Ho letto questa storia sul Topolino originale, il #
2494, uno dei miei primi numeri.
Ai tempi, non mi curavo ancora dei nomi degli autori e quindi lessi la storia senza particolari aspettative, come un semplice passatempo.
Non sapevo chi fosse Enrico Faccini e soprattutto non sapevo chi fosse Fausto Vitaliano.
Anni dopo, sono venuto a conoscenza del fatto che questa sia stata la prima storia in assoluto scritta da questo bravissimo sceneggiatore.
Tutt'oggi considero Vitaliano uno dei migliori sceneggiatori attualmente attivi sul Topo perché mi fa ridere davvero di gusto e questa credo sia senza dubbio la sua storia cui io sia più legato.
Perché?
Essenzialmente perché sono 18 pagine di puro divertimento!
Ricordo benissimo la tavola di apertura con Paperoga che affonda le mani in un sacchetto di popcorn mentre un
oberato (termine davvero strano per il me bambino, ma di cui intuivo il possibile significato
) Archimede si arrovella su una nuova invenzione.
Nel momento in cui Archi si allontana dal laboratorio, Paperoga risponde ad una chiamata in cui chi è dall'altra parte della cornetta cerca una ditta competente per la realizzazione della metropolitana che dovrà collegare Paperopoli a Ocopoli.
Ed ecco che il "folle" Paperoga si propone per costruire il metrò costringendo il solito cugino ad aiutarlo.
La cosa più divertente della storia è che è lo stesso Paperoga a curare il progetto e a dirigere personalmente i lavori.
Vi lascio immaginare gli immani disastri di cui sarà responsabile.
Due battute mi sono rimaste impresse di questa storia.
La prima quando il sindaco di Ocopoli chiede a Paperoga quando inizieranno i lavori e lui risponde -Dunque, ieri era Mercoledì e, secondo i miei calcoli, oggi
dovrebbe essere Giovedì! Quindi...iniziamo subito!
La seconda quando sempre lo stesso sindaco chiede a Paperino - Ma se lui è il direttore dei lavori, voi
che cosa siete?
E lui risponde -Sigh!
Disperato! Impagabili le reazioni di sofferenza del sindaco e la rassegnazione di Paperino ai tragici disastri creati da Paperoga.
Il tutto valorizzato al massimo dai disegni di Enrico Faccini, che caricano di ulteriore espressività una storia già molto ispirata.
Davvero un gioiellino di comicità! O0