La conclusione del
secondo capitolo di Mister Vertigo è molto, molto riuscita ed interessante. Ci sono della atmosfere di tensione nella storia che si respirano raramente sul topo. Come si poteva immaginare, non si sa ancora chi si celi dietro la maschera con la spirale, però sappiamo (in base ai dati che abbiamo) che il piano di Vertigo di realizzare l'incubo ai Topolinesi era in accordo con un altro individuo ed era a scopo
economico, per fare soldi con il merchandising che si è venuto a creare con la comparsa di questo nuovo cattivo.
Torna
Area 15 con un episodio non affatto male rispetto ad alcuni della miniserie precedente. Vediamo tornare la squadra di
Qui, Qua, Ray, Vanessa e Giggs: quest'ultimo è il protagonista vero e proprio della vicenda. Ha intenzione di realizzare un cortometraggio con il team dell'Area 15 e alla fine passa un bel messaggio con quello che sarà il vero cortometraggio "di successo". Strano che Quo non compaia proprio, neanche nei momenti in cui ci sono Paperino e Paperina e strano anche che non ci sia traccia neppure di Newton Pitagorico, che mi sarei aspettato di vedere visto il finale di Area 15 - Stagione 1.
X-Music vede questa volta protagonista la
Banda Bassotti, in quella che è alla fine, come gli episodi precedenti, una breve di otto pagine nella quale vengono create gag più o meno riuscite anche con l'utilizzo dei tizi paperizzati (non ho idea di chi siano: non seguo X-Factor). Credo dunque che la storia non voglia andare da nessuna parte dal punto di vista di una trama vera e propria.
Si conclude anche la storia per il mercato internazionale di
Detective Donald Duck e, diversamente da molti che non avranno apprezzato tutto questo mix di elementi magici e non, io mi sono divertito a leggere questa storia. Si tratta comunque di una prova riuscita, e molto riuscita per essere una storia per il mercato internazionale (di solito sono proprio brutte certe storie). Di questa storia, in tutte e due le parti, una cosa che ho adorato sono stati i colori, tutti accesi e luminosi: magari la colorazione del topo fosse tutta così!
Abbiamo poi l'
esordio di Giulia Lomurno come disegnatrice e, devo dire, davvero niente male per essere appena arrivata! Veramente! Devo però leggermi una seconda storia in cui magari
Paperoga (o altri) si vede con il suo abbigliamento classico per farmi un'idea vera e propria (perché in questa storia Paperoga è vestito da "pizzaiolo"). Si tratta di una storia muta e, dal punto di vista della trama, potrà sembrare strano ma è la storia che mi è piaciuta di meno del numero. Però attenzione,ho detto "di meno", infatti la storia comunque è stata gradevole ma siccome nell'albo tutte la storie sono secondo me di alta qualità tra tutte questa è quella che ha la qualità leggermente più bassa (non per i disegni, eh!).
Chiude l'albo una storia di
Carlo Panaro disegnata dal bravissimo
Francesco Guerrini con
Zio Paperone come protagonista. Questa è probabilmente insieme alla seconda parte di Vertigo la storia più bella del numero! Ha disegni spettacolari e caratteristici visto che parliamo di Guerrini. E la sceneggiatura è di Panaro, una garanzia nello scrivere storie "classiche" in modo perfettamente riuscito. In questa storia, oltre a Paperone, abbiamo come personaggi principali Brigitta e sua cugina scozzese, una maniaca del risparmio anche
peggio di Paperone! Questa storia è veramente interessante perché è molto profonda, soprattutto verso la fine e non starò qui a rovinarvi la sorpresa, quindi leggete questa storia.
)
Nella one-page story finale abbiamo di nuovo
Paperino Paperotto, ma veramente una gag troppo semplice e banale!
In conclusione un numero molto, molto buono soprattutto per la storia di apertura e quella di chiusura.