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Shorts - Mickey Mouse

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Astrus
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    Re: Shorts - Mickey Mouse
    Risposta #75: Venerdì 22 Mar 2013, 15:34:28
    Jungle Rhythm 1929

    Altro corto di balletti, in cui cambia solo il setting, che si sposta dalla campagna alla giungla. Una giungla piuttosto strana, c'è da dire,m visto che vi compaiono orsi, cavalli e quant'altro fosse stato inserito fino a quel momento nell'allegro serraglio disneyano. La colonna sonora, invece, è molto interessante, dato che porta avanti quel processo di arricchimento culturale delle scelte dei brani che qui spaziano da motivi popolari americani, come il celebre Turk in the Straw, ad opere di musica classica, come il Blue Danube di Strauss. Un elemento che verrà poi arricchito e sviluppato in seno alla serie delle Silly Sympony. Da segnalare, infine, la presenza di una versione strumentale di Minnie's Yoo Hoo in apertura che, da qui in poi, diverrà il tema principale della serie.


    The Haunted House 1929

    The Haunted House prosegue la serie dei corti musicali ma lo fa con grande stile, riproponendo quello stile gotico, macabro e, moderatamente, horror che Ub Iwerks aveva già usato per la prima Silly Symphony, quella The Skeleton Dance da cui il corto di Topolino prende praticamente tutto: alcune animazioni sono riprese pari pari e gli scheletri da lì vengono. Tuttavia, quelli che si vedono qui sono diversi dagli originali e sono molto più macabri e realistici, ma un po' tutto il corto non presenta quella paradossale ironia della Danza degli Scheletri e preferisce puntare di più sull'aspetto horror. Naturalmente non mancano le gag che, stavolta, appaiono molto più riuscite e divertenti rispetto agli ultimi corti e quelle poste in chiusura, durante la fuga di Topolino, sono assolutamente eccezionali. The Haunted House, dunque, rappresenta una piacevole boccata d'aria fresca all'interno di un panorama che va via via fossilizzandosi sugli stessi elementi e dimostrando, ancora una volta, quanto fosse vario e fantasioso l'immaginario disneyano di quelli anni.


    Wild Waves 1929

    E dopo la variazione sul tema, riecco i consueti balletti che, però, stavolta, sono sorretti da un abbozzo di trama che vede un Topolino bagnino accorrere in aiuto di Minni, travolta dalle onde e sul punto di annegare. E i balletti sono anche narrativamente motivati, dato che lo spettacolino messo su da Mickey è un tentativo di sollevare il morale della topina dopo la brutta disavventura. Interessante, poi, la presenza di un tricheco canterino identico a quello che si vedrà l'anno seguente nella Silly Arctic Antics e doppiato dal compositore Disney per eccellenza del periodo, Carl Stalling.
    « Ultima modifica: Mercoledì 27 Mar 2013, 11:27:05 da JAMPY318 »

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      Re: Shorts - Mickey Mouse
      Risposta #76: Giovedì 28 Mar 2013, 14:28:46
      Just Mickey 1930

      I corti musicali che caratterizzarono la serie di Topolino tra gli anni '20 e '30  si possono suddividere in due categorie: una è quella degli shorts aventi una trama che, in qualche modo, giustifica canzoni e balletti (per esempio, Wild Waves o The Haunted House), un'altra è quella dei corti che sono costituiti interamente dagli spettacoli musicali messi su da Topolino & Co., come, ad esempio, lo short in questione. Just Mickey, distribuito originariamente con il titolo Fiddling Around, si concentra, infatti, su un'esibizione da solista di Topolino che si diletta a suonare il violino eseguendo brani di grande fama, tra cui la Hungarian Dance No. 5 di Brahms  e l'overtoure del Guglielmo Tell di Rossini. Per il resto, nulla da dire, la tecnica evolve anche se alcuni primi piani di Topolino rivelano la natura ancora piuttosto grezza dell'animazione.


      The Barnyard Concert 1930

      Esattamente come The Opry House e Just Mickey, anche questo corto è costituito da uno spettacolino musicale diretto da Topolino e che ripropone il mondo rurale a cui il personaggio appartiene. Tuttavia, sono presenti alcuni elementi interessanti: per prima cosa, abbiamo il ritorno di Orazio e Clarabella nella serie, che non si vedevano da The Plow Boy, e che hanno raggiunto la loro caratterizzazione definitiva. Stranamente, il primo è presentato senza la tradizionale cavezza al collo, mentre la seconda assume per la prima volta atteggiamenti umani, nonostante nel corto sia presente una mucca praticamente identica dai modi assolutamente animaleschi e che creerà qualche grattacapo a Mickey. Entrambi i personaggi, poi, fanno parte dell'orchestra diretta da Topolino e suonano gli stessi strumenti (la grancassa Orazio e il flauto traverso Clarabella) con cui si esibiranno anche nel futuro The Band Concert.


      The Cactus Kid 1930

      Ovvero, The Gallopin' Gaucho in versione messicana. The Cactus Kid, infatti, ripropone la stessa trama del corto del 1928 senza, però, possederne la stessa vis comica. Lo short, infatti, risulta essere piuttosto lento, a causa, soprattutto, della divisione in due parti, con una prima che è costituita dal solito spettacolino musicale e una seconda improntata all'azione che, però, è tirata troppo per le lunghe. Tuttavia è positivo il fatto che, dopo parecchio tempo, si torni a proporre un corto narrativo dopo l'interminabile serie di balletti degli ultimi shorts.
      « Ultima modifica: Venerdì 29 Mar 2013, 15:41:54 da JAMPY318 »

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        Re: Shorts - Mickey Mouse
        Risposta #77: Martedì 2 Apr 2013, 17:32:57
        Topolino Pompiere (The Fire Fighters) 1930

        Secondo corto narrativo consecutivo, The Fire Fighters mette in scena un cast molto ricco che comprende un po' tutti i personaggi allora esistenti nell'universo topolinesco. E' anche il primo short, dai tempi di Plane Crazy e The Gallopin' Gaucho che racconta una storia, anche piuttosto avvincente per gli standard dell'epoca, senza canzoni di sorta, focalizzandosi esclusivamente sulla narrazione e sulle gag (spettacolare quella della scala che scende da sola). Interessante, poi, il setting che, per la prima volta, propone un'ambientazione esclusivamente cittadina, segno che i tempi stanno cambiando e che la vita rurale di Topolino sarà presto un ricordo.


        The Shindig 1930

        Nemmeno il tempo di consolidare la nuova realtà urbana che subito si ritorna alle vecchie atmosfere rurali. The Shindig è un semplice corto di balletti che, tuttavia, risulta interessante nel suo concentrarsi più sui comprimari che sui protagonisti. Una buona metà del corto è, infatti, incentrata sulla neonata coppia Orazio-Clarabella, in una sequenza che ricorda un po' quella d'apertura di The Barn Dance. Interessante notare come, d'ora in avanti, Clarabella indosserà un copri-mammelle (che, più in là, verrà sostituito da una vera e propria gonna), molto probabilmente a causa delle lamentele di numerosi spettatori che ritenevano indecente un personaggio praticamente nudo. Musicalmente parlando, infine, il corto attinge ad un repertorio musicale piuttosto popolare, rappresentato dai tre brani suonati da Minni e Topolino, Turk in the Straw, Swanee River e Pop! Goes the Weasel.


        Fuga dalla Prigione (The Chain Gang) 1930

        Ovvero, la prima apparizione di Pluto. C'è da dire che i due cani presenti nel corto hanno davvero poco del futuro pet di Topolino, tuttavia la loro animazione ed espressività preannuncia quella di Pluto. E' anche la prima esperienza disneyana di doppiaggio per Pinto Colvig, leggendaria voce di Pippo, che si farà notare anche in altri corti del periodo, tra cui Trader Mickey e, più in là, la Silly The Grasshopper and the Ants. Aldilà degli aspetti filologici, The Chain Gang è, però, un corto abbastanza gradevole, che riesce a trasmettere, nelle sue scene iniziali, la tristezza e la malinconia delle carceri. La Gang del titolo, poi, è piuttosto affollata e comprende svariati personaggi tra cui spiccano Topolino, Clarabella (!) e due cani antropomorfi gemelli che faranno parecchie apparizioni in seguito. Dal punto di vista tecnico, infine, si nota un ulteriore miglioramento nella resa animata ma, soprattutto, in quella dei personaggi che iniziano a mostrare una volumetricità ed un appeal visivo sempre migliore.
        « Ultima modifica: Mercoledì 3 Apr 2013, 17:20:20 da JAMPY318 »

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          Re: Shorts - Mickey Mouse
          Risposta #78: Giovedì 4 Apr 2013, 15:22:14
          The Gorilla Mystery (The Gorilla Mystery) 1930

          Un gorilla fugge dallo zoo e si intrufola in casa di Minni che, catturata dallo scimmione, viene salvata dal tempestivo intervento di Topolino. Una trama niente male per l'epoca, a tratti anche piuttosto dark, e che consente di sperimentare una serie di nuovi effetti visivi basati sui giochi di luce. Alcune scene, difatti, sono davvero eccezionali, come quella in cui Topolino entra in casa di Minni e si muove nell'oscurità, salvo poi essere illuminato da un fascio di luce proveniente da una finestra, rivelando dei giochi di chiaroscuro davvero innovativi per l'epoca. Passando poi al gorilla, c'è da dire che è davvero spaventoso, forse il primo vero personaggio dell'animazione Disney ad incutere davvero paura e alcune zoomate sul suo muso devono aver fatto la loro bella ed impressionante figura nei cinema del tempo. Non manca, tuttavia, anche un numero musicale, nella fattispecie la canzone All Alone by the Telephone, intonata al telefono da Minni a Topolino, preoccupata per la sua incolumità. Lo spettacolino in questione, però, è piuttosto breve e, in mezzo a tanti elementi interessati, non rovina poi tanto la visione.


          The Picnic 1930

          Nonostante la presenza di due cani che, in qualche modo, ne anticipavano le caratteristiche nel corto The Chain Gang, è in The Picnic che Pluto fa la sua prima vera apparizione, anche se col nome di Rover e come cane di Minni. La sua caratterizzazione qui è assai vicina a quella definitiva anche se nel finale assumerà atteggiamenti e posture umane che anticipano per certi versi quel antropomorfismo che mostrerà in corti come The Moose Hunt e che perderà nuovamente in seguito. Al di là di Pluto, però, lo short ci propone altri elementi interessanti, da Topolino che guida per la prima volta un auto, che anticipa quelle che saranno presenti nei futuri corti Traffic Troubles e Il Rivale di Topolino, all'animazione sempre più avanzata e sperimentale che propone due elementi relativamente nuovi, la pioggia e la profondità, presenti, rispettivamente, nel finale e nella scena in cui Topolino e Minni ballano. E a proposito di balli e canzoni, il corto ci propone, in apertura, una versione strumentale estesa della consueta Minnie's Yoo Hoo e la canzone In the Good Old Summertime che accompagna la scena di ballo dei protagonisti. Ci sarebbe, infine, anche il brano Oh, I Bring My Little Rover che Minni canticchia chiamando il suo cane ma si tratta solamente di un paio di battute musicate che non costituiscono una vera e propria canzone.


          Pioneer Days (Pioneer Days) 1930

          Ultimo corto di Topolino ad uscire nel 1930, Pioneer Days propone una storia di stampo western e dai ritmi quasi lungometraggistici. Abbiamo, infatti, un'introduzione che ci mostra Topolino e Minni al seguito di una carovana di pionieri, canticchiando Oh, Susanna, e la minaccia degli indiani che subito inizia a profilarsi all'orizzonte, all'insaputa dei protagonisti. Viene poi la scena dei preparativi di guerra degli indiani, che ballano sulle note della Hoochie Coochie Dance, e, parallelamente, i pionieri festeggiano nel proprio accampamento, scena in cui si possono ascoltare le due canzoni Oh, Eliza e My Poor Little Nelly Grey e vedere  i coloni ballare sulle note di The Irish Wosherwoman, prima che i pellirosse li attacchino. Segue quindi una seconda parte incentrata sull'azione, in cui si ha modo di assistere ad uno scontro corpo a corpo tra Topolino e un indiano, animato in maniera eccezionale. Una struttura molto filmica, dunque, che non annoia lo spettatore, narrandogli, invece, una storia ricca di pathos e azione che, all'epoca, deve essere piaciuta molto ad un pubblico ancora molto spontaneo, ingenuo e capace di farsi trasportare dai film.
          « Ultima modifica: Giovedì 4 Apr 2013, 18:11:13 da JAMPY318 »

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            Risposta #79: Venerdì 5 Apr 2013, 15:13:46
            Il Compleanno di Topolino (The Birthday Party) 1931

            Corto incentrato su una festa a sorpresa organizzata da Minni per il compleanno di Topolino. Davvero nulla di speciale, abbondano i numeri musicali, tra cui una canzone, I Can't Give You Anything but Love, Baby, duetto che la coppia esegue al pianoforte, e c'è anche spazio per i comprimari, come Orazio e Clarabella, protagonisti di una scena di ballo. Di gran lunga inferiore ad altri corti del genere, quali The Whoopee Party e Mickey's Birthday Party, vero e proprio remake di questo short.


            Traffic Troubles 1931

            Dopo essere stata solo vagamente accennata nel corto The Fire Fighters, la nuova dimensione urbana irrompe prepotentemente in questo short che vede un Topolino tassista alle prese con i soliti problemi di traffico cittadino. Compaiono, inoltre, ben due pietridi, sosia di Gambadilegno in tutto e per tutto, che svolgono il ruolo di vigile urbano e di venditore ciarlatano di campagna. Interessante anche la presenza dell'automobile animata di Topolino, già apparsa nel corto The Picnic, la cui presenza fornisce il pretesto per una serie di gag davvero notevoli, nonostante, nel finale, venga completamente distrutta tra l'indifferenza di Topolino e fidanzata (!). Tutto sommato, dunque, un corto interessante che proietta Mickey Mouse in un setting molto attuale che dimostra come, all'indomani del crollo di Wall Street e in piena Grande Depressione, l'America stesse cambiando radicalmente volto.


            The Castaway 1931

            Topolino, naufrago  in mezzo al mare, approda su un'isola deserta, dove un pianoforte, portato fin lì dalle onde, fornirà il pretesto per un numero musicale. Ciò che sorprende del corto, però, è il fatto che presenti non poche gag e scene prese pari pari da altre opere: le foche sono riciclate da Wild Waves, lo scimmione viene dritto dritto da Jungle Rhythm e la scena in cui Topolino getta un leone nelle fauci di un coccodrillo è tratta, addirittura, da Topolino nell'Isola Misteriosa, prima storia a fumetti di Mickey Mouse pubblicata sui quotidiani statunitensi nel 1930. Un bel mischiotto in cui, tuttavia, la componente musicale inizia a rivestire un ruolo minore, circoscritto alla sola esibizione di Topolino e in cui si fa un larghissimo uso di gag e trovate divertenti che, tuttavia, non salvano il corto dalla noia più assoluta.
            « Ultima modifica: Venerdì 5 Apr 2013, 17:32:53 da JAMPY318 »

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              Risposta #80: Lunedì 8 Apr 2013, 14:27:05
              The Moose Hunt 1931

              Dopo la breve apparizione in The Picnic come cane di Minni e col nome di Rover, è in The Moose Hunt che Pluto diviene ufficialmente l'animale domestico di Topolino e gli viene, quindi, conferita la caratterizzazione, soprattutto grafica, che, con alcune modifiche, avrebbe conservato in futuro. La prima parte del corto, difatti, è costituita da una sequela di gag tipicamente plutesche che diverranno il piatto forte degli short dedicati al cane anche se la genialità di alcune sequenze, come quella delle pulci (che verranno proposte anche in seguito), non verrà eguagliata nei corti degli anni '40 e '50. Molto interessante, inoltre, l'interazione tra Topolino e Pluto che, interagendo con il suo padrone, assume una caratterizzazione spiccatamente umana, compreso il dono della parola che, in seguito, perderà per fare spazio all'espressività psicologica che il veterano Norman Ferguson conferirà al personaggio. Anche Topolino, però, si dà da fare nel proporre gag memorabili, tra cui quella della scena metanarrativa in cui, credendo di aver sparato a Pluto, chiede se c'è un medico in sala che lo possa aiutare. The Moose Hunt rappresenta, quindi, un perfetto quadretto compositivo in cui i due personaggi sono entrambi protagonisti senza rubarsi la scena l'un l'altro, al contrario di quanto sarebbe avvenuto una decina d'anni dopo, allorché sarà Pluto a divenire la vera star dei corti di Topolino, fino al punto di metterlo completamente da parte.


              The Delivery Boy 1931

              Solito corto di balletti, in cui Topolino e Minni si dilettano a cantare e suonare canzoni popolari americane come In the Shade of the Old Apple Tree e Stars and Stripes Forever. Da notare che l'elemento plutesco inizia a ritagliarsi sempre più spazio e non sono lontani i tempi delle infinite sequenze di sole gag con il cane di Topolino alle prese con questo o quell'oggetto o animaletto. Interessante, invece, il finale che si conclude in maniera simpatica e ci mostra un Gambadilegno semplice comparsa che lavora alla costruzione di una strada. Tuttavia, il corto, sia per l'esplosione finale che per una gag sugli stereotipi ebraici, è stato inserito nella sezione "Dallo Scrigno" del Treasure Mickey Mouse in Black and White Volume 2, inedito da noi.


              Mickey Steps Out (Mickey Steps Out) 1931

              Mickey Steps Out si pone a metà tra un corto narrativo ed uno di balletti: ci sono le solite musichette suonate al pianoforte, ma senza inutili spettacolini, un abbozzo di storia c'è, anche se si tratta solo di uno spaccato di vita quotidiana. Difatti l'elemento più interessante del corto sono proprio le sue deliziose atmosfere casalinghe che ci mostrano un rapporto Topolino-Minni fatto di grandissima complicità. Ci sono anche le plutate ma, per fortuna, siamo ben lontani dalla noia di alcuni corti anni '40 e, in questo periodo, il cane di Topolino rappresenta un elemento in più che dona maggiore dinamicità agli shorts. Notevoli anche alcuni effetti animati sperimentali che conferiscono maggiore tridimensionalità alle immagini, come nella scena in cui Topolino cammina su una passerella di legno che pare quasi realizzata in CG. Un corto niente affatto pretenzioso, dunque, che ci propone una caratterizzazione dei due protagonisti allegra e sbarazzina, lontana anni luce dalle versioni stereotipate di oggi.
              « Ultima modifica: Lunedì 8 Apr 2013, 17:32:51 da JAMPY318 »

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                Risposta #81: Lunedì 8 Apr 2013, 18:30:23
                Rhytm e Blues (Blue Rhythm) 1931

                Spettacolo musicale messo su da Topolino in cui i personaggi si cimentano in una esibizione canora e strumentale del brano St. Louis Blues, in cui hanno modo di ritornare parecchi comprimari di corti precedenti: abbiamo Orazio e Clarabella, confermati anche qui nei loro ruoli di percussionista e flautista, Pluto, che suona il trombone provvisto di guanti (!), e i due cani antropomorfi gemelli che già erano apparsi in The Chain Gang. A parte questo, però, il corto non offre nient'altro, l'esibizione va un po' troppo per le lunghe e, a parte qualche sequenza particolare (come quella in cui Topolino gioca con la sua ombra), nulla è neanche lontanamente memorabile e la noia regna sovrana.


                Fishin' Around 1931

                E' interessante notare come il Topolino dei primi anni '30 fosse già più politicamente corretto di quello degli esordi, pur conservando una componente monellesca che stride con quella che è la moderna concezione del personaggio. Questo corto ne è un esempio: Topolino va a pesca con Pluto in un laghetto con tanto di cartello "Divieto di pesca" che Mickey stacca e getta in acqua, infischiandosene delle regole. E l'atteggiamento ribelle del Topo raggiunge il culmine nel finale, in cui un anziano poliziotto tenta di arrestarlo mentre si dà alla fuga. In mezzo a tutto questo, però, ci sono le solite gag plutesche a base di animaletti, in questo caso dei pesciolini dispettosi, che vengono presto a noia. Tuttavia, è possibile notare un ulteriore miglioramento nell'animazione con l'utilizzo di nuove tecniche sperimentali, visibili, ad esempio, nella scena in cui Pluto nuota sott'acqua e la sua sagoma è perfettamente visibile sotto il pelo dell'acqua, effetto animato già sperimentato nelle Silly Arctic Antics e Monkey Melodies.


                The Barnyard Broadcast 1931

                Nulla di memorabile, Topolino mette su una piccola stazione radio ma, inseguendo un gruppetto di gatti che infastidivano le trasmissioni, distruggerà accidentalmente strumenti e apparecchiature. Il cast principale c'è tutto, da Topolino a Orazio, passando per Clarabella, Minni e Pluto, segno che, al di là di tante comparse presenti nei corti, sta iniziando a formarsi il nucleo primordiale della cosiddetta Banda Disney ed anche l'animazione inizia ad essere diversa, più complessa e fluida di quella degli anni precedenti e molto vicina allo stile anni '30 che a quello anni '20.
                « Ultima modifica: Martedì 9 Apr 2013, 16:29:31 da JAMPY318 »

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                  Risposta #82: Venerdì 12 Apr 2013, 17:44:04
                  Party sulla Spiaggia (The Beach Party) 1931

                  Il concetto di Banda Disney, vale a dire un gruppetto di personaggi ricorrenti, versatili ed iconici, si era già sviluppato nei primi anni '30 e questo corto lo dimostra. E vedere ogni tanto assieme Topolino, Minni, Orazio, Clarabella e Pluto dà l'idea di come l'universo disneyano non fosse concepito a compartimenti stagni ma, anzi, come un immaginario in continuo divenire che, nel giro di qualche anno, annovererà nuovi personaggi come Paperino e Pippo. Tuttavia, nonostante si tratti di un corto corale che ci mostra un'allegra gita al mare dei protagonisti, The Beach Party è stato inserito nel primo Treasure di Pluto e non in quello di Topolino, anche se il cagnolone non ne è affatto il protagonista. Altro aspetto singolare è che il corto è praticamente muto, privo di qualsivoglia dialogo, cosa che non succedeva dai tempi dei primissimi shorts anni '20. Ben realizzato, infine, lo scontro con la piovra che, pur essendo una semplice scaramuccia, riesce ad infondere una certa epicità alla situazione.


                  Topolino, Minnie e la Primavera (Mickey Cuts Up) 1931

                  Mickey Steps Out ambientato in giardino. In soldoni, la trama di questo corto, se di trama si può parlare, è praticamente la stessa del precedente cortometraggio: Topolino e Minni si incontrano, cantano, ballano, fanno un po' i fidanzatini e, alla fine, arriva Pluto che, inseguendo un gatto, distrugge tutto ciò che incontra sul suo cammino, concludendo il corto nell'ilarità generale. Tuttavia, è naturale, per non dire fisiologico, che all'interno di una serie di così tanti corti vi siano alcuni shorts che focalizzino sulla vita quotidiana dei personaggi e, in fondo, i siparietti tra i due fidanzati sono davvero deliziosi nel loro mostrarci una vita coppia tanto affiatata e ricca di complicità.


                  Mickey's Orphans (Mickey's Orphans) 1931

                  Il binomio Disney-Natale è sempre stato alquanto singolare. Nonostante la stragrande maggioranza dei lungometraggi animati disneyani sia stata distribuita, soprattutto in Europa, quasi sempre in prossimità delle feste natalizie, le pellicole che trattano dell'argomento sono relativamente poche. Uno dei motivi può essere ricercato nel tentaivo, da parte degli artisti disneyani, di rendere quanto più universali (e, dunque, esportabili) le loro opere ed inserire elementi legati ad una festa religiosa avrebbe potuto, in qualche modo, limitarne la fruizione. Ma, speculazioni a parte, rimane il fatto che il primo corto disneyano a tema natalizio sia uscito solo a distanza di più di dieci anni dai primi lavori di Walt e a tre dalla nascita di Topolino. Si può dire, però, che Mickey's Orphans inaugura piuttosto bene il filone e, pur non essendo un corto indimenticabile, introduce per la prima volta un elemento realmente drammatico negli allegri corti di Mickey Mouse. La scena iniziale, con la madre degli orfanelli, di cui non viene mai mostrato il volto, che lascia i figli in un cesto sull'uscio della casa di Topolino, dopo essersi assicurata del tenore di vita degli inquilini, sulle note di White Christmas, conferisce una certa malinconia di fondo che fa a cazzotti con la spensierata atmosfera natalizia. Naturalmente tutto questo rappresenta solo l'incipit del corto che, nei minuti seguenti, avrà modo di rallegrare gli spettatori mostrando le monellerie e le marachelle dei piccoli gattini orfanelli. D'altronde, non sarà certo la prima e ultima volta che Topolino avrà a che fare con una nidiata di bambini e la stessa madre dei gattini avrà modo di ricomparire, con i figli, nel corto dell'anno seguente Mickey's Good Deed, in cui Mickey, per aiutare la povera famigliola giungerà addirittura a vendere Pluto ad una ricca famiglia.
                  « Ultima modifica: Lunedì 15 Apr 2013, 17:01:24 da JAMPY318 »

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                    Re: Shorts - Mickey Mouse
                    Risposta #83: Lunedì 15 Apr 2013, 17:50:07
                    Topolino e la Caccia all'Anatra (The Duck Hunt) 1932

                    Ritornano qui le atmosfere venatorie già viste in The Moose Hunt. La trama è più o meno la stessa, mostrandoci un Topolino cacciatore alle prese, stavolta, con le anatre e accompagnato dal fido Pluto. Non succede nulla di troppo memorabile nel corto, tuttavia qualcosa si salva. In primis, le simpaticissime gag con le pulci, già apparse anche loro in The Moose Hunt, in secundis, il gruppetto di anatre prese di mira da Topolino che, pur essendo assolutamente anonime, si trasformano da potenziali vittime in carnefici, attaccando Topo e cane e proponendo il topos del "chi la fa l'aspetti" che, qualche anno più tardi, diverrà un elemento fisso dei corti di Paperino.


                    The Grocery Boy 1932

                    E con questo ci siamo. The Grocery Boy è, forse, il corto che proietta la serie di Topolino negli anni '30, perlomeno dal punto di vista dell'animazione. Già dalle primissime sequenze dello short, infatti, si nota un certo cambiamento nello stile animato che, messa da parte la semplicità e la stilizzazione degli anni '20, dimostra di aver assunto un tratto molto più realistico e fornito di una gamma di pose ed espressione molto più ricca e dettagliata del passato. L'animazione ridotta del decennio precedente, fatta di modelli grafici statici e sequenze animate riciclate, scompare, lasciando il posto alla fluidità, a tratti "gommosa", tipica dell'animazione disneyana degli anni '30 che mostra personaggi i cui corpi si muovono continuamente e in maniera realistica. Abbondano i primi piani, in cui i faccioni di Topolino e Minni (protagonisti di questo ennesimo incentrato sulla loro coppia) riempiono quasi interamente lo schermo, e gli elementi statici degli sfondi aderiscono perfettamente a quelli in movimento . Anche gli effetti animati fanno un grande balzo in avanti e, se non fosse per il bianco e nero, sembrerebbe quasi di trovarsi di fronte ad un prodotto del periodo immediatamente precedente all'uscita di Biancaneve. D'altronde, agli Studi Disney l'afflusso di talenti era sempre stato costante e, proprio in questi primi anni '30, ebbe inizio il primo ricambio generazionale della storia della Casa del Topo e quelli che erano stati gli animatori dei primi corti di Topolino iniziavano a lasciare il posto a quelli che, decenni più tardi, sarebbero stati chiamati "i Nove Vecchi" e che rimasero a capo del reparto animazione dai tempi di Biancaneve fino a quelli di Red & Toby. Naturalmente, tutti questi giovani talenti iniziarono ad imprimere il loro stile personale nei loro lavori e questo elemento diede vita a quella svolta grafica che caratterizzò già i corti del periodo di The Grocery Boy e che permise alla Disney di compiere quel balzo in avanti che le consentì di differenziarsi definitivamente da qualsiasi altro studio d'animazione.


                    The Mad Dog 1932

                    Nei primi anni '30 non vi era una netta differenza tra il mondo dei cartoons e quello dei comics. Tutt'altro, molto spesso i due media si contaminavano fra loro e gli autori degli uni e degli altri erano, molto spesso, gli stessi. Capitava così che Floyd Gottfredson, il fumettista a cui furono assegnate, fin dal 1930, le strisce quotidiane di Topolino, avesse lavorato nel reparto animazione per alcuni cortometraggi, come la Silly Cannibal Capers, e lo stesso poteva dirsi per molti dei suoi collaboratori. A volte, poi, ed è questo il caso di The Mad Dog, le storie create per il cinema finivano dritte dritte sui quotidiani e alcuni dei personaggi animati proseguivano lì la loro carriera. E' il caso, ad esempio, del simil-Gambadilegno che svolge il ruolo dell'accalappiacani che, pur apparendo anche in corti successivi, come The Worm Turns, avrà maggior successo sulla carta stampata, dove gli verrà dato un nome, Dan, e dove sarà protagonista di una tavola domenicale del luglio 1932 (che segue il corto di quattro mesi) e di una storia, la breve Topolino e le Disavventure di Pluto, entrambe ad opera dello stesso Gottfredson. Il caso, però, non è isolato e, infatti, molte delle storie a fumetti e dei corti animati di Topolino usciti tra il 1932 e il 1934 avranno un'origine comune e, talvolta, le avventure su carta batteranno sul tempo quelle su celluloide, uscendo anche con mesi d'anticipo. Tuttavia, di questa "preistoria" disneyana è rimasto davvero poco e, oggigiorno, non esiste forse azienda nel mondo che tenga tanto separate e lontane le due metà del proprio essere.
                    « Ultima modifica: Mercoledì 17 Apr 2013, 23:40:30 da JAMPY318 »

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                      Re: Shorts - Mickey Mouse
                      Risposta #84: Giovedì 18 Apr 2013, 00:20:42
                      Barnyard Olympics 1932

                      Dopo parecchio tempo tornano le atmosfere rurali dei primi corti. Tuttavia, questo ritorno alle origini, che proseguirà anche con altri corti, rappresenta solo una breve parentesi prima del trasferimento definitivo del mondo topolinesco dalla campagna alla città. Barnyard Olympics è, poi, un corto corale che riporta in scena il solito cast composto da Topolino, Minni, Orazio e Clarabella. Insolita, in tal senso, l'assenza di Pluto che, specie negli ultimi corti, si stava ritagliando uno spazio sempre maggiore al fianco di Topolino. C'è, invece, un pietride che rivaleggia con Topolino nelle varie discipline sportive delle Olimpiadi della Fattoria e si segnala anche, quasi a mo' di anticipazione, la presenza di un simil-Pippo nella scena d'apertura, mentre in un'altra si può sentire, tra le voci del pubblico, l'inconfondibile risata del personaggio, ad opera del doppiatore Pinto Colvig e, d'altronde, Pippo farà la la sua apparizione nel corto immediatamente seguente, Mickey's Revue. Passando all'animazione, c'è da dire che viene fatto qualche passo indietro e lo stile è molto più vicino a quello degli anni '20 che a quello inaugurato da The Grocery Boy e, probabilmente, ciò è dovuto alla presenza del solito cast rurale fatto di cani, mucche e maiali, i cui modelli sono, più o meno, gli stessi di qualche anno prima. Al di là di tutto, però, la strada è segnata e ben presto tutti questi elementi saranno solo un lontano ricordo.


                      La Rivista di Topolino (Mickey's Revue) 1932

                      Fu così che un altro componente della Banda Disney fece la sua apparizione. In verità, il vecchio cane con barba e occhiali che ridacchia durante il corto è ancora un po' lontano dalla caratterizzazione finale di Pippo ma le potenzialità del personaggio vennero subito recepite dagli animatori disneyani. L'elemento peculiare di Pippo era, però, la sua inconfondibile risata, prestatagli dal suo doppiatore, Pinto Colvig, e che si era già sentita nelle scene iniziali di Barnyard Olympics. Al di là di questo, però, il corto è una semplice sequenza di balletti anche se, per l'occasione, vengono rispolverati alcuni personaggi, come il duo di cani gemelli che si esibiscono in un numero di ballo. A rovinare tutto, poi, interviene una famigliola di gatti, esattamente come in The Barnyard Broadcast, che verrà inseguita, nel finale, da Pluto che, come al solito, distruggerà ogni cosa.


                      Musical Farmer 1932

                      Corto di balletti in fattoria che ricorda, a tratti, The Plow Boy. Nulla di memorabile dunque che, però, presenta qualche trovata simpatica come quella dell'uovo da record e del cavalletto della macchina fotografica ma, soprattutto, la scelta dei brani musicali che vengono assegnati ad animali specifici a seconda del titolo. Ed ecco, quindi, Turk in the Straw venir ballata da una coppia di tacchini e Chicken in the Barnyard dalle galline del pollaio. Una trovata umoristica non da poco.
                      « Ultima modifica: Giovedì 18 Apr 2013, 18:40:32 da JAMPY318 »

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                        Re: Shorts - Mickey Mouse
                        Risposta #85: Venerdì 19 Apr 2013, 14:54:41
                        Mickey in Arabia 1932

                        Finalmente si cominciano a vedere storie più avventurose, ambientate in terre esotiche, come era d'uso nel cinema di quelli anni. Tuttavia, Mickey in Arabia non è propriamente un corto originale: la sua struttura narrativa, infatti, è esattamente identica a quella di The Gallopin' Gaucho, da cui ricicla anche qualche gag. La somiglianza col secondo short della serie, però, rappresenta uno ottimo metro di valutazione dell'evoluzione caratteriale di Topolino. Rispetto al corto di quattro anni prima, Mickey appare molto più goffo e in balia degli eventi, privo dell'originaria spacconeria e sicurezza in sè stesso, un elemento che verrà presto filtrato dal mondo fumettistico in cui Topolino si troverà spesso ad essere coinvolto, suo malgrado, in faccende più grandi di lui. Anche il rapporto tra lui e Minni è cambiato: se nei primi corti si trattava di una relazione molto passionale e fatta, a suo modo, di momenti "piccanti", adesso ha ormai assunto un carattere più affettuoso e molto vicino al concetto di "eterni fidanzati" che caratterizza da parecchio tempo i due personaggi. Un esempio lampante si ha nel finale che ricicla la gag di chiusura di The Gallopin' Gaucho: nel corto del 1928 i due si poggiavano sulle code per darsi un bacio appassionato, qui si limitano a dondolare sulle gobbe del cammello come fossero su una giostra. Al di là di tutto, però, Mickey in Arabia ha il pregio di rappresentare l'inizio del filone "avventuroso" topolinesco ed è davvero un peccato che non sia disponibile in Italia per l'Home Video, mentre in America è stato bollato come corto politically uncorrect per gli stereotipi sul popolo arabo e, di conseguenza, relegato nella sezione "Dallo Scrigno" del secondo Treasure sugli Short in bianco e nero di Topolino.


                        L'Incubo di Topolino (Mickey's Nightmare) 1932

                        Mickey's Nightmare è un cortometraggio che rompe diversi tabù. In primis, abbiamo uno dei pochissimi casi in cui si vede un personaggio pregare chiaramente, inserendo, quindi, quella componente religiosa che, data l'universalità dell'animazione disneyana, è stata quasi sempre assente, cosa che non si può dire, al contrario, per le storie a fumetti che, soprattutto in quelli anni, non si facevano scrupolo (giustamente, aggiungerei) ad inserire simboli o feste religiose tra le loro pagine. E poi abbiamo quello che è l'elemento più interessante di tutti e, cioè, il matrimonio tra Topolino e Minni, anche se solo in sogno. Vedere i due che convolano a giuste nozze fa un certo effetto mentre non sorprende più di tanto vedere Topolino alle prese con i suoi pargoli che somigliano parecchio agli orfanelli di Mickey's Orphans e, soprattutto, al folto gruppo di topolini che, con ruoli diversi (a volte nipoti di Mickey, a volte semplici orfanelli), faranno parecchie apparizioni nelle serie. Tuttavia, non sarà certo l'ultima volta che un personaggio disneyano si troverà ad affrontare i problemi della vita coniugale: in Donald's Diary sarà la volta di Paperino, mentre a Pippo, calato nei panni di George Geef, oltre ad una moglie, verrà dato anche un figlio, Junior, mentre per la serie televisiva Ecco Pippo sarà creato appositamente il personaggio di Max che verrà riproposto in parecchie occasioni. Ciò nonostante, forse in nessuno di questi corti si riuscirà a rendere l'idea del senso di sollievo che prova Topolino nel finale, in cui, dopo aver capito di avere solo sognato, si darà alla pazza gioia, rallegrandosi della propria vita da scapolo.

                         
                        Trader Mickey 1932

                        Un corticino di balletti ambientato nella giungla, con un Topolino mercante che si imbatte in una tribù di cannibali che lo cattura per mangiarselo. Inizialmente, pare che il Topo metta su lo spettacolino musicale per distrarre i selvaggi e scappare ma, alla fine, tutto viene mandato in vacca, con Topolino e Pluto che, nel finale, si mettono a ballare con il capo-tribù. Tutto dimenticabilissimo, tranne il doppiaggio del capo, ad opera di Pinto Colvig, che fa ben capire che il ritorno di Pippo è nell'aria.
                        « Ultima modifica: Lunedì 22 Apr 2013, 14:35:30 da JAMPY318 »

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                          Re: Shorts - Mickey Mouse
                          Risposta #87: Martedì 23 Apr 2013, 23:10:38
                          Mamma mia che notiziona! :o
                          Proprio quando sembra che tutto ciò che c'era da ritrovare sia stato ritrovato, spunta fuori qualcosa di inedito.
                          Solo che, girando nei festival, dubito che verrà editato a breve per l'Home Video, anche perchè non si saprebbe dove metterlo.
                          « Ultima modifica: Martedì 23 Apr 2013, 23:11:09 da JAMPY318 »

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                            Re: Shorts - Mickey Mouse
                            Risposta #88: Mercoledì 24 Apr 2013, 11:17:25
                            In verità, sembrerebbe un efficace omaggio contemporaneo con lo stile di quegli anni: http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2013/04/get-a-horse-un-short-perduto-di-mickey-mouse.html

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                              Re: Shorts - Mickey Mouse
                              Risposta #89: Venerdì 26 Apr 2013, 15:02:22
                              In verità, sembrerebbe un efficace omaggio contemporaneo con lo stile di quegli anni: http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2013/04/get-a-horse-un-short-perduto-di-mickey-mouse.html
                              Be', non che si sentisse bisogno di un corto di Topolino in stile anni '30, però fa doppiamente piacere la notizia: per prima cosa, significa che il team 2D è ancora attivo, a dispetto dei timori che si erano diffusi qualche giorno fa per via dei numerosi licenziamenti ai WDAS; secondo, è bello vedere come in Disney riescano a portare avanti la tradizione del passato, recuperando, in questo caso, un vecchio corto incompleto, senza, però, cadere nella trappola della nostalgia. E, in fondo, il corto di Pippo di qualche anno fa lo aveva già dimostrato ampiamente.

                               

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