Io lo vedo come un modo di rendere Fantomius una figura perfetta anche moralmente, un Gary Stu dalle cui labbra pendono tutti.
Tipico e apprezzabile tratto di un personaggio avvincente, insomma.
Alle volte ho davvero l'impressione che Fantomius l'appellativo di ladro (gentiluomo) ce l'abbia, per paradosso, al pari di un titolo nobiliare, anziché di qualcosa attribuibile alle sue azioni. E tanto più il suo universo si delinea con ammirevole precisione da parte del suo autore, quanto meno si perde quello squisito alone di malizia che contornava un minimo il personaggio agli albori della sua saga. Per quel che io ricordi, infatti, il Fantomius iniziale godeva nel farla in barba ai suoi scorretti colleghi e si dilettava nel prendersi gioco di Pinko (ormai sempre meno presente, tra l'altro), mentre adesso ha assunto sempre più i tratti di una versione moraleggiante di Paperinik.
Dopodiché, per carità, non metto in dubbio che a tantissimi lettori piaccia un personaggio ormai così statico e piatto, seppur impeccabile e moralmente retto -
che fortuna! E nonostante sia un ladro! - tuttavia rimango dell'idea che un personaggio più grigio, però dotato di un preciso e personale codice morale, sarebbe stato di gran lunga più interessante da vedere in azione. E se non lui, che a quanto pare deve sempre apparire il più impeccabile possibile, almeno Dolly Paprika, in modo da disporre di un perfetto contraltare, nonché di una chimica e dinamica più imprevedibile tra i due.
Appurato che Lady Senape, oltre ad aver rubato la maschera di Gengis Ghat, è sparita nel futuro (con alta probabilità di non poter tornare indietro), la reazione soddisfatta di Dolly è: "Non tutto il male viene per nuocere! Avrà pure rubato la maschera, ma ci siamo finalmente liberati di lei!"
Al che John replica: "Sono Fantomius! Non posso accettare di essere derubato in casa mia, lo sai! E poi, anche se è una nemica... non posso abbandonarla in un altro tempo!"
Qui Dolly poteva fare semplicemente una smorfia annoiata o dire ironicamente "se lo dici tu..." facendo gli occhi al cielo. Sarebbe stato divertente e non particolarmente 'scorretto'. Invece replica subito, con aria pentita e dolente: "Hai ragione caro! Mi sono fatta prendere dall'impulsività!"
La tua versione, caro Cornelius, descrive esattamente il tipo di interazione che mi sarei aspettato di vedere tra i due personaggi in quella circostanza. In alternativa, avrei preferito che Fantomius arrivasse a quella conclusione dopo un paio di vignette, non prima di aver mostrato risentimento nei confronti di Lady Senape, la quale col suo furto ha intaccato pienamente il suo onore, la sua nomea, il simbolo che si è costruito negli anni. A mio avviso, sono proprio questi dettagli a rendere intrigante e godibile un personaggio, e non il fatto che abbia una morale impeccabile (tratto cardine di una misura scorretta, se non addirittura sbagliata, per giudicare/simpatizzare con i personaggi di un'opera artistica qualsiasi, che si tratti di romanzo, fumetto, cartone, film...).