Mi è piaciuta l'atmosfera che si respira all' interno di
Topolino e lo strano caso di Villa Ghirlanda.
Davvero un ottimo primo tempo, dove il giallo irrompe in una situazione inizialmente tranquilla che coinvolge
Topolino,
Minni e il neo-
ispettore Irk (il ritratto della simpatia
)
Anche le trovate comiche sono ben riuscite e stemperano la tensione del giallo.
Io tifo per
Manetta, chissà che non riesca a dare un suo contributo per identificare il ladro e prendersi così la sua rivincita!
Molto bella la storia di
Bosco, che vede la nascita di ben due circoli dei miliardari paperopolesi "paralleli" a quello storico cui soltanto il decano
Bigbank sembra voler rimanere fedele.
Ho trovato significativa la sua riflessione finale su cosa rappresenti il club e il perché sia stato creato.
Un po' come una piccola comunità dove i partecipanti si scambiano gioia, delusione, momenti di sconforto e di allegria, uniti da una sola passione.
Il tutto splendidamente illustrato da
Francesco Guerrini, del quale ammiro (tra le tante cose) la sua abilità nel diversificare le specie di animali antropomorfi presenti nelle sue storie.
Molto simpatica, poi, la breve con
Malachia, che ci regala una serie di sguardi impagabili che il felino scambia con un pericoloso gatto di strada, determinato a prendersi la sua casa.
Per il resto, non c'è molto da dire.
Le brevi non mi hanno fatto ridere e le ho trovate poco ispirate.
Il decimo episodio di
Young Donald Duck risulta essere gradevole e anche migliore della qualità media della serie.
Chiude una storia di
Indiana Pipps che mi ha abbastanza annoiato.
Belli però i disegni di
Palazzi.