Discussione interessante che fino ad ora mi era sfuggita. Ma rimedio subito.
Dunque, i partiti sono due, vedo: chi rimpiange quelle gloriose commedie e chi non ci pensa neppure. Più o meno quel che ci si potrebbe aspettare.
Io dove mi piazzo? Direi in una posizione intermedia, ma più orientata sulla nostalgia.
Anch'io rimpiango quell'epoca aurea: Fred McMurray, Dean Jones, Robert Stevenson, Bill Walsh, Don DaGradi, il grande David Tomlinson, Joe Flynn, la storica Elsa Lanchester, Hailey Mills, Dorothy Provine, Roddy McDowall, Dick Van d**e, Ed Wynn e il di lui figlio Keenan, Suzanne Pleshette... volti e nomi che era piacevole e rassicurante ritrovare, come degli amici (ma anche le voci italiane che li accompagnavano: Cesare Barbetti, Mario Pisu, Emilio Cigoli, Maria Pia Di Meo, Carlo Romano, Beppe Rinaldi, Oreste Lionello, Sergio Tedesco, l'immenso Pino Locchi)... insomma, tutti amici la grande maggioranza dei quali non c'è più, come non ci sono più i protagonisti della commedia
tout court americana, non solo Disney: Tony Curtis, Jack Lemmon, Walter Matthau, Terry Thomas, il sottovalutato Louis De Funes, Robert Morley (un volto molto disneyano ma mai utilizzato, credo: comunque il maggiordomo Edgar mi sembra ricalcato su di lui), Peter Ustinov.
E quindi?
Non provo nessun imbarazzo a rivedermi per la ventesima volta
FBI Operazione Gatto o
Il Pirata Barbanera, anzi sento un'emozione che mi pervade, e un'immensa nostalgia per quel mondo ingenuo (e, diciamolo, un po' fuori dal
vero mondo).
Ingenuità che ha abbandonato non solo il mondo disneyano, ma pure il mondo cinematografico in genere: oggi una
screwball comedy alla Doris Day è impensabile, a meno che non si voglia proprio farne un omaggio. A volte registi come i Coen, Wes Anderson o Apatow in effetti sembrano andare vicini a quello spirito (
Prima ti sposo poi ti rovino, ad esempio) anche se la cosa sembra più citazionista che strutturale.
Ma è tutto il mondo ad essere cambiato, oggi le tematiche sono molteplici (molte delle quali - non necessariamente negative - mi sono totalmente estranee, se devo dirla tutta: sesso spinto adolescenziale, fumo e canne varie, imbranatezza nerd, transgenderismo, razzismo, bullismo, dipendenza da smartphone e social, il ballo di fine anno e chissà che altro) e certe volte nemmeno capisco di cosa stiano parlando...
Concludo dicendo una cosa che espressi verso la fine degli anni '80, quando la Touchstone prese un po' il sopravvento: ma come mai non fanno più quelle commedie di un tempo? Perché non usano mica più, mi rispose un mio amico.
Forse è vero, però poi talvolta se ne fanno tuttora... e allora perché no?
È pur vero che i volti, le facce, non ci sono più. Un nuovo Dean Jones non c'è ancora e forse non ci sarà mai più.
Abbiamo Clooney (una buona faccia che sembra ridere anche se resta seria, certe volte), lo scarsamente utilizzato al cinema Scott Bakula e molti buoni attori e caratteristi adatti, però: Emma Thompson su tutti.
Intanto teniamoci
I Pirati dei Caraibi.
NB: Ignoro per quale motivo mi venga censurato automaticamente il nome di Dick Van Dyke! C'è per caso una parolaccia nascosta in Dick Van DY KE? 