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Topolino 3401

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di Guglielmo Nocera

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Topolino giramondo: Topolino nella terra dei meriteri
Le strabilianti imprese di Fantomius: Distopia
Qui, Quo, Qua in Viaggio nel micromondo: Piccoli guai
Paperoga e la microfocalizzazione
Storia Papera: Il Barocco

Topolino 3401

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Atius
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PolliceSu

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PolliceSu
    Topolino 3401
    Mercoledì 27 Gen 2021, 12:29:57
    INDICE

    Topolino Giramondo: Topolino nella terra dei meriteri
    Soggetto, sceneggiatura e disegni di Giuseppe Zironi

    Le strabilianti imprese di Fantomius - Episodio 3 - Distopia
    Soggetto, sceneggiatura e disegni di Marco Gervasio

    Qui, Quo, Qua in: Viaggio nel micromondo - Episodio 2 - Piccoli guai
    Soggetto e sceneggiatura di Sergio Cabella
    Disegni di Giampaolo Soldati

    Paperoga e la microfocalizzazione
    Soggetto e sceneggiatura di Pietro B. Zemelo
    Disegni di Valerio Held

    Storia Papera: il Barocco
    Soggetto e sceneggiatura di Augusto Macchetto
    Disegni di Emilio Urbano

    Cover
    Concept e disegno di Paolo Mottura
    Colori di Andrea Cagol
    O Patria, mia solleva il capo affranto / Sorridi ancora, o bella tra le belle / o madre delle madri asciuga il pianto! / Il ciel per te s'accenda di fiammelle / Splendenti a rischiarar ancor la via / Sì che tu possa riveder le stelle! / Dio ti protegga Italia, così sia.

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    Micio Nero
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    PolliceSu

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    PolliceSu
      Re:Topolino 3401
      Risposta #1: Mercoledì 27 Gen 2021, 16:00:46
      Numero secondo me un po' sottotono...

      Si apre con un'avventura di Topolino Giramondo dai toni fortemente eco-buonisti. Messaggio certamente importante e che magari funziona con un pubblico giovane, ma che personalmente ho ritenuto un po' troppo forzato per poter apprezzare la storia a pieno.

      Il terzo episodio della storia di Fantomius è interessante, anche se forse soffre un po' della sindrome dell'episodio di mezzo, nel senso che non è che succeda moltissimo, e il suo scopo è soprattutto esplicativo. Comunque non vedo l'ora di leggere l'ultima puntata!

      Un sospetto lo si aveva avuto già nel primo episodio, ma il secondo lo conferma: Viaggio Nel Micromondo è una storia per i lettori più giovani. Personalmente avrei preferito qualcosa di più "adulto", ma ovviamente il target della rivista è quello, non possiamo pretendere sempre e solo storie per i più grandi. Tra le altre cose mi aspetto di vedere questa storia presto esportata all'estero, dato che come tematica e sviluppo mi ricorda molto lo stile delle storie pubblicate dalla Egmont.

      Paperoga e la microfocalizzazione purtroppo non mi ha detto molto, il cugino di Paperino è un personaggio simpaticissimo, ma la sua bizzarria lo rende un po' limitato per quel che riguarda la trama delle sue storie... forse sarebbe il caso di usarlo un po' meno frequentemente.

      Storia Papera non è la miglior serie apparsa su Topolino, ma questo episodio non è certamente il peggiore, anche se è comunque abbastanza dimenticabile.

      Un numero insomma che vale la pena prendere solo per la saga di Fantomius, e per la bella copertina di Paolo Mottura...
      Alla barba spaziale!

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      Geronimo
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        Re:Topolino 3401
        Risposta #2: Mercoledì 27 Gen 2021, 18:29:47
        Carina la storia di Zironi e un gioiellino visivo la tavola di pag. 22.
        Il Micromondo mi sta in parte deludendo perché un po' ripetitiva come storia e dai toni effettivamente un po' infantili; per i più piccoli rimane una buona storia. Attendo il finale.
        La copertina veramente stupenda!
        Luca Giacalone

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        joe7
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          Re:Topolino 3401
          Risposta #3: Mercoledì 27 Gen 2021, 22:54:32
          Mica male la critica di Gervasio/Fantomius alla situazione orrenda e dittatoriale del lockdown, con tanto di poliziotti persecutori e multe salatissime, insieme a leggi idiote e crudeli. Uno spaccato perfetto della povera Italia di oggi. Grandioso.

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          PolliceSu
            Re:Topolino 3401
            Risposta #4: Giovedì 28 Gen 2021, 00:03:34
            Una cover di Paolo Mottura che trovo spettacolare e che ben si addice ai colori caldi usati sempre per alba e tramonto all'interno della prima storia.
            Ritorna Topolino Giramondo e lo fa benissimo. Dal punto di vista grafico è veramente splendida e ha dei colori magnifici, soprattutto nelle scene tra tramonto e alba. Guardatevi pagina 22 e capite di che cosa sto parlando. E la storia poi? La storia rappresenta l'ennesima conferma che Zironi è una garanzia eccelsa da quando scrive Topolino Giramondo. Curioso il fatto che in questo caso Topolino racconti agli amici la sua avventura prima di metterla per iscritto sul giornale. Non vedo davvero l'ora di rivedere tutto questo materiale (anche perché ormai ce n'è già parecchio) su Topolino Extra!
            Prosegue a tutta birra Fantomius e ormai ho poco da dire? Su come la penso in generale di questa saga credo di essermi già espresso la settimana scorsa. Per il singolo episodio confermo che mi è piaciuto moltissimo perché anche qui succedono un sacco di cose (o meglio perlopiù ci vengono spiegate diverse cose) e tutto è studiato a minimi dettagli. In questa storia vedo proprio la passione e l'impegno messo da Marco Gervasio perché è una trama non solo ricca di suspense ma, come per lo scorso episodio, ricca di emozioni. Cioè davvero, a pagina 63 Fantomius piange e si rende conto di aver sbagliato! Ed è un po' tutto il capitolo ad essere super intrigante e emozionante. Sono riuscito a vedere le emozioni del Ladro Gentiluomo e degli altri personaggi: sembrano personaggi reali, umani, che hanno sentimenti reali. Io veramente non ho più parole. La storia si commenta da sola praticamente. Sicuramente sono stracurioso di sapere come si risolverà la faccenda del
            Spoiler: mostra
            mega-furto a Cuordipietra Famedoro e il "colpo di grazia" finale.
            Tra l'altro è probabile che nel prossimo nonché ultimo episodio, oltre a queste grosse situazioni che si risolveranno, ci venga raccontato con ulteriori e dovute spiegazioni l'"ultimo" viaggio nel tempo di Fantomius (quello che farà per intervenire e far diventare Paperino Paperinik che già ci è stato accennato in Tutto cominciò così). Sicuramente se non vedremo ciò nella Fine e l'inizio vorrà dire che il Mitico MG si prenderà il tempo di raccontarlo in una delle prossime storie di Fantomius. I disegni della storia sono sempre il massimo con queste tavole stupende che rendono la poggia tridimensionale e super realistica. Ah, poi troppo forte
            Spoiler: mostra
            il fatto che Fantomius e Pinko debbano collaborare per sconfiggere Cuordipietra, ahah!
            Un secondo episodio del Micromondo che risulta anch'esso molto gradevole. Non ho molto da dire in realtà, sicuramente solo leggendo l'ultimo episodio settimana prossima capiremo se complessivamente si tratta di una storia ottima o solamente buona perché, per quello che abbiamo visto finora, la storia non può che essere valutata positivamente. Divertenti le gag con quel cane robot di Archimede! Soldati disegna con una qualità mediamente alta che ci fa godere delle bellezze della minuscola natura.
            C'è poi questa storia che ha il buon Paperoga come protagonista: si tratta di una storia relativamente breve. E tutto sommato mi è piaciuta, diversamente da altre storie brevi recentemente lette sul settimanale. Mi è piaciuta perché fa il suo lavoro, ossia di intrattenere ma soprattutto divertire infatti ad esempio non ho potuto fare a meno di ridere quando Paperoga chiama Zio Paperone per chiedergli se ha un lavoro da affidargli quando in realtà ce l'aveva già, tra l'altro un incarico importante per lo Zione (pagina 116, vignette 4, 5 e 6 per chi volesse andarle subito a vedere... ;D). Valerio Held come al solito se la cava molto bene ai disegni.
            Storia Papera è il flop del numero. Una storia che ho letto con una fatica bestiale, l'esatto opposto di come ho letto invece la storia di Fantomius. Questo ciclo dedicato alla storia con la s maiuscolo, soprattutto con le ultime storie, continua davvero a non dirmi niente. Un peccato perché le prime storie erano anche divertenti in parte. Qui abbiamo come protagonista uno Zio Paperone-Luigi XIV assieme alle versioni di turno di Battista, Brigitta e Rockerduck, il tutto ovviamente raccontatoci da Pico e Paperoga. Un mix di cose proprio buttato lì a mio parere, tanto che non riesco a ricordarmi neanche bene quello che succede. Almeno i disegni sono molto gradevoli perché mi piace particolarmente lo stile personale di Urbano.
            Per quanto riguarda la one-page story finale dedicata sempre a Ciccio si poteva fare decisamente di meglio.
            Dunque un numero IMHO consigliato assolutamente per Fantomius e Topolino Giramondo. Sicuramente di ottimo livello anche il Micromondo e divertente la breve ma con Storia Papera non ci siamo proprio. Quindi se comprate questo numero sappiate che tutte le storie tranne una sono godibilissime, dai più alti ai più bassi.
            Il prossimo numero è attesissimo in primis per il finale di Fantomius e poi per quello del Micromondo. Inoltre sono curioso di sapere questa volta che cosa tirerà fuori dal cappello magico quella garanzia di Marco Nucci, visto che parliamo del "suo" personaggio, Newton, alle prese niente meno che con le GM (che poi in realtà non c'è da stupirsi perché, come fa notare il direttore nell'editoriale, il piccolo inventore nipote di Archimede ha già fatto parte in passato delle GM, come tra l'altro stiamo vedendo nelle storie ristampate nei nuovi Manuali mensili). E, sempre parlando del prossimo numero, chissà cos'è questa storia di Topolino in due parti. Sarà un giallo?
            Per concludere segnalo che a pagina 153 c'è un piccolo articolo di Francesca Agrati che ci presenta il nuovissimo DuckTales 3, in uscita se non sbaglio questo venerdì. Non vedo l'ora!

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            ctbomb
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              Re:Topolino 3401
              Risposta #5: Giovedì 28 Gen 2021, 09:25:39
              INDICE
              ...
              Le strabilianti imprese di Fantomius - Episodio 3 - Distopia
              Soggetto, sceneggiatura e disegni di Marco Gervasio
              ...
              Sul n. 3998 dice che la storia è in 5 parti. Con il prologo si arriverebbe al n. 3402. Me lo confermate? (lo si dice in una delle recensioni qui sopra, ma ci sono altre fonti?)

              Grazie.
              Gianpaolo.
              Per chi fosse interessato, qui trovate la mia collezione. Se vi interessasse qualcosa, fatemi sapere. Possiamo parlarne. Grazie

              https://inducks.org/browsecollec.php?user=ctbomb&sortbycode=1

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              salimbeti
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                Re:Topolino 3401
                Risposta #6: Giovedì 28 Gen 2021, 09:33:55
                Mica male la critica di Gervasio/Fantomius alla situazione orrenda e dittatoriale del lockdown, con tanto di poliziotti persecutori e multe salatissime, insieme a leggi idiote e crudeli. Uno spaccato perfetto della povera Italia di oggi. Grandioso.

                Mi sembra una libera  interpretazione un pò forzata, Gevasio fa chiaramente riferimento alla crisi del 1929 (anche se per le solite questioni di politically correct le crisi, guerre, tasse realistiche ec.. non possono essere esplicitamente citate) non ad una trasposizione/critica grottesca e paranoica alla situazione attuale,  anche perchè probabilmente tale avventura è stata pensata dall'autore e dalla redazione già un anno fa prima dell' attuale emergenza.
                « Ultima modifica: Giovedì 28 Gen 2021, 09:36:40 da salimbeti »

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                  Re:Topolino 3401
                  Risposta #7: Giovedì 28 Gen 2021, 09:53:15
                  Uno spaccato perfetto della povera Italia di oggi.

                  Ehm... quindi siamo stati governati da un ricco magnate che ha intenzione di sottoporci a tassazioni elevate solo per arricchirsi a nostro danno?
                  Eravamo in governo Conte, non Berlusconi!

                  Battute a parte... Gervasio realizza una parodia di una dittatura distopica. Fa strano ed è originale vederla svolgersi non in un futuro lontano ma nel passato.
                  E in quel tipo di narrativa il coprifuoco, le multe salate (o peggio la carcerazione o la tortura) sono elementi tipici, per cui non ci vedrei una parodizzazione dell'attuale situazione italiana che magari è malvissuto da tanti ma giustificata (e se non riuscite a giustificarla... sono felice che la vostra situazione sia così rosea).

                  Sul n. 3998 dice che la storia è in 5 parti. Con il prologo si arriverebbe al n. 3402. Me lo confermate? (lo si dice in una delle recensioni qui sopra, ma ci sono altre fonti?)

                  Grazie.
                  Gianpaolo.

                  E' confermato che sul 3402 ci sarà l'ultima parte (lo segnala anche il direttore nell'editoriale del numero 3401).

                  per le solite questioni di politically correct

                  Topolino è anche una testata parodistica e comica. Quindi ci sta che parodizzi quegli eventi senza citarli senza per forza dover essere una questione di politicamente corretto (anche perché non c'è nulla di politicamente corretto in una dittatura quindi sarebbe da evitare di parlarne a prescindere)
                  « Ultima modifica: Giovedì 28 Gen 2021, 12:34:41 da Garalla »

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                    Re:Topolino 3401
                    Risposta #8: Giovedì 28 Gen 2021, 10:32:41
                    Mica male la critica di Gervasio/Fantomius alla situazione orrenda e dittatoriale del lockdown, con tanto di poliziotti persecutori e multe salatissime, insieme a leggi idiote e crudeli. Uno spaccato perfetto della povera Italia di oggi. Grandioso.
                    Lo sapete già che questo OT deve finire con le due risposte che ci sono già state, vero? 

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                    dr. Paperus
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                      Re:Topolino 3401
                      Risposta #9: Giovedì 28 Gen 2021, 10:46:50
                      Mi dispiace dovermi soffermare sul peggio di questo numero, ma una storia a puntate di bassa qualità come quella di QQQ va menzionata come grossa delusione, soprattutto considerato il nome di Cabella; come già detto, i nipotini si esprimono e si comportano secondo un modello poco convincente della gioventù, sicuramente non brillante né umoristico, che non può essere la strada giusta in cui incanalare il filone dei paperotti protagonisti. Neanche le gag dei due zii o l'apprensione di Paperino suscitano una qualche emozione, tanto che il personaggio meno fastidioso risulta Archimede... l'unica nota positiva è che, per quanto gli "insetti amiconi" siano meno sopportabili dei cucciolotti collezionabili, il mio istinto ecologista non può fare a meno di preoccuparsi per il destino della biodiversità sul nostro pianeta, esemplificato, prima ancora che dai pochi panda o tigri del bengala rimasti, dalla costante perdita di insetti.

                      Fantomius, come sottolineato da Flash, è più umano e sensibile del solito. Tutto sommato la vicenda si evolve in maniera credibile, pur con la difficoltà di Gervasio a gestire le scene collettive (sul finale, i personaggi riuniti sembrano recitare un copione) o i comprimari (Copernico scialbo e per nulla caratterizzato).

                      La breve di Paperoga risulta particolarmente divertente, peccato non averla prolungata un po' di più: un ottimo uso del personaggio da parte di Zemelo. Persino l'ennesimo capitolo di Storia Papera, con disegni IMHO molto calzanti dal punto di vista umoristico, convince molto per l'abilità di Macchetto di far sorridere per non dire ridacchiare: le riempitive contribuiscono a salvare il numero dalla bruttura.

                      Ma la perla di questo 3401, come in molti altri in precedenza, è la nuova tappa di Topolino giramondo: paesaggi da sogno, un Topolino più simpatico che mai, personaggi a tutto tondo, trama avvincente ed emozionante, in particolare dopo una tavola commovente in pieno stile Zironiano come la numero 20, che culmina nello sguardo sofferente degli animali pucciosi, in questo caso posizionato nella vignetta giusta, al momento giusto.
                      ex Paperinik il Templare e Volkabug, inventore dell'Immergrün; prima niubbo, poi lurkatore, adesso utente affezionato; secondo la monetazione antica TEMPLI*PAPERINICUS*E*PAPERIBUS*MIRUM

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                      Cornelius
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                        Re:Topolino 3401
                        Risposta #10: Giovedì 28 Gen 2021, 12:07:07
                        Topolino nella terra dei Meriteri
                        Questa nuova storia della serie 'Giramondo' non mi è dispiaciuta nel suo insieme (illustrazioni sempre molto piacevoli) ma devo sottolineare almeno tre cose che non mi hanno convinto:
                        1)  la fisionomia di Peter,  un mix tra Orazio, Pippo e Vito Doppioscherzo, tanto che in diverse vignette mi ricordava, a turno, l'uno o gli altri;
                        2)  una scrittura a volte infantile nell'insistere sul termine 'cattivi' quando, viste certe situazioni, si potevano usare termini più 'coloriti' (sempre negli steccati del 'politicamente corretto', ovviamente);
                        3)  un'ambientazione africana decisamente 'coloniale', con personaggi 'tartufati' solo bianchi che fanno tutto (dirigono i parchi, guidano gli elicotteri, possiedono negozi di giocattoli per turisti, fanno i 'cattivi'... oltre ai generici di sfondo nei diversi ambienti, tutti bianchi anche loro). Un'Africa senza africani (neanche uno, per sbaglio) è piuttosto 'straniante'.
                        Non credo che tutto ciò dipenda da Zironi, presunto 'incolpevole': da quel che si è visto tempo fa in una storia con tavole già finite e con personaggi neri, poi 'decolorati' per la pubblicazione finale, in redazione evidentemente si 'temono' i colori troppo scuri. Dunque, piuttosto che scolorire dei personaggi neri, meglio farli subito bianchi. A questo punto non mi resta che dire "Black Characters Matter"
                        Fantomius - Distopìa    (terzo episodio)
                        Decisamente 'rivoluzionaria' questa puntata con, a Paperopoli, una situazione politica del tutto inaspettata e clamorosa (per quanto annunciata alla fine dell'episodio precedente). Mi chiedo alcune cose: se Senape non avesse scheggiato l'orologio del tempo tutto ciò non sarebbe avvenuto (immagino). E se Quackett non avesse voluto stravincere (come da lui ammesso) Senape sarebbe rimasta 'intrappolata' nel futuro e lui sarebbe tornato a vivere nel 1929, impedendo a Cuordipietra di diventare un sindaco-dittatore (in quest'ultima situazione  vedo dei 'riflessi castyani'). La risposta dovrebbe essere nel titolo: ciò che abbiamo appena letto è solo un 'what if' che, inevitabilmente, sarà risucchiato dalla realtà cronologica del tempo, qualora Fantomius riuscisse a tornare esattamente nel 1929 in un altro tentativo? Oppure la 'frittata' è ormai fatta e nulla potrà cambiare gli eventi? In genere, in questo tipo di storie, tutto 'si ricompone' perché sembra strano che un 'incidente' temporale possa restare con tutte le sue conseguenze. Anche se Lady Senape, nella biblioteca comunale del futuro, ha letto esattamente questo nel libro riguardante il '29. Dunque l'assenza forzata di Lord Quackett è stata ufficialmente  'storicizzata'.
                        E Zio Paperone, ad ogni modo, che fa (o farebbe)? Apparso in diverse occasioni in precedenti storie del nobilpapero, anche nel 1930 dovrebbe vivere in quel Deposito che si vede sempre, anche quando Famedoro accerchia simbolicamente tutta la città fra le sue grinfie. Magari con Matilda e Ortensia (viste a teatro in un episodio passato). Sarebbe interessante sapere qualcosa riguardo le sue reazioni, sebbene il racconto rischierebbe di allontanarsi troppo dal plot principale (oltre che essere, magari, superfluo in una 'distopìa'). Questa parentesi politica di CF, per quanto breve dovesse essere, dovrebbe rimanere impressa nella mente del suo rivale-coetaneo PdP, sempre che in quell'anno abbia continuato a viaggiare o, come nella Saga di Don Rosa, sia tornato definitivamente nella sua città di adozione.

                        QQQ in : Viaggio nel Microcosmo - Piccoli Guai
                        Io avrei pubblicato questa serie nel Topolino Junior: lo avrebbe lanciato alla grande.
                        Paperoga e la Micro-Focalizzazione
                        Breve divertente e non banale con un Valerio Held dal tratto più dinamico e guizzante.
                        Storia Papera - Il Barocco
                        Episodio più scorrevole di quanto pensassi: si ironizza su usi e costumi della nobiltà del '700 e Urbano la illustra con piglio 'turconiano'.
                        « Ultima modifica: Giovedì 28 Gen 2021, 20:39:28 da Cornelius Coot »

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                          Re:Topolino 3401
                          Risposta #11: Giovedì 28 Gen 2021, 18:18:38
                          Anche secondo me Gervasio fa sicuramente riferimento alla crisi del 29, anche se la storia è a se e descrive cosa sarebbe successo senza Fantomius.
                          Sinceramente a me la storia sta piacendo più di molte altre nel ciclo, anche io noto come Volkabug che Gervasio probabilmente è meno a suo agio nei momenti corali e quando deve descrivere i sentimenti dei personaggi. Dolly quando rivede Quackett sembra un pò un manichino...mi immaginavo almeno lo avrebbe baciato, o facesse vedere delle lacrime...lo stesso copernico, poco caratterizzato. Mi piace però l'atmosfera che si sta creando e l'umanità del protagonista, e questo fa avvicinare di più al personaggio, toccandoci.
                          In linea di massima vedo un buon miglioramento di Gervasio nel modo di raccontare le storie più ampie.


                          Mica male la critica di Gervasio/Fantomius alla situazione orrenda e dittatoriale del lockdown, con tanto di poliziotti persecutori e multe salatissime, insieme a leggi idiote e crudeli. Uno spaccato perfetto della povera Italia di oggi. Grandioso.

                          Mi sembra una libera  interpretazione un pò forzata, Gevasio fa chiaramente riferimento alla crisi del 1929 (anche se per le solite questioni di politically correct le crisi, guerre, tasse realistiche ec.. non possono essere esplicitamente citate) non ad una trasposizione/critica grottesca e paranoica alla situazione attuale,  anche perchè probabilmente tale avventura è stata pensata dall'autore e dalla redazione già un anno fa prima dell' attuale emergenza.
                          « Ultima modifica: Giovedì 28 Gen 2021, 18:22:30 da Filo Sganga »

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                            Topolino 3401
                            Risposta #12: Venerdì 29 Gen 2021, 12:36:29
                            Recensione Topolino 3401


                            Che le copertine di Topolino stiano diventando il miglior biglietto da visita del settimanale lo testimonia quella del numero di questa settimana, disegnata da Paolo Mottura ma soprattutto colorata da un ispirato Andrea Cagol. Ed è questo biglietto da visita, del resto, il miglior ricordo a fine lettura, stavolta. Il numero infatti non è di quelli che brillano, nonostante una buona dose di carte in principio interessanti: una storia d’apertura tutta opera di Giuseppe Zironi, dedicata alla ormai rodata serie Topolino giramondo, la terza puntata della nuova storia di Marco Gervasio con protagonista Fantômius, e la concomitanza con i 120 anni dalla morte di Giuseppe Verdi, che ispirano l’allegato Topolibro curato da Serena Colombo, con i redazionali di Francesco Gerbaldo, e presentato dalla giovane direttore d’orchestra Beatrice Venezi. Ne forniremo una recensione qui sul sito nei prossimi giorni: restate sintonizzati!

                             A tal proposito, una parola sull’anniversario verdiano è spesa in un editoriale di tre pagine firmato da Francesca Agrati, che nomina alcune opere significative e rimanda alla live del 27 gennaio scorso con protagonista il direttore Venezi di cui si è detto sopra. La live è recuperabile qui, e ci permettiamo di consigliarne sentitamente la visione: l’ospite è intelligente, interessante e piacevole da ascoltare; un toccasana nella spesso inevitabile autoreferenzialità delle live Panini.

                             Ma andiamo con ordine. La storia di esordio, Topolino nella terra dei meriteri, ha uno svolgimento completamente lineare, sebbene narrato da Topolino ai suoi amici in flashback; anzi gli ascoltatori si lanciano in una serie di commenti e sottolineature dei passaggi della storia la cui insistenza non appare completamente inquadrabile. I disegni, dotati come sempre del solido e prezioso fascino zironiano, in questa occasione non sembrano forse i più adatti all’enfasi che si pone su grandi inquadrature e narrazioni estasiate.

                             
                            La precisione!

                            Ecco dunque un lavoro che si inserisce bene come capitolo del ciclo a cui appartiene, come nota paesaggistica forse, ma che non è riuscito purtroppo a ispirare in chi scrive queste righe quella dose di “mal d’Africa” che sembra essere, in fondo, il suo più sincero e del resto molto legittimo obiettivo. Menzione d’obbligo per il comprimario che affianca Topolino, un personaggio volutamente ma forse troppo programmaticamente “grigio”: una zona d’ombra dotata, una volta tanto, di motivazioni degnissime, ma sviluppate e presentate in maniera forse troppo compressa: un difetto non nuovo alle storie topolinesche. E un po’ trascurata appare la giustificazione della presenza di certi animali dove non dovrebbero essere… ma non riveliamo troppo.

                             Prima della storia successiva c’è spazio per un interessante approfondimento su una serie di curatissime miniature urbane, edifici in piccola scala (realizzati anche con materiali riciclati) opera di un gruppo di anonimi artisti svedesi e che spuntano qua e là in alcune città della Svezia.

                             Ed ecco dunque Distopia, la nuova puntata della storia di Fantômius alle prese con i guai temporali di Lady Senape. Rispetto all’episodio precedente qui l’azione si diluisce, e cerca piuttosto di far addensare alcune atmosfere piovose entro cui calare la prospettiva destabilizzante di una Paperopoli in mano a Cuordipietra Famedoro. Daccapo, i disegni talvolta mancano l’aggancio all’obiettivo: un peccato, perché forse un tratto più abituato a toni cupi e “sotterranei” avrebbe fatto fare un salto di qualità all’atmosfera. L’uso della pioggia battente però ben si sposa con le geometrie gervasiane, e la clandestinità imposta dai decreti di Famedoro fa il suo mestiere regalandoci varie pagine genuinamente “carbonare”.

                             
                            Che cos’è il terzo Stato? Tutto. Che cosa è stato finora? Nulla. Che cosa chiede? Di essere Fantômius.

                             C’è semmai da chiedersi perché mai Famedoro sia venuto a Paperopoli, cosa ne abbia pensato Paperone, perché Fantômius fosse l’unico baluardo della libertà dei paperopolesi, come e perché la stessa Paperopoli sia retta di fatto da una oligarchia di maggiorenti (particolare realisticissimo questo se non fossero, i maggiorenti, una sorta di nobiltà importata di peso dall’Europa; ma questa è una bizzarria ben radicata nell’universo all’italiana di Topolino), e altri passaggi la cui giustificazione forse scopriremo in seguito. Di certo la presenza di una minaccia solida e l’imprevedibilità – ad oggi – della soluzione sono una cosa buona per il mondo delle storie lunghe su Topolino; appuntamento alla prossima settimana per capire se lo scioglimento dell’intreccio sarà all’altezza dei “nomi” coinvolti.

                             Il resto del numero vive di strani matrimoni. Sorvolando sulla rubrica di Fabio Licari dedicata ai “Tre grandi tenori del gol” (ma è davvero una buona scelta proporre ai bambini, indirettamente, dei modelli come i calciatori, con tutto quello che combinano quotidianamente?), l’idea di rimpicciolire i nipotini in Qui, Quo, Qua in: Viaggio nel micromondo, sebbene ben supportata da un coscienzioso ed espressivo Giampaolo Soldati, rivela forse le incertezze ai dialoghi di un Sergio Cabella ritornato sul settimanale in veste di sceneggiatore: i battibecchi fra i nipotini, a lungo andare, appaiono sovraccaricare la scena e privarla sia del gusto della scoperta che di una residua tensione. Specie se fanno il paio con la sostanziale ripetizione della stessa situazione al variare degli insetti coinvolti. Ma a proposito di questi, è una rubrica sugli onischi a cura di Barbara Garufi a restituirci il giusto e gradevole carattere didascalico che la materia della storia presuppone.

                             
                            Uhm…

                             La storia paperoghesca di Pietro Zemelo, poi, si colloca in una buona media umoristica ma si avvale dei disegni forse un poco appannati di Valerio Held: chi scrive questa recensione ha sempre apprezzato l’autore veneto, ma stavolta si è trovato un poco sorpreso dal rendimento dei disegni. Per il resto, la storia ha la durata e il tono commisurato alla sua semplicità di fondo, e scorre via come dovuto.

                             E infine, in Storia Papera: Il Barocco, la palpabile esperienza sceneggiatoria di Augusto Macchetto si trova costretta in un soggetto poco memorabile e con dei disegni un poco pesanti, opera del veterano Emilio Urbano. È da tempo che Macchetto si concentra su soggetti votati intenzionalmente alla ciclicità, sfruttando quello che a noi appare il suo incontestato e invidiabile punto di forza: la capacità di intessere ricorrenze, tormentoni e riflussi di linee umoristiche nelle proprie storie. Qui tutto ciò si appaia a un blando intento didascalico che riesce, in ogni caso, ad istruirci positivamente sulla natura delle Wunderkammer settecentesche.

                             
                            Un po’ di sano intento didattico

                             Come di consueto, il numero è chiuso da una autoconclusiva di Tito Faraci e Luka Bonardi: una freddura che lascia come sempre molto perplessi.

                             Appuntamento dunque alla prossima settimana per la conclusione delle storie a puntate e per una nuova storia di Marco Nucci!



                            Voto del recensore: 2/5



                            « Ultima modifica: Mercoledì 3 Mar 2021, 17:30:04 da Paolo »

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                              Re:Topolino 3401
                              Risposta #13: Venerdì 29 Gen 2021, 12:51:22
                              Io non ho preso questo numero,ma vero,le copertine stanno diventando sempre più belle,e questa, colorata divinamente è magnifica.

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                                Re:Topolino 3401
                                Risposta #14: Venerdì 29 Gen 2021, 18:50:00
                                Io non ho preso questo numero,ma vero,le copertine stanno diventando sempre più belle,e questa, colorata divinamente è magnifica.

                                Credo sia il problema degli ultimi anni, mi spiego: da quando hanno preso campo le "fumetterie" ho come l'impressione che gli sforzi autoriali siano più orientati all'illustrazione che alla storia.
                                A fronte di una storia brutta o comunque mediocre, a volte mi capita di leggere "per fortuna ci possiamo consolare con i bellissimi disegni di..." si ma chi se frega se la storia fa schifo?
                                Anzi spiace vedere dei disegni di qualità sprecati al servizio di una storia dimenticabile.
                                E non mi riferisco solo a Topolino, e' una tendenza presente un po' in tutte le case editrici.
                                Poi ci sono meritevoli eccezioni come Tex oppure le magnifiche vicende del Commissario Ricciardi...
                                ...ho la febbre, ma ti porto fuori a bere...

                                 

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