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    Re: Toy Story 3(D)
    Risposta #75: Sabato 10 Lug 2010, 19:04:38
    Dopo Il mondo dei giocattoli e Woody e Buzz alla riscossa, si conclude con un nuovo ed emozionante film la divertente trilogia di Toy Story, con La grande fuga.
    Dico già da subito che anche questo capitolo mi è assolutamente piaciuto, come tutti gli altri film Pixar del resto, e sono sicuro che me lo rivedrò in dvd.

    L’inizio è cambiato, se nel precedente film si assisteva al videogioco di Buzz Lightyear, a cui i comandi erano affidati al simpatico Rex, stavolta si va a più fondo; spesso siamo molto superficiali e quando guardiamo un film non apriamo di tanto la mente ma ci limitiamo a seguirlo ma voi, non vi siete mai immaginati quale fantasia si stava creando nella mente di Andy o nel primo e nel secondo vi siete limitati a guardarlo giocare? Ad essere sincero non mi ero mai immaginato cosa stavo nascendo nella testa di Andy e già questo inizio mi ha fatto pensare. La trovo, perciò,  una geniale idea iniziare il film con il “punto di vista” di Andy e con il video che mostra la sua crescita da bambino a diciassettenne e a seguire, un adulto.
    La sorellina Molly è cambiata, ora legge i soliti giornaletti per ragazze, ascolta la musica con l’I – pod e non è più la tenera bambina che si è intravista anche all’inizio del film.
    Anche la madre ha subito un cambiamento, non è più tranquilla e serena come nei primi due film quando Andy era ancora un bambino e non dava le preoccupazioni che, invece, ha ora: separarsi da lui.
    Noto che (anche) in questo film Pixar si dà molta attenzione alle caratteristiche e alle emozioni dei personaggi, un po’ meno per Barbie e Ken (intendiamoci, questa Barbie non è quella che si vede sempre nei film dedicati a lei come lo Schiaccianoci o le Sirenette o altri) ma molto per il cattivo Lotso,  un orsacchiotto di peluches viola che profuma di fragole, che una volta era buono e gentile e molto affezionato alla sua padroncina che, un giorno, in un prato, se lo dimentica di portarselo con sé (mentre lui crede che l’abbia abbandonato) e lo rimpiazza con un altro orsetto uguale a lui, scatenando in lui l’odio verso i padroncini e l’idea che i pupazzi sono oggetti che per un po’ i bambini li usano e che dopo non se ne fanno più niente. Questa idea pessimista di Lotsola mantiene per tutto il film, e resta cattivo fino alla fine del film (per un attimo sembrava che avesse scelto la strada giusta) meritandosi la sua giusta punizione.
    La fine è veramente molto triste, allegramente triste, c’è questa scena tutta dedicata ad Andy che dà l’addio ai suoi vecchi giocattoli regalandoli ad una bambina dolce che si sarebbe presa cura di loro.

    Animazione eccezionale, 3d invisibile e per niente fastidioso, ottima trama:   [smiley=voto4.gif]                                                               

    « Ultima modifica: Venerdì 23 Lug 2010, 16:05:26 da Tinti »

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    Dottor Paperus
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      Re: Toy Story 3(D)
      Risposta #76: Sabato 10 Lug 2010, 19:05:49
      SPOILER ALERT!

      Leggevo da qualche parte che le opinioni di un critico, il quale ritiene che la Dreamworks sia superiore alla Pixar. Le sue motivazioni? Ne cito una fra le tutte (una più discutibile dell’altra): la Pixar non ha mai fatto fiabe, al contrario della Dreamworks, la cui fortuna è cominciata proprio con esse, seppure in una parodia. Ora, non sono certo qui per gettare fango sulla casa madre di Shrek, ma in che altro modo si possono chiamare i film Pixar? Film in grado di appassionare grandi e piccini, film che si rivelano ogni volta un trionfo di idee e di fantasia, e che, anche se giunti al secondo sequel, hanno sempre qualcosa di raccontare. E mica robetta.
      Con Toy Story 3 ne abbiamo la piena conferma. Cos’altro poteva mai avere da raccontare una saga con protagonisti dei semplici balocchi animati? A quanto pare, TANTO.

      Un emozionante e nostalgico flashback ci introduce nella situzione attuale. Andy è cresciuto, deve andare al college e deve decidere la sorte dei suoi vecchi giocattoli, i superstiti Woody, Buzz Lightyear, Jessie, Bullseye, Mr. e Mrs. Potato, Slinky, Rex, Hamm, i tre alieni verdi e la Barbie di Molly. Una serie di circostanze farà finire i nostri eroi all’interno di un asilo, il Sunnyside, un luogo apparentemente felice e solare. Qui faranno la conoscenza di nuovi giocattoli, tra cui spiccano il coccoloso orso Lotso (che profuma di fragole, eh) e l’irresistibile Ken, vanitoso e pieno di sé. Tutto bene fin qui, almeno finchè i giocattoli non sperimentano la compagnia dei bambini della stanza dell’asilo in cui si sono sistemati. Seguirà una girandola di avventura ed emozioni (e citazioni) che ci porteranno al grandioso finale.
      Ciò che mi ha piacevolmente stupito è stata l’atmosfera noir che si respira nella parte centrale del film, in cui veniamo a conoscenza del lato oscuro di Lotso, e del suo passato. E infatti, fra i nuovi personaggi che compaiono in questo sequel, indubbiamente l’orso fucsia è quello meglio riuscito, poiché la sua è una malignità sincera e terribile, come può esserlo solo quella causata da un cuore infranto. Un personaggio complesso e violento, quindi, ma dallo straordinario appeal. Il racconto di Chuckles il Clown, poi, è semplicemente perfetto ed efficacissimo.
      Tra gli altri personaggi, meritano una menzione Bimbo, il bambolotto succube di Lotso, e l’inquietante e grottesca Scimmia, che si occupa della videosorveglianza dell’asilo-carcere. Il bello del film è che riesce perfettamente a mescolare momenti drammatici, ma non troppo, e momenti di grande comicità, come la “conversione” in spagnolo di Buzz, la ridicola sfilata di Ken o le tragicomiche avventure di Mr. Tacos, per citarne alcuni. Ma è lo scontro finale il vero momento clou di tutto il film, o forse di tutta la saga. Una discesa tra le fiamme di proporzioni epiche che ricorda molto da vicino il finale della fiaba del Soldatino di Stagno di Andersen. Davvero molto commovente, tanto che ormai non ci speravo più nel lieto fine. Ma alla fine c’è stato anche quello. Ed è quanto di più liberatorio si potesse sperare. Perchè è un nuovo inizio. E chissà che a quei geni della Pixar un giorno non venga in mente di aggiungere un 4 accanto al titolo "Toy Story".
      « Ultima modifica: Sabato 10 Lug 2010, 20:40:58 da giovannigr92 »

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      Lyla
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        Re: Toy Story 3(D)
        Risposta #77: Sabato 10 Lug 2010, 22:10:06
        Non mi dilungo, i commenti già fatti sono quanto mai esplicativi.
        Veramente un bellissimo film, spesso anche durante scene non troppo drammatiche sembravo un rubinetto. Il commento di mia madre: "Ma questo non è un film per bambini!!", e lei, diciamocela tutta, è una gran pregiudiziosa...

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          Re: Toy Story 3(D)
          Risposta #78: Domenica 11 Lug 2010, 00:48:57
          Non mi dilungo, i commenti già fatti sono quanto mai esplicativi.
          Veramente un bellissimo film, spesso anche durante scene non troppo drammatiche sembravo un rubinetto. Il commento di mia madre: "Ma questo non è un film per bambini!!", e lei, diciamocela tutta, è una gran pregiudiziosa...

          credo pur io che non sia un film da bambini..non nel senso che non e' adatto a loro ma piuttosto che e' legato a tematiche a loro difficilmente comprensibili....

          le lacrime sono scese anche a me....che remember della mia infanzia...tanti tantissimi spunti di riflessione..ottima pixar come sempre

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            Re: Toy Story 3(D)
            Risposta #79: Domenica 11 Lug 2010, 01:11:02
            e' legato a tematiche a loro difficilmente comprensibili..

            Le tematiche difficilmente comprensibili per un bambino sono ben poche. Forse non ce ne sono, specie se sai come raccontarle.
            E il binomio Disney Pixar sa.
            No man commanded Jean Louise.
            Not on land and not on water.
            Jean did whatever he pleased,
            Until he kissed the gunners daughter.

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              Re: Toy Story 3(D)
              Risposta #80: Domenica 11 Lug 2010, 21:30:45




              ***SPOILER ALL'INTERNO***









              andai, lo vidi, restai (mezzo) deluso...

              Non credo di avere le qualità adatte a redigere una puntigliosa recensione, quindi evito di entrare nei dettagli e nelle prese di decisione drastiche ("questo fa schifo", "questo è un capolavoro" etc...)

              Dico però che sono entrato pieno di speranze e uscito un po' deluso... non è il toy story che ricordavo. la trama di per se mi è sembrata labile, unita insieme un po' per caso e lenta a decollare. Mi sono trovato davanti ad una forte sensazione di deja vu: il buono che accoglie i nuovi arrivati e poi diventa cattivo e cerca di fregarli per suo vantaggio (ricordate un certo Stinky pete?), il fatto di dover ritornare da andy per la terza volta in tre film, buzz che torna di nuovo alla sua fissazione iniziale (nel primo crede di essere uno space ranger, nel secondo lo scambiamo con un buzz che crede di essere uno space ranger, ora ritorna per un po' space ranger...) davvero mi è sembrato di rivedere ripetuti non solo i classici clichè del cinema (il che non sarebbe un problema grave), ma gli stessi clichè della serie...direi poco ispirato.

              Il significato dietro al film è invece grandioso, la lacrimuccia scorre, ma solo perchè è un'avventura legata agli altri film...Di per sè, invece, Toy story 3 mi è sembrato per lunghi tratti non raccontare nulla di nuovo nè nei rapporti tra i personaggi (che mi sono sembrati molto più piatti degli altri film, quasi stereotipati) nè nell'avventura in se.

              L'inizio (il rapporto con Andy fino alla decisione di portare solo woody) e la fine (la decisione di portare i giocattoli alla bimba) proprio per il significato già detto della maturità di Andy e del rapporto con i giocattoli è ben fatto, ma oltre a questo (e alla scena della fornace con tutti abracciati) il resto mi è parso un nulla assoluto

              E poi  a me non ha quasi mai fatto ridere: non che ridere sia un'obbligo, ma la comicità c'era nei primi, qui quasi assente. Le due scene più comiche, poi (l'orda dei bimbi e buzz spagnolo) erano state ampiamente spoilerate dalla geniale campagna marketing, ma durano davvero poco (soprattutto la prima coi bambini)...qualche colpo di genialità c'è, ma non mi sono mai trovato a ridere come invece mi è capitato con tanti altri prodotti, disney e non (senza  citare i "volgari" dreamworks, penso a Moster& co, alla ricerca di nemo, andando più indietro Hercules o il re leone)... un paio di sorrisi, una risata (l'invasione dei bimbi all'asilo) e basta.

              E' cresciuto Andy e sono cresciuto anche io...ma avrei voluto dare un'addio migliore ai "nostri" amati giocattoli
              « Ultima modifica: Domenica 11 Lug 2010, 21:31:38 da sed »

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              Lyla
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                Re: Toy Story 3(D)
                Risposta #81: Domenica 11 Lug 2010, 22:04:02
                Secondo me la ripetitività all'interno della stessa trilogia non è proprio cosa malvagia... non credo si volesse creare qualcosa di innovativo, ma concludere qualcosa di già iniziato.

                Quanto all'inizio e alla fine del film niente da dire, erano veramente le parti più importanti e commoventi.
                Anche a me i personaggi hanno reso un po' l'idea dello stereotipo e le scene divertenti non mi hanno proprio fatto morire dal ridere, ma va bè. A me il film è piaciuto moltissimo lo stesso.
                « Ultima modifica: Domenica 11 Lug 2010, 22:04:35 da Lyla_L »

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                Bacci
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                  Re: Toy Story 3(D)
                  Risposta #82: Domenica 11 Lug 2010, 23:44:29
                  Io non sono un grande appassionato di animazione e non me ne intendo molto, certo, ho sempre visto i cartoni animati e i film disney, compresi i recenti delle Pixar, ma non è mai scattata la scintilla come è successo per i fumetti.
                  Non capendone molto, posso però dire che i cartoni di Toy Story sono stati per me molto importanti, e che li ho proprio amati fin da piccolo, per la loro capacità di emozionarmi, di farmi ridere, di farmi appassionare ai personaggi e le loro storie, senza farmi tanti problemi, senza pormi troppe domande.

                  Ed è seguendo proprio questo filo conduttore che mi sono approcciato alla visione di Toy Story 3, in quei giocattoli animati, piuttosto che l'abilità degli animatori, vedevo e vedo degli amici sullo schermo con cui preoccuparsi o divertirsi ("nooo Woody, non perdere il cappello!!!!" Argh, Buzz è stato resettato come faranno?!?!?!?!" "Mrs Poteto ha perso un occchioooo !!").

                  Questo deve essere un modo molto infantile di seguire un prodotto del genere, ma non posso fare altrimenti, lo guardo e mi diverto tantissimo, e in quei momenti è l'unica cosa che mi interessa ;)

                  « Ultima modifica: Domenica 11 Lug 2010, 23:44:57 da bacci88 »

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                  brigo
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                    Re: Toy Story 3(D)
                    Risposta #83: Lunedì 12 Lug 2010, 13:30:21
                    Secondo me il ripetersi delle stesse situazioni in tutti e 3 gli episodi è una scelta ben precisa: i 3 film raccontano un arco temporale di diversi anni e per comprendere come le cose siano evolute/cambiate bisogna avere una formula, un modello da ripetere ogni volta. Come quando Andy si misura l'altezza con la matita: la porta è sempre quella, ma Andy ogni volta è diverso.
                    In effetti si tratta sempre di giocattoli che devono ritornare dal proprio padrone, ma la maturità di tutti i Toy Story sta nel fatto che c'è sempre una motivazione diversa: nel primo c'è la gelosia di Woody, nel secondo c'è l'accettazione delle proprie origini, nel terzo c'è la consapevolezza che tutte le cose belle prima o poi finiscono.
                    Dopotutto ricordiamoci che anche altre saghe cinematografiche storiche (Indiana Jones e Ritorno al futuro, tanto per dirne alcune) ricorrono spesso allo stratagemma del plot ripetuto.
                    Una cosa che invece non ho mai apprezzato molto dei Toy Story (anche in questo terzo) sono i dialoghi: non si smette mai di dire cose come "siamo i giocattoli di Andy, "ma lui voleva buttarci", "sì ma siamo sempre i giocattoli di andy", "sì ma lui voleva buttarci", "woody sei egoista", "Woody aveva ragione" ecc ecc ecc..... Insomma, a volte mi sembra che siano abbastanza banali e che siano stati messi lì solo per allungare un po' la minestra.
                    Ma a parte questo, Toy Story 3 mi è piaciuto, soprattutto dal momento della discarica fino alla fine.

                    PS: Ken e Barbie insopportabili.

                    *

                    Bramo
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                      Re: Toy Story 3(D)
                      Risposta #84: Mercoledì 14 Lug 2010, 23:46:21
                      Un treno in folle corsa nelle praterie del west. Uno sceriffo pronto a fermare un terribile bandito guercio, con tanto di mogliettina e cane con scudo spaziale. Uno space ranger che dà man forte allo sceriffo. Una scena ad alto impatto avventuroso, visivamente entusiasmante e emotivamente forte, dal momento che ci si ricorda subito che a parte qualche differenza è quella che apriva Toy Story.
                      Partenza migliore non poteva esserci, e svolgimento penso nemmeno. Toy Story 3 – La Grande Fuga è l’ennesimo capolavoro Pixar, che va ad unirsi allo splendore dei primi due capitoli della saga dei giocattoli. E se il primo analizzava le inquietudini dell’essere umano sul suo ruolo nel grande disegno della vita, e il secondo quello della tentazione dell’immortalità… qui si miscelano le due cose creando un insieme che è molto più della somma delle parti. L’umana paura della morte viene qui sintetizzata da un gruppo di giocattoli che temono di essere alla fine della loro carriera, sono pronti al pensionamento, ma non sanno bene che cosa li attende ora. Vederli così amareggiati e tristi, quell’aria da “è stato bello ma adesso è finita” era tristissima. Ma ecco che la storia si porta su binari ben più complicati, perché le circostanze portano i nostri a pensare che c’è un’alternativa all’essere buttati o al finire in soffitta, un nuovo anelito all’immortalità. Non quella asettica da museo a cui stava per cedere Woody, ma quella ancora “giocalmente” attiva in un asilo, per tanti bambini. Ma l’asilo non è il luogo così paradisiaco che si aspettano…
                      Quante ne devono passare i nostri giocattoli preferiti? Tra la barbarie costituita dai bambini dell’asilo e il regime mafioso instaurato dall’orsetto profumato Lotso, tra la fuga semi-riuscita di Woody e il piano di fuga geniale e da vero e proprio film thriller che viene imbastito, la Pixar riesce a regalarci una parte centrale di sicuro divertimento e di grande azione. I siparietti di Ken sono divertentissimi, il top del film per un personaggio-sfottò perfetto (la sfilata è meravigliosa, così come la scrittura femminile di titoli di coda), ma anche le “trasformazioni” di Mr. Potato, o le battute sferzanti di Hamm che anche dopo 15 anni mi ammazzano dal ridere; dall’altra parte il complesso piano di Woody, la figura di Bambino e del pagliaccio triste, la scimmia rendono il tutto molto più serio e inquietante.
                      E quando la fuga è riuscita… il momento più alto forse di tutta la trilogia: la fornace. Veramente, un momento così intenso, forte, serio, profondo non l’avrei immaginato, e anch’io stavo per cascarci. Tutto il tema dell’immortalità muta a fronte della maturazione dei protagonisti, probabilmente la loro maturazione più grande e definitiva della saga intera: l’immortalità serve a poco, è anzi priva di senso in sé, l’importante è essere insieme agli amici di sempre, alle persone per te importanti. Le mani unite e gli sguardi di consapevolezza sono la miglior risposta al problema del fine-vita.
                      Non che la scena finale, poi, sia meno potente: (SPOILER OVVIAMENTE) Woody accetta un’altra cosa, proprio in funzione della forza che lo unisce a Buzz e agli altri. Andy non ha più bisogno di lui, Woody sostituisce l’idea del “un bambino per sempre” capendo che potrà far felice (ed essere felice, felice come da tanti anni non era più) un altro bambino, nello specifico una bambina dall’aspetto carinissimo e dolcissimo. La maturazione da Toy Story 2 è dal pensare “se Andy non giocherà più con me, allora per raggiungere l’immortalità devo cristallizzarmi in questa forma” a “la mia avventura con Andy è finita, ne serberò per sempre un ricordo bellissimo, ma ora posso arrivare a una rinascita, una nuova nascita, con un altro bambino, e sempre coi miei compagni”. Bellissimo poi vedere Andy giocare per l'ultima volta con tutti loro nel passaggio di consegne. (FINE SPOILER)

                      Un finale triste-non triste, , che ti segna e che conclude come meglio non poteva una trilogia veramente bellissima e completa, che sa parlare al cuore e alla testa delle persone di tutte le età con temi importanti, profondi e cruciali dell’esistenza umana usando come mezzo dei giocattoli. Questo è genio.

                      *

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                        Re: Toy Story 3(D)
                        Risposta #85: Sabato 17 Lug 2010, 00:18:09
                        Visto e non posso che ripetere quanto già detto: praticamente un capolavoro. Magari non al 100%, diciamo 90%, ma è un grande, grandissimo film.
                        Bellissima la parte iniziale nella mente di Andy, estrapolabile benissimo come corto a sé, alla sola vista di Mr. Potato mi mettevo a ridere.
                        Bastardissimo Lotso, ho davvero gridato "ma guarda che $%*@!" quando li ha lasciati cadere nell'inceneritore.
                        Eh, l'inceneritore. Che grande, emozionate, magnifica scena... non trovo parole per descriverla, provavo terrore per loro.
                        Bella anche la fine, sebbene non mi abbia fatto emozionare così tanto come leggevo in giro. Ma di una tristezza unica, più a ripensarla che a vederla sul momento.
                        Trovate comiche a più non posso e i nuovi personaggi, sebbene siano molti, tutti ben tratteggiati.
                        Queste sono le impressioni a caldo, domani sera andrò a rivederlo un'altra volta!

                        Ah, un'ultima cosa: questo è il mio primo film in 3D, non mi è sembrato così necessario per vederlo, né ha valorizzato alcune scene. Essendo il primo, appunto, vorrei sapere se ha sempre questa stessa "resa" sui film, o se ci sono casi in cui serve veramente.

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                        PolliceSu
                          Re: Toy Story 3(D)
                          Risposta #86: Sabato 17 Lug 2010, 20:37:05
                          Citazione
                          Ah, un'ultima cosa: questo è il mio primo film in 3D, non mi è sembrato così necessario per vederlo, né ha valorizzato alcune scene. Essendo il primo, appunto, vorrei sapere se ha sempre questa stessa "resa" sui film, o se ci sono casi in cui serve veramente.

                          non ho ancora visto il terzo, e tanto meno l'ho andrò a vedere al cinema in 3d ma dicono che alla fine non era necessario...

                          ecco Avatar è un film che vale la pena di vederlo in 3D, alla fine è stato "sviluppato" dal regista con l'idea iniziale di renderlo 3D ancora nel lontano '98 se non sbaglio...

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                          PolliceSu
                            Re: Toy Story 3(D)
                            Risposta #87: Sabato 17 Lug 2010, 23:37:32

                            Ah, un'ultima cosa: questo è il mio primo film in 3D, non mi è sembrato così necessario per vederlo, né ha valorizzato alcune scene. Essendo il primo, appunto, vorrei sapere se ha sempre questa stessa "resa" sui film, o se ci sono casi in cui serve veramente.
                            No, be', sei stato sfigato con questo film... in Avatar e Coraline (e un po' anche Dragon Trainer) il 3D aveva il suo perchè, dava profondità e senso di tre dimensioni appunto. Purtroppo adesso la moda è di lanciare qualunque film d'animazione e moltissimi film live action con la visione da occhialetti 3D, e così spesso anche per pellicole che non sfruttano a dovere la cosa: Alice in Wonderland è inutilissimo vederlo in 3D, e poco significativo IMHO anche con Up. E anche con Toy Story 3. Ma il corto Day & Night dovrebbe averti già dato una buona idea del 3D (il corto IMHO è valorizzato dal 3D)

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                              Re: Toy Story 3(D)
                              Risposta #88: Sabato 17 Lug 2010, 23:46:20
                              Posso dirlo? Bello, bello, bello.

                              I precedenti erano belli, ma imho questo li batte. La saga è andata migliorando via via.

                              Non sono tipo da recensioni, quindi non starò a ripetere quello che avete già detto... dico solo che ce ne vorrebbero di prodotti così!
                              « Ultima modifica: Sabato 17 Lug 2010, 23:48:44 da Paperinika »

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                                Re: Toy Story 3(D)
                                Risposta #89: Domenica 18 Lug 2010, 19:26:30
                                Alice in Wonderland è inutilissimo vederlo in 3D
                                Bè, oddio, secondo me era abbastanza inutile anche con Avatar, a parte alcune scene che veramente lo imploravano, il 3D, giusto per essere godute davvero ;D
                                Altrimenti a me tenere gli occhiali sul naso tutto quel tempo ad incrociarmi gli occhi quasi inutilmente ha dato fastidio, anche se è certo che in Alice è stato ancor peggio (l'unica scena degna di un 3D era la caduta giù per il tronco!).
                                « Ultima modifica: Domenica 18 Lug 2010, 19:27:05 da Lyla_L »

                                 

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