Glisso con grande piacere sull'ennesima discussione su questioni che in fin dei conti, al di là del dibattito sulle motivazioni economiche che possono motivare determinate scelte di serializzazione, si riconducono sempre e solo ai gusti personali.
Un numero davvero soddisfacente, per quanto mi riguarda:
L'isola dei misteri - Naufragio (Capitolo 1) : Pastrovicchio ritorna in pompa magna con il fascino formidabile del suo tratto, capace di virare dal suggestivo al drammatico nel giro di poche vignette. Ottime Minni e Paperina, persino Pluto si inserisce bene nel quadro di interazioni frenetiche, e tuttavia credibili e coerenti, confezionate da Artibani nella sua sceneggiatura. Inoltre, il vago timore di una trama fin troppo ricalcante quella dell'opera originale viene smentito dal colpo di scena finale. Sarà per alcuni l'ennesima storia a puntate, beh... per me questa prima puntata scorre veloce e convincente svolgendo a pieno il proprio "lavoro".
Gli italici Paperi - Paperopulum (Secondo episodio) Questa seconda puntata, invece, scricchiola non di per sé, bensì in quanto parte di un'opera che non beneficia di una sceneggiatura e di un soggetto convincenti. Beninteso, le idee ci sono e sono molto interessanti, lo dimostra tutta la volontà di Venerus di prendere spunti narrativi dalla Roma repubblicana, e il tutto si sposa bene con l'adorabile personalità dell'avo dello zione che "scopre se stesso" pagina dopo pagina. Il problema non è certo la divisione in puntate: è che non c'è una trama chiara di fondo, e per quanto questa seconda puntata sembri rivolgersi in una determinata direzione (che probabilmente porterà a un conflitto con Roma?), la banalità con cui il nemico di turno viene sconfitto rievoca le più antiche paure di una saga che terminerà senza aver lasciato nulla al lettore, per quanto le premesse fossero gradevoli, proprio come la piuma di Paperonulus, così bella eppure così fragile; tuttavia, proprio questa credo sia la prova della "buona fede" dello sceneggiatore: può darsi che abbia perso di vista la direzione della trama, ma con questo piccolo particolare (il cimelio del fondatore) personalmente è riuscito a trasmettermi tutto lo spirito di quelle antiche popolazioni e dei valori su cui esse impostavano la propria esistenza: la memoria e l'eredità culturale, un messaggio bellissimo.
In ogni caso, ottimi i disegni di Bacci.
Qui, Quo, Qua e l'orologio della sapienza : storia davvero gradevole, nel rispetto della continuity Nucciana con Newton e il preside Schnauzer e popolata da personaggi convincenti e divertenti. Come già detto, la risoluzione finale sa clamorosamente di già visto, tuttavia ciò non compromette la sensazione di una riempitiva ben fatta... sia grazie a Mazzoleni che a Ferracina, i cui disegni mi incantano davvero tanto!
Rock Sassi, Manetta e l'inseguimento per sbaglio e Paperi, mestieri e guai - Manutenzione... con extra : e niente, Gabriele Panini si applica con efficacia su queste brevi divertenti, anche perché ci permette di rivedere con piacere personaggi sovente dimenticati come Rock Sassi, o trascurati come Manetta. Non che le storielle siano capolavori, però svolgono pienamente la funzione umoristica per cui sono pensate. Inoltre, mi fa sempre piacere ritrovare Amendola, mentre lo stile di Pochet ben si adatta ai poliziotti di Topolinia.
Mickey 2.0 - Io sono Topolino (Episodio 1) : Più Tito Faraci per tutti! Che freschezza, nella narrazione, nei personaggi, nei disegni del maestro Sciarrone... non vedo l'ora di leggere la seconda puntata, non tanto per la suspence quanto perché la lettura è davvero davvero gradevole e interessante.