Ecco il mio commento settimanale al Topolino 3367
- La saga delle
"Cento porte" inizia col piede giusto. Una storia collegata ad un evento che si spoglia subito dalla sua possibile visione da "marchetta".
Il lavoro svolto da Nucci e Soffritti per inventare, costruire, delineare e raffigurare questa grande quantità di personaggi è davvero enorme. Soprattutto perchè questa volta i personaggi di "contorno" sono veramente disegnati e non solo abbozzati come sfumature sul retro.
La trama ed i dialoghi filano via benissimo: sono brillanti, molto naturali ed in alcuni casi piuttosto surreali
Le espressioni dei volti sono sempre del giusto aspetto, senza avere pose da "fotografia" ma mostrando le reali emozioni ed intenzioni dei protagonisti.
Poche volte si vedono saghe sportive che ricevono tanti consensi in modo così unanime.
Da aggiungere un plauso per l'album allegato all'evento. Le figurine disegnate da Soffritti sono davvero notevoli !
- La conclusione della storia di
Casty ci regala una storia lineare, forse anche troppo non avendo particolari picchi di mistero. Il problema sembrava avere una cassa di risonanza maggiore mentre alla fine sembra quasi passare per un semplice contrattempo. La cosa che mi ha fatto storcere il naso è stata la risoluzione del mistero da parte di Topolino mediante l'accensione del generatore. Strano che uno stimato studioso e scienziato non fosse arrivato a questa conclusione con tanti anni di tempo....
I disegni di Coppola sono stati funzionali alla trama ma credo che raffigurare espressioni più tetre, con sorrisi più sadici e cattivi (tipo da It per intenderci) avrebbe aiutato il tutto. Ma credo che queste sarebbero state indicazioni che doveva dare Castellan. Coppola si sarà, giustamente, attenuto alla sceneggiatura fornita.
-
Sulla vecchia Ferrovia di Faccini è una prova interessante che cerca di rompere gli schemi. E riesce anche bene.
Ma secondo me sarebbe dovuta finire con la pagina completa in cui si capisce la conformazione della struttura e quindi le gag precedenti.
Le due pagine finali in cui compare Paperino le ho trovate superflue.
- Nuovo episodio di
"Pippo blog & Tales" e... niente, questa serie non mi piace.
- Nuovo scontro tra Zio Paperone e la Banda Bassotti nella nuova opera di
Fabio Michelini. Simpatica variazione sul tema delle mosse preventive anti-bassotti. Mi spiace davvero molto dirlo ma purtroppo Amendola non riesce mai a convincermi: disegni dal tratto eternamente statico, profili dei personaggi imbalsamati come manichini e volti che somigliano a maschere fisse, senza reali espressioni dinamiche.
- Storia finale che tratta nuovamente di storia e più precisamente di Antico Egitto con
Paperoga e Pico. Alcuni hanno detto che sa di già visto. Posso concordare, ma la verve comica di questi episodi intrattiene molto bene. Paperoga nel suo essere strampalato da' voce alle teorie più assurde sugli Egizi. Teorie assurde ma che sono elemento di studio per molti studiosi al giorno d'oggi. E poi, nella sua leggerezza, riesce ad incuriosire e fornire al lettore spunti di approfondimento su alcuni particolari storici (ad esempio la differenza tra clessidra ad acqua o sabbia).
Numero quindi con alti e bassi che si assesta decisamente sulle tre stelle e mezza. Ma siccome non esistono nella classificazione, la bilancia pende più verso le
3 stelle.