Recensione Topolino 3389Topolino 3389
Probabilmente per apprezzare appieno l’ultimo numero di
Topolino (ma anche tutti gli altri di questo periodo) mi manca qualcosa. Sarà l’età in target con il pubblico primario (non dimentichiamo che il settimanale è indirizzato principalmente ai bambini), o forse solo un po’ di spensieratezza in più, chissà. Ma parliamo del numero, e iniziamo dalle cose belle, ossia dalla fine.
Zio Paperone e il risparmio assoluto (
C. Panaro/
Guerrini) ci fa fare la conoscenza della cugina scozzese di Brigitta, con un intreccio non banale e che, anzi, pur essendo di stampo classico non ha nulla fuori posto. Il tutto è poi accompagnato da una morale di fondo e dai
disegni strepitosi di Guerrini, il cui tratto potrà forse non piacere a tutti, ma la cui espressività è indubbia, ed è certamente un bene da preservare all’interno del panorama del libretto.
In apertura abbiamo invece la seconda parte di
Topolino e l’incubo di Mister Vertigo (
Nucci/
O. Panaro). Dire episodio finale sarebbe eccessivo, perché appunto, di finale in senso stretto non si tratta. Per essere un giallo o un noir, a seconda delle sfumature, c’è davvero poco: non bastano i mascheroni e la presenza di un mistero per avere una narrazione che rispetti questi canoni. Neanche i disegni aiutano, questa volta, in quanto le vignette sono piene di visioni così “inquietanti” che poco ci manca che i pupazzi rappresentati sorridano e si mettano in posa per un selfie. Per essere una storia dichiaratamente a tinte fosche, insomma, non si può dire che il risultato sia del tutto riuscito. Se poi volessimo guardare all’insieme del panorama del personaggio di Mr. Vertigo, noteremmo che
a fronte di due storie (e quattro settimane di pubblicazione non consecutiva) abbiamo ancora un unico mistero la cui risoluzione è ancora al punto di partenza. Personalmente non riesco a trovare
suspense o curiosità per il prosieguo della vicenda.
Brrr, che paura! Facciamo una foto ricordo. Il kolossal di Giggs (
Gagnor/
Ermetti) riprende l’ambientazione nerd di
Area 15 e i compagni di Qui, Quo e Qua, questa volta alle prese non con il mondo del fumetto ma con la realizzazione di un cortometraggio. Per chi è appassionato come Giggs & co. sarà sicuramente una lettura piacevole e in cui potersi rispecchiare.
X Music 2020: Occasioni da non perdere (
Zemelo/
Perina) è una breve che ci accompagna dietro le quinte dello show musicale, un ottimo modo -non troppo invasivo – di presentare storie legate ad eventi o (come in questo caso) a trasmissioni televisive.
Paperoga e la grande ristorazione è invece una breve muta di
Giorgio Salati che mette in scena le vicissitudini da pizzaioli di Paperoga e di un suo dirimpettaio, con i disegni dell’esordiente
Giulia Lomurno.
Per finire, abbiamo la seconda parte di
Detective Donald Duck e lo scherzetto del dolcetto (
Ambrosio/
Usai), in cui Paperino e Qui, Quo, Qua sono alle prese con un mostro delle fattezze zuccoidi. Per essere una storia concepita appositamente per Halloween fa il suo, la trama non è sicuramente nulla di eccezionale ma segue una sua logica e si lascia leggere piacevolmente.
A livello di redazionali non mancano gli approfondimenti legati ad
X Factor e una bella intervista doppia a
Sergio Cabella e
Paolo Mottura, autori di
Sir Topleton e la sfida al grande bianco, storia in tre puntate che dal prossimo numero di
Topolino ci condurrà sulle tracce dell’esploratore irlandese Ernest Shackleton.
Voto del recensore:
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