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Allora, la recente discussione su Faraci, ed il riferimento dell'utente Einmug al diverso modo di far le cose di Casty, mi hanno fatto tornare la voglia di aprire questa discussione, alla quale stavo pensando già da un po' di tempo.
Entrambi gli autori sono grandissimi fan di Topolino, ed hanno sofferto della poca considerazione di cui gode il personaggio da qualche decennio (colpa, voglio ricordare, delle brutte storie che sono state scritte con lui, e più in generale di una certa difficoltà  di utilizzarlo).

Arrivati entrambi a scrivere sulla Disney relativamente "tardi", dopo aver fatto altro, Faraci nel 1997 dopo aver lavorato come giornalista musicale, e molte altre cose; Casty nel 2003 dopo aver lavorato per anni su Lupo Alberto e Cattivik.

Entrambi dichiarano di ispirarsi a Gottfredson, cosa ovvia per Casty, nient'affatto per Faraci; anche se, concedetemelo, a me Casty ricorda tantissimo Scarpa, e Gottfredson molto poco (perché anche tra Gottfredson e Scarpa, a guardar bene, ce ne corre).

Faraci ha cercato di rilanciare Topolino in maniera molto, molto, personale (cosa che apprezzo parecchio), ispirandosi a film e romanzi hard-boiled, e condendo il tutto con un umorismo scoppiettante. Esempio principale di questo filone, la serie di Anderville (scritta a quattro mani con Artibani).

Casty ha cercato di rilanciare Topolino (o lo HA GIA' rilanciato?), ispirandosi soprattutto a Scarpa, e realizzando una lunga serie di storie "grosse", lunghe, in cui Topolino si ritrova per caso implicato in qualcosa di strano, che si rivela essere indizio di qualche grave minaccia che dovrà sventare. Più di recente ha provato a rendercelo simpatico nella quotidianità.
Gli esempi più famosi sono Il Mondo che Verrà, Gli Ombronauti, Il Mondo di Tutor.

Quindi ora mi rivolgo a voi: quale tentativo di rilancio di Topolino preferite, e perché? Chi poteva fare di più, o può ancora farlo? Cosa vorreste/avreste voluto vedere sceneggiato da questi autori?

Preferisco sicuramente il tentativo di rilancio di Casty (IMHO del tutto riuscito), innanzitutto per il livello qualitativo dei capolavori che ha sfornato e in secondo luogo per averci ridato quel Topolino spericolato amante dell'avventura (tipico degli esordi del Gott), nonchè dotato di una grande introspezione psicologica (caratteristica, invece, approfondita ampiamente dal grande Romano Scarpa).
Insomma solo nelle sue storie si respirano quelle atmosfere e quelle sensazioni che mi hanno fatto riscoprire il Mickey di un tempo, levandogli le vesti del "perfettino".

Faraci, invece, per quanto possa essere bravo ed abbia sfornato storie memorabile, non mi ha mai particolarmente convinto per la sua visione di Topolino, il quale cade sempre nel ridicolo facendo la figura dello stolto.

Faraci, invece, per quanto possa essere bravo ed abbia sfornato storie memorabile, non mi ha mai particolarmente convinto per la sua visione di Topolino, il quale cade sempre nel ridicolo facendo la figura dello stolto.

Io sinceramente Topolino non l'ho mai visto stolto come dici tu con Faraci.

Io sinceramente Topolino non l'ho mai visto stolto come dici tu con Faraci.

Topolino è tutto tranne che stolto, però Faraci lo ha spesso ridicolizzato con l'intento di "umanizzarlo" (secondo me non ci è riuscito) apparendo agli occhi degli altri personaggi come un'idiota (definizione datagli nell'altro topic con cui mi trovo d'accordo).

Faraci, invece, per quanto possa essere bravo ed abbia sfornato storie memorabile, non mi ha mai particolarmente convinto per la sua visione di Topolino, il quale cade sempre nel ridicolo facendo la figura dello stolto.

Un esempio Faraciano anche abbastanza triste me lo ricordo nella recente Il caso di Jack Due di Cuori, dove Topolino viene costretto dagli eventi a travestirsi da orsetto rosa per entrare in una festa in maschera.

In poche parole, Topolino vestito in modo buffo. Un espediente davvero scadente e patetico, se mi si passa il termine [

Un esempio Faraciano anche abbastanza triste me lo ricordo nella recente Il caso di Jack Due di Cuori, dove Topolino viene costretto dagli eventi a travestirsi da orsetto rosa per entrare in una festa in maschera.

Quando parlavo della figura dell'idiota di Topolino, questo è proprio uno degli esempi che avevo in mente

Allora, la recente discussione su Faraci, ed il riferimento dell'utente Einmug al diverso modo di far le cose di Casty, mi hanno fatto tornare la voglia di aprire questa discussione, alla quale stavo pensando già da un po' di tempo.
Entrambi gli autori sono grandissimi fan di Topolino, ed hanno sofferto della poca considerazione di cui gode il personaggio da qualche decennio (colpa, voglio ricordare, delle brutte storie che sono state scritte con lui, e più in generale di una certa difficoltà  di utilizzarlo).

Arrivati entrambi a scrivere sulla Disney relativamente "tardi", dopo aver fatto altro, Faraci nel 1997 dopo aver lavorato come giornalista musicale, e molte altre cose; Casty nel 2003 dopo aver lavorato per anni su Lupo Alberto e Cattivik.

Entrambi dichiarano di ispirarsi a Gottfredson, cosa ovvia per Casty, nient'affatto per Faraci; anche se, concedetemelo, a me Casty ricorda tantissimo Scarpa, e Gottfredson molto poco (perché anche tra Gottfredson e Scarpa, a guardar bene, ce ne corre).

Faraci ha cercato di rilanciare Topolino in maniera molto, molto, personale (cosa che apprezzo parecchio), ispirandosi a film e romanzi hard-boiled, e condendo il tutto con un umorismo scoppiettante. Esempio principale di questo filone, la serie di Anderville (scritta a quattro mani con Artibani).

Casty ha cercato di rilanciare Topolino (o lo HA GIA' rilanciato?), ispirandosi soprattutto a Scarpa, e realizzando una lunga serie di storie "grosse", lunghe, in cui Topolino si ritrova per caso implicato in qualcosa di strano, che si rivela essere indizio di qualche grave minaccia che dovrà sventare. Più di recente ha provato a rendercelo simpatico nella quotidianità.
Gli esempi più famosi sono Il Mondo che Verrà, Gli Ombronauti, Il Mondo di Tutor.

Quindi ora mi rivolgo a voi: quale tentativo di rilancio di Topolino preferite, e perché? Chi poteva fare di più, o può ancora farlo? Cosa vorreste/avreste voluto vedere sceneggiato da questi autori?

La  prima storia Disney che lessi fu "Topolino e il mondo che verrà" l'opera completa di Casty,una meraviglia assoluta.Proprio nel 2008 con topolino e il mondo che verrà mi appassionai ai fumetti Disney soprattuto mi appassionai a Topolino cosiì comprandolo ogni settimana,quindi non posso non dire che ho preferito in assoluto il rilancio di Casty che a parer mio si ispira molto a Scarpa perfino nel disegno .
 Voglio chiarire che non mi sono mai dispiaciuti i rilanci di altri autori provando a trasformare Toplino in un personaggio diverso da come lo vedono gl'altri,come Faraci o come Gagnor con il suo Topolino in passaggio al tor korgat,un Topolino perfetto direi.
Quindi infine secondo me tutti gli autori provando a rilanciare Topolino si sono distinti è quello che si è maggiormente distinto di più secondo me è Casty .

Io preferisco le storie di topolino di casty

Io preferisco il rilancio di Casty...tuttavia, perdonatemi, ma le storie di Casty non mi sono mai piaciute, mentre vado matto per quelle di Faraci

Casty, senza dubbio.
Faraci è indiscutibilmente un ottimo sceneggiatore ma ha a mio parere dei difetti che ne condizionano il giudizio. Intanto trovo che talvolta il suo umorismo sarcastico-ironico per quanto divertente diventi un po' pesantuccio ed invadente. In secondo luogo c'è la questione dei cattivi che nelle storie di Faraci sono quasi sempre ridotti a macchiette comiche (ovviamente non sto parlando di MMMM, ma quello è praticamente un altro pianeta rispetto alle storie sul topo); anche il personaggio di Topolino ne risente se i suoi avversari sono completamente rincitrulliti: il valore di un protagonista lo si determina anche dagli antagonisti che affronta.

Inoltre trovo che da tempo Faraci abbia perso lo smalto di un tempo, le sue ultime storie sono sempre sceneggiate benissimo ma al di là di qualche bella battuta in quanto contenuti sono piuttosto scarse. Al contrario Casty per ora si mantiene sempre, anche quando si occupa delle storie cosiddette minori, su livelli altissimi.

Io preferisco il rilancio di Casty...tuttavia, perdonatemi, ma le storie di Casty non mi sono mai piaciute, mentre vado matto per quelle di Faraci

Ehm... mi pare di scorgere una contraddizione :.

Un esempio Faraciano anche abbastanza triste me lo ricordo nella recente Il caso di Jack Due di Cuori, dove Topolino viene costretto dagli eventi a travestirsi da orsetto rosa per entrare in una festa in maschera.

In poche parole, Topolino vestito in modo buffo. Un espediente davvero scadente e patetico, se mi si passa il termine [

Ho letto questa storia giusto pochi giorni fa (ho accumulato un po' di ritardi) e non mi sento d'accordo con il giudizio. Non e' Topolino a fare la figura dell'idiota; uno dei fondamenti dell'umorismo della storia (che a me complessivamente e' piaciuta) e' l'assunzione che i personaggi siano tutti piu' o meno idioti, con l'eccezione di Topolino (che pero' e' costretto a subire la situazione). Non mi sembra che l'uso che viene fatto qui di Topolino sia di per se' sminuente per il personaggio; il problema semmai e' che, come ha scritto sopra Marci,

il valore di un protagonista lo si determina anche dagli antagonisti che affronta

e Faraci ama troppo le storie umoristiche in cui gli avversari di Topolino son tutti imbecilli.
 
Per il tema della discussione, sono anch'io a sostegno della superiorita' della caratterizzazione di Casty: non tutte le sue storie piu' celebrate mi hanno convinto allo stesso modo, ma dopo aver terminato Il mondo che verra' o Gli ombronauti ero a spellarmi le mani in applausi. E' il Topolino piu' classico, usato nel modo migliore. Quello di Faraci e' spesso interessante, ma non lo avverto cosi' tanto come Topolino (nel fondo del mio cuore sono un irredimibile reazionario ).

Ho letto questa storia giusto pochi giorni fa (ho accumulato un po' di ritardi) e non mi sento d'accordo con il giudizio. Non e' Topolino a fare la figura dell'idiota; uno dei fondamenti dell'umorismo della storia (che a me complessivamente e' piaciuta) e' l'assunzione che i personaggi siano tutti piu' o meno idioti, con l'eccezione di Topolino (che pero' e' costretto a subire la situazione).

Hai ragione ed infatti sono conscio che la parola idiota non è certamente la più corretta. Il fatto è che Topolino in quella storia e in molte altre di Faraci è svilito, umiliato ed alcune volte un po' gratuitamente.

Ripeto, se partiamo dall'assunto che si tratta di storie comiche ci sta. E' quando la storia è un giallo o un'avventura che diventa fuori luogo.

Domanda difficile, fare una scelta è arduo anche perchè, come già detto nel primo post, in fondo sono due visioni diverse, ma soprattutto con un obiettivo diverso.

Faraci, per come la vedo io, e come ho scritto nel suo topic, ha introdotto una comicità sarcastica, ironica, più adulta, che ben si adatta ai personaggi e alle ambientazioni delle sue storie. Comicità che a me pare molto simile a quella che si trova su Lupo Alberto (dove Faraci ha lavorato) che ha infatti un target tendenzialmente più adulto. Inoltre, mi pare si sia concentrato, più che sul rilancio di Topolino, sullo sviluppo del resto del cast, in particolare sui comprimari del commissariato di Topolinia (con ottimi risultati) e sui nemici del topo (con risultati meno esaltanti negli ultimi tempi).

Casty invece, viene anche lui da Lupo Alberto, ma ha puntato decisamente di più sul rilancio di Topolino, essendo praticamente sempre lui il protagonista, con avventure spesso di ampio respiro, con chiare ispirazioni alle storie di Scarpa e Gottfredson.

Mi pare quindi che gli autori abbiano perseguito obiettivi diversi. Tra i due, è Casty quello più vicino al Topolino dei due grandi autori a cui si ispira.
Ma specifico che essere più o meno "scarpiano-gottfredsoniano" non vuol dire essere migliore : perchè se chiaramente il Topolino degli anni d'oro resta probabilmente insuperabile, è anche vero che si tratta di qualcosa difficilmente ripetibile e comunque legato ad un'epoca particolare, per cui non vuol dire che si debba necessariamente imitarlo al giorno d'oggi. E' una caratteristica, che può essere positiva o meno, ma anche a seconda dei gusti personali.

In conclusione, credo siano autori molto diversi. Dovendo dare un giudizio globale, per semplice gusto personale, preferisco un pelino di più Faraci, per produzione complessiva.
Riguardo invece al solo Topolino, mi associo a quanto detto da molti in precedenza, è Casty quello che lo ha rilanciato nella maniera migliore, come protagonista di grandi avventure.

E' difficile dire chi dei due abbia fatto il lavoro migliore.
Entrambe hanno fatto qualcosa per riportare Topolino nelle simpatie dei lettori.
Secondo me hanno fatto però dei lavori completamente diversi.
Nel senso.

Faraci (recentemente, quindi lasciando da parte MM) sta demolendo l'immagine di "Topolino perfettino" dimostrando che anche lui è un essere umano (si fa per dire, ma il concetto è chiaro). Lui sbaglia, non è infallibile, e qualche volta può pure coprirsi di ridicolo.

Casty invece è già passato allo step successivo, ovvero è ritornato a usare Topolino come Floyd (e Scarpa) comanda. Uno che non è più il detective pantofolaio che produce elucubrazioni astruse e complicatissime ma sempre, inevitabilmente, giuste.
Credo che il rilancio del Castellan passi anche per la scelta dei comprimari. Personaggi insoliti e... strani. Eta Beta, Atomino, l'immancabile Pippo.

Per quanto, se dovessi scegliere tra il Topolino di casty e quello di faraci, sceglierei il primo (senza però togliere nulla al secondo).
L'unica critica che muoverei a Faraci è quella che secondo me usa il Topo quasi come se fosse un papero.
E dal basso della mia ignoranza, gli consiglierei di fare le valigie e di rimandare Topolino ad Anderville. Sulle pagine del Topo, magari, ma una boccata d'aria fa sempre bene.

sono d'accordo con sergio di rio. secondo me è proprio l'umorismo l'elemento che più differenzia i due. quello di faraci è molto più adulto, si basa sul sarcasmo, sull'ironia, ironia che è sia interna alla storia (nei dialoghi tra i personaggi) che esterna (nello sguardo dell'autore - e dei lettori - verso i personaggi e i cliché delle storie disney). questo distacco ironico era però necessario per fare i conti con la lunghissima tradizione di storie - spesso brutte - alle spalle dei personaggi, dell'autore e soprattutto del lettore. per questo all'epoca faraci fu una rivoluzione e il suo approccio salutare: bisognava fare a pezzi un po' di cianfrusaglie del passato e ricombinarle in modo da usarle come materiale narrativo.

casty invece ha un umorismo più bambinesco (che non è un insulto, intendiamoci) e un approccio meno distaccato (come quello dei bambini, appunto).

in ogni caso, non riesco a metterli in contrapposizione, mi piacciono molto entrambi (forse ho una preferenza per faraci legata anche a motivi anagrafici) e ritengo che vadano letti anche in una prospettiva storica: nei '90, in piena atmosfera postmoderna, uno come faraci calzava a pennello.