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Topolino e il Bip Bip-15

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    Topolino e il Bip Bip-15
    Venerdì 31 Lug 2015, 15:57:23
    Fra le innumerevoli utilità della lettura c'è quella di mitigare le attese: a scuola prima dell'entrata, all'università fra una lezione e l'altra, alla fermata, dall'oculista. è proprio in quest'ultima occasione che, in un autunnale pomeriggio dei miei dieci anni, mi giunse in soccorso il numero 214 dei Grandi Classici, testata allora da poco scoperta e che mi avrebbe accompagnato per sempre. Il numero contiene una bella storia micheliniana, alcune ottime storie brevi (Barosso, Dalmasso e addirittura la leggendaria pietra miliare Zio Paperone e la banda Bassotti) e due grandiose storie lunghe: "Paperino e l'oro di Reno (ovvero: L'anello dei nani lunghi)" e "Topolino e il Bip Bip-15".

    Quest'ultima è certamente la meno famosa del ciclo di Atomino, e mi piacerebbe (ma qui forse pecco di presunzione) che questa mia testimonianza la reintegrasse a pieno diritto fra le sue sorelle, riconoscendole i grandissimi pregi che porta. È con questo scopo che, a differenza di quanto fatto in buona parte di queste recensioni, seguirò parzialmente la trama della storia. Il mio legame con essa è certamente speciale, sia perché è stata una delle prime storie scarpiane che ho letto (credo la terza, dopo "Gancio il dritto dà lezioni!" e "Topolino e la Dimensione Delta"), sia perché sono stato sempre affascinato dall'ingegnosità dello spunto (il Bip Bip-15 appunto) e dalla "grinta" dell'avventura che si dipana con eccezionale scioltezza nelle due puntate della storia. Proprio di lì a poco, inoltre, avrei iniziato ad interessarmi attivamente ai nomi e agli stili degli autori, non tardando ad identificare nel Maestro veneziano uno fra i Sommi indiscutibili.


    Casty ha avuto a dire recentemente che Atomino Bip Bip ha il carattere e l'ingenuità di un ragazzino: mai come in questa storia, tant'è che lo troviamo intento a giocare con un entusiasta Tap (manca del tutto il fratello Tip) proponendogli un'invenzione dietro l'altra e divertendosi come un matto egli stesso. Ma, manco a dirlo, qualcuno spia al riparo della chioma di un albero... Ci siamo: fin dalle prime due tavole l'azione è predisposta.
    Ma il genio si vede dai dettagli. L'idea di fondo della storia sta nel Bip Bip-15, invenzione di Atomino che, mossa da uno starnuto di mesoni, va ad attaccarsi a ciò che trova sulla propria traiettoria, privandolo della gravità e sospendendolo in aria. Ma come presentarla? Scarpa sceglie la via comica, nel senso dantesco del termine, ovvero come alternativa all'epica: per cui le straordinarie virtù dell'oggettino sono confinate al perimetro della casa di Topolino, tutt'al più strumento per giocare uno scherzo al buon Pippo.

    E tanto per mettere in risalto l'estrema perizia di Scarpa nella gestione economica del proprio materiale, osserviamo che sono le spie stesse, oltre al poliziotto di turno, a fare le spese delle impreviste potenzialità del Bip Bip-15, assolvendo contemporaneamente a due funzioni narrative.
    Naturalmente qualcosa va storto, e la notizia della straordinaria invenzione diviene di dominio pubblico.


    Cosicché Topolino, dando prova di una saggezza e di una lungimiranza che pochi altri autori, ancor oggi, gli conferirebbero, prende la decisione di trascorrere del tempo lontano da casa, perché gli innumerevoli postulanti che pretendono il segreto del Bip Bip-15 non turbino più la loro quiete. Pensateci: quanti Topolini, in seguito, non avrebbero ritenuto giusto cedere il progetto almeno alla polizia? Il grande senso di responsabilità di Topolino e Atomino, che decidono di tenere segreta a tutti i costi la potentissima invenzione, è un messaggio potente e per niente scontato e che costituisce il cardine morale della storia.

    La scelta dei tempi è, come sempre, azzeccatissima, e l'azione comincia proprio là dove era pianificata la stasi. Ed ecco entrare in scena i due cattivi: Gambadilegno, incontestabilmente nella sua forma migliore, e Kamura, il piccolo e tremendo lottatore giapponese. In maniera del tutto inedita l'intreccio si bipartisce: Topolino ignaro di tutto, sorvegliato da Kamura, e Bip-Bip, fatto prigioniero e costretto a lavorare per Gambadilegno. In breve i due fili si riuniscono e comincia l'azione vera e propria, ma quel che occorre notare (eredità gottfredsoniana passata intatta a Casty) è che benché la tensione raggiunga livelli da cardiopalma la comicità e l'ironia di Scarpa non vengono mai meno: Topolino e Kamura che combattono a colpi di farina, la "presa rotante con uscita tangenziale sulla destra", le "porte rialzate" delle navi... Un connubio ineguagliabile tra avventura e divertimento in cui l'una non può fare a meno dell'altro e viceversa!


    Come già detto, questa storia si gioca molto sui dettagli. Anzitutto, i postulanti che in una sequenza molto walshiana e a dir poco asfissiante prendono d'assalto la casa di Topolino saltando fuori dai posti più impensati.
    E poi Pippo; è un personaggio del tutto secondario, eppure è più Pippo che mai: due vignette, due battute, e il personaggio è perfetto!
    Gambadilegno, poi, è il più genuino cattivo che si possa desiderare: ingegnoso, violento, vanitoso, profittatore cronico di idee altrui, più deciso che mai a realizzare i suoi propositi passando sui cadaveri di Atomino e Topolino. Ed è un gusto meraviglioso (non avete idea di quanto io lo adorassi ai tempi, e tuttora) stare guardare le sue espressioni di gattone soddisfatto e impulsivo, nelle continue schermaglie con il suo nemico mortale; si può davvero dire che qui Pietro gioca a fare "il gatto col topo"!


    Ma non dimentichiamo la trama, ambiziosa e perfettamente orchestrata: dai dettagli (Topolino che scopre il rapimento dell'amico tramite delle lettere marcate nel messaggio d'addio, formanti la parola "rapito", e sempre Topolino che imprime un messaggio segreto per Atomino sui pesci che si affacciano al suo oblò!) alla grande azione, con Topolino e Atomino a piede libero per la base sottomarina di Gambadilegno, più determinati che mai, fino al furibondo scontro finale a suon di calci, pugni e jiu-jitsu (per la cronaca: Atomino contro Kamura 1-0, Topolino contro Gambadilegno 0-0) e al salvataggio conclusivo da parte della guardia costiera di "Maniglia, nelle isole Giacomine".
    Uno degli elementi fondamentali e più accattivanti della storia è forse il ritmo, che si adatta ai vari momenti con una perfezione davvero eccezionale per un autore così giovane e così vulcanico. Ma perché stupirsi? è IL Maestro!


    Per concludere, vorrei porre l'accento di nuovo sul grande messaggio morale della storia, oggigiorno più pressante e coraggioso che mai: potrà sembrare meno centrale, meno commovente, meno "immediato", dei grandiosi "Parastinchi di Olympia" o di storie più celebri. Ma ricordate che poche storie come questa riescono a mettere insieme quelli che per me sono i quattro ingredienti irrinunciabili del capolavoro: la componente comica, quella avventurosa, quella riflessiva e, mai da trascurarsi, dei grandi personaggi come sono Topolino, Atomino e Gambadilegno in questa storia. Lavori come questo, e come la "Dimensione Delta" che lo precede, sono il modello di riferimento per i grandi lavori di Casty e non solo, per la loro capacità di darci quella "genuina meraviglia", più artigianale che sensazionale, senza esasperazione dei caratteri, senza alcun sacrificio della componente comica, che rendono grandi i grandi autori Disney.

    Correte a leggere (o rileggere) questa storia e ne uscirete con un sorriso soddisfatto, con un respiro diverso, con un rinnovato e genuino entusiasmo di lettori. Altro che Yoga, signori: Romano Scarpa forever!

    - Guglielmo "Il dominatore delle nuvole" Nocera

    Per la pagina ben formattata e le vostre numerose(...) condivisioni sui social network, la URL da usare è questa:
    https://www.papersera.net/RSc10/Topolino_e_il_Bip_Bip_15.php

    « Ultima modifica: Venerdì 31 Lug 2015, 16:33:34 da Paolo »

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      Re: Topolino e il Bip Bip-15
      Risposta #1: Sabato 1 Ago 2015, 16:54:36
      Ho letto questa storia parecchi anni fa e la considero un buonissimo lavoro su atomico bip bip,la cui figura mi è sempre piaciuta.a suo tempo non sono riuscito a cogliere la morale che voleva spiegare ma ora la capisco e posos dire che anche se di sicuro non è la migliore su atomino e una delle migliori e fra l'altro molto divertente.
      Non ho notato se è stato già messo il link che comunque inserisco nel caso qualcuno non la conosca:
      http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++257-AP

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        Re: Topolino e il Bip Bip-15
        Risposta #2: Lunedì 3 Ago 2015, 09:34:23
        Tengo a ringraziare Paolo che con tutti i suoi attuali impegni è riuscito a compiere il consueto superbo lavoro di impaginazione, che non sembra ma non è affatto banale.
        Voglio aggiungere una piccola curiosità. Appena pochi mesi dopo Paperone ne L'ultimo balabù, ecco anche Gambadilegno sorpreso a farsi la barba! ;D
        « Ultima modifica: Lunedì 3 Ago 2015, 09:41:38 da A.Basettoni »

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          Re: Topolino e il Bip Bip-15
          Risposta #3: Lunedì 3 Ago 2015, 14:11:37
          Complimenti al Dominatore per la sua recensione, onestamente ignoravo che questa storia venisse considerata meno delle altre del ciclo di Atomino.

          A me personalmente è sempre piaciuta molto, sin dalla prima lettura, e auspico anch'io che venga valorizzata come merita ;)
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            Re: Topolino e il Bip Bip-15
            Risposta #4: Giovedì 20 Ago 2015, 20:59:58
            si... purtroppo non è molto conosciuta... la prima volta l ho letta su il numero 11 di "tesori disney" e devo ammettere che è molto ma molto carina ;) dico "devo ammettere" perchè pensavo che una storia diciamo "caduta nel dimenticatoio" (sfortunatamente) fosse come dire poco interessante e magari anche banale... si perché quando pensi a una storia disegnata da scarpa che abbia come protagonista atomino bip bip pensi subito alla dimensione delta o alla collana Cirikawa o comunque non al "bip bip 15"... La verità è che questa storia è davvero bella e piena di spunti e non capisco e trovo ingiusto che non venga menzionata tra le più belle storie di scarpa  [smiley=undecided.gif] Rendiamogli giustizia! [smiley=smiley.gif] [smiley=thumbup.gif] [smiley=wink.gif]

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              Re: Topolino e il Bip Bip-15
              Risposta #5: Sabato 5 Set 2015, 13:13:16
               [smiley=deejay.gif]

              Ottimo,  Dominatore, ottimo Guglielmo!

              Sei riuscito a cogliere tutto pienamente e mi fa piacere che a farlo sia tu.

              Vorrei aggiungere solo una cosa: Scarpa ha avuto dei grandissimi meriti e fra questi, forse un po' in sordina oggi, fu l'unico che comprese che sarebbe stato bello proseguire qui, in Italia, la grande esperienza delle strisce giornaliere di Gottfredson e cioè, storie che nel loro avvicendarsi, fossero un proseguo l'una dell'altra: la vita di Topolino e compagni  insomma.
              Era già avvenuto nelle storie che precedono la saga di Atomino ma con queste che si aprono con la dimensione delta nel 1959 e si chiudono nel 1961 con il favoloso regno di Shan Grillà, il maestro veneziano fece esplicitamente il verso alla lunga serie di storie con Eta Beta dal 1947 al 1950, dove un personaggio assolutamente improbabile e bizzarro, improvvisamente scalza dalla scena tutti gli altri che fino a quel momento avevano accompagnato le avventure di Topolino, relegandoli - lo stesso Pippo e la stessa Minni - perlopiù - e quando andava bene - a piccolissime comparse.
              Poi come Eta Beta, un giorno Atomino ritorna da dove è venuto e ... la vita di Topolino riprende normale.

              Sarebbe stato bello se i disegnatori italiani avessero seguito quella strada, oggi non parleremmo di personaggi con personalità assolutamente contraddittorie e spesso improbabili ma, Topolino sarebbe Topolino, Pippo, Pippo ... e così anche i nostri amati cattivi. :)

              Ma così non è e purtroppo, mi spiace constatarlo con il beneplacito di tanti lettori! ::) :P
              « Ultima modifica: Sabato 5 Set 2015, 13:15:36 da 1819231 »
              Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

                Re:Topolino e il Bip Bip-15
                Risposta #6: Mercoledì 11 Mar 2020, 20:05:14
                Non me ne vogliate ma la considero un polpettone.
                Del ciclo di Atomino è l'unica che non mi ha mai convinto.

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                Samu
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                  Re:Topolino e il Bip Bip-15
                  Risposta #7: Mercoledì 12 Lug 2023, 19:07:01
                  Storia splendida!
                  Plaudo alla recensione che ne ha scritto il Dominatore e soprattutto per la chiosa del suo articolo, che rispecchia l'entusiasmo e la soddisfazione che ricavo da questa come da molte altre storie scarpiane una volta giunto alla fine della lettura.
                  Quella del "Bip-Bip 15" è una delle tante perle di cui la carriera fumettistica di Romano è stata foriera, un classico intramontabile per via del suo ritmo che ti invoglia a leggere avidamente il seguito delle vicissitudini che via via vengono presentate, per il sapiente bilanciamento della tensione che si avverte per la sorte di Topolino e Atomino con le trovate comiche che costellano i vari scontri tra i buoni e i cattivi della storia, per la portata dell'invenzione di Bip-Bip e il clamore che genera attorno ad essa.
                  E trovo semplicemente irresistibile la sequenza in cui Topolino si affanna per "dargliele di santa ragione" a Pietro una volta che scopre la diabolica macchinazione messa in atto da quest'ultimo mentre Gambadilegno continua, con nonchalance, senza battere ciglio e nella tranquillità più totale, a illustrare al suo "ospite" i vari reparti del sottomarino come se fosse un flebile moscerino a ronzargli attorno!
                  E come dimenticare l'escamotage utilizzato dal piccolo Topo per comunicare ad Atomino che si trova prigioniero sulla stessa nave o il successivo momento in cui i due si ritrovano in cui si percepisce appieno la gioia dei due di rivedersi l'un l'altro?

                  Storie come questa ti coinvolgono, ti appassionano, ti prendono talmente tanto nel corso della lettura da farti sentire partecipe del racconto insieme ai personaggi che lo vivono in prima persona.
                  Interpreti che prendono letteralmente vita tra le pagine del fumetto e che regalano al lettore una ampia gamma di emozioni, dal pathos alla leggerezza, dai momenti di tensione alla comicità che smorza i toni più seri della vicenda.

                  Romano Scarpa... un grandissimo autore che porterò sempre nel cuore!

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                    Re:Topolino e il Bip Bip-15
                    Risposta #8: Domenica 6 Ago 2023, 11:04:08
                    Storia splendida!
                    Plaudo alla recensione che ne ha scritto il Dominatore e soprattutto per la chiosa del suo articolo, che rispecchia l'entusiasmo e la soddisfazione che ricavo da questa come da molte altre storie scarpiane una volta giunto alla fine della lettura.
                    Quella del "Bip-Bip 15" è una delle tante perle di cui la carriera fumettistica di Romano è stata foriera, un classico intramontabile per via del suo ritmo che ti invoglia a leggere avidamente il seguito delle vicissitudini che via via vengono presentate, per il sapiente bilanciamento della tensione che si avverte per la sorte di Topolino e Atomino con le trovate comiche che costellano i vari scontri tra i buoni e i cattivi della storia, per la portata dell'invenzione di Bip-Bip e il clamore che genera attorno ad essa.
                    E trovo semplicemente irresistibile la sequenza in cui Topolino si affanna per "dargliele di santa ragione" a Pietro una volta che scopre la diabolica macchinazione messa in atto da quest'ultimo mentre Gambadilegno continua, con nonchalance, senza battere ciglio e nella tranquillità più totale, a illustrare al suo "ospite" i vari reparti del sottomarino come se fosse un flebile moscerino a ronzargli attorno!
                    E come dimenticare l'escamotage utilizzato dal piccolo Topo per comunicare ad Atomino che si trova prigioniero sulla stessa nave o il successivo momento in cui i due si ritrovano in cui si percepisce appieno la gioia dei due di rivedersi l'un l'altro?

                    Storie come questa ti coinvolgono, ti appassionano, ti prendono talmente tanto nel corso della lettura da farti sentire partecipe del racconto insieme ai personaggi che lo vivono in prima persona.
                    Interpreti che prendono letteralmente vita tra le pagine del fumetto e che regalano al lettore una ampia gamma di emozioni, dal pathos alla leggerezza, dai momenti di tensione alla comicità che smorza i toni più seri della vicenda.

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                    Grazie assai Samu! Mi fa moltissimo piacere questo commento. E diamine, incredibile pensare che l'articolo risalga ormai a... OTTO ANNI orsono. Vabbè. Con l'età la saggezza.

                     

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