Visto l'interesse nato in merito a questo artista, mi sembra giusto parlarne nel topic a lui dedicato (fermo da più di due anni!).
Sinceramente, da quando Bertani ha lasciato intendere (o meglio, ha proprio dichiarato) la sua disponibilità ad accogliere le storiche firme del settimanale (purché abbiano delle idee valide, condivisibili dalla redazione), personalmente, ho subito pensato a Carlo Gentina!
Io adoro il suo stile e lasciatemi dire che sia stato uno dei primi tre sceneggiatori di cui abbia imparato il nome quando ho iniziato a leggere Topolino (gli altri erano Rudy Salvagnini e Nino Russo!)
Questo perché in quelli che furono i miei primi,
storici (almeno, per me) numeri di Topolino, molto spesso compariva la sua firma.
Forse la prima storia che ho letto scritta da Gentina è stata una della serie di
Paperut, che ho sempre trovato simpatica, e certe trame le ricordo tutt'oggi, come quella incentrata sulla messaggistica vocale (credo disegnata da Limido), nonostante non le rilegga da non so quanti anni...
Detto questo, crescendo e allargando i miei orizzonti anche ad altre proposte del sempre florido parco-testate Disney, ho cominciato a conoscere Carlo Gentina come autore completo.
La prima storia che ho letto che avesse sia i suoi testi che i suoi disegni è sicuramente
Zio Paperone e il tesoro preconfezionato, se non erro pubblicata su Paperino 422 (vado a memoria).
La cosa che più mi sorprendeva, oltre alla bellezza e alla classicità del tratto, era il fatto che il suo stile mi riportava alla mente quello di un altro artista, parecchio somigliante.
Andando a spulciare nei miei vecchi numeri (avevo una collezione parecchio esigua a quel tempo, infatti non mi ci è voluto molto per trovare il Topolino che cercavo
), mi sono reso conto che lo stile somigliante a quello di Gentina era quello del disegnatore della
Cattedrale di Notre-Paper.
In realtà non sapevo
chi si ispirasse a
chi ma per me l'importante era il fatto che avevo conosciuto due stili bellissimi.
Inutile dire che il tratto di Gentina rimandi a quello barksiano, ma fu da allora che incominciai a distinguere lo stile dei vari autori Disney, soprattutto quando il riconoscimento non era immediato (come una sorta di simpatica sfida O0).
Questo è il motivo per cui sono tanto affezionato a questo autore, perché la sua firma è sempre stata presente sin da quando è iniziata la mia esperienza di lettore Disney.
In un secondo tempo, l'ho ritrovato come autore completo e l'ho amato ancora di più!
Quanto mi piacerebbe se tornasse a lavorare per il mercato italiano, sarebbe davvero un grande acquisto!