Mai sentito parlare di storie in costume?
Certo, e in alcune di esse i personaggi Disney stanno realmente interpretando dei ruoli in una storia presente all'interno di Topolinia (vedasi Casablanca in cui Gambadilegno a fine storia si lamenta del fatto che "finzione o realtà, il finale è sempre lo stesso"). In altre il passaggio è giustificato da altri elementi, come ad esempio un sogno o un incantesimo (Nocciola fa rivivere a Paperino l'Orlando Furioso solo per punirne la pigrizia, Topolino finisce per far Dante fino in fondo per gli incubi derivanti dagli incanti dell'ipnotizzatore Abdul del Belucistan e c'era una serie "quando Paperino mangia pesante"). In altre ancora i personaggi sembravano essere veramente nati e vissuti da sempre in quelle vesti (I promessi paperi, Guerra e pace).
Queste ultime soprattutto, in ogni lavoro che unifichi un universo Disney possono anche prendersi come "storie in costume" e basta. Per cui a Paperino, Topolino e Pippo fuori contesto bisogna dare meno peso che ad altri personaggi.
Possono essere benissimo delle "versioni in costume" degli stessi.
Oh, certo, ma allora seguendo questo ragionamento possiamo pure immaginare che Cenerentola è un'aliena o che Merlino spacci droga.
Esistono ovviamente dei limiti da porsi per elaborare cose simili. Il fatto che un mondo fantasy sia immaginario non significa che non debba seguire delle regole, ma che al contrario ne segue alcune di diverse dalle nostre. Se in un fantasy si decide che le persone possono volare sulle scope, se poco dopo si facessero volare le persone senza scope e senza altri motivi la cosa non funzionerebbe più, per quanto fantasioso sia l'assetto complessivo.
Il post di Brigitta mi sembrava carico di altri significati: essendo personaggi di fantasia nessuno può imporre a qualcun altro qualcosa come verità assoluta. Nè dunque che Elsa sia sorella di Tarzan nè il contrario, perchè, entro determinati limiti nessuna delle due cose si può escludere o affermare fino in fondo.
E visto che, a nostro piacere, Frozen potrebbe essere benissimo ambientata nello stesso tempo e mondo di Tarzan (siamo con entrambi verso metà '800) le due ipotesi sono ugualmente possibili.
E dire che ci piace come ipotesi o che non ci piace non la renderà vera o falsa, perchè l'unico caso in cui ciò potrebbe accadere sarebbe che la cosa fosse confermata in Frozen 2 come sequel comunque di Frozen e Tarzan e con Elsa e Anna che vanno nella giungla a cercare i loro genitori nei pressi del relitto, ma a meno che ciò non accada è solo una possibilità.
Non possiamo postulare altre cose che siano contrarie a ciò che è avvenuto nella storia. Per quanto abbiamo visto tutte coloro che erano principesse per nascita erano figlie di un re e di una regina, e perlomeno uno di costoro era a sua volta figlio di un re e di una regina.
Questo fatto fa venir voglia di pensare alla possibilità di ricomporre qualche dinastia interessante (e se non ci fossero principi e principesse non avrei provato a fare un albero genealogico, ma solo una successione di eventi).
Provare a pensare che Biancaneve sia la madre di Eric non toglie nulla al personaggio di Eric, che sappiamo essere figlio di un re e di una regina, ma non sappiamo nè chi siano nè da dove vengano. In sala da pranzo ha il ritratto di Aurora e Filippo, e quindi potremmo allo stesso modo postulare che siano loro i suoi genitori o i suoi nonni, solo che la cosa non mi piaceva e quindi ho preferito un'altra strada (per cui ci sono come cugini e non come genitori).
Nel caso in cui vedessi che alla fine regge meglio la possibilità per cui Eric sia figlio di Aurora e fratello di Eilonwy modificherò lo schema e andrà bene lo stesso.
Nessuna di essa esclude a priori le altre.
P.S: il secondo esempio mi sembra abbastanza triste, e (soprattutto in un forum come questo) avrei preferito altre espressioni ed eventualità. Ci sono già abbastanza facili ironie di questo tipo che girano per il web attorno ai film Disney senza proporle anche qui. So che tu la proponi come paradosso ma eviterei comunque.
Non è meglio limitarci a prendere per buono ciò che la storia ci dice senza andare a cercare significati reconditi là dove non ci sono? Tutto questo lavoro mi ricorda le varie teorie complottistiche che ogni tanto si sentono.
Attenzione, dipende da come lo si imposta.
Di complottismo sui film Disney e non solo è pieno il web.
Il punto è che non sto cercando di convincer nessuno di nulla, sto provando a creare un ordine possibile, piacevole a vedersi e a leggersi, ma senza mire di conversione.
Come dissi nei post precedenti se saltasse fuori qualcun altro di nuovo sono disponibilissimo a far passare Biancaneve da nonna a bisnonna di Rapunzel, e la cosa non mi causerà eccessivi problemi.
Mi spiego meglio: io non ho nessuna convinzione che gli animatori Disney pensino a collegare le loro opere quando le costruiscono (eccetto magari alcuni casi, come quello di Rapunzel-Tarzan-Frozen per cui la cosa è stata concepita così nella mente del regista, ma principalmente perchè a lui piaceva così e nella sua testa suona bene).
Io invece preferisco le storie con un inizio ed una fine e, una volta arrivati a questa, si passa ad altro. Il buttare tutto nel calderone significa banalizzare le varie opere, rendendole parte di un minestrone indigeribile composto da parti che nulla ci azzeccano le une con le altre.
Come dissi, è una possibile visione.
E la si può seguire, non cercherò affatto di convincerti del fatto che non sia valida o che sia falsa.
Dal mio punto di vista vedere le varie opere all'interno di un fluire permette non solo a ciascuna di essa di risaltare come opera a sè (non ho infatti inserito fan-fiction e non ho causato la fine di Biancaneve o di qualcun altro) ma anche di far risaltare ulteriormente alcuni membri dimenticati o minori che ritrovano maggior forza e rinnovate prospettive all'interno di questa continuità (dalle Silly Symphonies a serie come Gargoyles o i Maghi di Waverly, fino a Taron).
In sintesi: questo lavoro va bene come gioco, ma non si pretenda di prenderlo seppur minimamente sul serio.
Dipende da cosa intendi per prendere sul serio
Ho detto fin dall'inizio che il lavoro si basa principalmente su una continuity storica che saltella tra i secoli cercando di tenere più a mente una successione generale che una continuity che riproduca con sufficiente esattezza il nostro mondo (anche perchè molti sono "medioevo" o "età moderna" nel più generico dei termini), e spesso ho ricostruito le parentele sulle nazionalità e sugli aspetti fisici (per quanto possibile, basta vedere quanto poco Aurora ha preso dal padre, e neanche Filippo somiglia affatto al suo) e ho fatto in modo che ci fossero meno spazi vuoti possibili (perchè sarebbe stato inutile se non dannoso uno schema in cui io inventassi di sana pianta i personaggi mancanti).
Il mio albero è pieno di "mi piace pensare che", cosa che non farei mai scrivendo un articolo scientifico (e critico pesantemente chiunque lo faccia in quest'ambito) o portando avanti una tesi.
Poi, come dissi, se la Disney facesse un altro classico ambientato dopo Biancaneve e prima di Rapunzel lo inserirei in mezzo tra le due, e quindi sono pronto a rivedere lo schema in ogni momento.
Don Rosa si è trovato a dover fare forzature elaborando le storie di un unico personaggio (Paperone) mettendo assieme solo le opere di un unico autore (Carl Barks) perchè talvolta le date erano impossibili da seguire e Paperone risultava esser divenuto ricco ancor prima di trovar la sua pepita. Ci si può immaginare cosa voglia dir costruire a posteriori un lavoro di questo tipo e quante certezze possa trasmettere
Dopo di che, accettate le regole del gioco, sono pronto a difendere le scelte fatte, che non mi sembra ricalchino affatto la possibilità che Cenerentola sia un alieno.
Se qualcuno ha idee migliori delle mie per sistemare lo schema, se ho dimenticato qualche personaggio utile o se qualcuno andrebbe spostato, sono più che pronto a confrontarmi con tutte le idee altrui e veder come sono: ho inserito dei punti rossi riguardanti argomenti che mi piacerebbe inserire o meglio sistemare (La regina di cuori, la regina bianca, Kairi, Mulan, un'incantatrice di dolci più adatta, Babbo Natale, Esmeralda).
Ho messo apposta le "regole del gioco" al primo post.
Ad esempio secondo me Marvel e Star Wars non devono stare dentro nonostante siano proprietà Disney, perchè hanno avuto una storia autonoma e indipendente trenta-quarantennale prima che la Disney ne divenisse la proprietaria. I live actions sono da prendersi solo se funzionali (L'apprendista stregone non va in contrasto con l'opera originale, Maleficent sì, Into the Woods riprende e rielabora un mucchio di personaggi che stanno molto meglio nei loro film personali) e le collettanee sono da trattarsi con le pinze come dei crossover non vincolanti (inserisco volentieri Emma Swan e Mal e Kairi, ma se dovessi seguire fino in fondo le divisioni di C'era una volta, il minestrone di Descendants o i mondi completamente isolati di KH dovrei cancellare tutto il lavoro).
L'importante per me è che, accettato il presupposto del fatto che i film Disney si svolgano in un'unica realtà complessiva dotata di una sua personale consequenzialità geografica e cronologica spesso simile ma non identica alla nostra (che, come dissi sopra, si possono benissimo rifiutare, ma a quel punto è inutile provare a seguire questo discorso), il lavoro cerchi di essere il migliore possibile. Ed è proprio questo il mio obiettivo di serietà.
Penso che dir che Henry avesse come zia Merida e come padre uno dei suoi fratellini ti sia molto più accettabile che dir che abbia sposato un'aliena. La prima non è certa, ma è plausibile. La seconda non è nemmeno ipotizzabile.
Poi a me piace pensar che (più o meno) funzioni così. Ma non cercherò di convincere nessuno che questa sia la realtà.
Se qualcuno penserà che messo così l'universo Disney gli piace, ne sarò più che felice. Se poi andrà in giro a spacciarla come verità assoluta da seguire e cercherà di convincere tutti che ciò sia l'unico verbo lo sarò un po' meno.