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Topolino 3402

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di Valentina Corsi

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Topolino 3402

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    Re:Topolino 3402
    Risposta #15: Venerdì 5 Feb 2021, 16:32:04
    Fantomius - La Fine e l'Inizio   (episodio 4)
    Marco Gervasio - Marco Gervasio
    Non intervengo praticamente mai da queste parti, ma un interrogativo che mi arrovella da un po' dopo la lettura dell'ultima storia di Fantomius ce l'ho e sarebbe interessante avere una risposta, magari proprio dall'autore.

    Marco Gervasio si rifà, come da sue dichiarazioni, alla periodizzazione donrosiana di vari eventi tra cui, come si è già visto, il ritorno definitivo di Paperone a Paperopoli nel 1930.
    Però, in virtù di questa indicazione cronologica così precisa e della cura per le ambientazioni storiche propria della serie, c'è qualcosa che non mi torna.

    Nel 1902 tre ragazzetti "a piedi scarzi" riescono - grazie al necessario tramite delle autorità locali, via telegrafo - a informare Roosevelt della presunta invasione di Forte Paperopoli. Il vecchio Teddy a quel punto esplode di rabbia e si precipita con l'esercito in Calisota per difendere l'onore delle Giovani Marmotte e per sbaragliare "i tre pericoli sui quali ho maggiormente insistito nella mia campagna elettorale: i grandi affari, le interferenze straniere e le minacce militari alle nostre coste", riassunti nella figura di Paperone.
    Sappiamo tutti com'è andata a finire.

    Siamo adesso nel 1930. Il mondo, la tecnologia e i mezzi di comunicazione sono andati avanti. Paperopoli non è più un minuscolo, dimenticato e ininfluente borgo rurale come tanti altri negli USA, ma una città pienamente sviluppata e sempre più florida man mano che la ricchezza di Paperone aumenta, con tanto di altissima ed influente borghesia (che non definirei "nobiltà", a proposito). La città in cui uno degli uomini più facoltosi del mondo, un affarista rampante indurito dalla vita e - direi - per nulla fesso, ha stabilito la sede dei suoi affari, gestiti localmente dalle sorelle, da suo cognato e da tutto uno staff che si presume composto da persone molto competenti e di sua fiducia.

    Bene.

    Com'è possibile che tutto questo sistema sia collassato così facilmente, stabilizzandosi per circa un anno in una condizione di paradittatura istituita da un tizio sudafricano, senza che in un batter d'occhio il governo di Washington prendesse delle adeguate contromisure? E questo a prescindere dalla presenza di Paperone in persona, togliendo a quest'ultimo l'eventuale ruolo di deus ex machina.
    Sarà una domanda banale, ma a me sembra un proverbiale "elephant in the room".
    « Ultima modifica: Venerdì 5 Feb 2021, 16:35:05 da Gladstone »
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      Re:Topolino 3402
      Risposta #16: Venerdì 5 Feb 2021, 16:54:24

      Com'è possibile che tutto questo sistema sia collassato così facilmente, stabilizzandosi per circa un anno in una condizione di paradittatura istituita da un tizio sudafricano, senza che in un batter d'occhio il governo di Washington prendesse delle adeguate contromisure? E questo a prescindere dalla presenza di Paperone in persona, togliendo a quest'ultimo l'eventuale ruolo di deus ex machina.
      Sarà una domanda banale, ma a me sembra un proverbiale "elephant in the room".

      Se proprio vogliamo trovare una spiegazione "plausibile" forse perchè dopo il periodo iniziale Paperopoli (Calisota), se ci rifacciamo alle storie di Barks, non fa parte degli Stati Uniti, è una Città stato come la nostra San Marino o Città del Vaticano. Con una propria bandiera, e le ambasciate nei vari paesi esteri. Quindi non dipende dal governo di Washington. Non sono sicuro che Don Rosa abbia anche lui questa visione Barksiana (alcune sue scelte infatti non coincidono con le indicazioni di Barks) di Paperopoli, probabilmente lui la considera parte degli Stati Uniti nell'immaginario stato del Calisota. Evidentemente Gervasio ha preso spunto da alcuni elementi di Don Rosa  altri di Barks ed altri di Martina ec... creando però una propria visione evolutiva di quel mondo immaginario. Il fatto che in alcuni casi si rifà ad "elementi DonRosiani " non significa che abbia aderito pedissequamente a tutte le indicazioni o le scelte di  Don Rosa o di Barks.
      Per chi è interessato ad approfondire la storia di Paperopoli ed i suoi luoghi caratteristici, mappa ed evoluzione del Deposito di Paperone ec...
      http://www.salimbeti.com/paperinik/city.htm

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        Re:Topolino 3402
        Risposta #17: Venerdì 5 Feb 2021, 17:10:35
        1) In questa storia Fantomius fa uso di Villa Lalla, una delle sue altre residenze che abbiamo conosciuto nelle storie di Paperinik di Gervasio.

        Che io sappia è comparsa in una sola storia di ben diciannove anni fa scritta da Michelini.

        Ulteriore dimostrazione della cura filologica di Gervasio.
        Sì, sì, infatti ho detto (nella parte evidenziata) che Villa Lalla è una delle tante residenze che abbiamo visto nelle diverse storie. Nel senso che abbiamo visto le varie residenze nelle varie storie e non Villa Lalla in più di una.

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          Re:Topolino 3402
          Risposta #18: Venerdì 5 Feb 2021, 17:26:31
          Com'è possibile che tutto questo sistema sia collassato così facilmente, stabilizzandosi per circa un anno in una condizione di paradittatura istituita da un tizio sudafricano, senza che in un batter d'occhio il governo di Washington prendesse delle adeguate contromisure?
          E' anche vero che gli Usa sono una repubblica federale dove ogni stato ha un proprio governo con determinate autonomie. Ad esempio, nell'epoca di Fantomius (ma immagino anche oggi), quanti sindaci-sceriffi facevano il bello e il cattivo tempo, soprattutto nelle città del Sud? In questi stati vi era la segregazione razziale mentre in quelli del Nord non c'era o era più 'diluita', meno ufficiale (senza cartelli e scritte che ricordavano ai neri - e anche ai bianchi - dove poter andare e dove no). Vent'anni dopo (rispetto al periodo di Fantomius) in Alabama solo quando la situazione precipitò Washington si decise a mandare l'esercito per dividere la folla urlante da alcuni studenti neri che per la prima volta potevano entrare in una determinata università fino ad allora esclusivamente per bianchi.

          Anche in Calisota, 51° Stato dell'Unione (secondo Don Rosa), situato dalla parte opposta di Washington,
          ci saranno state situazioni 'particolari' non subito regolate dalla capitale federale. Una di queste è stata, evidentemente, la 'reggenza' di Cuordipietra a Paperopoli, favorita dalla balla sull'allontanamento di Fantomius e dalla conseguente benevolenza di molti ricconi (nobili e non) che si saranno considerati 'favoriti' da questo sindaco. Anche la classe media sarà rimasta inizialmente colpita dall'impresa di questo miliardario (comunque straniero) e avrà pensato di appoggiarlo. La politica  'spregiudicata' di Famedoro attraversa anche i simboli: sostituire la statua del fondatore Coot con la sua, senza una apparente reazione di protesta, simboleggia comando e sottomissione, dando l'idea di un popolo piuttosto bue, cosa che i paperopolesi, per la loro storia, non dovrebbero essere (ma in tante altri soggetti del genere li abbiamo visti così: tutto ciò facilita e velocizza la trama, oltre a non essere poi così lontano dalla realtà anche umana).

                                                                               

          Da notare che questa aggressiva politica dei simboli verrà attuata dallo stesso Cuordipietra molti anni dopo, quando nell'Ultima Avventura, dopo aver ridotto sul lastrico l'eterno nemico Paperon de' Paperoni, la prima cosa che penserà di fare sarà quella di radere al suolo la Collina AmmazzaMotori con Deposito annesso.
          In quel caso però ci fu una reazione popolare capitanata da amici e parenti dello zione. Probabile che questo sentimento di continua rivalsa e vendetta nei confronti di Paperone, da sfoderare sul suo suolo, a casa sua, nasca dal loro primo incontro in Sud Africa, dove un giovanissimo Scrooge diede una bella lezione all'altrettanto giovanissimo boero, giocando in trasferta, 'a casa sua'. E vincendo.

          Se Washington poteva tergiversare su alcuni aspetti della strana situazione paperopolese (che magari poteva essere presa di petto dal locale governatore del Calisota, personaggio che non credo si sia mai visto se non in una storia di qualche anno fa), sicuramente si sarebbe dovuta preoccupare per un'altra azione, anche questa apparentemente più simbolica che realistica ma sempre grave: la sostituzione del simbolo del Dollaro con quello della Lira Sterlina (£), moneta sudafricana del tempo. Se nella vita economica di tutti i giorni non so a quali scopi pratici tutto ciò potesse arrivare, nella simbologia monetaria si è trattato di una vera e propria 'invasione straniera'!
          « Ultima modifica: Venerdì 5 Feb 2021, 19:11:50 da Cornelius Coot »

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            Re:Topolino 3402
            Risposta #19: Venerdì 5 Feb 2021, 17:33:52
            Io però ho un'altra domanda: com'è possibile che in Paperino e il torneo monetario Paperone non avesse mai sentito nominare Cuordipietra, se questo era stato addirittura sindaco di Paperopoli? Va bene che all'epoca era altrove ma... non ha mai letto un giornale? Quando è arrivato, solo pochi mesi dopo, il ricordo era ancora fresco. Non gli è mai capitato di sentirne parlare? Va bene che ha vissuto per molto tempo in solitudine, ma che addirittura non gliene fosse arrivata notizia...

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              Re:Topolino 3402
              Risposta #20: Venerdì 5 Feb 2021, 18:15:07
              1) In questa storia Fantomius fa uso di Villa Lalla, una delle sue altre residenze che abbiamo conosciuto nelle storie di Paperinik di Gervasio.

              Che io sappia è comparsa in una sola storia di ben diciannove anni fa scritta da Michelini.

              Ulteriore dimostrazione della cura filologica di Gervasio.
              Sì, sì, infatti ho detto (nella parte evidenziata) che Villa Lalla è una delle tante residenze che abbiamo visto nelle diverse storie. Nel senso che abbiamo visto le varie residenze nelle varie storie e non Villa Lalla in più di una.

              Lo immaginavo. Ho voluto precisarlo perché si tratta di una storia a cui sono abbastanza affezionato per alcune ragioni. Fino a non troppo tempo fa ero convinto che Gervasio l'avesse anche sceneggiata visto che ha tutte le caratteristiche delle sue future storie da autore completo. Avevo anche congetturato che l'idea originale fosse sua, ma poi avesse preferito lasciare che fosse un altro a svilupparla per questioni di tempo o perché non si sentiva ancora pronto per uscire con una roba totalmente sua.

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                Re:Topolino 3402
                Risposta #21: Venerdì 5 Feb 2021, 18:43:43
                Io però ho un'altra domanda: com'è possibile che in Paperino e il torneo monetario Paperone non avesse mai sentito nominare Cuordipietra, se questo era stato addirittura sindaco di Paperopoli? Va bene che all'epoca era altrove ma... non ha mai letto un giornale? Quando è arrivato, solo pochi mesi dopo, il ricordo era ancora fresco. Non gli è mai capitato di sentirne parlare? Va bene che ha vissuto per molto tempo in solitudine, ma che addirittura non gliene fosse arrivata notizia...

                Non è da escludere che ci verrà data una  possibile spiegazione in una prossima avventura visto che a quanto pare Famedoro ha intenzione di vendicarsi di Fantomius. In ogni caso come già spiegato ogni autore si crea una propria logica temporale e non necessariamente tutte le indicazioni o storie o quanto mostrato da altri autori viene  preso in considerazione o valutato . Lo stesso Don Rosa non considerò ogni cosa mostrata da Barks ma ne ignorò diverse in quanto non coincidevano con la sua personale idea di come dovevano svolgersi gli avvenimenti, o semplicemente per semplicità narrativa,  tra cui appunto Paperopoli che per Barks era una città stato  non facente parte degli USA e che Paperone non ha subito costruito il deposito sulla collina ma da prima teneva i soldi in uno (o forse più) edifici monetari in città e poi solo nel 1951, dopo che crollò il pavimento di questo edificio monetari (non del deposito sulla collina!)  fece realizzare il vero deposito ec...
                « Ultima modifica: Venerdì 5 Feb 2021, 18:45:55 da salimbeti »

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                  Re:Topolino 3402
                  Risposta #22: Venerdì 5 Feb 2021, 19:43:12
                  Se proprio vogliamo trovare una spiegazione "plausibile" forse perchè dopo il periodo iniziale Paperopoli (Calisota), se ci rifacciamo alle storie di Barks, non fa parte degli Stati Uniti, è una Città stato come la nostra San Marino o Città del Vaticano. Con una propria bandiera, e le ambasciate nei vari paesi esteri. Quindi non dipende dal governo di Washington. Non sono sicuro che Don Rosa abbia anche lui questa visione Barksiana (alcune sue scelte infatti non coincidono con le indicazioni di Barks) di Paperopoli, probabilmente lui la considera parte degli Stati Uniti nell'immaginario stato del Calisota. Evidentemente Gervasio ha preso spunto da alcuni elementi di Don Rosa  altri di Barks ed altri di Martina ec... creando però una propria visione evolutiva di quel mondo immaginario. Il fatto che in alcuni casi si rifà ad "elementi DonRosiani " non significa che abbia aderito pedissequamente a tutte le indicazioni o le scelte di  Don Rosa o di Barks.
                  Per chi è interessato ad approfondire la storia di Paperopoli ed i suoi luoghi caratteristici, mappa ed evoluzione del Deposito di Paperone ec...
                  http://www.salimbeti.com/paperinik/city.htm

                  Grazie per la pronta risposta, sapevo che sarebbe arrivata in tempi rapidi.
                  Peraltro conosco molto bene il tuo sito, che ho tenuto spesso come riferimento nel mio passato più nerd, quando da ragazzino cercavo di gestire un qualche, personalissimo, headcanon sui paperi; l'ho trovato sempre molto interessante per la visione sincretistica che proponi.

                  Veniamo a noi.
                  Parlando appunto di sincretismo, ma del "Gervasioverso" e in particolare dei riferimenti precisi ripresi in primis da Don Rosa e Martina e poi anche da Barks, a questo punto credo si debba trovare una soluzione un po' più chiara e - lo vogliamo dire? - canonica per quanto riguarda Fantomius. E il punto sta nella formulazione di un universo coerente, soprattutto in virtù degli autori presi come fonte per quelle informazioni che contribuiscono a rendere "plausibile" il tutto.

                  Giustamente (e un po' me l'aspettavo sempre per via della pregressa - e approfondita - conoscenza del tuo sito) mi parli della concezione barksiana della "geopolitica del Calisota" con il riferimento all'ambasciata paperopolese nel Tesoro di Marco Polo. Come presupposto va però detto che, tra tutti, Barks fu decisamente l'autore più sciolto da qualsiasi vincolo... proprio perché demiurgo di quell'universo narrativo. A volte nelle sue storie si trova tutto e il contrario di tutto, compresa - apparentemente - una Paperopoli "città stato" o eterotopica nel più vasto contesto nordamericano, per cui non farei lo stesso gioco di Don Rosa prendendo qua e là elementi per costruire un canone fin troppo arbitrario e potenzialmente contraddittorio.
                  A questo punto devo fare una ulteriore considerazione, vestendo i panni dello storico - è il mestiere che mi dà di che vivere e so di essere un rompiscatole da questo punto di vista (*): per quanto Zio Paperone e il tesoro di Marco Polo sia una storia tra le più atipiche nella produzione barksiana ("they weren't my best stories", come ebbe a dire in un'intervista del 1999 riguardo la sua produzione di metà anni Sessanta), sarebbe stato comunque molto complesso riprodurre o anche solo citare espressamente la guerra del Vietnam in un fumetto Disney. Perché di questo si parla in quell'avventura dei paperi, né più né meno. Bisognava trovare un escamotage credibile: al di là delle motivazioni più profonde che portarono Barks a scrivere quella storia, Paperopoli diventa in quel contesto il referente simbolico per gli USA, così come l'Unsteadystan lo diventa per il paese del Sudest asiatico martoriato dal conflitto (pubblicità per pubblicità, ne ho accennato qui qualche mese fa: https://www.papersera.net/wp/2020/08/28/carl-barks-una-cavalcata-nella-storia-seconda-parte/).
                  Già solo attenendoci a questo caso esemplare, se vogliamo individuare qualche appiglio "plausibile" per stabilire dei cardini nella concezione dell'universo disneyano, Paperopoli dipenderebbe eccome da Washington pure se nella sua realtà narrativa la capitale federale si chiamasse - Dio non voglia - "Washingpaper". (**)

                  Ora, considerando l'epoca in cui sono collocate le avventure di Fantomius (che non è un generico "passato", visto che Gervasio fornisce date precise) e tenendo presente che anche nel liberissimo Barks l'ambientazione domestica delle storie dei paperi fu sempre statunitense fino al midollo, a me risulta molto difficile continuare a tenere in considerazione una situazione à la San Marino negli Stati Uniti della prima metà del Novecento, perfino nella versione disneyana del paese a stelle e strisce, se e quando si cominciano a inserire forse un po' troppi elementi riconducibili a una realtà effettivamente esistita/esistente. Certo, storicamente ci sono stati dei casi limite delicatissimi come la corrotta Chicago stretta nella morsa criminale di Al Capone, un esempio ormai letterario e paradigmatico, ma non paragonabili a una "città stato" o "micronazione" come da tua interpretazione - e anche lì, comunque, il governo di Washington intervenne con forza proprio negli anni della presidenza di Herbert Hoover: il parallelismo con la Paperopoli controllata da Famedoro sarebbe stato ancor più forte rispettando, anche solo en passant, il contesto storico e geografico sospeso tra fantasia ed elemento realistico.

                  Per chiudere, la creatività e la fantasia sono la chiave di volta per scrivere e leggere questi fumetti, è chiarissimo e va rivendicato sempre. Altrettanto chiaro è il fatto per cui un autore debba e possa spaziare senza particolari limiti e qui, del resto, non si vuole assolutamente inchiodare a sua volta Marco Gervasio a ciò che ha ripreso dall'opera di Don Rosa e che tiene comunque ben presente (il ritorno di Paperone in città nel '30, per dirne una), né pretendere una visione altrettanto dogmatica e in qualche modo limitante della materia paperopolese. Però se qualcosa non torna in virtù proprio di quei riferimenti chiave che si è programmaticamente deciso di utilizzare stipulando un patto non scritto con i fruitori di queste storie, beh, io lettore non acritico mi pongo delle domande: questi "elementi fissi" servono soltanto a stuzzicare l'interesse del nerd di turno attento alle continuity strettissime e vincolanti? Oppure a contribuire in maniera coerente alla lunga, complessa e stratificata storia del fumetto Disney prendendosi, però, delle responsabilità maggiori? Io credo che si tratti più della seconda ipotesi e - con questo - faccio anche i miei auguri all'autore, sperando di poter leggere trame sempre più intriganti ma meno, a parer mio, problematiche da un punto di vista concettuale.


                  (*) In passato Gervasio ed io abbiamo avuto una querelle tra gentiluomini sui castelli calisotiani.  :))
                  (**) Discorso diverso se cominciassimo a parlare di tutte quelle pionieristiche storie italiane degli anni Cinquanta in cui topi e paperi vivono palesemente in una Pseudoamerica in provincia di Milano, o delle situazioni in cui la valuta corrente nel Calisota rispecchia quella del paese di produzione o diffusione delle storie stesse, specie in Nord Europa, e così via.


                  Io però ho un'altra domanda: com'è possibile che in Paperino e il torneo monetario Paperone non avesse mai sentito nominare Cuordipietra, se questo era stato addirittura sindaco di Paperopoli? Va bene che all'epoca era altrove ma... non ha mai letto un giornale? Quando è arrivato, solo pochi mesi dopo, il ricordo era ancora fresco. Non gli è mai capitato di sentirne parlare? Va bene che ha vissuto per molto tempo in solitudine, ma che addirittura non gliene fosse arrivata notizia...

                  Ecco. Questo è l'altro - enorme - "elephant in the room", insieme allo spaesamento nel vedere un boero nei panni del sindaco di una città americana.
                  A meno che la spiegazione non si regga su una cosa tipo "nel 1956 Paperone era rimbambito" (che di per sé non sarebbe una motivazione del tutto azzardata, lo abbiamo visto più che smemorato nella Stella del Polo, per dire).
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                    Re:Topolino 3402
                    Risposta #23: Venerdì 5 Feb 2021, 20:15:32
                    Volevo anch'io dire la mia sull'ultima storia di Fantomius, che comunque ho apprezzato, al netto del finale un po' troppo buonista, almeno per me.

                    Al netto delle ottime osservazioni di Gladstone o del problema di ambientare le origini di Paperinik ai giorni nostri, quello che davvero non mi torna è il motivo per il quale i cittadini di Paperopoli abbiano votato un perfetto sconosciuto come Famedoro. A leggere la storia è chiaro, Famedoro è diventato sindaco perchè ha sconfitto Fantomius, c'è l'intera città tappezzata con questo slogan, ma da quando Fantomius ha mai costituito una minaccia per i paperopolesi?

                    Fin dall'inizio Fantomius è stato presentato come il Ladro Gentiluomo, colui che ruba ai ricchi per donare ai poveri, Paperino si identifica in lui quando lo definisce "vittima dei plutocrati come me" nella storia d'esordio di Paperinik, o che ruba per il gusto della sfida, ma non ha mai fatto nulla perchè fosse inviso alla cittadinanza fino al punto di premiare in tal modo colui che lo ha sconfitto, e difatti nelle storie precedenti non mi sembra di ricordare si parlasse di un simile astio nei suoi confronti, tanto è vero che il suo ritorno non viene visto con paura o sentimenti negativi, anzi...

                    Infine, una considerazione sul periodo storico. La storia è ambientata a cavallo tra il 1929 e il 1930, gli anni della Grande depressione, che culminò con il crollo della Borsa di Wall Street, il famoso giovedì nero dell'ottobre 1929. e che si protrasse negli anni successivi. Ora, naturalmente in un fumetto Disney non si possono far vedere quegli eventi terribili, ma per me è comunque molto strano che in un periodo simile Famedoro possa fare il bello e il cattivo tempo, addirittura imporre tasse assurde quando non si trovava nemmeno da mangiare, per un anno intero senza reazioni o altro da parte della cittadinanza o di altri personaggi.
                    The Rabbit Hunter! (Copyright by Gancio 08.II.16)


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                      Re:Topolino 3402
                      Risposta #24: Venerdì 5 Feb 2021, 20:33:39

                      Grazie per la pronta risposta, sapevo che sarebbe arrivata in tempi rapidi.
                      Peraltro conosco molto bene il tuo sito, che ho tenuto spesso come riferimento nel mio passato più nerd, quando da ragazzino cercavo di gestire un qualche, personalissimo, headcanon sui paperi; l'ho trovato sempre molto interessante per la visione sincretistica che proponi.

                      Veniamo a noi.....


                      I fumetti Disney sono un' universo immaginario non ha senso aspettarsi una  completamente "logica e plausibile aderenza ad una possibile realtà"  che sia questa storica, tecnica, o sociale. E' chiaro che tu come storico (per hobby mi occupo anche io di storia antica ed archeologia. Se ti interessa il periodo puoi visitare l'altro mio sito sui Greci dell'età del Bronzo o le mie pubblicazioni della Osprey Publishing basta scrivere Salimbeti micenei in google o Salimbeti su Amazon.com) vorresti una quanto più possibile aderenza alla realtà storica in queste vicende , ma anche un ingegnere vorrebbe una quanto più possibile aderenza ad una realtà tecnica, così un sociologo ad una situazione sociale realistica ec...
                      Ma questo non avrebbe senso,  non è una cosa che ci dobbiamo aspettare (anche se l'ambientazione storica è ben definita) o su cui dobbiamo soffermarci più di tanto. Se un autore immagina che Paperopoli è una città stato e per questo Washington non interviene va accettata nell'ottica del fumetto come una spiegazione plausibile, è una spiegazione Disneyana plausibile! Non ha nessuna rilevanza che nella realtà non sarebbe potuto succedere per vari motivi storico/politici. Se l'autore sceglie che Paperopoli è una città USA e che il governo centrale per qualche motivo non interviene è irrilevante cercare motivazioni storiche per cui la cosa nella realtà sarebbe stata improbabile o assurda e che Barks non era filologico e che si riferiva al Vietnam e quindi non poteva dire ambasciata USA ec... altrimenti si rischia di perderci in lucubrazioni mentali ossessive compulsive.  Se Fantomius vola con macchinari impossibili che violano le leggi della fisica e della meccanica non ha senso che un ingegnere (perchè specialista della tematica) si ponga il problema di come fanno a volare e che nella realtà non sarebbe possibile e che era meglio mostrare i velivoli degli anni 20 e che Barks mostrava anche lui velivoli strani, ma questo perchè negli anni 50 c'era Flash Gordon ec.. Oppure cosa dovremmo aspettarci che in Asterix siccome vengono mostrati/citati  personaggi reali in un reale contesto storico (Cesare, Cleopatra ec..) debba essere rispettata la realtà storica! E ci mettiamo quindi a sindacare degli innumerevoli errori storico/archeologici (es. ai tempi di Cesare non avevano la cosiddetta "lorica segmentata" ! )   Per il Torneo Monetario ho già risposto sopra
                      « Ultima modifica: Venerdì 5 Feb 2021, 21:54:38 da salimbeti »

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                        Re:Topolino 3402
                        Risposta #25: Venerdì 5 Feb 2021, 20:46:25
                        Volevo anch'io dire la mia sull'ultima storia di Fantomius, che comunque ho apprezzato, al netto del finale un po' troppo buonista, almeno per me.

                        Al netto delle ottime osservazioni di Gladstone o del problema di ambientare le origini di Paperinik ai giorni nostri, quello che davvero non mi torna è il motivo per il quale i cittadini di Paperopoli abbiano votato un perfetto sconosciuto come Famedoro. A leggere la storia è chiaro, Famedoro è diventato sindaco perchè ha sconfitto Fantomius, c'è l'intera città tappezzata con questo slogan, ma da quando Fantomius ha mai costituito una minaccia per i paperopolesi?

                        Fin dall'inizio Fantomius è stato presentato come il Ladro Gentiluomo, colui che ruba ai ricchi per donare ai poveri, Paperino si identifica in lui quando lo definisce "vittima dei plutocrati come me" nella storia d'esordio di Paperinik, o che ruba per il gusto della sfida, ma non ha mai fatto nulla perchè fosse inviso alla cittadinanza fino al punto di premiare in tal modo colui che lo ha sconfitto, e difatti nelle storie precedenti non mi sembra di ricordare si parlasse di un simile astio nei suoi confronti, tanto è vero che il suo ritorno non viene visto con paura o sentimenti negativi, anzi...

                        Infine, una considerazione sul periodo storico. La storia è ambientata a cavallo tra il 1929 e il 1930, gli anni della Grande depressione, che culminò con il crollo della Borsa di Wall Street, il famoso giovedì nero dell'ottobre 1929. e che si protrasse negli anni successivi. Ora, naturalmente in un fumetto Disney non si possono far vedere quegli eventi terribili, ma per me è comunque molto strano che in un periodo simile Famedoro possa fare il bello e il cattivo tempo, addirittura imporre tasse assurde quando non si trovava nemmeno da mangiare, per un anno intero senza reazioni o altro da parte della cittadinanza o di altri personaggi.

                        In generale anche per te valgono le valutazioni del post precedente. Nello specifico delle tue questioni tanto per fare "fanta-ipotesi"  evidentemente i cittadini lo consideravano comunque un ladro uno che violava le leggi e che quindi andava arrestato o cacciato dalla città, magari Famedoro li ha convinti che l'attuale disastro economico era per colpa di personaggi come Fantomius  che dopo che è diventato ricco (perchè in realtà non donava ai poveri) ed è stato scoperto ha dovuto fuggire. Se oggigiorno nella realtà c'è moltissima gente che viene convinta da una marea di assurdità complottistiche o milioni di cittadini che in alcuni paesi del mondo eleggono rappresentati palesemente ignoranti (per non parlare dei molti dittatori nel passato regolarmente eletti)  vuoi che in un fumetto Disney non sia plausibile che uno come Famedoro venga eletto e faccia il bello e cattivo tempo a Paperopoli nel 1929? 
                        « Ultima modifica: Venerdì 5 Feb 2021, 21:17:20 da salimbeti »

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                          Re:Topolino 3402
                          Risposta #26: Venerdì 5 Feb 2021, 21:02:01
                          è troppo chiedere di tenere la politica fuori da questo forum e di non insultare le idee altrui, qualsiasi esse siano?
                          « Ultima modifica: Venerdì 5 Feb 2021, 21:09:06 da Hero of Sky »
                          Perchè di questo mondo siamo solo ospiti, fra i tanti. E non i padroni. Insieme abbiamo dimostrato tante cose, ma la più importante è che non esiste l'impossibile. Antidarwinista

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                            Re:Topolino 3402
                            Risposta #27: Venerdì 5 Feb 2021, 21:13:12
                            è troppo chiedere di tenere la politica fuori da questo forum e di non insultare le idee altrui?

                            Bhe il riferimento era ad una "politica" non italiana  . 
                            Comunque hai ragione niente politica. Ritiro l'affermazione,   ho modificato il post in maniera più generica e politicamente corretta così ognuno può immaginare chi vuole
                            « Ultima modifica: Venerdì 5 Feb 2021, 21:19:58 da salimbeti »

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                              Re:Topolino 3402
                              Risposta #28: Venerdì 5 Feb 2021, 21:39:54
                              è troppo chiedere di tenere la politica fuori da questo forum
                              Giustissimo, lo chiediamo a tutti.
                              Puoi provvedere anche tu come ti è stato chiesto in privato, per favore?

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                                Re:Topolino 3402
                                Risposta #29: Venerdì 5 Feb 2021, 23:09:28
                                Volevo anch'io dire la mia sull'ultima storia di Fantomius, che comunque ho apprezzato, al netto del finale un po' troppo buonista, almeno per me.

                                Al netto delle ottime osservazioni di Gladstone o del problema di ambientare le origini di Paperinik ai giorni nostri, quello che davvero non mi torna è il motivo per il quale i cittadini di Paperopoli abbiano votato un perfetto sconosciuto come Famedoro. A leggere la storia è chiaro, Famedoro è diventato sindaco perchè ha sconfitto Fantomius, c'è l'intera città tappezzata con questo slogan, ma da quando Fantomius ha mai costituito una minaccia per i paperopolesi?

                                Fin dall'inizio Fantomius è stato presentato come il Ladro Gentiluomo, colui che ruba ai ricchi per donare ai poveri, Paperino si identifica in lui quando lo definisce "vittima dei plutocrati come me" nella storia d'esordio di Paperinik, o che ruba per il gusto della sfida, ma non ha mai fatto nulla perchè fosse inviso alla cittadinanza fino al punto di premiare in tal modo colui che lo ha sconfitto, e difatti nelle storie precedenti non mi sembra di ricordare si parlasse di un simile astio nei suoi confronti, tanto è vero che il suo ritorno non viene visto con paura o sentimenti negativi, anzi...

                                Infine, una considerazione sul periodo storico. La storia è ambientata a cavallo tra il 1929 e il 1930, gli anni della Grande depressione, che culminò con il crollo della Borsa di Wall Street, il famoso giovedì nero dell'ottobre 1929. e che si protrasse negli anni successivi. Ora, naturalmente in un fumetto Disney non si possono far vedere quegli eventi terribili, ma per me è comunque molto strano che in un periodo simile Famedoro possa fare il bello e il cattivo tempo, addirittura imporre tasse assurde quando non si trovava nemmeno da mangiare, per un anno intero senza reazioni o altro da parte della cittadinanza o di altri personaggi.

                                In generale anche per te valgono le valutazioni del post precedente. Nello specifico delle tue questioni tanto per fare "fanta-ipotesi"  evidentemente i cittadini lo consideravano comunque un ladro uno che violava le leggi e che quindi andava arrestato o cacciato dalla città, magari Famedoro li ha convinti che l'attuale disastro economico era per colpa di personaggi come Fantomius  che dopo che è diventato ricco (perchè in realtà non donava ai poveri) ed è stato scoperto ha dovuto fuggire. Se oggigiorno nella realtà c'è moltissima gente che viene convinta da una marea di assurdità complottistiche o milioni di cittadini che in alcuni paesi del mondo eleggono rappresentati palesemente ignoranti (per non parlare dei molti dittatori nel passato regolarmente eletti)  vuoi che in un fumetto Disney non sia plausibile che uno come Famedoro venga eletto e faccia il bello e cattivo tempo a Paperopoli nel 1929?


                                Il fatto è semplice, non è che ci si metta a fare elucubrazioni mentali tanto per o ci si diverta a denigrare l’opera di un autore, semplicemente Marco Gervasio, da un certo punto in poi, ha collocato la saga di Fantomius in precisi periodi storici e facendo combaciare gli eventi con altri visti in altre opere, soprattutto la Saga di Don Rosa.

                                Con queste premesse, direi che il minimo è aspettarsi una certa coerenza perchè sono il primo a riconoscere i meriti all’autore se riesce a creare un universo narrativo che si riesca ad integrare con quanto già visto, ma allo stesso tempo, se qualcosa non quadra e lo si nota, non è il massimo uscirsene con il fatto che il lettore dovrebbe leggere la storia e basta senza farsi troppe pippe mentali.

                                Personalmente non capisco come Famedoro abbia potuto diventare sindaco, al di là del fatto che un boero non potrebbe in quanto non americano, nè tantomeno perchè il fatto di aver sconfitto Fantomius lo abbia reso un eroe agli occhi di tutti, visto che nelle precedenti storie non è mai stato nemmeno accennato che il Ladro Gentiluomo fosse visto come una minaccia, e io ricordo, a meno di sbagliarmi, che donasse ai poveri parte del bottino che rubava, devo averlo letto in qualche storia precedente o addirittura nelle prime storie di Paperinik, anche se ora non ho modo di verificare.

                                Siamo nel 1929-1930, in piena crisi economica e sociale, e la scomparsa di un ladro che non ha mai rubato ai cittadini dovrebbe essere un motivo valido per eleggere a sindaco un perfetto sconosciuto? Magari per te e altri ha senso, per me no e l’ho espresso civilmente.

                                A proposito di quel biennio, ripropongo la mia idea. Se una storia non fosse collocata in un preciso periodo temporale, allora non ci sono limiti alla fantasia, ma se invece non è così, e addirittura la Grande depressione me la citi, allora mi aspetto di vedere qualcosa di relativo a quell’evento nella storia.

                                Certo, in una storia Disney non mi puoi mostrare le persone che elemosinano o i poveracci che si buttavano dai palazzi, ma nemmeno gente che dovrebbe essere alla canna del gas e che invece si fa tiranneggiare pagando tasse improbabili.

                                Non mi scandalizzo o stupisco certo se vedo invenzioni futuristiche o cose simili perchè altrimenti avrei sbagliato letture da sempre, ma mi fa storcere il naso se leggo cose che, per un motivo o per l’altro, non mi quadrano, tutto qui.
                                « Ultima modifica: Venerdì 5 Feb 2021, 23:19:34 da Luxor »
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