Ebbene, voglio finalmente fare i complimenti a Grrodon per le sue disamine: informano e richiamano il giusto, senza scadere nell'inadeguata esegesi e nei what if, e dànno -perché no?- sensate linee interpretative della storia e della regia.
Inoltre gli sono davvero molto grato per aver dato a Cesare quel che è di Cesare, affrontando senza pregiudizi la nuova trilogia: spesso, influenzati dal giudizio comune sugli Ep. I e II, si squalifica anche il III, che è invece il mio preferito proprio per i pregi che ne evidenzia Grrodon (e poi, i giudizi sui primi due sono totalmente ingiustificati: guardare i contenuti speciali per rendersi conto del lavoro immane dal punto di vista tecnico e registico).
Infine, sulla questione posta in evidenza da Anton circa il calo di epicità degli episodi (4), 5 e 6. Personalmente trovo l'episodio 4 non all'altezza del successivo: l'atmosfera semifantasy, poco epica, fa piacere allo spettatore "delicato" che non apprezza i funambolismi alla Grievous, ma in questo specifico caso confesso che non riesce a prendermi del tutto, complice la recitazione piuttosto piatta di Luke e Leia.
A parte questo, però, noi giovini dobbiamo capire che L'impero colpisce ancora è un grande esperimento, e più del precedente è un esperimento riuscito: nella visione io pongo l'accento sulle atmosfere, quella spaziale, quella palustre e quella cupa, cupissima di Darth Vader e delle astronavi imperiali, e ne ricavo un grande senso di scoperta, di ignoto, che si sublima nella figura-cardine di questo film, che è Yoda. Poi ci sono cose non celestiali, tipo Leia che non sopporto proprio come personaggio, ma tant'è
Insomma, per concludere, se vogliamo goderci la vecchia trilogia (di cui l'ep. 5 è il mio favorito) bisogna cercare le atmosfere, non l'azione, e nemmeno tanto i dialoghi o la recitazione: Darth Vader stesso, una delle più geniali intuizioni del cinema, è atmosfera pura; Dagobah è atmosfera, un'atmosfera straniata, perfetta per il suo inarrivabile abitante; Endor è atmosfera, la purezza del verde e dell'ingenuità (oh, a me gli Ewok fanno ridere; e questo basta a giustificarli
); Jabba the Hutt, a modo suo, è atmosfera, un'atmosfera schifosa che a me sinceramente sembra appesantire inutilmente Episodio VI, ma tant'è. E poi... la Morte Nera, con la sua asetticità, i robottini, etc. etc.
Non dico che l'atmosfera basti a reggere su di sé i film. (Né questi film sono solo atmosfera, ci mancherebbe). Ma trovo che se cerchiamo una caratteristica irripetuta e emblematica di questi tre film, è proprio questa.
Per il resto, meglio confrontarsi nella sezione apposita.
Chiuso OT. Ora, vi annuncio che, grazie alla biblioteca comunale (in parte anche videoteca) potrò finalmente assaggiare qualche corto di quelli vecchi, e leggerò con grande curiosità le vostre passate recensioni per imparare gli strumenti per apprezzarli come si deve. Un grazie a tutti coloro che destinano il loro tempo a questo sforzo!