Infine un'ultima considerazione: visto che considerate oggettivo il criterio della tiratura dovrei allora dedurre che la supremazia qualitativa della testata si è raggiunta con questi numeri del 1993, che registrarono il record di tiratura?
https://inducks.org/issue.php?c=it%2FTL+1963
https://inducks.org/issue.php?c=it%2FTL+1964
https://inducks.org/issue.php?c=it%2FTL+1965
https://inducks.org/issue.php?c=it%2FTL+1966
Avevo affermato che la discussione da me proposta era arrivata, per quel che mi riguardava, al capolinea ma, con sorpresa ho constatato di come essa si sia poi sviluppata e, ora che il tutto sembra arrivato veramente al traguardo, è piena di punti e opinioni contrastanti da cui devo prendere inevitabilmente le distanze, cercando e sperando di riuscire a fare un discorso oggettivo o comunque non troppo in inquinato dalla mia soggettività di cui non sapremmo, giustamente, che farne.
Cominciamo da quello che ha scritto Donald che è oggettivamente inoppugnabile: se il numero delle tirature - record massimo il n. 1965 con 1.100.285 copie - fosse direttamente proporzionale alla qualità intrinseca del settimanale, gli anni d'oro - ci tengo a precisare che la dicitura anni d'oro nei miei interventi non l'ho mai usata, preferendo di gran lunga: periodi migliori e periodi peggiori - sono quelli di inizio anni 90, un periodo per di più, che registrava, oltre all'arrivo già di alternative tecnologiche per bambini e adulti anche un altro fattore assolutamente non secondario per comprendere il fenomeno: gli italiani facevano già meno figli rispetto agli anni 60 e 70.
Agli inizi degli anni 90 - e fino al 1994 - è direttore di Topolino Gaudenzio Capelli che ha sostituito il direttore storico per antonomasia, Mario Gentilini, nel 1980. La successione è dovuta al fatto che il settimanale si attesta sul finire degli anni 70 sulle 500.000 copie. Se questa cifra ci fosse oggi sarebbe da urlo di gioia, un vero miracolo; in quegli anni invece, in quel contesto storico sociale, un settimanale che solitamente viaggiava fra le 700.000 e 800.000 copie e che scendeva a 500.000 era considerato in grave crisi.
La direzione Capelli è considerata dai più - o da molti comunque - una delle migliori o forse la migliore, cosa che, dal mio punto di vista - e in questo sta la differenza fra oggettività e soggettività - è quanto meno discutibile.
Scusate ma permettetemi ora velocemente alcune informazioni di carattere personale che penso però, possano servire, a chiarire meglio il mio rapporto col fumetto Topolino.
A metà circa del 1974 - avevo 16 anni - decisi di interrompere la mia consueta abitudine settimanale di recarmi all'edicola per comprarlo. Certamente su questa decisione pesava la mia situazione di adolescente illuso di essere diventato "già grande", e il fatto che rispetto agli anni precedenti, dal mio punto di vista, le storie stavano diventando sempre più scadenti.
Questa mia sensazione è stata poi confermata in quello che ormai, è definito il periodo del decadimento gentiliniano, dovuto a rapporti sempre più brutti con autori e disegnatori e con il conseguente allontanamento di molti di essi.
Negli anni che seguirono, compravo molto saltuariamente Topolino e, la sensazione che avevo ogni volta era quella di trovarmi davanti ad un prodotto di gran lunga sempre più scadente. Attribuivo questo mio giudizio al fatto che, a quel punto ero diventato - chissà poi se è vero? - veramente adulto e dunque non diedi molto peso a tutto ciò.
Nel 1990 il TG1, complice un ancor giovane Antonio Mollica, mi annuncia che Topolino ha tradito Minnie. E' una notizia veramente stravolgente che mi colpisce in maniera traumatica direi: l'asessuato Topolino, facente parte di un mondo di asessuati, tradisce la sua Minnie. Vuoi vedere che finalmente il mondo Disney si è reso conto che forse nel mondo qualcosa è cambiato in fatto di libertà sessuale?
Come sono andate veramente le cose l'ho scoperto poi molto tempo dopo e soprattutto che fine ha fatto poi quella storia, quando ho ripreso a mano Topolino e ho deciso di capire cosa era avvenuto realmente fra il 1974 e il primo decennio degli anni 2000 e, oltre a comprarlo di nuovo tutte le settimane, ho riempito scaffali di libreria con il Topolino dal 1949 ad oggi. Questo mio sforzo non è ancora terminato e non so se riuscirò mai a terminarlo ma, sicuramente, oggi, posso dire che mi appare in tutta la sua chiarezza cosa è accaduto. Questo perché mi sono preso il tempo per rileggere le vecchie storie che già conoscevo, altre pure vecchie che mai avevo letto, le storie via via, più vicine e quelle attuali e, non ultimo, ma probabilmente ancora più importante, mi sono fatto accompagnare in questa lettura da testi che parlano dell'evoluzione e involuzione del fumetto Disney.
Ho detto che cercherò per quello che posso, di essere oggettivo e, dunque, non dirò nulla su quelli che sono stati, dal mio punto di vista, i tempi migliori e quelli peggiori; posso dire solamente che sia la rilettura sia quei libri, hanno, non certamente in tutto, confermato buona parte delle miei opinioni e, d'altra parte, sul forum chi mi ha letto in altri topic, ben sa come la penso in materia di qualità di storie e sui vari periodi; sui disegni, ripeto, non do grande importanza
.Quello che a me sembra molto chiaro è che il fumetto Disney che ancora a tutt'oggi, si appoggia in principal modo sulle spalle di 3 soli personaggi: Topolino, Paperino e Paperone - 92 anni il primo, 86 il secondo, 73 il terzo - sconta in gran parte la sua ripetitività nei cliché delle storie e il non essere stato capace - e questo in particolar modo, dopo la gestione Capelli fino alla gestione Muci e, di nuovo, dalla seconda parte della gestione De Poli, di percepire i tempi moderni e di che cosa hanno veramente bisogno oggi i bambini ed i ragazzi del nuovo millennio per appassionarsi ad un fumetto.E' inutile dirlo: in questa mancanza quello che di gran lunga ne ha fatto più le spese è proprio il personaggio di Topolino e, non perché è il più vecchio - e molti, lo so, aggiungerebbero più antipatico per non dire odioso - ma perché a parte Castellan e poco altro, è stato completamente svuotato della sua personalità, spesso ridicolizzato in maniera quasi sadica da molti autori, una fra le quali è fra le più affermate tutt'oggi e perché, il cosiddetto politically correct, lo ha colpito in una maniera particolare: un personaggio che è votato a combattere il crimine, il male, cosa avrà mai da fare in un mondo assolutamente edulcorato, dove non si possono usare pistole - già la famosa pistola: bang bang - dove non si possono criticare i politici, le persone che hanno le mani in pasta, i corrotti perché tutto questo nel mondo Disney non esiste, non deve e può esserci?E' paradossale questo mondo Disney: da un lato ha giustamente eliminato tutto quello che in un tempo che fu, era concesso perché percepito come normalità anche se assolutamente sbagliata e, diciamolo pure, dal sapore spesso reazionario ma, però come contraltare, non ha voluto introdurre quello che il mondo di questi quasi ormai 50 anni, ha cambiato meritoriamente e notevolmente: l'emancipazione femminile, il riconoscimento delle coppie di fatto e soprattutto, la libertà e la consapevolezza sessuale.So già le contestazioni che mi possono essere mosse, le sento, le leggo già: caspita! vorresti fare della rivista Topolino una rivista porno?Assolutamente no ovviamente! Ma per favore, una rivista così tanto interessata all'Amore, tanto concentrata a festeggiare ogni anno San Valentino, potrebbe finalmente sdoganare quello che è la quintessenza dell'Amore vero: Topolino può giustamente dormire con la sua Minnie e non continuare a dormire con Pippo o Orazio, a seconda dei casi. Dopo una bellissima serata a lume di candela, la visione di un ottimo film che c'è di più ovvio, normale, auspicabile, bello, in una coppia d'innamorati del desiderare di accucciarsi nello stesso letto?Io sono stato qui bollato per un passatista con annessi applausi.Se così vi par così sarà certamente, ma "a muso duro e con un piede nel passato e lo sguardo dritto sul futuro" io penso che i bambini di oggi e i ragazzini meritino molto di più di quello che Topolino gli offre: hanno bisogno, come tutti i giovani del passato, innanzi tutto di forti emozioni in tema di avventure e di non essere trattati come se nulla sapessero di cosa accade veramente fra uomini e donne, uomini e uomini, donne e donne che si Amano.Il fumetto Disney deve tornare quello che Walt indicò all'inizio: "Non un fumetto per bambini ma per ogni bambino che è in noi e che piaccia tanto contemporaneamente anche ai bambini". SmMickey SmMinnie