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Che dire del padre di Paperoga, Malachia e 01 Paperbond?
Innanzi tutto una breve biografia...  

Allan Hubbard (1915-1984), collabora, poco più che ventenne, ai lungometraggi Pinnocchio, Dumbo e Bambi e passerà ai fumetti tre anni dopo:realizza storie di personaggi della Creston/American Comics Group, poco conosciuti in Italia.Nel 1950 approda alla Wester e produce storie degli eroi di Walter Lantz, della Warner Bros (Silvestro il gatto) e della Metro Goldwyn Mayer (Tom & Jerry). Nel '53 inizia anche a trattare personaggi Disney, e, con Dick Kinney crea i famosissimi personaggi... sopra citati!  

Il tratto spigoloso ma soft di Al Hubbard è, a mio parere, originale e riuscitissimo e non è vero che, come ho letto ne "L'oro di Zio Paperone", disegnava dei fondoschiena troppo... accentuati.

A voi la parola.

Mi piace molto il suo tratto, è molto gradevole ed elegante, il suo Paperoga poi è stupendo, il più riuscito. Peccato non abbia disegnato storie di maggior spessore, ma forse il suo tratto abbozzato e veloce era più adatto, appunto, per storie "veloci".

anche a me piace. lo trovo molto espressivo (basta vedere certe espressioni di paperino e malachia nelle storie di paperoga).
fantafumetto: mi sarebbe piaciuto vederlo all'opera con certe sceneggiature di pezzin anni settanta.

anche a me piace. lo trovo molto espressivo (basta vedere certe espressioni di paperino e malachia nelle storie di paperoga).
fantafumetto: mi sarebbe piaciuto vederlo all'opera con certe sceneggiature di pezzin anni settanta.

E' vero.
Era  molto bravo nelle storielle con Paperino, Paperoga spesso giornalisti del Papersera. Situazioni poi narrate da Pezzin.
Così come Tony Strobl un'altro che mi piacerebbe vedere allopera con le trame di Pezzin.
Fantafumetto ovviamente...

Di Hubbard ho sempre in mente le storie e le copertine con Lillo, tra cui questa che reputo molto bella:

Di Hubbard ho sempre in mente le storie e le copertine con Lillo, tra cui questa che reputo molto bella:

Si il retro nero da all'illustrazione, gia' bella di se, un tocco di classe.

La grandezza di Hubbard è proprio farsi amare nonostante il tratto "tirato via".
Almeno apparentemente.

Al Hubbard secondo me ispirò molto Cavazzano. Il suo Paperoga infatti secondo me è il migliore. Poi c'è la particolarità del tratto, che sembrerebbe un tratto frettoloso ma in realtà è molto dettagliato. Anche se devo dire la verità, fino all' anno scorso non mi piaceva. Sicuramente però in storie più lunghe e serie il suo tratto non sarebbe riuscito ad esprimersi bene come con le sceneggiature di Kinney.

Il suo Paperoga infatti secondo me è il migliore.

Quoto, da proprio l'impressione dello svampito. Tra i pochi che hanno proseguito con questo aspetto paperoghesco ci sono Enrico Faccini e Graziano Barbaro. Chissà perchè poi modificò l'aspetto iniziale del personaggio, che all'inizio aveva i capelli biondi ed arruffati...

Quoto, da proprio l'impressione dello svampito. Tra i pochi che hanno proseguito con questo aspetto paperoghesco ci sono Enrico Faccini e Graziano Barbaro. Chissà perchè poi modificò l'aspetto iniziale del personaggio, che all'inizio aveva i capelli biondi ed arruffati...

Anche il primo Cavazzano imho era così, anche più di Graziano Barbaro.

Ho da poco letto Ser Lock e i pirati fluviali: una storia gradevole, non esaltante. Ne ho invece apprezzato i disegni di Hubbard: eleganti, spiglosi - il che non è in questo caso un commento negativo - e ricchi di particolari. Mi auguro, per questo, di leggere altre sue storie

Ho da poco letto Ser Lock e i pirati fluviali: una storia gradevole, non esaltante. Ne ho invece apprezzato i disegni di Hubbard: eleganti, spiglosi - il che non è in questo caso un commento negativo - e ricchi di particolari. Mi auguro, per questo, di leggere altre sue storie

Mi trovo d'accordo. Lo sto conoscendo in questi ultimi tempi grazie alle storie di Ser Lock pubblicate sui grandi classici. Tuttavia non trovo il suo stile molto spigoloso, ma anche molto morbido in alcuni tratti. In ogni caso lo trovo un buon disegnatore, adattissimo per la serie di Ser Lock.

Hubburd=genio.
Questo mi viene da pensare ammirando i suoi spettacolari disegni.
Trovo eccezionale il modo in cui caratterizza i personaggi e quel tratto allo stesso tempo così abbozzato, ma ricco di particolari.
Certo, la sua arte è venuta fuori soprattutto con storie brevi e (talvolta, per via dello sceneggiatore) piuttosto insignificanti, ma, penso, si sarebbe fatto riconoscere anche con storie lunghe e dalla trama complessa.
Per la serie "L'abito non fa il monaco".

Certo, la sua arte è venuta fuori soprattutto con storie brevi e (talvolta, per via dello sceneggiatore) piuttosto insignificanti, ma, penso, si sarebbe fatto riconoscere anche con storie lunghe e dalla trama complessa.

Sarà che a me Hubbard sembra un Faccini senza la mediazione di Scarpa (anche se in realtà è l'opposto: Faccini è un'ottima sintesi, forse inconscia, di Hubbard e Scarpa), e che Faccini lo trovo adorabile in storie leggere, ma non ho mai sentito il bisogno di vedere Hubbard in storie di più ampio respiro, l'ho sempre trovato adorabile così!
Certo, qualche volta non sarebbe stato male se avesse avuto sceneggiature un po' più sensate su cui lavorare, ma beh...

ma non ho mai sentito il bisogno di vedere Hubbard in storie di più ampio respiro, l'ho sempre trovato adorabile così!

Per carità, per me Hubburd è perfetto per le brevi.
Dicevo solo che, anche se avesse realizzato storie di ampio respiro, il suo potenziale artistico sarebbe comunque emerso.