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Alice in Wonderland

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Bramo
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PolliceSu
    Re: Alice in Wonderland
    Risposta #60: Domenica 7 Mar 2010, 20:33:27
    Pessimo film, praticamente inutile se non fosse per lo spettacolo visivo. Uno spreco totale di pellicola.

    Dopo il commento a bruciapelo, ecco i motivi:

    1) la parte iniziale e finale della storia non hanno nulla a che fare con quella centrale, nemmeno come contrasto. Li ho percepiti come completamente inutili all'economia del film.

    2) la trama non ha nulla a che vedere con Alice. E' un pastiche fantasy che prende pezzi di trama da mille altri film (Signore degli Anelli, Narnia, Eragon [teribbbbbile Alice in armatura alla Eragon nel finale], insomma qualsiasi film preveda una profezia + una spada + un duello con una creatura vagamente dragonesca] e li ambienta in un Paese delle Meraviglie ridecorato dai designer di Nightmare Before Christmas.

    3) personaggi totalmente buttati via, usati solo come eye-candy. Caratterizzazione zero. Alla prima scena con lo Stregatto, vedendo il modo in cui l'hanno usato, ho capito che in questo film avevano le idee chiare su tre cose: l'ambientazione, il titolo, e l'uso della coppia Depp-Bonham Carter. Per il resto non sapevano che cacchio fare, e si vede benissimo.

    4) Ritmo e svolgimento pessimi. Coinvolgimento zero, emozioni zero, spettacolo zero. Se non fosse per una certa soddisfazione visiva negli ultimi 15-20 minuti, mi sarei annoiato per l'intero film.

    5) il 3D non serve proprio a niente.

    Se potete, evitate di dare soldi a Burton per questo film. E se proprio dovete vederlo, guardatelo in 2D che almeno pagate la metà.

    Su alcune cose sono d'accordo, su altre meno:
    1) è vero che parte iniziale e finale sembrano incollate senza un perchè al nucleo centrale della storia, ma in realtà salvo almeno l'inizio. La prima parte del film è per me la parte migliore del film, dove Burton (e il lavoro della sceneggiatrice del film) riesce a presentarci una società artistocratica boriosa, vecchia e piena di sè n modo da metterla a confronto col mondo che Alice visiterà... è un attacco a gamba tesa a quel mondo di tradizioni nobili ingessate, e ho gradito.
    2) concordo in pieno, purtroppo.
    3) concordo anche qui: Depp è molto buono nei panni del Cappellaio Matto (anche se non lo ritengo il personaggio migliore interpretato dall'attore), mentre la moglie di Burton presenta inaspettatamente un personaggio tratteggiato molto molto bene, con una recitazione che sa valorizzare la follia che la impregna. Comunque anche Alice, pur non brillando, la salvo...
    4) quoto ma con riserva: è vero, poco coinvolgimento ma non sempre: il flashback del Cappellaio che ho citato nella mia recensione mi ha toccato, e per scene che mi hanno procurato godimento visivo annovero non quelle alla fine, per quanto degne, ma soprattutto la fenomenale caduta di Alice dentro alla tana del coniglio e la scena dell'ingrandirsi/rimpicciolirsi.
    5) quoto all'ennesima potenza. Io infatti subodoravo l'inutilità del 3D in questo film, ma al cinema dove sono andato lo proiettavano solo nella sala 3D e ho dovuto cedere, per poi trovare piena conferma de miei sospetti.

    Insomma, ribadisco che il male dell'idea di Burton e della sceneggiatrice è stato quello di normalizzare il Paese delle Meraviglie (o Wodnerland, o Underland, o Sottomondo o come diavolo preferite chiamarlo :P) usandolo come teatro di una decisamente lineare trama fantasy non dissimile dal Signore degli Anelli o da Narnia. E la scusa che Alice è ormai cresciuta non c'entra un accidente, quel mondo dev'essere folle e irregolare, non guidato da un Oraculum e dagli stilemi del più classico e stra-abusato fantasy. Se ci si lamenta della banalità delle trame fantasy per i nuovi prodotti di questo genere (Eragon in primis, e a ragione), ancor di più ci si deve arrabbiare se questa "minestra" viene riproposta anche in una situazione che non le compete.
    Ciononostante... è pur sempre Burton, almeno per le atmosfere e per l'aspetto visivo... e qualcosa io salvo... io non sconsiglierei di vederlo, sicuramente vi sconsiglio il 3D, quello sì.

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    Samuele
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      Re: Alice in Wonderland
      Risposta #61: Lunedì 8 Mar 2010, 00:07:55
      Io ho smesso di paragonare un film al libro che lo ha ispirato e ho una mia teoria. Non legge (ovvio) ma teoria.

      Quando leggo un libro nella mia mente creo io delle immagini, interpreto le parole e le frasi a mio modo, sono io a dare un volto ai personaggi ed ad immedesimarmi in ciò che leggo, ecc.

      Nel film è il regista che sceglie (di norma) tutto questo, è la sua interpretazione (che non è la mia) è pertanto è inutile che paragono il mio film al suo.
      Anzi, preferisco quando un regista fa tutto a modo suo e si ispira solo inizialmente al romanzo cartaceo e non fa semplicemente il suo adattamento ma la sua opera.
      Quindi, personalmente, non è più quello del confronto uno dei miei parametr di giudizio.

      Detto ciò (ovviamente opinabile) sono discretamente soddisfatto del film, ma forse perché non mi aspettavo niente, non ho seguito la pre e post produzione del film con fervore e non me lo sono idealizzato.
      Ho solo da ridire su qualche punto un po' statico e sul finale che ritengo molto classico. Ma niente di terribile. Discreto.
      « Ultima modifica: Lunedì 8 Mar 2010, 00:09:38 da Samuele »

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        Re: Alice in Wonderland
        Risposta #62: Lunedì 8 Mar 2010, 11:28:09
        1) è vero che parte iniziale e finale sembrano incollate senza un perchè al nucleo centrale della storia, ma in realtà salvo almeno l'inizio. La prima parte del film è per me la parte migliore del film, dove Burton (e il lavoro della sceneggiatrice del film) riesce a presentarci una società artistocratica boriosa, vecchia e piena di sè n modo da metterla a confronto col mondo che Alice visiterà... è un attacco a gamba tesa a quel mondo di tradizioni nobili ingessate, e ho gradito.
        Ma guarda Everett, il mio problema con quella parte del film è che quella società è rappresentata in modo così macchiettistico, estremizzato e privo di ironia, come una carrellata rapida, priva di ritmo. Vuole farti vedere un quadro talmente noioso che sembra che la stessa regia si annoi a fartelo vedere, perciò non ho provato nessuna empatia con Alice, che poi anche lei non riesce ad esprimere correttamente il suo disgusto e sembra correre dietro al coniglio più per esigenze di copione che per voglia di evadere. Altri film e altri libri mi hanno fatto percepire l'atmosfera soffocante di una società simile; questo film proprio no. E dunque quella parte per me è posticcia.


        Io ho smesso di paragonare un film al libro che lo ha ispirato e ho una mia teoria. Non legge (ovvio) ma teoria.

        Quando leggo un libro nella mia mente creo io delle immagini, interpreto le parole e le frasi a mio modo, sono io a dare un volto ai personaggi ed ad immedesimarmi in ciò che leggo, ecc.

        Nel film è il regista che sceglie (di norma) tutto questo, è la sua interpretazione (che non è la mia) è pertanto è inutile che paragono il mio film al suo.
        Anzi, preferisco quando un regista fa tutto a modo suo e si ispira solo inizialmente al romanzo cartaceo e non fa semplicemente il suo adattamento ma la sua opera.
        Quindi, personalmente, non è più quello del confronto uno dei miei parametr di giudizio.
        Il fatto è che qui non c'era proprio nessun confronto da fare. Il problema è tutto di coerenza. Qui non abbiamo i personaggi Disney, che abbiamo visto in tutte le salse e che quindi, salvo che per alcuni integralisti, non presentano particolari problemi di coerenza e continuità. Il Paese delle Meraviglie è quello folle e illogico descritto da Carroll, non c'è interpretazione che tenga. Il cartone Disney si può vedere come un'interpretazione, ma esatta: lo spirito, l'essenza dell'opera originale sono intatti pur con tutti gli adattamenti del caso. Ma se il Paese delle Meraviglie è come in questo film, un mondo a suo modo logico, ordinato, dove lo Stregatto sembra più un vecchio saggio giocherellone senza un briciolo d'ironia, il Cappellaio è matto solo perché dice parole senza senso in un discorso altrimenti sensato e la massima follia è il maiale usato come poggiapiedi, questo non è il Paese delle Meraviglie di Carroll e questa non è una sua interpretazione, ma è un altro luogo per un film che doveva portare un altro titolo. La parte iniziale ci dice che l'Alice di questo film è la stessa Alice del libro, e perciò anche il Paese delle Meraviglie dev'esserlo. Non puoi prendere il capolavoro del nonsense, trasformarlo in un generico e pasticciatissimo fantasy che ti scriverebbe anche un bambino delle elementari e dargli il titolo di Alice nel Paese delle Meraviglie, perché quello non è il Paese delle Meraviglie e quelli non sono i suoi abitanti. Qui non c'è interpretazione, ma travisamento completo.

        Come dissi in un altro topic: vanno bene delle modifiche alla trama di un Harry Potter rispetto al libro, ma non va bene che il professor Lumacorno, più volte descritto come un grassone simile a un tricheco che viene annunciato e anticipato dalla sua pancia, sia interpretato da un vecchietto bonario quasi magro. Altrimenti mi facevi Harry Potter biondo, riccio e americano... e nessuno sarebbe stato d'accordo nel ritenerlo Harry Potter, nemmeno facendo salvo il "diritto di interpretazione" del regista. Se si fa un casting proprio per trovare gli attori più adatti a interpretare un personaggio come è nel libro, si deve fare una sceneggiatura che rispetti lo spirito del libro. Altrimenti è un'altra storia, un altro luogo, e non merita licenze, titoli e merchandising di Alice, di Harry Potter o di chi sia.

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          Re: Alice in Wonderland
          Risposta #63: Lunedì 8 Mar 2010, 12:09:21
          Detto ciò (ovviamente opinabile) sono discretamente soddisfatto del film, ma forse perché non mi aspettavo niente, non ho seguito la pre e post produzione del film con fervore e non me lo sono idealizzato.
          Ho solo da ridire su qualche punto un po' statico e sul finale che ritengo molto classico. Ma niente di terribile. Discreto.


          D'accordo. Discretamente soddisfatto è il termine che userei anch'io. Niente di memorabile, s'intende, ma sono sorpreso da tutte queste (quasi) unanimi stroncature che mi sembrano eccessive.

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            Re: Alice in Wonderland
            Risposta #64: Lunedì 8 Mar 2010, 12:31:04
            5) il 3D non serve proprio a niente.
            Quoto, fortemente quoto. A tratti mi toglievo gli occhialini per curiosità, e riuscivo a vedere meglio, senza alcun disturbo. Ed è tutto dire. [smiley=sm.gif]

            Per il resto sono sostanzialmente d'accordo con quel che è stato detto. Il troppo hype, e i precedenti del signor Burton, non hanno giovato ad una comunque ottima pellicola.

            Aggiungo solo che tra le cose che mi sono piaciute di più, metterei la continuità con l'originale, le varie citazioni e i 10 minuti di delirio della tavolata con il Cappellaio e Pacu... ehm... il Leprotto Bisestile. ;D

            P.S. ah, spero che la risposta-truffa all'indovinello "sai dirmi perchè un corvo somiglia ad una scrivania?" non sia un preludio di quel che aspetta ai "lostiani"...   ::)
            « Ultima modifica: Lunedì 8 Mar 2010, 12:33:41 da pacuvio »

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              Risposta #65: Lunedì 8 Mar 2010, 13:41:19

              Il fatto è che qui non c'era proprio nessun confronto da fare. Il problema è tutto di coerenza. Qui non abbiamo i personaggi Disney, che abbiamo visto in tutte le salse e che quindi, salvo che per alcuni integralisti, non presentano particolari problemi di coerenza e continuità. Il Paese delle Meraviglie è quello folle e illogico descritto da Carroll, non c'è interpretazione che tenga. Il cartone Disney si può vedere come un'interpretazione, ma esatta: lo spirito, l'essenza dell'opera originale sono intatti pur con tutti gli adattamenti del caso. Ma se il Paese delle Meraviglie è come in questo film, un mondo a suo modo logico, ordinato, dove lo Stregatto sembra più un vecchio saggio giocherellone senza un briciolo d'ironia, il Cappellaio è matto solo perché dice parole senza senso in un discorso altrimenti sensato e la massima follia è il maiale usato come poggiapiedi, questo non è il Paese delle Meraviglie di Carroll e questa non è una sua interpretazione, ma è un altro luogo per un film che doveva portare un altro titolo. La parte iniziale ci dice che l'Alice di questo film è la stessa Alice del libro, e perciò anche il Paese delle Meraviglie dev'esserlo. Non puoi prendere il capolavoro del nonsense, trasformarlo in un generico e pasticciatissimo fantasy che ti scriverebbe anche un bambino delle elementari e dargli il titolo di Alice nel Paese delle Meraviglie, perché quello non è il Paese delle Meraviglie e quelli non sono i suoi abitanti. Qui non c'è interpretazione, ma travisamento completo.

              Come dissi in un altro topic: vanno bene delle modifiche alla trama di un Harry Potter rispetto al libro, ma non va bene che il professor Lumacorno, più volte descritto come un grassone simile a un tricheco che viene annunciato e anticipato dalla sua pancia, sia interpretato da un vecchietto bonario quasi magro. Altrimenti mi facevi Harry Potter biondo, riccio e americano... e nessuno sarebbe stato d'accordo nel ritenerlo Harry Potter, nemmeno facendo salvo il "diritto di interpretazione" del regista. Se si fa un casting proprio per trovare gli attori più adatti a interpretare un personaggio come è nel libro, si deve fare una sceneggiatura che rispetti lo spirito del libro. Altrimenti è un'altra storia, un altro luogo, e non merita licenze, titoli e merchandising di Alice, di Harry Potter o di chi sia.

              E' una scelta del regista e dello sceneggiatore.
              Se hanno stravolto il libro era nelle loro facoltà farlo.
              Poi può piacere oppure o no.
              Mi domando cosa ci sia da travisare o meno: pagati i diritti ai legittimi proprietari uno è libero di fare quello che vuole.
              Ricambi completamento il senso? Segui fedelmente il libro?
              E' una tua scelta, stop.

              Onestamente non capisco quale sia il problema. Burton ha raccontato la sua storia di Alice. Era per caso obbligato a mantenere il senso dell'opera?

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                Re: Alice in Wonderland
                Risposta #66: Lunedì 8 Mar 2010, 14:19:21
                Esco dalla visione del film con pareri contrastanti. Il film nel complesso è godibile, ma trova il suo punto di forza nella resa visiva, veramente eccezionale per immagini ed effetti, e la sua ragion d'essere grazie al fatto che questo viene annunciato come il secondo viaggio di Alice (ormai ventenne), il che conferisce al tutto chiavi di lettura alternative. Per il resto balza agli occhi la povertà della caratterizzazione dei personaggi, ad eccezione del cappellaio (poco) matto e della regina nera, a differenza del cartone che, in pochi minuti, dava di tutti una rappresentazione molto più profonda e, sempre rispetto al film d'animazione, l'atmosfera molto differente: in quest'ultimo il viaggio di Alice è completamente irrazionale e comunica in pieno un senso di smarrimento che lo rende, paradossalmente, ben più emozionante rispetto alla trasposizione più inquadrata che ne fa Tim Burton, con il regno bianco, quello nero, la lotta per la corona e la (evitabilissima) battaglia finale.

                  Re: Alice in Wonderland
                  Risposta #67: Lunedì 8 Mar 2010, 14:31:54
                  Non ho ancora visto Alice, ma mi riprometto di andarci presto.
                  Ho letto però le recensioni su le riviste specializzate e non ne parlano così male come voi.
                  Ho letto anche delle interviste a Tim Burton, in cui lui dice di aver voluto il 3D solo per dare risalto alla caduta nel buco dove lo spettatore si deve sentire avvolto dalla emozione di Alice.
                  Sono proprio curiosa di vederlo soprattutto dopo tutte queste stroncatire e soprattutto dopo che Avatar è stato osannato senza avere neppure una trama. (Quest'ultimo mi sono rifiutata di vederlo proprio pr l'assenza del piano narrativo, che per quanto reputi sempre sencondario è un fattore necessario ma non sufficinete a fare di una serie di immagini che scorrono un film). Quindi sono ancora più curiosa e spero di trovare presto il tempo di vederlo....
                  « Ultima modifica: Lunedì 8 Mar 2010, 21:48:57 da Nebulina »

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                  Doremì
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                    Re: Alice in Wonderland
                    Risposta #68: Lunedì 8 Mar 2010, 14:44:47
                    Sono proprio curiosa di vederlo soprattutto dopo tutte queste stroncatire e soprattutto dopo che Avatar èè stato osannato senza avere neppure una trama. (Quest'ultimo mi sono rifiutata di vederlo proprio pr l'assenza del piano narrativo, che per quanto reputi sempre sencondario è un fattore necessario ma non sufficinete a fare di una serie di immagini che scorrono un film).

                    Osannato e alla fine ha avuto soltanto 3 oscar, Cameron è stato proprio "stracciato" dall'ex moglie!

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                    Vito
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                      Re: Alice in Wonderland
                      Risposta #69: Lunedì 8 Mar 2010, 14:49:38
                      Nonostante tutto mi sento vicino alla concezione di Samuele.

                      Come ho già ribadito in altri topic, un film scadente è quello che mi risulta indigieribile a prescindere dalla fedeltà di un'opera o meno.

                      Il Pinocchio di Walt Disney è quanto di più assurdo, reinventato e totalmente diverso dall'opera di Collodi, eppure lo considero un film bellissimo e oggi è un classico. Il punto di vista di Walt.

                      Non ho problemi quindi a vedere il punto di vista di Burton su Alice, e se il film non mi piacerà sarà solamente perché non mi sarà piaciuto a prescindere.

                      Ci sarebbe poi da discutere sul fatto che quasi 9 film su 10 ormai vengono tratti da libri, con i conseguenti paragoni, ma questa è un'altra storia.
                      « Ultima modifica: Lunedì 8 Mar 2010, 14:51:02 da Dollarone_89 »

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                        Re: Alice in Wonderland
                        Risposta #70: Lunedì 8 Mar 2010, 17:53:41
                        non condivido paragoni tra media diversi, in un libro ed in un film ci sono esigenze diverse

                        detto questo, Tim ci dà una sua versione di Alice, che a me personalmente è piaciuta anche se non ritengo il film all'altezza dei migliori in assoluto di Burton
                        "Remember: when people tell you something's wrong or doesn't work for them, they are almost always right. When they tell you exactly what they think is wrong and how to fix it, they are almost always wrong." - NG

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                          Re: Alice in Wonderland
                          Risposta #71: Lunedì 8 Mar 2010, 19:08:25
                          Non posso che quotare Vito: la Disney ha sempre offerto una "rilettura" personale delle opere letterarie.  "La Sirenetta" ha un finale differente da quello di Andersen, "Mary Poppins" trasforma quasi totalmente il racconto ad episodi della Travers, e così via...non per nulla, Walt lottava interi decenni al fine di ottenere i diritti di un libro.... ;)
                          Ripetere pedissequamente ciò che è già stato fatto che senso avrebbe?  Anche Peter Jackson si è concesso alcune licenze ne "Il Signore degli Anelli", ed è giusto che sia così.
                          « Ultima modifica: Lunedì 8 Mar 2010, 19:09:13 da alec »

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                            Re: Alice in Wonderland
                            Risposta #72: Lunedì 8 Mar 2010, 21:23:10
                            Ho letto però le recensioni su le riviste specializzate e non ne parlano così male come voi.
                            Lo sai che le riviste devono guadagnare, sì? :P

                            Per il resto, vedo che praticamente nessuno ha capito quello che volevo dire ;D Comunque il mio commento l'ho lasciato, inutile discutere oltre.

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                              Re: Alice in Wonderland
                              Risposta #73: Lunedì 8 Mar 2010, 21:33:39
                              A parte la storia, che secondo me potrebbe anche non essere un granché, gli effetti speciali sono paurosi, specialmente in 3D, la qualità è molto alta. La trama...
                               ;)
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                                Re: Alice in Wonderland
                                Risposta #74: Lunedì 8 Mar 2010, 21:34:26
                                 Anche Peter Jackson si è concesso alcune licenze ne "Il Signore degli Anelli", ed è giusto che sia così.
                                Sì, ma la cosa ha tenori decisamente diversi in questo caso.
                                Anch'io da anni sposo ormai la politica che dice Vito (e prima di lui Samuele) e che conker e alec hanno poi ripreso... la cosa vale da sempre splendidamente per gli adattamenti Disney, ma non solo... Ritengo che la politica dell'interpretare il testo di partenza ci stia tutto, ma a patto di mantenerne almeno un briciolo lo spirito: Il Pianeta del Tesoro è dissimile in alcune cose dal romanzo di Stevenson, ma l'epica del libro io l'ho ritrovata nel bellissimo film di Musker & Clements... Pinocchio ha molte differenze con la storia di Collodi, ma le atmosfere di fondo sono quelle. Qui no.
                                Ma allontanandosi anche da questo assunto, che alla fine sempre nel confronto tra libro e film si impantana, io proprio perchè ormai distinguo i due mondi mi arrabbio relativamente quando ci sono cambi, ma il patto dev'essere che mi si regali opere alternative degne, cosa che purtroppo IMHO Burton non fa somministrandoci un'ennesima trama fantasy trita e ritrita... se nella sua visione Alice è una storia fantasy, almeno la raccontasse in modo diverso da quello che questo genere ci ha abituati e nei romanzi e nei film degli ultimi anni... perchè se Alice in Wonderland ha come trama una storia fantasy uguale ad altre 5, allora ha lo stesso valore qualitativo di Eragon, che dagli stilemi più classici del fantasy pesca a piene mani!
                                E' questa la pecca più grave che riconosco alla pellicola: non mi dà niente di nuovo se non visivamente parlando, dove c'è spettacolo per gli effetti speciali, i costumi, alcune recitazioni, l'animazione e il 3D solo per la caduta nel buco.
                                Poi io i confronti tra opera originaria e trasposizione continuerò a farli (in generale), ma più per amor di cronaca con me stesso che come metro di qualità.
                                « Ultima modifica: Lunedì 8 Mar 2010, 21:35:19 da Everett_Ducklair »

                                 

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