Visto per la seconda volta.
L'ultimo film d'animazione della Pixar-Disney è dipinto come un quadro fantastico e parecchio animato, con topini, condimenti e riprese che si muovono di continuo in una Parigi golosa e tipicamente romantica (
Ahh, Paris!).
Remy è l'eroe ostinato, che rincorre i suoi talenti, un topino dal palato delicato che cerca di riconoscere il suo vero "ego"(
), e per ritrovarsi immagina il suo mentore (l'idea di fondo ricorda vagamente quella di Grisù il draghetto, ricordate?
) Non vi è mai capitato di far finta di parlare con una voce che in realtà è nella vostra testa, sapendo che è già tutto dentro di voi? ... creatività, talenti o presunti tali... coraggio nell'adeperali con i rischi che questo comporta. Ho apprezzato anche il fatto che Remy non venga umanizzato al punto di parlare con Linguini, stratagemma utile anche a creare quel linguaggio parallelo che permette al topolino di comandare come un burattinaio (IMHO unica vera nota di irrealismo che spicca notevolmente in un film così tanto "reale" come questo) lo "sguattero".
Meritevole di attenzione è la storia, che parla dell'unione (che fa la forza), dell'accettazione della diversità, del genio che si cela nel più insospettabile dei personaggi. Cercare di ammirare le raffinatezze grafiche, seguire la storia, e rilassarsi al tempo stesso alla prima visione è un pò impegnativo, ma talvolta la trama diventa così intrigante che ci si ritrova a non badare alla tecnica realizzativa bensì ci si ritrova immersi completamente...
Un film che riporta in scena la magia dei vecchi film disney "aggiornata" in una veste digitale magnifica e curatissma (la fluidità degli specchi d'acqua è una cosa impressionante... :o), al punto dal restare a bocca aperta per la straordinaria veridicità dei particolari e per l'attenzione al dettaglio. Personaggi espressivi caratterizzati con maestria (risalta in modo splendido la gesticolazione delle minuscole manine del topino protagonista) e gags mai eccessive, dosate a dovere. Le musiche tengono ma potevano essere migliori (non che volessi un TOPO cantare a mò di musical, intendiamoci). Lodi anche all'ottimo doppiaggio (direi perfetto, le voci sono state scelte con criterio, mi è piaciuto in special modo Ego).
Ratatouille è un cartoon che presto ti fa dimenticare che lo sia, la sua ottima struttura, il suo ritmo e l'impeccabile sincronismo delle battute e dei gesti rimandano alle migliori commedie dei tempi d'oro di Hollywood. Non mi sembra che ci siano tempi morti e tutto scorre liscio, senza forzature nella narrazione. Ecco perchè merita di essere visto come se non fosse un semplice cartone...
Insomma,
Ratatouille è un gioiello dell'animazione come non se ne vedevano da tempo, punto.
P.S. comunque non è giusto... ho provato a rifare la zuppa di Linguini con un criceto infilato sotto un berretto di lana ed è venuta una ******