mai mostrata, perché immaginare anche lui in una graziosa villetta mi è proprio difficile... preferirei quasi supporre che stia in qualche squallido monolocale con Umperio Bogarto.
                  « Ultima modifica: Sabato 11 Apr 2020, 17:47:29 da Paperinik il templare »
                  ex Paperinik il Templare e Volkabug, inventore dell'Immergrün; prima niubbo, poi lurkatore, adesso utente affezionato; secondo la monetazione antica TEMPLI*PAPERINICUS*E*PAPERIBUS*MIRUM

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                    Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                    Risposta #8: Giovedì 4 Giu 2020, 00:34:42
                    Secondo voi perché tutti i personaggi vivono almeno in villette monofamiliari con giardino? Voglio dire, è una scelta curiosa, per quanto comune non corrisponde all'esperienza di TUTTI gli autori e i lettori. Eppure nessuno vive in condominio o simili. Come mai vale questa "legge"? Abitudine derivante dai primi corti e fumetti americani? Maggiore facilità nella sceneggiatura o nel disegno, anche se non riesco a immaginarne il motivo? Maggiore bellezza nel rappresentarla o opportunità di avere il giardino come spunto di storie?
                    Un po di tutto quello che hai detto. Abitudine pregressa certo ma pensa a quante volte il giardino ha aiutato lo sceneggiatore facendo da spunto per la storia o da sfondo integratore o da luogo d'incontro. Si pensi a belle storie come "Topolino e il mistero del solfeggio" per dire la prima che mi viene in mente ma se ne possono citare di innumerevoli altre. Oppure si faccia mente locale alla meravigliosa, incomparabile immagine della finestra di Paperino affacciantesi sul giardino e prospiciente il deposito dello Zione, immagine diventata per tutti noi consueta e familiare, insieme alla riposante staccionata in memorabili incipit o intermezzi  a cavallo fra i 60/70 grazie agli splendidi disegni di Cavazzano soprattutto, ma anche di Scarpa, Capitanio, Gatto o altri. E che dire della sterminata produzione Disney Studio dove le immagini di villette monofamiliari con giardino sono... di casa. E non ultima, ma sempre simpaticamente familiare, anche la collocazione del mitico rifugio dei nipotini risulterebbe complicata per non dire fuori luogo in altri contesti diversi da quello abitualmente usato.
                    « Ultima modifica: Giovedì 4 Giu 2020, 00:36:30 da Gilberto 66 »
                    Finalmente due concorrenti degni di rispetto!  Avete notato i due Cucurbitoni di Casimiro?
                    Sì...ma questa coppia di Catafurgi di Tamerlano li sovrasta!
                    Ah! C'è anche un Decumbalione di Carlotta la Racchia!

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                      Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                      Risposta #9: Giovedì 4 Giu 2020, 18:13:00
                      meravigliosa, incomparabile immagine della finestra di Paperino affacciantesi sul giardino e prospiciente il deposito dello Zione, immagine diventata per tutti noi consueta e familiare, insieme alla riposante staccionata in memorabili incipit o intermezzi  a cavallo fra i 60/7
                      Sembra proprio posta al limitare della città ai piedi della collina col deposito per sentire i vari pianti, strepiti, urla ...o i rumori assordanti delle grandi manovre paperonesche. E un pensiero ai grattecieli o villoni modernissimi di Rockerduck, per contrasto col più tradizionalista Paperone. Che meraviglia! !!
                      'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
                      'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

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                        Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                        Risposta #10: Mercoledì 10 Giu 2020, 11:59:38


                        Consideriamo anche che il nostro immaginario, quello su cui lavora la Disney attuale, è radicato in quello che è stato impostato da disegnatori di ormai 60/70 anni fa, quando l'immagine degli Stati Uniti era sicuramente più sfumata, mitizzata e ideologica. Facile che per loro l'idea del villino sembrasse anche la più realistica.

                        Concordo, immagino che comunque semplicemente ci sia ormai la consuetudine di rappresentare come villetta l'abitazione di Paperino e Topolino, per cui tutte le altre sono a immagine e somiglianza, anche per comodità nel disegno e nei rapporti tra vicini, come detto prima. Del resto la casa di Donald è diventata iconica, sappiamo persino dove sta l'amaca o l'ingresso per il rifugio di Paperinik. Devo dire però che ho sempre mal sopportato di vedere le villette dei personaggi secondari, perché mi sembrano molto irrealistiche e mi danno la sensazione di appiattire il personaggio.
                        Voglio dire, andando a parlare di realismo, da una parte ci sono Paperino e QQQ che occupano direi abbastanza opportunamente una villetta, del resto con tutti i problemi economici dovuti al tirchio proprietario (almeno per gli autori secondo cui lo zione riveste questo ruolo) e alla saltuarietà dei lavori di Donald; Topolino invece vive da solo, certamente guadagna ogni tanto e fino a qualche decennio fa Basettoni ancora gli dava i compensi per la cattura dei criminali, ma nel suo caso già sopporto poco di vederlo imborghesito rispetto alle origini eppure senza un logico matrimonio alle spalle; del resto Paperina e Minni si mantengono da sole in villette altrettanto grandi pur non svolgendo alcun mestiere tranne che in rarissime occasioni...
                        facile tollerare invece Brigitta che si barcamena nel mondo degli affari, Archimede che si fa un sedere così per tirare avanti, Pippo che ha ereditato la casa di famiglia con tutti i cimeli e non avendo un impiego la tiene in condizioni pessime, Gastone neanche a parlarne... mi piace pensare poi che Orazio e Clarabella vivano assieme, mentre apprezzo che la casa di Paperoga non venga quasi mai mostrata, perché immaginare anche lui in una graziosa villetta mi è proprio difficile... preferirei quasi supporre che stia in qualche squallido monolocale con Umperio Bogarto.
                        La versatilità narrativa delle villette con giardino è evidente, e riflette il periodo del '900 in cui negli Usa andò diffondendosi questa tipologia abitativa suburbana che probabilmente ha influenzato molto anche il nostro immaginario: basti pensare che prima era ben rara in Italia, mentre adesso è quasi un ideale per molti di noi.
                        Però non bisogna ragionare, approcciandosi ai personaggi di Topolinia e Paperopoli, in modo eccessivamente realistico, come nel caso del "vivere senza lavorare". È evidente che alcuni personaggi vivono di rendita e altri no, come pure qualcuno potrebbe benissimo lavorare al di fuori di quanto mostrato nelle storie. L'eccezione di Bogarto è dettata da ragioni prettamente narrative, dato che sarebbe ben poco iconico un investigatore che riceve il pubblico in una villetta con giardino. Riguardo Pippo, poi, le sue capacità economiche non c'entrano nulla col modo in cui tiene la casa, né abbiamo evidenze che queste siano particolarmente limitate. La sua è una filosofia di vita, più volte manifestata.

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                          Risposta #11: Mercoledì 10 Giu 2020, 13:18:16
                          Però non bisogna ragionare, approcciandosi ai personaggi di Topolinia e Paperopoli, in modo eccessivamente realistico, come nel caso del "vivere senza lavorare". È evidente che alcuni personaggi vivono di rendita e altri no, come pure qualcuno potrebbe benissimo lavorare al di fuori di quanto mostrato nelle storie. L'eccezione di Bogarto è dettata da ragioni prettamente narrative, dato che sarebbe ben poco iconico un investigatore che riceve il pubblico in una villetta con giardino. Riguardo Pippo, poi, le sue capacità economiche non c'entrano nulla col modo in cui tiene la casa, né abbiamo evidenze che queste siano particolarmente limitate. La sua è una filosofia di vita, più volte manifestata.

                          Certamente si deduce che vivano di rendita, ma leggere una storia su Minni o Paperina pensando che vivano di rendita mi fa persino scadere l'interesse per i personaggi... meglio la Ziche allora, che ha cercato di rendere Paperina meno casalinga. Quanto a Pippo, non è certo per filosofia di vita che possiede la catapecchia. E sì, abbiamo evidenza che le sue finanze siano limitate fin dagli esordi del personaggio: quando riceve la sua parte di ricompensa (1666 dollari) per aver catturato i criminali di Topolino nella casa dei fantasmi è tutto gongolante, e Topolino commenta "E' più denaro di quanto ne abbia mai avuto in tutta la sua vita". Poi, che si sia affezionato alla sua casa così com'è, perché probabilmente ha paura dei cambiamenti un po' come Sheldon Cooper, lo si vede in Topolino sosia di Re Sorcio... ma questo non significa che si sia scelto la casa peggiore di proposito.
                          ex Paperinik il Templare e Volkabug, inventore dell'Immergrün; prima niubbo, poi lurkatore, adesso utente affezionato; secondo la monetazione antica TEMPLI*PAPERINICUS*E*PAPERIBUS*MIRUM

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                            Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                            Risposta #12: Mercoledì 10 Giu 2020, 22:18:41
                            Però non bisogna ragionare, approcciandosi ai personaggi di Topolinia e Paperopoli, in modo eccessivamente realistico, come nel caso del "vivere senza lavorare". È evidente che alcuni personaggi vivono di rendita e altri no, come pure qualcuno potrebbe benissimo lavorare al di fuori di quanto mostrato nelle storie. L'eccezione di Bogarto è dettata da ragioni prettamente narrative, dato che sarebbe ben poco iconico un investigatore che riceve il pubblico in una villetta con giardino. Riguardo Pippo, poi, le sue capacità economiche non c'entrano nulla col modo in cui tiene la casa, né abbiamo evidenze che queste siano particolarmente limitate. La sua è una filosofia di vita, più volte manifestata.

                            Certamente si deduce che vivano di rendita, ma leggere una storia su Minni o Paperina pensando che vivano di rendita mi fa persino scadere l'interesse per i personaggi... meglio la Ziche allora, che ha cercato di rendere Paperina meno casalinga. Quanto a Pippo, non è certo per filosofia di vita che possiede la catapecchia. E sì, abbiamo evidenza che le sue finanze siano limitate fin dagli esordi del personaggio: quando riceve la sua parte di ricompensa (1666 dollari) per aver catturato i criminali di Topolino nella casa dei fantasmi è tutto gongolante, e Topolino commenta "E' più denaro di quanto ne abbia mai avuto in tutta la sua vita". Poi, che si sia affezionato alla sua casa così com'è, perché probabilmente ha paura dei cambiamenti un po' come Sheldon Cooper, lo si vede in Topolino sosia di Re Sorcio... ma questo non significa che si sia scelto la casa peggiore di proposito.
                            Io la vedo diversamente, cioè se possono vivere di rendita, tanto meglio per loro: a me come lettore non cambia nulla. È da notare, peraltro, che Paperina (e probabilmente anche Minni) sostiene un'associazione di beneficenza, ed entrambe hanno fatto diversi lavori seppure non in modo duraturo. 
                            Per quanto riguarda Pippo, 1666 dollari nel 1936 valevano più di 30000 di oggi, perciò è perfettamente normale che l'allora giovane Pippo non li avesse mai avuti tutti insieme. Non sarà ricco, ma non mi sembra che nelle storie venga evidenziato come un indigente. Come puoi ben notare, lo stesso Paperino, con tre nipotini a carico, viene mostrato continuamente squattrinato ma, nonostante ciò, mantiene la casa in condizioni dignitose.
                            « Ultima modifica: Mercoledì 10 Giu 2020, 23:46:45 da Max »

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                              Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                              Risposta #13: Giovedì 11 Giu 2020, 00:31:08
                              Io la vedo diversamente, cioè se possono vivere di rendita, tanto meglio per loro: a me come lettore non cambia nulla. È da notare, peraltro, che Paperina (e probabilmente anche Minni) sostiene un'associazione di beneficenza, ed entrambe hanno fatto diversi lavori seppure non in modo duraturo. 
                              Per quanto riguarda Pippo, 1666 dollari nel 1936 valevano più di 30000 di oggi, perciò è perfettamente normale che l'allora giovane Pippo non li avesse mai avuti tutti insieme. Non sarà ricco, ma non mi sembra che nelle storie venga evidenziato come un indigente. Come puoi ben notare, lo stesso Paperino, con tre nipotini a carico, viene mostrato continuamente squattrinato ma, nonostante ciò, mantiene la casa in condizioni dignitose.

                              Hai ragione riguardo al cambio, ma non è che Pippo debba essere necessariamente indigente: non va certo a chiedere l’elemosina per strada, e tuttavia indossa sempre gli stessi vestiti perché ne ha pochi, e ci sta che se non stai bene economicamente tagli le spese di ristrutturazione, per cui la casa va in rovina (a questo va aggiunto che è un tipo disordinato di suo e che si è affezionato al suo modo di vivere). Paperino dopo tutto di lavori ne ha fatti e ne continua a fare più di chiunque altro, e aggiungiamoci che se anche abita in una bella casa tuttavia è presumibilmente in grande arretrato con l’affitto. Riguardo a Paperina e Minni, hai ragione, sono gusti; e d’altronde Paperina potrebbe benissimo vivere di rendita visto che non ha mai avuto problemi economici e ha sempre vestito bene, oltre a partecipare alle iniziative di beneficenza; Minni però ha un passato gottfredsoniano in una famiglia di poveri contadini, per cui mi riesce davvero difficile immaginarla di altra estrazione sociale.
                              ex Paperinik il Templare e Volkabug, inventore dell'Immergrün; prima niubbo, poi lurkatore, adesso utente affezionato; secondo la monetazione antica TEMPLI*PAPERINICUS*E*PAPERIBUS*MIRUM

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                                Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                                Risposta #14: Giovedì 11 Giu 2020, 00:33:26
                                Concordo sulla versatilità delle "villette" e sul fatto che ormai siano radicate, almeno per quanto riguarda i personaggi ricorrenti.
                                C'è però anche il rovescio della medaglia: ovvero, anche il condominio e l'appartamento può fornire parecchi spunti (basti vedere le beghe che nascono anche nella realtà in ogni palazzo...) e quindi almeno qualcuno tra i nuovi personaggi (non necessariamente ricorrenti) potrebbe essere collocato in qualche trilocale al posto dell'ennesima villetta identica a quelle di ogni altro papero o topo...

                                In generale poi noto una certa "pigrizia" da parte dei disegnatori che tratteggiano in identico modo le case di tutti i personaggi, spesso senza nemmeno prendersi la briga di disegnare un po' di caos nel giardino di Paperoga e qualche fiore in più in quello di Minni. Senza scordare ovviamente le eccezioni (Pisapia in primis, ma anche Guerrini e via così) che invece cercano quantomeno di creare distinzioni, dando una villa lussuosa a Gastone (inverosimile che abbia una casa identica a quella dei cugini spiantati) e un laboratorio disordinato ad Archimede.

                                  Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                                  Risposta #15: Giovedì 11 Giu 2020, 14:07:57
                                  i, dando una villa lussuosa a Gastone (inverosimile che abbia una casa identica a quella dei cugini spiantati)

                                  Perché lui non sa essere né parsimonioso né previdente e spende per il benessere immediato tutto quanto gli dà la fortuna. Così in rari momenti di sfortuna si è  trovato in difficoltà a pagare l'affitto.
                                  'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
                                  'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

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                                    Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                                    Risposta #16: Giovedì 11 Giu 2020, 17:24:31
                                    Quanto a Pippo, non è certo per filosofia di vita che possiede la catapecchia.
                                    Le due cose non si escludono. E' vero che è abbastanza povero, ma è anche il tipo di persona che se avesse i soldi non userebbe per cambiare stile di vita dato che a lui piace così.

                                    Minni però ha un passato gottfredsoniano in una famiglia di poveri contadini, per cui mi riesce davvero difficile immaginarla di altra estrazione sociale.
                                    Accanto ai genitori di umili condizioni, ha anche uno zio ricco. Fra l'altro proprio in una storia di Gotffredson Topolino le dice esplicitamente: "Tu non hai mai avuto bisogno di lavorare."

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                                      Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                                      Risposta #17: Giovedì 11 Giu 2020, 18:04:19
                                      Quanto a Pippo, non è certo per filosofia di vita che possiede la catapecchia.
                                      Le due cose non si escludono. E' vero che è abbastanza povero, ma è anche il tipo di persona che se avesse i soldi non userebbe per cambiare stile di vita dato che a lui piace così.

                                      Sì questo l'avevo scritto, è proprio quello che succede nelle prime strisce di Topolino sosia di Re Sorcio.

                                      Accanto ai genitori di umili condizioni, ha anche uno zio ricco. Fra l'altro proprio in una storia di Gotffredson Topolino le dice esplicitamente: "Tu non hai mai avuto bisogno di lavorare."

                                      Questa non la ricordavo :30 Total shock: in che storia? Beh comunque nel caso di Minni, se dovessero mai recuperarla come protagonista, personalmente spero che le darebbero anche un lavoro; se non sbaglio qualcuno lo aveva svolto, in storie sul mensile Minni & Company.
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                                        Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                                        Risposta #18: Giovedì 11 Giu 2020, 19:11:42
                                        Citazione da: Maximilian - Oggi alle 17:24:31
                                        Accanto ai genitori di umili condizioni, ha anche uno zio ricco. Fra l'altro proprio in una storia di Gotffredson Topolino le dice esplicitamente: "Tu non hai mai avuto bisogno di lavorare."

                                        Questa non la ricordavo  in che storia?
                                        Topolino agente della pubblicità

                                        Citazione
                                        Beh comunque nel caso di Minni, se dovessero mai recuperarla come protagonista, personalmente spero che le darebbero anche un lavoro
                                        Oppure potrebbe svolgere del volontariato; ha fatto anche questo, durante la guerra

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                                          Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                                          Risposta #19: Giovedì 11 Giu 2020, 20:21:13
                                          Topolino agente della pubblicità

                                          Oppure potrebbe svolgere del volontariato; ha fatto anche questo, durante la guerra

                                          Hai ragione. Comunque ai tempi di Gottfredson molto semplicemente era assolutamente naturale che le donne restassero a casa, mantenute dai genitori o, chissà, anche dallo zio come in questo caso, mentre Topolino tirava avanti facilmente (tranne occasionali ristrettezze) grazie ai lavori che faceva tra un'avventura e l'altra, o alle ricompense che racimolava. Peccato che, dopo Gottfredson, venendo anche meno la continuità delle storie a strisce, un elemento che si è sacrificato è stato proprio l'approfondimento sulla quotidianità di Topolino e Minni (e le loro finanze).
                                          ex Paperinik il Templare e Volkabug, inventore dell'Immergrün; prima niubbo, poi lurkatore, adesso utente affezionato; secondo la monetazione antica TEMPLI*PAPERINICUS*E*PAPERIBUS*MIRUM

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                                            Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                                            Risposta #20: Sabato 13 Giu 2020, 12:20:13
                                            Io la vedo diversamente, cioè se possono vivere di rendita, tanto meglio per loro: a me come lettore non cambia nulla. È da notare, peraltro, che Paperina (e probabilmente anche Minni) sostiene un'associazione di beneficenza, ed entrambe hanno fatto diversi lavori seppure non in modo duraturo. 
                                            Per quanto riguarda Pippo, 1666 dollari nel 1936 valevano più di 30000 di oggi, perciò è perfettamente normale che l'allora giovane Pippo non li avesse mai avuti tutti insieme. Non sarà ricco, ma non mi sembra che nelle storie venga evidenziato come un indigente. Come puoi ben notare, lo stesso Paperino, con tre nipotini a carico, viene mostrato continuamente squattrinato ma, nonostante ciò, mantiene la casa in condizioni dignitose.

                                            [...] non è che Pippo debba essere necessariamente indigente: non va certo a chiedere l’elemosina per strada, e tuttavia indossa sempre gli stessi vestiti perché ne ha pochi, e ci sta che se non stai bene economicamente tagli le spese di ristrutturazione, per cui la casa va in rovina (a questo va aggiunto che è un tipo disordinato di suo e che si è affezionato al suo modo di vivere).
                                            Il fatto che una persona svolga una vita misera non dimostra che abbia scarse possibilità economiche: io personalmente conosco diverse persone che si potrebbero definire benestanti ma che di fatto potrebbero mantenere le loro abitudini anche con una pensione di 400 euro. Pippo potrebbe benissimo avere un armadio pieno di ottimi abiti ma nonostante questo preferire il suo golfino rattoppato, così come potrebbe avere in banca un discreto capitale senza per questo sentire l'esigenza di ristrutturare la sua casa o di acquistare un'auto nuova. La gran parte degli indizi diffusi nelle storie vanno più in questa direzione che in quella della povertà ed impossibilità di alternative.

                                            Riguardo poi chi di voi parla del sostentamento economico dei vari personaggi che andrebbe reso noto, personalmente non lo considero un fatto importante. Addirittura, sarebbe anche di ostacolo per alcuni avere un lavoro fisso: ad esempio Paperino, se lo avesse, non potrebbe partire con lo zio per il mondo se non durante le sue ferie annuali. Analogamente, se Topolino ne avesse uno non potrebbe vivere molte delle sue avventure, e così Minni e Paperina non potrebbero essere sempre disponibili come sono effettivamente. Ecco perché il lavoro viene mostrato solo se funzionale alla singola storia.
                                            Vale, comunque, sempre il principio generale di non guardare i fumetti in modo troppo realistico. Sono fumetti, ma se fossero davvero realistici sarebbero altro. Vi sembra verosimile che Tex in oltre 700 numeri di avventure sia sempre sopravvissuto? È ben poco realistico che si salvi sempre, ma se morisse le sue avventure dovrebbero finire. Anche questa è un'esigenza narrativa.
                                            « Ultima modifica: Sabato 13 Giu 2020, 12:27:08 da Max »

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                                              Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                                              Risposta #21: Sabato 13 Giu 2020, 12:54:38
                                              [...] non è che Pippo debba essere necessariamente indigente: non va certo a chiedere l’elemosina per strada, e tuttavia indossa sempre gli stessi vestiti perché ne ha pochi, e ci sta che se non stai bene economicamente tagli le spese di ristrutturazione, per cui la casa va in rovina (a questo va aggiunto che è un tipo disordinato di suo e che si è affezionato al suo modo di vivere).

                                              Il fatto che una persona svolga una vita misera non dimostra che abbia scarse possibilità economiche: io personalmente conosco diverse persone che si potrebbero definire benestanti ma che di fatto potrebbero mantenere le loro abitudini anche con una pensione di 400 euro. Pippo potrebbe benissimo avere un armadio pieno di ottimi abiti ma nonostante questo preferire il suo golfino rattoppato, così come potrebbe avere in banca un discreto capitale senza per questo sentire l'esigenza di ristrutturare la sua casa o di acquistare un'auto nuova. La gran parte degli indizi diffusi nelle storie vanno più in questa direzione che in quella della povertà ed impossibilità di alternative.

                                              Riguardo poi chi di voi parla del sostentamento economico dei vari personaggi che andrebbe reso noto, personalmente non lo considero un fatto importante. Addirittura, sarebbe anche di ostacolo per alcuni avere un lavoro fisso: ad esempio Paperino, se lo avesse, non potrebbe partire con lo zio per il mondo se non durante le sue ferie annuali. Analogamente, se Topolino ne avesse uno non potrebbe vivere molte delle sue avventure, e così Minni e Paperina non potrebbero essere sempre disponibili come sono effettivamente. Ecco perché il lavoro viene mostrato solo se funzionale alla singola storia.
                                              Vale, comunque, sempre il principio generale di non guardare i fumetti in modo troppo realistico. Sono fumetti, ma se fossero davvero realistici sarebbero altro. Vi sembra verosimile che Tex in oltre 700 numeri di avventure sia sempre sopravvissuto? È ben poco realistico che si salvi sempre, ma se morisse le sue avventure dovrebbero finire. Anche questa è un'esigenza narrativa.

                                              Riguardo a Pippo è inutile discuterne oltre: Gottfredson ha mostrato che egli aveva difficoltà economiche, non con indizi ma con frasi esplicite; che poi si sia un attimo risollevato, lo si può dedurre dal fatto che non si fa più riferimento a difficoltà economiche di sorta, ma visto che in generale (a parte per Paperino, Paperone e Gastone) nei fumetti è scomparsa qualsiasi indicazione alle finanze dei personaggi, non credo ci siano basi per dire che Pippo sia "benestante" o "in difficoltà"; ognuno la pensa come vuole, io sono affezionato all'originale versione di Gottfredson che è stato l'unico a chiarire davvero la questione.

                                              Per quanto riguarda gli altri, non ho mai pensato a un mestiere fisso per i personaggi; ma qualcosa di saltuario ci starebbe, anche perché vedere Topolino e Minni che vanno in vacanza... da cosa? è un po' forzato. Ma sono sottigliezze, dopotutto i personaggi femminili non hanno mai molto spazio nelle storie per cui si possa approfondire la loro quotidianità, mentre Topolino passa più tempo in imprese in giro per il mondo che a Topolinia.
                                              ex Paperinik il Templare e Volkabug, inventore dell'Immergrün; prima niubbo, poi lurkatore, adesso utente affezionato; secondo la monetazione antica TEMPLI*PAPERINICUS*E*PAPERIBUS*MIRUM

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                                                Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                                                Risposta #22: Lunedì 15 Giu 2020, 23:23:04


                                                Riguardo a Pippo è inutile discuterne oltre: Gottfredson ha mostrato che egli aveva difficoltà economiche, non con indizi ma con frasi esplicite; che poi si sia un attimo risollevato, lo si può dedurre dal fatto che non si fa più riferimento a difficoltà economiche di sorta, ma visto che in generale (a parte per Paperino, Paperone e Gastone) nei fumetti è scomparsa qualsiasi indicazione alle finanze dei personaggi, non credo ci siano basi per dire che Pippo sia "benestante" o "in difficoltà"; ognuno la pensa come vuole, io sono affezionato all'originale versione di Gottfredson che è stato l'unico a chiarire davvero la questione. […[


                                                Ma infatti è proprio quello che sostenevo anch'io, cioè l'impossibilità di stabilire con certezza la situazione economica di Pippo. Se ti va (eventualmente anche in un'altra discussione) potrebbe essere interessante citare queste fonti di Gottfredson in cui si fa riferimento a questo chiarimento che dici, ma che mi sfugge.

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                                                  Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                                                  Risposta #23: Martedì 16 Giu 2020, 10:37:23
                                                  Beh, riguardo sempre Topolino nella casa dei fantasmi, a me sembrano eloquenti alcune frasi:

                                                  1) Pippo dice che tutto ciò che supera un dollaro e mezzo gli è di ingombro; ok, forse è semplicemente abituato a uno stile di vita alquanto singolare, e mette da parte i soldi per il futuro pur avendoli a disposizione; questo spiegherebbe anche perché vive in una casa così malmessa come si vede in altre vignette della stessa storia, o perché abbia tasche e calzini bucati.

                                                  2) Però quando Topolino gli dà una parte dei soldi perché si compri ciò che vuole, non è che non sappia cosa farsene di quei soldi, anzi, è tutto elettrizzato come una persona che è abituata a non averli (e parliamo di 50 dollari); corre a comprarsi un vestito per le grandi occasioni (se era il suo più grande desiderio, l'avrebbe già realizzato se avesse avuto quei soldi).

                                                  E poi, nell'incipit di Topolino sosia di Re Sorcio, avendo a disposizione stavolta una quantità di denaro ben più consistente, Pippo spende e spande -anche se questo va contro il suo stile di vita "parco".
                                                  « Ultima modifica: Martedì 16 Giu 2020, 10:39:05 da Volkabug »
                                                  ex Paperinik il Templare e Volkabug, inventore dell'Immergrün; prima niubbo, poi lurkatore, adesso utente affezionato; secondo la monetazione antica TEMPLI*PAPERINICUS*E*PAPERIBUS*MIRUM

                                                   

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