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Topolino Fuoriserie 2 - PK Danger Dome di Roberto Gagnor e Roberto Vian

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    Anche a me piacerebbe sapere che fine ha fatto Lyo ed ancor più vedere svelato il mistero di Astrongman. In più ci sono un paio di cose che secondo me potrebbero venire approfondite: cosa ha fatto Paperino nel periodo immediatamente successivo al finale di PK2? Perchè nelle storie uscite a partire da Potere e Potenzanon lavora più alla Starcop? Dov'è finito Anymore Boring? Chi ha gestito le industrie Ducklair in tutti questi anni? Credo che tutti questi interrogativi potrebbero dare adito a trame interessanti.

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    Sommo Zotnam
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      Re:Topolino Fuoriserie 2 - PK Danger Dome di Roberto Gagnor e Roberto Vian
      Risposta #286: Mercoledì 10 Giu 2020, 14:45:39
      Aggiungo due cose:

      1) sul formato faccio una precisazione. Il formato Topolino Fuoriserie può (e forse deve) essere salvaguardato se e solo SE lo si intende come testata semi-regolare (bimestrale, massimo trimestrale). Se invece la si vuole fare uscire SOLO in concomitanza delle fiere di fumetto allora è un grosso NO. Perché un conto è se due o tre volte all'anno ho un volume corposo e autoconclusivo. Ma se ogni numero sono 40 pagine scarse di una saga A PUNTATE e quindi con ogni episodio sostanzialmente monco allora proprio no. Chiudessero la trama prima o facessero uscire più albi annuali per farla finire più in fretta. Ma stare due anni alle prese con una storia a puntate di cui escono due o tre episodi l'anno, anche no. Specie se la qualità delle storie è quella che è.

      2) effettivamente come suggeriva qualcuno (forse Prezio?) il modo migliore per finire la saga sarebbe una soluzione stile PKNA 26, "Il tempo fugge": in realtà era tutta una puntata (non particolarmente riuscita) del programma "Ritratto dell'eroe da giovane" di Styvesant. Come ne "Il tempo fugge", se la possono cavare con "sono eventi storicamente avvenuti, ma in maniera diversa, ci siamo presi licenze poetiche".

      La cosa bella è che così avrebbe tutto senso: dialoghi ed eventi sembrano forzati e finti perché SONO finti. Il fatto che sia scritta male, i pessimi dialoghi, le incongruenze dei personaggi nella loro personalità e nelle loro caratteristiche base, perfino la censura di War Dome che diventa Danger Dome e i dialoghi incomprensibili "io no, ma lui sì", la confusione...tutto dovuto ai rimaneggiamenti di Sty! :D

      Riguardo una saga "urbana" mi piacerebbe assai, da amante di PK2, anche se penso che ormai il Pikappero abbia preso una via più fantascientifica, anche visti gli ormai troppo potenti alleati ed equipaggiamenti di cui dispone.

      Non ha preso nessuna via, non più di quanto l'avesse presa in PKNA. Armi e tecnologia ci sono state anche nelle storie "urbane", gli alleati attuali rimasti (e sottolineo "rimasti") sono letteralmente gli stessi di PKNA, idem gli equipaggiamenti (la super tuta è fusa da LODE). Nulla impedisce di fare una storia (una) senza mostroni alieni spaziali e senza eccedere con la fantascienza a tutti i costi. Nulla se non la volontà degli autori.

        Re:Topolino Fuoriserie 2 - PK Danger Dome di Roberto Gagnor e Roberto Vian
        Risposta #287: Mercoledì 10 Giu 2020, 15:36:38
        Aggiungo due cose:

        1) sul formato faccio una precisazione. Il formato Topolino Fuoriserie può (e forse deve) essere salvaguardato se e solo SE lo si intende come testata semi-regolare (bimestrale, massimo trimestrale). Se invece la si vuole fare uscire SOLO in concomitanza delle fiere di fumetto allora è un grosso NO. Perché un conto è se due o tre volte all'anno ho un volume corposo e autoconclusivo. Ma se ogni numero sono 40 pagine scarse di una saga A PUNTATE e quindi con ogni episodio sostanzialmente monco allora proprio no. Chiudessero la trama prima o facessero uscire più albi annuali per farla finire più in fretta. Ma stare due anni alle prese con una storia a puntate di cui escono due o tre episodi l'anno, anche no. Specie se la qualità delle storie è quella che è.

        2) effettivamente come suggeriva qualcuno (forse Prezio?) il modo migliore per finire la saga sarebbe una soluzione stile PKNA 26, "Il tempo fugge": in realtà era tutta una puntata (non particolarmente riuscita) del programma "Ritratto dell'eroe da giovane" di Styvesant. Come ne "Il tempo fugge", se la possono cavare con "sono eventi storicamente avvenuti, ma in maniera diversa, ci siamo presi licenze poetiche".

        La cosa bella è che così avrebbe tutto senso: dialoghi ed eventi sembrano forzati e finti perché SONO finti. Il fatto che sia scritta male, i pessimi dialoghi, le incongruenze dei personaggi nella loro personalità e nelle loro caratteristiche base, perfino la censura di War Dome che diventa Danger Dome e i dialoghi incomprensibili "io no, ma lui sì", la confusione...tutto dovuto ai rimaneggiamenti di Sty! :D

        Riguardo una saga "urbana" mi piacerebbe assai, da amante di PK2, anche se penso che ormai il Pikappero abbia preso una via più fantascientifica, anche visti gli ormai troppo potenti alleati ed equipaggiamenti di cui dispone.

        Non ha preso nessuna via, non più di quanto l'avesse presa in PKNA. Armi e tecnologia ci sono state anche nelle storie "urbane", gli alleati attuali rimasti (e sottolineo "rimasti") sono letteralmente gli stessi di PKNA, idem gli equipaggiamenti (la super tuta è fusa da LODE). Nulla impedisce di fare una storia (una) senza mostroni alieni spaziali e senza eccedere con la fantascienza a tutti i costi. Nulla se non la volontà degli autori.

        La scanonizzazione di UNE è un bel sogno ma non ci conterei troppo.

        Per il formato, non c’è dubbio che la soluzione migliore sarebbe una testata (spillati o no) magari mensile/bimestrale (ma pure trimestrale va’) di storie autoconclusive sulle 60-70 tavole. Questo permetterebbe maggiore varietà nelle trame e nelle ambientazioni. Ma ci vorrebbero tante idee.
        “O con amore o con odio, ma sempre con plutocratica sicumera”.

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          Re:Topolino Fuoriserie 2 - PK Danger Dome di Roberto Gagnor e Roberto Vian
          Risposta #288: Mercoledì 10 Giu 2020, 17:35:36
          La scanonizzazione di UNE è un bel sogno ma non ci conterei troppo.

          Ma sì, ovvio, figuriamoci. Si fa per scherzare e per sognare, appunto. Diciamo che nel mio headcanon me lo giustificherò così, a saga conclusa e quando il PKNE tornerà dopo questa pausa! :D

          Citazione
          Per il formato, non c’è dubbio che la soluzione migliore sarebbe una testata (spillati o no) magari mensile/bimestrale (ma pure trimestrale va’) di storie autoconclusive sulle 60-70 tavole. Questo permetterebbe maggiore varietà nelle trame e nelle ambientazioni. Ma ci vorrebbero tante idee.

          Quello nel caso di saghe a puntate. Per il resto può anche non avere una periodicità fissa, semmai quando ci sono idee. Ma quando la saga è una miniserie a puntate non è tollerabile che esca a intervalli di tempo così lunghi.

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            Sulla non accettabilità delle tempistiche non concordo: il mercato francese (di cui questi Fuoriserie imitano il formato) prevede saghe di 4, 5 o più episodi distribuiti in altrettanti anni, con un volume all'anno. Il tempo serve agli autori per non perdere qualità. Insomma, a mio avviso si torna sempre lì, alla qualità. Che qui manca.
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              Però non è che solo perché questi Fuoriserie imitano il formato dei volumi francesi, allora il loro metodo di tempistica è per forza quello universale e corretto che tutti devono seguire. Onestamente perché uno dovrebbe essere contento di ritrovarsi con un volume all'anno se poi non è neanche autoconclusivo? Poi è ovvio che concordo sulla questione della bassa qualità, ma non c'è motivo di distanziare così un'uscita dalla successiva.

                2) effettivamente come suggeriva qualcuno (forse Prezio?) il modo migliore per finire la saga sarebbe una soluzione stile PKNA 26, "Il tempo fugge": in realtà era tutta una puntata (non particolarmente riuscita) del programma "Ritratto dell'eroe da giovane" di Styvesant. Come ne "Il tempo fugge", se la possono cavare con "sono eventi storicamente avvenuti, ma in maniera diversa, ci siamo presi licenze poetiche".

                Soluzione come queste le malsopporto in quanto sono delle prese in giro per il lettore.
                Le malsopporto sulle storie di Topolino a 3 €...
                Figuriamoci trovarsi una soluzione del genere dopo aver speso almeno 30 €...

                Però non è che solo perché questi Fuoriserie imitano il formato dei volumi francesi, allora il loro metodo di tempistica è per forza quello universale e corretto che tutti devono seguire. Onestamente perché uno dovrebbe essere contento di ritrovarsi con un volume all'anno se poi non è neanche autoconclusivo? Poi è ovvio che concordo sulla questione della bassa qualità, ma non c'è motivo di distanziare così un'uscita dalla successiva.

                Infatti da noi li stanno pubblicando in maniera più rapida. 2 l'anno e non 1.

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                  2) effettivamente come suggeriva qualcuno (forse Prezio?) il modo migliore per finire la saga sarebbe una soluzione stile PKNA 26, "Il tempo fugge": in realtà era tutta una puntata (non particolarmente riuscita) del programma "Ritratto dell'eroe da giovane" di Styvesant. Come ne "Il tempo fugge", se la possono cavare con "sono eventi storicamente avvenuti, ma in maniera diversa, ci siamo presi licenze poetiche".

                  Soluzione come queste le malsopporto in quanto sono delle prese in giro per il lettore.
                  Le malsopporto sulle storie di Topolino a 3 €...
                  Figuriamoci trovarsi una soluzione del genere dopo aver speso almeno 30 €...

                  Fermo restando che è una battuta e semmai è un headcanon (ossia: possiamo convincerci che sia andata in quel modo per dimenticarcene rapidamente una volta conclusa e senza che faccia danni a personaggi e continuity)... Non meno presa in giro di quanto lo sarebbe già anche da canonica :P

                    Sulla non accettabilità delle tempistiche non concordo: il mercato francese (di cui questi Fuoriserie imitano il formato) prevede saghe di 4, 5 o più episodi distribuiti in altrettanti anni, con un volume all'anno...
                    Infatti, ho sempre odiato i cartonati alla francese, anche per questo motivo!

                    Comunque, sono riuscito a leggerlo anch'io, finalmente!

                    Che dire?

                    La trama di base in se stessa non è affatto male (a mio parere, è anche MOLTO più interessante di quella riguardante Moldrock, tanto per fare un esempio!); però, è tutta la storia che non va...

                    Quando ho letto il primo numero, davo la colpa del fatto che ci avevo capito poco agli ostici disegni di Lavoradori, ma ho verificato che è stato così anche nel secondo numero!
                    Una trama caotica, esplosioni di qua e di là, cose che succedono perché sì, impressione di mancanza di vignette...

                    Francamente: se non l'avesse scritta un autore valido ed esperto come Gagnor, ma uno sconosciuto qualsiasi alle prime armi, avrei pensato chiaramente "questo è un incapace, è meglio che cambi mestiere!"... ma siccome Gagnor NON è assolutamente un incapace, anzi!, e non è neanche uno stupido, l'unica spiegazione è che sia tutto ponderato e voluto, non so se per sua iniziativa o su richiesta della redazione...

                    Dico così, perché questa storia mi ha ricordato un po' le recenti storie a colori del "giovane" Martin Mystère: anche lì (anzi, peggio!), ho avuto la stessa sensazione di storie tirate via, senza capo né coda, dove non si capiva niente...
                    Vista la similitudine, ho pensato che forse c'è una qualche nuova tecnica di sceneggiatura, ispirata magari da un qualche moderno telefilm americano: non so se è così, ma so che non mi piace! Per niente!
                    Sono io che sono vecchio? Può darsi! Ma, comunque, questa è la sensazione che ho avuto: una storia fatta male!

                    Lascio volentieri ad altri l'elenco di errori veri o presunti, e ai pker più assatanati i problemi di "canone" e di rispetto dei personaggi: non mi interessa!
                    A me, interessa solo leggere delle storie belle: questa, purtroppo, non lo è.
                    « Ultima modifica: Venerdì 12 Giu 2020, 00:43:04 da Dippy Dawg »
                    Io son nomato Pippo e son poeta
                    Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
                    Verso un'oscura e dolorosa meta

                      Ah, un'altra cosa devo dirla...

                      Sapevo che l'inglese è una lingua universale, ma non pensavo che fosse anche multiversale, al punto da essere utilizzata correntemente anche da alieni di un altro spazio-tempo!

                      Dev'essere per forza questa la spiegazione per i vari galaxy gate, bike, blaster e compagnia bella! Altrimenti, dovrei pensare che sono solo cafonaggini anglofone (e anglofile) buttate lì stupidamente per scarsa fantasia o per scimmiottare il linguaggio dei videogiochi...
                      Io son nomato Pippo e son poeta
                      Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
                      Verso un'oscura e dolorosa meta

                        Ah, un'altra cosa devo dirla...

                        Sapevo che l'inglese è una lingua universale, ma non pensavo che fosse anche multiversale, al punto da essere utilizzata correntemente anche da alieni di un altro spazio-tempo!

                        Dev'essere per forza questa la spiegazione per i vari galaxy gate, bike, blaster e compagnia bella! Altrimenti, dovrei pensare che sono solo cafonaggini anglofone (e anglofile) buttate lì stupidamente per scarsa fantasia o per scimmiottare il linguaggio dei videogiochi...

                        Questo è un difetto ereditato da Pkna purtroppo. Ricordati gli Evron-eye (di cui tutti gli autori sembrano essersi dimenticati). Ma anche la storia Capitani di ventura in cui la questione linguistica viene affrontata esplicitamente.

                        Certo che parli inglese pure Ur-Evron è troppo.
                        “O con amore o con odio, ma sempre con plutocratica sicumera”.

                          Nonostante io speri che Evron e Corona vengano ripresi (Evron per la chiusura di trame e personaggi in sospeso sin dal PKNA, Corona perché LODE ha lasciato aperto più di quanto abbia chiuso), concordo sul fatto che ora ci vorrebbe una storia più "urbana"
                          Sono l'unico che aspetta da anni il ritorno di quel cucciolo di Phorphioloon? :'( :'( :'((scusate la prima parte doveva uscire come citazione di un commento di un altro utente :o)

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                          Zoster
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                            Sono in ritardo e probabilmente a nessuno interesserà il parere di un utente che scrive una volta ogni tre anni, ma mi sento in obbligo. Specialmente dopo quanto ascoltato (a tal proposito, mi unisco ai complimenti per Fisbio riguardo l'intervista).

                            Non parlerò della storia, è stata analizzata più che egregiamente da utenti ben più autorevoli di me. Neppure è rilevante per la mia analisi. Voglio porgere l'attenzione all'approccio da parte del sig. Roberto Gagnor alle critiche, il più delle volte pareri neutri trasmutati in ingiurie, rivolte alla propria creatura.

                            Il trattamento da parte del sig. Gagnor verso i propri "oppositori" è risultato pericolosamente abusivo. Vi prego di non fraintendere. Per "Abusivo" mi riferisco alla manipolazione interpersonale che, da umile studioso di psicologia, mi è parsa di analizzare in alcune interazioni. Risposte come "C'è della malignità in questa domanda" oppure "E' una domanda che vuole farmi cadere in errore"  oltre a volere invalidare le critiche ricevute, eliminando ogni traccia di rilevanza, prova a suscitare un senso di colpa nell'interlocutore per sottometterlo emotivamente. Durante tutta la durata ho visto più e più volte questo schema. Delegittima l'interlocutore, pone l'attenzione sulla formulazione della domanda piuttosto che sul contenuto, e solidifica la propria visione come l'unica esistente.
                            Se il modo dell'autore di porsi verso i propri lettori viene percepito come descritto in questo messaggio, va bene sottolinearlo e nel caso anche criticarlo, ma non trascendiamo entrando in ambiti che non ci competono e non solo perchè strettamente privati. Ripetiamo ancora una volta che le critiche alle storie sono ammesse, gli attacchi alle persone assolutamente no
                            « Ultima modifica: Martedì 23 Giu 2020, 11:24:11 da piccolobush »

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                              Concordo molto con il commento di Zoster, o almeno con la parte non tagliata (non ho letto il suo post pre-modifica, quindi non so cosa abbia scritto dopo, che penso comunque non abbia inficiato la validità di quanto scritto prima del mod-edit, anche a giudicare dai like).

                              Ed è sicuramente indubbio che l'approccio dell'autore sia stato un ulteriore problema, detto senza voler esprimere un giudizio su come sia lui nel privato (non mi importa: mi importa però, e molto, come si comporta in qualità di autore).

                              Il vero problema però non è stato tanto nelle risposte in sé. Sicuramente l'atteggiamento nelle live e le risposte nei commenti sono la spia di un certo atteggiamento, ma Gagnor spesso utilizza argomentazioni che in contesti diversi sarebbero anche ragionevoli: che spesso i fandom siano tossici e che l'autore debba fare la tara su quanto siano da ascoltare e quanto siano da ignorare è una banalità. Altro problema è invece quando l'autore perpetra comportamenti tossici a sua volta, inquinando i pozzi e accusando il fandom anche in presenza di appunti, semplici critiche non invasive, gusti diversi. Lì si arriva alla scorrettezza. Che è cosa ben diversa dall'avere un atteggiamento "conflittuale": un professionista come Artibani è entrato spesso in conflitto con fan e lettori, ma ha saputo distinguere tra fandom "sano" e "malato", ha saputo scegliersi le sue "battaglie"; pur non esplicitandolo, ha fatto tesoro di critiche e consigli; in generale, ha espresso un'attenzione, una cura e un amore non indifferenti nel suo lavoro. Ma non voglio deviare il discorso, perché qui si tratta di differenze sottili.

                              E arriviamo al nocciolo della questione: l'"abuso" (nell'accezione del precedente post) c'è stato, da parte dell'autore, ma si è esternato in altri momenti. Ad esempio, nel suo lurkare/spiare di nascosto le chat tematiche sui social tipo Telegram per poi screenshottare o copincollare stralci di commenti decontestualizzati e pubblicarli in post pubblici su Facebook autodefinendosi vittima e aizzando il suo pubblico all'odio, esponendo gente che peraltro aveva espresso pareri tranquillissimi (opportunamente modificati) al pubblico ludibrio. Questa è una cosa assolutamente nuova. E per quanto mi riguarda, abbastanza grave, che scava un solco abbastanza profondo nei rapporti tra autore e fruitore. Nel momento in cui dei fan e lettori vengono messi nelle condizioni di dover rendere privato e inaccessibile un canale Telegram per timore di essere strumentalizzati, delegittimati e accusati ingiustamente, è chiaro che viene meno la serenità.

                                Re:Topolino Fuoriserie 2 - PK Danger Dome di Roberto Gagnor e Roberto Vian
                                Risposta #299: Mercoledì 24 Giu 2020, 01:10:16
                                Vorrei chiedere venia a piccolobush per il disagio e il lavoro di editing, non era mia intenzione sfociare in altri ambiti non attinenti la discussione. Speravo di avere utilizzato tutti i crismi del caso, ma a quanto pare mi sbagliavo. Da ex moderatore comprendo perfettamente e approvo la tua decisione. Però, devi darmene atto, nella parte finale non avevo scritto niente di così condannabile. Ma approvo ugualmente la scelta. La prudenza non è mai troppa.

                                E arriviamo al nocciolo della questione: l'"abuso" (nell'accezione del precedente post) c'è stato, da parte dell'autore, ma si è esternato in altri momenti. Ad esempio, nel suo lurkare/spiare di nascosto le chat tematiche sui social tipo Telegram per poi screenshottare o copincollare stralci di commenti decontestualizzati e pubblicarli in post pubblici su Facebook autodefinendosi vittima e aizzando il suo pubblico all'odio, esponendo gente che peraltro aveva espresso pareri tranquillissimi (opportunamente modificati) al pubblico ludibrio. Questa è una cosa assolutamente nuova. E per quanto mi riguarda, abbastanza grave, che scava un solco abbastanza profondo nei rapporti tra autore e fruitore. Nel momento in cui dei fan e lettori vengono messi nelle condizioni di dover rendere privato e inaccessibile un canale Telegram per timore di essere strumentalizzati, delegittimati e accusati ingiustamente, è chiaro che viene meno la serenità.

                                Dato il mio ritardo ne vengo a conoscenza solo ora. Ad ogni modo, quanto da me analizzato è ugualmente applicare a questi comportamenti da te descritti. L'ipersensibilità al giudizio è sterile, e non porta da nessuna parte. Essere perennemente in posizione difensiva verso ogni invalidazione ricevuta rischia di distorcere la visione degli altri e di falsare la capacità di discernere i pareri tossici (che come hai fatto giustamente notare nessuno mette in dubbio che non esistano) da quelli ragionati. Qualità senza la quale nessuno può migliorarsi.
                                « Ultima modifica: Mercoledì 24 Giu 2020, 01:14:33 da Zoster »

                                 

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