Riesco solo ora a inserire la mia breve recensione sul numero.
Dopo la discesa della settimana scorsa, qui abbiamo un'ascesa, e bella forte anche.
La prima stagione del Capitano Nemo mi era piaciuta e mi aspettavo tanto anche in questa seconda. E le mie aspettative sono state pienamente soddisfatte da Grandi Maestri come Francesco Artibani (molto bene qui in un, chiamiamolo, piccolo kolossal, visto che per lui era sprecata la storia del tesoro extrasolare di settimana scorsa) e Lorenzo Pastrovicchio (dopo aver visto le sue tavole in questa storia, soprattutto le prime con la tempesta, sono ancora più curioso di leggere il nuovo numero di WOM, sceneggiato da Barbieri, in uscita il 23 di questo mese). Molto bello che questo primo episodio si concentri su delle new entry (new entry fino a un certo punto) come Minni e Daisy. La storia gira intorno alla loro "sopravvivenza" su quest'isola dopo un naufragio e finisce in modo che possiamo aspettarci nei prossimi episodi anche Topolino e gli altri come protagonisti. Questa storia è veramente un qualcosa di meraviglioso, frutto dell'abilità di due autori geniali (come il piccolo Newton
)). Io non vedo seriamente l'ora di vedere questa saga in qualcosa come ad esempio il Topolino Extra! E spero che non sia solamente una trilogia come l'opera originale di Jules Verne, bensì che Artibani e Pastrovicchio si inventino delle trame spettacolari di tanto in tanto da far comparire in questa saga che diventerebbe a quel punto una saga canonica su Topolino e poi su Topolino Extra. Un'utopia, lo so!
Gli Italici Paperi non mi hanno convinto neanche stavolta. Sarei ripetitivo, visto che è stato detto da molti altri utenti, nel dire che non si capisce dove si voglia andare con questa trama, che è piena di piccole gag ma che non portano alla fine da nessuna parte in un progetto come questo che sembra essere stato pensato come qualcosa di importante. Aspetto di leggere i prossimi episodi per ricredermi, dando ancora fiducia a Matteo Venerus. La storia in compenso è stupendamente disegnata da Baccinelli.
La storia di QQQ, per essere una riempitiva, è veramente bella, devo dire! Sono contentissimo abbiano usato in questa storia l'insegnante e Newton della serie di Nucci (che tra l'altro torna proprio sul prossimo numero con l'ennesima storia del personaggio). Comunque veramente bella questa storia, e qui sì che mi sono immedesimato in QQQ, o meglio solo in Quo (perché non chiamare questa storia Quo e l'orologio della sapienza?!), perché avrei voluto avere io un orologio che ti fa memorizzare tutta quella roba visto che sono pieno di interrogazioni e verifiche ogni settimana, pur sapendo che
alla fine era un orologio normale.
Insomma, è così che devono fare le storie: farti proprio immedesimare! E se mi sono immedesimato io che sono in prima superiore in una trama del genere (se vogliamo spesso utilizzata), allora i bambini della scuola elementare che comprano il Topolino si divertiranno un sacco! Fossero tutte così le riempitive... Buoni i disegni.
La breve ultracensurata di Manetta e Rock Sassi è carina, ma nulla di più. Ci sono brevi simili anche più riuscite. Comunque volevo far notare, visto che credo nessuno finora l'abbia detto, che le censure non stanno solo nei sigari di Manetta bensì anche nelle pistole. Altrimenti vorrebbe dire che Rock, Manetta e gli altri poliziotti adorano tenere le mani a pugno pronti per fare rissa con i criminali. Non mi sono tanto piaciuti i disegni di questo Pochet, che tra l'altro non conoscevo. Mi potete dire dire di più su questo disegnatore?
La breve del ciclo di Paperino e Paperoga (in questo caso sono meccanici) divertente sì, ma mi aveva convinto di più quella del ristorante di settimana scorsa. I disegni di Amendola a me non dipiacciono affatto, non capisco perché tutte queste critiche. Uno stile se vogliamo retrò, ma ben accetto sul Topolino. Godibile insomma, come anche lo era quello di Luciano Gatto, che mi dispiace abbiano licenziato.
Abbiamo in fondo al numero una chicca particolare, una storia che ha più di 10 anni ma mai uscita effettivamente. In Mickey 2.0 è evidente che non abbiamo lo Sciarrone attuale di Foglie Rosse e Fast Track Mickey, ma i disegni che faceva erano di un disegnatore già di alta qualità (quindi cosa chiedere di più?): quella doppia tavola della Topolinia del futuro mi ha sbalordito! Tito Faraci ci regala inoltre una bella trama con un Topolino che è il nipote del Topastro a cui siamo affezionati, con gli zii
con il nipote di
e quello di
Dico solo che attendo con soddisfazione il prossimo episodio, anche perché questo finisce in una maniera tale da farti scoppiare dalla curiosità: abbiamo niente meno che un
Macchia Nera, che a questo punto potrebbe essere il nipote di quello canonico.
Ora magari dirò un'altra utopia, ma sarei contento se Bertani decidesse di inserire anche questa storia su un eventuale Topolino Extra.
Se fosse per me, vorrei su Topolino Extra anche tutte le storie di Newton di Nucci e anche tutte le storie del Papersera di Mastantuono.
Insomma, un numero che non vi dovete perdere per l'inizio dell'isola dei misteri e anche di Mickey 2.0!