Perdonate ma non posso tacere.
Io sto notando sul settimanale una tendenza a cercare di porre i personaggi all'interno di uno status ben definito, con una storia ben definita.
Si cerca di aumentare cioè la rilevanza di azioni e avvenimenti al di fuori della singola storia, giungendo sempre più a una condizione di "storie legate fra loro da un sottile filo di continuità", che permetta ai lettori di realizzare che si trovano davanti sempre allo stesso personaggio, declinato nelle varie avventure, e non a situazioni e comportamenti che sembrano propri di personaggi in preda alla schizofrenia o alla mancanza di memoria.
I personaggi sempre più hanno una storia, sono inseriti in un contesto, e, se escludiamo la (per me) infelice parentesi di young donald duck, tendono a seguire la storia prefissata che conosciamo: ovverosia i personaggi possono magari evolvere ma non vanno in contrasto coi capisaldi del fumetto Disney.
Ma anche nel passato, seppure in maniera molto più labile, queste situazioni erano presenti. Nessun autore ha mai messo in discussione il Klondike di Zio Paperone, oppure le origini del diabolico vendicatore o quelle di Atomino. E tanto più le storie di origine sono belle ed importanti, tanto più è difficile e inaccettabile ignorarle.
Qualche volta è stato fatto (vedi le "tendenze aliene" di Eta Beta o ad esempio l'orribile reboot ambrosiano dei ki kongi), e quando è stato fatto il pubblico di appassionati ha sempre risposto con un fermo rifiuto.
Ora questo è uno di quei casi.
Nel capolavoro
Topolino e l'enigma di Mu Massimo de Vita decide di creare il personaggio dell'antropologo professor Zapotec.
Questi si presenta a Topolino non come un vecchio amico ma come un uomo, peraltro molto distinto, che incontra una altra persona per la prima volta:
Prima tavola con il prof Zapotec. Notare anche il fatto che si tratti di un "famoso antropologo", un luminare di fama internazionale.Zapotec viene poi utilizzato altre volte dallo stesso de Vita, dando sempre origine a storie bellissime e interessanti.
Solo dopo molti anni Pezzin e il compianto Bruno Concina (un ricordo pochi giorni dopo il decennale della sua scomparsa) decidono di riutilizzarlo a latere per un ciclo di storie che stavano iniziando in quegli anni: il ciclo della macchina del tempo.
Ed è Giorgio Pezzin a introdurre questa nuova versione del personaggio nella storia
Topolino e gli enigmi del tempo. Non è la prima storia del ciclo, come è noto per errore ne erano uscite prima altre. Ma è in questa che il setting e i personaggi vengono presentati.
L'esordio del professor Marlin. Qui facciamo la conoscenza (e topolino con noi) anche del professor Marlin che è il costruttore effettivo della favolosa macchina.
In aggiunta a ciò la saga della macchina del tempo è a tutti gli effetti una delle saghe caratterizzate da maggiore continuità tra un episodio e l'altro, frutto del coordinamento tra i due autori. Coordinamento che in disney continua ad essere un fattore molto raro.
Un nuovo incontro irricevibile (e peraltro molto poco interessante)
Ed è per questo motivo che non posso che considerare non ricevibile la storia di questa settimana in cui inopinatamente ci viene presentata una retcon (questa volta si, e a tutti gli effetti) in cui il giovane topolino si incontra e fa amicizia con una versione ringiovanita di Zapotec. Come anche è irricevibile quel Marlin, che incontrerà Topolino, così come Zapotec solo molti anni dopo in due avventure ormai "canonizzate" dai fatti e dal seguito che hanno ottenuto.
Io non sono tra le altre cose un fan accanito della continuity. Se un autore ha una idea grandiosa per una storia ma ciò va in contrasto con situazioni di continuity precedenti sono disposto a chiudere anche entrambi gli occhi al servizio di una storia molto bella. Ma la direzione intrapresa è esattamente speculare e la storia dei personaggi viene indagata sempre più.
Se si vuole, tuttavia, davvero costruire un background dei personaggi Disney bisogna partire dalle basi, e Topolino e l'enigma di Mu è una pietra miliare del fumetto disney italiano e non può essere così bellamente ignorata, solo per mettere citazioni "ohhhhh hai visto che topolino incontra zapotec, chissà dove Lo manderà... sicuramente indietro nel tempo Icsdì".
No, le origini dei personaggi che non si perdono nella notte dei tempi sono quasi "sacre", sono le informazioni base su questi personaggi e non vanno toccate. Questa retcon a mio avviso è meritevole di biasimo. Almeno il mio se lo becca sicuramente.