Incollo qui la mia recensione fatta per un altro forum
Attenzione: Ci vado giù pesante, per cui se siete tra quelli che sbavano perché ci sono le tette della Jolie e tanto basta, lasciate perdere e non leggetela nemmeno :p
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Paragonato al film animato nel 1959, questo live ne esce DISTRUTTO
Preso di per se, a scatola chiusa, fa solo rimpiangere i fan-film degli studenti di scuola di cinema.
Partiamo da un presupposto: Malefica è asessuata.
È vero, è il sogno erotico di molti fan del "gothic" da 50 anni a questa parte, ma di per se Malefica ha carisma, sarcasmo, ironia, ma non ha "sesso", ed esteticamente si vede (è magrissima, non ha seno, non ha nemmeno le gambe, che sono sempre coperte dal mantello, al punto che pare non averle)
E questo perché Malefica rappresenta la quarta faccia di Ecate, dea della stregoneria e come tale è una sfaccettatura caratteriale della dea primordiale.
Ma se le tre fate rappresentano le tre fasi luminose della luna (la giovane Serenella la luna crescente, la matura Flora la luna piena e la vecchia Fauna la luna calante) e come tali rappresentano le tre età, le tre fasi, della Dea MADRE, Malefica è la luna nera, cioè il lato oscuro della donna, il suo essere zitella, invidiosa, intelligente, potente e consapevole, ma anche arida e incapace di amare e di procreare.
Come tale, Malefica è quindi una forza primordiale, un tipo caratteriale, una parte di un "tutto" più grande nella quale non trovano posto dubbi, ripensamenti, cambi di idee; queste cose derivano da un conflitto tra due caratteri interiori (quindi sono appannaggio di Ecate intera, non delle sue quattro parti singolarmente), mentre le parti singole sono manichee e sempre fedeli a se stesse.
Se Aurora (come la quasi omonima "Pandora") è colei che ha tutti i doni per essere la massima espressione dell'essere umano, Malefica è la sua antitesi, colei che è PRIVA di tutti i doni (Aurora è bella, sana, fertile, capace di amare, di farsi amare, di intessere relazioni con il prossimo, e dotata di speranza ed emozioni; Malefica invece è magra, pallida, inaridita, incapace di empatia verso il prossimo, egoista...).
Tutto questo per dire che la rappresentazione data dalla Jolie, è del tutto estranea al personaggio.
Potrebbe essere una valida Morticia Addams, ma non è affatto la sublime Malefica tratteggiata da Marc Davis, con l'aiuto di Eleanor Audley.
Nel film vediamo una fata innamorata, tradita che passa dal suo essere buona a essere rancorosa, di nuovo buona, spietata, buona...
Praticamente una schizofrenica.
Ma per un archetipo come dovrebbe essere, tutto questo non solo è idiota, ma è assolutamente impossibile.
Malefica maledice Aurora non perchè risentita con il di lei padre, ma perchè vede in lei quelle qualità che a Malefica mancano e che per sua natura non potrà mai avere.
Odia la vita, perchè lei è uno spirito senza vita, senza sentimenti, perchè è solo una forza della natura, e per di più oscura e negativa.
Un po' come un angelo caduto, che aspira a diventare umano, per risalire la scala evolutiva e riavvicinarsi alla divinità.
Nel film invece è una casalinga disperata, degna di un harmony di infima categoria (e sospetto ci sia MOLTO di autobiografico della stessa Woolverton).
Infine, in spregio a ogni decenza, La Malefica della Jolie, non evolve, come deve fare ogni protagonista di fiaba, attraversando problemi e migliorando se stessa.
Una volta recuperate le ali, sostanzialmente, Malefica regredisce, tornando al livello di innocenza che aveva all'inizio.
Ma questo è sbagliato perchè significa che l'avventura non le ha lasciato niente, che i problemi, le umiliazioni e le angherie subite non l'hanno fatta maturare, e di conseguenza non insegna nulla alle lettrici/spettatrici che si dovrebbero immedesimare in lei.
Se questo poteva andare bene per la Malefica fiabesca, in quanto archetipo immutabile (ma allora la storia avrebbe dovuto seguire uno sviluppo psicologico ASSAI diverso), per l'eroina della Jolie è assolutamente incongruente.
Ultimo appunto: la psicologia dei personaggi è assolutamente deficitaria.
A parte Malefica, unica protagonista della pellicola, tutte le altre figure sono assolutamente di carta velina, pedine nelle mani incapaci di una sceneggiatrice che si obbliga svogliatamente a riprendere i topos della fiaba, cercando senza successo di incastrarli nel suo personale romanzetto rosa.
Non si capisce perchè le tre fate (così elementali da essere prive di intelletto, altro che tre caratteri della suprema Ecate) dovrebbero essere invitate al battesimo dal Re che vuole sterminarle
Non si capisce perchè dovrebbero andare contro la loro sovrana Malefica e portare la principessina nel bosco per 16 anni, non si capisce perchè Stefano impazzisca in maniera così piatta e priva di senso.
Insomma, preso per le tette della Jolie e per alcune scene molto evocative (La battaglia con il vecchio Re), è anche un bel fantasy da teen-drama, subito dimenticabile.
Preso come reboot del film animato originale, è più che altro "reboot...ante".