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Apro  un nuovo topic per annunciare l'uscita americana di un interessantissimo documentario, sulla caduta e rinascita dei Disney Studios tra 1984 e 1994: http://www.badtaste.it/index.php?option=com_content&task=view&id=11808&Itemid=37
Se se ne è già parlato, me ne scuso e lascio ai moderatori spostare il tutto.

Bello. Ma ho paura che in Italia faccia la fine di "El Grupo". :(

Molto probabilmente hai ragione Malachia: ma che cos'è "El Grupo"?

Molto probabilmente hai ragione Malachia: ma che cos'è "El Grupo"?

Un bel documentario sul viaggio di Walt Disney in Sud America, uscito l'anno scorso in Usa e mai arrivato da noi.

Un bel documentario sul viaggio di Walt Disney in Sud America, uscito l'anno scorso in Usa e mai arrivato da noi.

Sarebbe bello un cofanetto contenente i Tre Caballeros, Saludos Amigos e questo documentario...una chicca per i collezionisti (me compreso)!

Edit anche qui (per fortuna)!
Ultimatedisney dà in uscita per Settembre un cofantto Usa contenete i tre interessantissimi documentari "The Boys: The Sherman Brothers' Story", "Walt & El Grupo" e "Waking Sleeping Beauty".
Speriamo bene.

Edit anche qui (per fortuna)!
Ultimatedisney dà in uscita per Settembre un cofantto Usa contenete i tre interessantissimi documentri "The Boys: The Sherman Brothers' Story", "Walt & El Grupo" e "Waking Sleeping Beauty".
Speriamo bene.

Lo pubblicassero pure da noi...e' inutile sperarci, ma farei un gran bel Natale!

Proseguo a recensire brevemente questi documentari.
Mi soffermo ora un momento su "Waking Sleeping Beauty".

Diretto e prodotto dal bravo Don Hahn, il documentario omaggia quel gruppo di persone che, dalla seconda metà degli anni '80, "svegliarono la Bella Addormentata", cioè il reparto animazione dei Walt Disney Studios, caduto in un sonno profondo.
Questo fu possibile grazie a tutto lo staff, coordinato da Frank Wells (il presidente), Michael Eisner, Jeffrey Katzenberg (presentato come un tipo tutt'altro che umile, interessato solo a far soldi) e Roy Disney. La nuova dirigenza arrivò quando "Taron e la pentola magica" era già in produzione. Katzenberg vi tagliò una sequenza, ma il film fu un vero flop al botteghino (superato persino dal film sugli "Orsetti del cuore"). Si passò oltre. Venne il momento di "Basil l'investigatopo" che Katzenberg rinominò, per questioni di marketing, "The Great Mouse Detective" anzichè "Basil of Baker Street". Seguirono "Oliver & Company" e "Bianca & Bernie nella terra dei canguri", quest'ultimo ricordato come il primo film d'animazione colorato per intero al computer.
Qualcosa si stava muovendo. In effetti, con "Chi ha incastrato Roger Rabbit?" e "La Sirenetta" (alle cui sorti vennero legate le sorti degli stessi Studios) si può parlare a pieno titolo di rinascita. Il merito fu anche del duo Alan Menken/Howard Ashman. Quest'ultimo, in particolare, fu non solo paroliere, ma anche produttore esecutivo, oltre che de "La Sirenetta", de "La Bella e la Bestia". Colpito dall'AIDS, si spense sei mesi prima del lancio cinematografico della pellicola.
Alla figura di Ashman è dedicato molto spazio. Era dotato di grande carisma e autorità. Contraddirlo era sempre pericoloso (come mostra una mini litografia inclusa nella confezione). Era un tipo "differente" dai buontemponi della Disney: era snob, ebreo, e gay. Molti lo consideravano un "divo", una "prima donna", ma inizialmente non sapevano che la sua inquietudine era dovuta al fatto che egli sapeva di avere i giorni contati! La prematura scomparsa di Ashman lasciò a tutti una grande amerezza, ma anche un’immensa eredità da conservare. "Aladdin" su cui stava lavorando insieme a Menken, uscì un paio d'anni dopo e fu un altro successo.
Il racconto prosegue con l'impensato (sic!) successo de "Il Re Leone" e si chiude con la pre-produzione di "Pocahontas" (passando per "Tim Burton's The Nightmare Before Christmas" e la Pixar). Il meccanismo virtuoso si stava rompendo. E, in effetti, si ruppe, per questioni soprattutto legali, dopo l’improvvisa morte di Wells, perito in un incidente aereo.
Wells era il mediatore, il pacificatore del gruppo. Con la sua dipartita vennero a trovarsi, senza più mediazioni, tre galli nello stesso pollaio: Eisner, Disney, Katzenberg. Quest’ultimo si auto-promose come successore di Wells, ma non ebbe l’appoggio degli altri due e fu costretto ad andarsene.
In poche parole, se lo paragoniamo a “The Boys”, il documentario risulta più interessante, ma l’intrattenimento è minore.
Fra gli extra, è toccante la registrazione di Ashman che insegna “Part of your world” alla “sirenetta” Jody Benson.

Diretto e prodotto dal bravo Don Hahn, il documentario omaggia quel gruppo di persone che, dalla seconda metà degli anni '80, "svegliarono la Bella Addormentata", cioè il reparto animazione dei Walt Disney Studios, caduto in un sonno profondo.

Non mi ero interessato per niente a questo documentario (come agli altri, lo ammetto) e dal titolo pensavo fosse dedicato alla realizzazione del film della Bella Addormentata, lol
Trovo invece che indagare questo periodo storico così delicato per gli Studios e il loro destino sia decisamente una cosa interessante, proprio per l'importanza della Rinascita Disney degli anni Novanta.

Questo fu possibile grazie a tutto lo staff, coordinato da Frank Wells (il presidente), Michael Eisner, Jeffrey Katzenberg (presentato come un tipo tutt'altro che umile, interessato solo a far soldi) e Roy Disney.

Il quartetto della rinascita, già... Katzemberg viene sempre dipinto come un mostro, a volte mi chiedo se non siano esagerazioni dato che di solito vengono dalla Disney stessa... ma ho sempre più la convinzione che ci sia più di un fondo di verità nella rapprentazione di questo bel tipo, anche vedendo l'organizzazione dei film d'animazione Dreamworks e sentendo alcune sue interviste...

ma il film fu un vero flop al botteghino (fu doppiato dal film sugli "Orsetti del cuore").

Questa notizia sì che rende bene l'idea dell'entità del flop! /

Venne il momento di "Basil l'investigatopo" che Katzenberg rinominò, per questioni di marketing, "The Great Mouse Detective" anzichè "Basil of Baker Street".

Ecco da dove nasce l'atteggiamento Rapunzel-->Tangled! :
Cos'è, oggi non tirano le principesse e in quegli anni non tiravano i gialli di Conan Doyle?

Alla figura di Ashman è dedicato molto spazio

Non sapevo tutte queste cose su Ashman, soprattutto della sua malattia... sapevo in pratica solo della sua morte...

E, in effetti, si ruppe, per questioni soprattutto legali, dopo l’improvvisa morte di Wells, perito in un incidente aereo.
Wells era il mediatore, il pacificatore del gruppo. Con la sua dipartita vennero a trovarsi, senza più mediazioni, tre galli nello stesso pollaio: Eisner, Disney, Katzenberg. Quest’ultimo si auto-promose come successore di Wells, ma non ebbe l’appoggio degli altri due e fu costretto ad andarsene.

Eh sì. Che poi non è che dopo Il Re Leone (che strano destino quello che fa essere dei successi i film su cui lo Studio puntava poco... delle poche aspettative verso The Lion King lo sapevo... ) non hanno più fatto niente di successo... hanno sfornato capolavoroni, su tutti Hercules, il Gobbo e Tarzan, che mi sembra abbiano anche fatto un buon successo...il vero inizio di declino è stato dal 2000.
Comunque certo, la rottura degli equibri è stato l'inizio di una svolta: in fondo lì tutti concorrevano, con le loro diverse personalità, a far andare avanti il progetto, perfino Katzemberg con tutti i suoi difetti (ricordiamo quando voleva rendere Woody di Toy Story antipatico e cupo...), certo nessuno poteva immaginare che il Katzenberg fuoriuscito dalla Disney con così tanto rancore verso la Casa avrebbe presto messo il suo zampone nella Dreamworks creando il più grande concorrente diretto di sempre dei Walt Disney Studios nel nuovo millennio...

Ma... quindi non si accenna a Toy Story, l'idea di Lasseter eccetera nel documentario?

E...

Fra gli extra, è toccante la registrazione di Ashman che insegna “Part of your world” alla “sirenetta” Jody Benson.

Questo non era presente tra i contenuti speciali del dvd de La Sirenetta? Ho come una vaga reminescenza di aver visto la scena che descrivi, ma non so se era in quel dvd in edizione speciale (che ho visto da un po' di tempo) o se semplicemente mi sabglio.

Questa notizia sì che rende bene l'idea dell'entità del flop! /

Con "doppiato" forse ho un po' esagerato... non ricordo i dati... modifico con "superato". Comunque si dice chiaramente che "Taron" fu il film d'animazione più costoso della storia del cinema e guadagnò al botteghino meno del coevo  "Gli Orsetti del Cuore - Il film", che, praticamente, non costò nulla.

Ma... quindi non si accenna a Toy Story, l'idea di Lasseter eccetera nel documentario?

Sì, sì en passant si parla sia di "Nightmare Before Christmas" sia della Pixar. Si accenna soprattutto alla genialità e ai successi futuri di Burton e Lasseter, già parte della squadra Disney del '85.

Questo non era presente tra i contenuti speciali del dvd de La Sirenetta? Ho come una vaga reminescenza di aver visto la scena che descrivi, ma non so se era in quel dvd in edizione speciale (che ho visto da un po' di tempo) o se semplicemente mi sabglio.

Ah, può essere... ma a me, per intero, pareva di non averla mai vista.

Anch'io sono riuscito a vedere questo bel documentario.
Molto soddisfatto devo dire, interessantissimo da un punto di vista storico.

Penetra la realtà degli studi disney e della vita degli animatori.
forse un po' pessimista sulla sorte degli studios, Hanh regala un lucido ritratto della conduzione della ammiraglia disneyana,
tra problemi economici e manageriali, e strategie economiche inevitabilmente imprescindibili.

Wells, Eisner, Roy, Katzenebrg, tutte figure che guidano una compagnia magica, e che però magicamente deve anche fare profitto.
E, creando sogni, ce l'hanno fatta.

In poche parole, se lo paragoniamo a “The Boys”, il documentario risulta più interessante, ma l’intrattenimento è minore.

Questa è l'unica affermazione della tua ottima recensione che mi permetto di non condividere.
Personalmente ho apprezzato molto di più la retrospettiva sui fratelli Sherman, sulla loro vita, i loro contrasti mai risolti, il loro stretto rapporto con Walt Disney. Anche a livello puramente tecnico e realizzativo, The Boys è molti passi avanti rispetto a Waking, che si basa perlopiù di materiale di repertorio prodotto con videocamere amatoriali. Senza parlare degli extra del primo, con materiale assai più raro e altrimenti di difficile reperibilità.

In quanto a Waking, mi preme sottolineare l'eccessivo abuso che sta facendo in questi anni la Disney con la triste e sfortunata storia del Maestro Howard Ashman. Non c'è documentario (da questo ai making off realizzati in questi anni per i dvd de La Sirenetta, La Bella e la Bestia e Aladdin) che non abbia la sua dose massiccia di lacrime versate. Ashman è stato un grandissimo artista, una risorsa preziosissima per il mondo dello spettacolo, del musical e per la renaissance del cinema d'animazione. Celebrarlo va bene ed è doveroso. Ma stare sempre a porre l'accento sulla sua tragedia comincio francamente a trovarlo pesante e di cattivo gusto.

Visto anch'io nella versione italiana curata da Nunziante Valoroso e passata quasi due settimane fa su Rai Uno.
E trovo che questo film costituisca materiale molto, molto interessante.
Il Risveglio della Magia (Waking Sleeping Beauty) è infatti il resoconto di quello che accadde agli Studios nel decennio tra il 1984 e il 1994, quando la Disney mise in atto una serie di azioni che pur con mille difficoltà portarono a una vera e propria rivoluzione nel modo di fare e intendere animazione, dopo anni di stasi.
Il film potrebbe quindi già di per sè rivestire motivo di interesse... se bene o male a noi nerd le vicende che portarono dagli anni dello Xerox alla Sirenetta e agli altri capolavori della prima metà degli anni '90 non sono sconosciute, è indubbio che il lavoro fatto da Hahn è un di più non indifferente perchè offre molti retroscena stuzzicanti, e lo fa in modo naturale e spigliato. Il narrare in prima persona quegli avvenimenti contribuisce a far immergere lo spettatore in quelle situazioni. D'altro canto, gli incontri e i discorsi con vari altri personaggioni come Lasseter, Menken, Musker & Clements, Roy Disney offrono una panoramica molto ricca di quello che era quel periodo agli Studios.

Ovviamente da un certo punto in poi non ci si poteva non concentrare sul trio di uomini che, alla testa della Disney, pur con animi diversi riuscirono a equilibrarsi ed a contribuire in maniera importante alla rinascita: Michael Eisner, Frank G. Wells e Jeffrey Katzenberg. L'invasione di Hollywood a Burbank. Eppure quelli, insieme ad animatori e registi, furono gli uomini giusti al momento giusto.
Toccanti i momenti in cui si rievoca la morte di Howard Hashman, e meno toccante ma particolarmente determinante il racconto del tragico incidente aereo in cui fu coinvolto Wells.

In generale è bello vedere la vita dello Studio, anche nei momenti oggettivamente meno facile per chi ci lavorava, nell'incertezza sul futuro dell'animazione come forma d'arte, nel pericolo di veder trasformare la Disney in una fabbrica di puro merchandising... bello vedere la buon'anima di Roy battersi perchè l'impero dello zio non andasse perduto, Roy che era molto presente negli affari degli Studios e che poi sempre più con gli anni sarebbe diventato una sorta di marchio di garanzia dell'eredità Disney.

Don Hahn firma un documentario per niente pedante o noioso, aiutato sì da un periodo particolarmente stimolante da raccontare ma anche dal modo in cui conduce la cronistoria di quei 10 anni, senza nascondere i momenti più sconfortanti ma conducendo il film sempre con una nota di spernanza protesa verso il futuro, sempre mostrando anche sprazzi di positività trovandoli magari in alcune persone particolari.

Per me, che sono un fortissimo appassionato di quel periodo di animazione Disney, vedere un lavoro del genere che va a scavare nel torbido ed eccitante dietro le quinte che ha fatto fa humus per la creazione di cose come Aladdin e Il Re Leone mi ha fatto solo piacere, trovando un'opera di grande onestà e che chiarisce molto bene lo svolgersi di talune dinamiche che esulano dall'animazione per interessare l'arte in genere.

non sapevo nulla di questo documentario che per fortuna ho scoperto ora e' accessibile in streaming sul sito della rai

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-17b3b63f-a609-4592-8724-95c372abf8cc.html


mi sa che oggi pomeriggio me lo pappo

Questo documentario merita, davvero, davvero molto!

Ora che è stato doppiato e trasmesso anche WALT DISNEY IN SUDAMERICA in italiano, speriamo bene anche per il documentario sui fratelli Sherman....

L'ho rivisto anche io qualche giorno fa, mi è piaciuto di più della volta precedente.

E' interessante, sì, ma secondo me un po' troppo "generalista", se vogliamo. Mi sarebbe piaciuto più approfondimento, così lo trovo un po' vuoto, ma probabilmente è perché sono un nerd :PPer chi sa poco o nulla è un altro discorso.
Qualcosa l' ho scoperta, però: se ho ben capito, il sistema CAPS l'ha inventato la Pixar!

Un problema, che però penso sia solo mio, è la caoticità: troppe voci che si accavallano e ad un certo punto non si riesce più a distinguere chi parla. In americano  (forse) con le voce originali non sarà un problema, col doppiaggio ricordavo che era Eisner solo per via della voce di Massimo Corvo

Si tratta comunque di un qualcosa da vedere a prescindere, i filmati "d'epoca" poi sono la vera attrattiva del tutto. Bellissimo quando si scopre che il regista del filmato all'inizio è Lasseter.

Sul sito della Rai c'è anche Walt Disney y el grupo... merita anche lui una visione appena possibile.

P.S.: Non va in "Live action"?