Paperino, Paperoga e l'irascibile umarell
Corrado Mastantuono prosegue brillantemente la serie del Papersera News coinvolgendo alcuni personaggi da lui creati e riproposti in questo episodio, come il boss della mala Tony Coriandolo e l'umarell Gerindo Persichetti, vero protagonista fin dal titolo. Questa sorta di continuity è apprezzabilissima per dare familiarità a personaggi di 'estrema fascia' che però costituiscono la 'base' della cittadinanza paperopolese che non deve restare una massa anonima ma avere almeno qualche 'punto fermo'. Questo per dare più divertimento e colore alle storie e a chi le legge. Se tutti gli autori avessero la stessa caratteristica (trasformare i characters one shot in ricorrenti) le vicende paperopolesi ma anche topoliniane sarebbero sicuramente più interessanti. Per quanto funzionale al plot, sembra strano che in una metropoli si faccia fatica a trovare notizie che non siano la verniciatura della staccionata di casa da parte del Sindaco.
Topolino e la neve dispersiva
Marco Bosco delinea una vicenda poliziesca e nevosa molto divertente, piena di ritmo con fatti, situazioni e personaggi perfettamente in ruolo nell'articolata quotidianità topoliniana. Il tratto di Carlo Limido da ulteriore spessore a questa storia che considero la migliore del numero.
Pippo e il manuale del perfetto capodanno
Simpatica breve dove Bacci(nelli) ha un tratto sempre più pulito e carpiano, sia con i paperi che con i topi. Gagnor allarga il cerchio delle amicizie da ritrovo dei topi a Zapotec, Marlin, Eta Beta, Basettoni (senza Petulia) a cui avrei aggiunto anche i coniugi Porcelli che fanno sempre numero e simpatia, soprattutto Patrizia utilizzata più che altro da Casty in qualche occasione, nel solco della tradizione gottfredsoniana e scarpiana.
Paperino e il turbolento allestimento
Quest'ultima storia prometteva più di ciò che ha mantenuto: non mi hanno convinto l'estrema rassegnazione di Paperino nei riguardi di un tipo che non aveva mai visto prima, gli esagerati cambiamenti progettuali di De Stijl, il repentino cambio dei gusti popolari, il coinvolgimento di Pico pronto a dire tutto su ogni cosa. Non che queste situazioni non siano già avvenute in passato, essendo dei classici plot, ma più che la sostanza mi ha deluso la forma nel raccontarle. Al contrario non mi sono dipiaciuti i disegni di un Graziano Barbaro in evoluzione.
Geni al College - Archimede e la forma inventiva
Radunare nello stessa scuola le versioni giovanili di Archimede, Intellettuale 176, Genialina, Spennacchiotto e Zantaf (che però è un insegnante) può essere un esperimento interessante non solo per questa serie ma anche per una riproposizione in futuro delle versioni mature dei personaggi meno conosciuti che i lettori più giovani avranno modo di conoscere proprio attraverso Riccardo Pesce (a meno che non abbiano letto le loro vecchie storie). Al gruppo aggiungerei Roberta, famosa per le sue conoscenze tecno-magiche, in alcune occasioni al servizio dell'amica Amelia e a volte contrapposta proprio ad Archimede in duelli indiretti per la conquista e la difesa della Numero Uno. Riguardo il Pitagorico, interessanti le sue reazioni nell'essere un 'figlio d'arte' (con tutti i problemi psicologici connessi) di una antichissima famiglia di inventori che vanno dagli antenati di Storia e Gloria (la statua del Pitagorikon domina i giardini del College) fino ai parenti delle narrative di Don Rosa e Marco Gervasio. Per i nerd questa serie è decisamente il top!